IRC
Le origini della Chiesa
La Rivelazione
BIBBIA
A.T.
N.T.
RIVELAZIONE
Il Nuovo Testamento
La Rivelazione del NT, in particolare, non si limita ai 4 testi del Vangelo, ma prosegue attraverso la storia della Chiesa. Per questo motivo, i libri che raccolgono le testimonianze delle prime comunità cristiane sono a loro volta parte della Bibbia.
ATTI DEGLI APOSTOLI
LETTERE DI SAN PAOLO
LETTERA AGLI EBREI
LETTERE CATTOLICHE
APOCALISSE
VANGELI
Il mandato missionario e l'ascensione di Gesù al cielo
La Chiesa, il nuovo popolo di Dio, nasce con la Pasqua di Gesù e con gli eventi ad essa legati
PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI GESU'
APPARIZIONI PASQUALI
MANDATO MISSIONARIO
L'ASSENZA DI GESU'
ASCENSIONE
Dal testo biblico
Dal testo biblico
L'Ascensione di Cristo
Alcune immagini dell'arte possono aiutarci a entrare nel racconto
La Pentecoste e la prima comunità cristiana
SpiritoSanto
una missione difficile
La prima comunità cristiana
dubbi e paura
Brand Ambassador
I discepoli rimasti soli
Attract
Battesimo
Annuncio
Pentecoste
Dal testo biblico
Dal testo biblico
La Pentecoste
Alcune immagini dell'arte possono aiutarci a entrare nel racconto
La prima comunità di Gerusalemme
La prima comunità di Gerusalemme
Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. (At 2,42)
COMUNIONEDEI BENI
INSEGNAMENTODEGLI APOSTOLI
SPEZZAREIL PANE
PREGHIERE
La prima comunità di Gerusalemme
EBREI
LA PRIMA COMUNITA' CRISTIANA
GERUSALEMME
ABITUDINI RELIGIOSE
STILENUOVO
La contestazione delle autorità giudaiche
Nei primi tempi sembra che gli apostoli e la comunità cristiana primitivi godesse un certo favore presso il popolo, mentre trovava diffidenza nelle autorità religiose. Gli apostoli, in particolare, annunciavano che Gesù di Nazaret, ucciso in croce, era veramente il Figlio di Dio, il Messia, e che aveva vinto la morte con la sua Resurrezione. Accade così che i discepoli vengono arrestati e gli viene imposto di non predicare più nel nome di Gesú, ma essi continuano ad annunciare la salvezza portata da Cristo e la prima comunità cristiana si allarga ulteriormente.
Il diacono Stefano
Questa situazione iniziale prende una svolta con il martirio del diacono Stefano. Gli apostoli, infatti, avevano chiesto a sette persone della comunità di aiutarli come "diaconi" nel loro ministero e nell'amministrazione della mensa. Stefano era uno di loro: serviva i poveri e annunciava la buona novella di Gesú. Questo insegnamento diviene però motivo di persecuzione e Stefano, proprio come Gesú, viene accusato di aver bestemmiato contro Dio e contro Mosè. I suoi ascoltatori lo portano fuori dalla città e lo uccidono con la lapidazione.
Santo Stefano primo martire
Santo Stefano diventa cosi il primo martire venerato dalla Chiesa: il termine deriva dalla lingua greca (mártys) e significa "testimone", e per la fede cristiana è l'appellativo di chi è disposto a testimoniare la propria fede nel Signore Gesú fino al punto di morire. Il martirio di Stefano, inoltre, diventa l'inizio di una prima persecuzione contro i cristiani da parte delle autorità giudaiche. Di fronte a questa difficoltà, gli apostoli restano a Gerusalemme, ma molti credenti si allontanano dalla città, in alcuni casi anche per ritornare alle loro terre d'origine, e si spargono per la Palestina dell'epoca, producendo la prima espansione missionaria della religione cristiana.
Un po' di vocaboli
Nel suo significato letterale, dal greco, vuol dire “assemblea”; indicava la comunità dei credenti e solo successivamente si è utilizzato per indicare il luogo dove la comunità si riunisce per vivere la fede
Nel suo significato letterale, dal greco, indica il “cinquantesimo giorno”. E era già una festa ebraica (che ricordava la consegna della Legge a Mosè sul Sinai), celebrata 50 giorni dopo la Pasqua ebraica (cioè la liberazione dalla schiavitù d’Egitto). La Chiesa, nata nella nuova Pasqua di Gesù (la Resurrezione), riconosce così una nuova Pentecoste (il dono dello Spirito di Dio agli uomini).
Nel suo significato letterale,dal greco, la parola vuol dire “universale”,cioè aperto/rivolto a tutti
CATTOLICO
CHIESA
PENTECOSTE
Nel suo significato letterale, dal greco, vuole dire “immersione”, e indicava la modalità con cui tale rito veniva compiuto: la persona, infatti, si immergeva completamente nell'acqua
Nel suo significato letterale,dal greco, la parola vuol dire “ringraziamento”;per la fede cristiana diventail riferimento ai gesti dell'Ultima Cena di Gesù
Forma di esecuzione capitale, attuata mediante il lancio di pietre contro il condannato fino a ucciderlo.
BATTESIMO
EUCARESTIA
LAPIDAZIONE
La Palestina ai tempi di Gesú
Damasco
Cesarea
GALILEA
Nazaret
SAMARIA
Gerusalemme
GIUDEA
Saulo di Tarso
Saulo era probabilmente un membro di spicco della comunità giudaica di Gerusalemme, proveniente da una famiglia importante e facoltosa, e aveva avuto una solida preparazione religiosa all'interno della setta dei Farisei. In linea con gli altri capi ebraici del tempo, Saulo fu protagonista della persecuzione attuata contro i Cristiani di Gerusalemme.
Il testo di Atti degli Apostoli racconta che, in occasione della lapidazione di Stefano, gli uccisori avevano deposto i mantelli ai piedi di un certo Saulo.
Paolo, apostolo delle Genti
La vita di Saulo, però, cambia bruscamente in seguito all'incontro con il Signore risorto: egli si reca a Damasco, per inseguire e arrestare i Cristiani che si sono spostati in quella città. Lungo la strada, tuttavia, avviene uno sconvolgente incontro con Dio, che gli cambia la vita. Dopo un tempo di cecità e di crisi, Paolo accoglie per sé la nuova fede e viene battezzato. In seguito, egli dedicherà l'energia che prima aveva usato per combattere la Chiesa nascente allo scopo di far conoscere il messaggio del Vangelo. In questo cambio di vita, egli sceglie anche un nuovo nome, Paolo, che significa "piccolo" e che vorrebbe indicare l'umiltà con la quale si è rimesso in gioco, lasciandosi convertire da Dio.
Paolo, apostolo delle Genti
All'inizio del suo nuovo ministero, molto Cristiani non si fidavano di Paolo. I dubbi furono superati quando, tornando a Gerusalemme, incontrò gli apostoli, che confermarono la sua conversione. Neanche lui, però, poté fermarsi a Gerusalemme, perché ora le autorità religiose cercavano di arrestare anche lui. Paolo iniziò così i suoi viaggi in Palestina, Anatolia (oggi Turchia), Grecia e Italia. Muovendosi, annunciava la salvezza di Gesú e costituiva nuove comunità cristiane. All'inizio Paolo predicava innanzitutto ai fedeli di religione ebraica, perché sapeva che la venuta di Gesú era il compimento delle attese del suo popolo. Tuttavia, si accorse presto che le comunità ebraiche accettavano solo con fatica di convertirsi, e ben presto l'azione missionaria del nuovo apostolo si rivolse sopratutto ai pagani ("le genti" secondo il linguaggio degli Ebrei dell'epoca). Paolo divenne così il maggior fondatore di molte comunità cristiane in città pagane, al punto da venire ricordato come "l'apostolo delle Genti".
Paolo e la cultura greca
L'apostolo Paolo è una figura che si differenzia molto dagli altri discepoli, che erano vissuti con Gesù. Egli, in particolare, possedeva un elevato livello culturale, oltre all'Ebriaico conosceva la lingua e la cultura greca. Se il Cristianesimo era nato all'interno della fede ebraica e conosceva quella religione e quella cultura, la figura di Paolo facilitò la possibilità di rendere comprensibile il messaggio del Vangelo anche ai popoli pagani, cioè a Greci e Romani. La nuova prospettiva di Paolo, inoltre, suscitò le prime discussioni all'interno della Chiesa, proprio in riferimento all'introduzione dei pagani alla fede in Gesù.
Il Concilio di Gerusalemme
I Cristiani che provenivano dall'Ebraismo continuavano a fare riferimento alla Legge ebraica e alle sue prescrizioni, ritenendola necessaria anche per l'accesso alla religione cristiana.San Paolo, però, affermava che per essere Cristiani fosse sufficiente avere fede in Gesù e accostarsi al sacramento del Battesimo.
Questa discussione venne risolta dal primo Concilio della Chiesa, svoltosi a Gerusalemme fra il 48 e il 49 d.C. Gli apostoli convenirono che per convertirsi al Cristianesimo i pagani non dovevano accogliere anche le tradizioni ebraiche; allo stesso tempo, gli ebrei che si convertivano, se volevano, potevano continuare a osservarle.
In estrema sintesi, il Concilio di Gerusalemme arrivò a chiarire che la salvezza dipendeva dalla fede in Cristo e non dall'osservanza della Legge.
L'organizzazione della comunità
Paolo e gli altri apostoli fondarono numerose comunità cristiane, ciascuna della quali era chiamata "Chiesa" (di Gerusalmme, di Antiochia, di Alessandria, ecc...), ma essi continuavano a viaggiare, per cui sentirono l'esigenza di individuare persone cui affidare il servizio sacerdotale. A questi uomini (indicati come vescovi e presbiteri, termini che nel I secolo erano sinonimi) gli apostoli trasmisero i doni ricevuti direttamente da Gesù: amministrare i sacramenti e custodire gli insegnamenti di Gesù, attraverso la predicazione e la vigilanza sulla fede dei credenti.
Il primato del vescovo di Roma
Se all'inizio ogni comunità cristiana era definita Chiesa, dal V secolo circa le Chiese locali prendono il nome di diocesi, presiedute da un vescovo e suddivise in parrocchie, a loro volta affidate ai presbiteri e ai diaconi. Nella città di Roma a capo della comunità cristiana era stato l'apostolo Pietro, che era percepito con un ruolo di guida anche dagli altri discepoli. Per questo motivo, e in quanto successori di Pietro, i vescovi di Roma hanno goduto di una particolare autorità, fino ad assumere le caratteristiche di un vero e proprio primato.
Per lo studio
Quali erano i 4 pilastri della prima comunità cristiana?
Cos'è il "mandato missionario"?
Chi era santo Stefano e cosa gli accadde?
Cosa intende la fede cristiana con "Pentecoste"?
Che cosa è la "Ascensione"?
10
Quali sono e in cosa consistono i tre gradi del sacerdozio?
Quali sono e cosa indicano i titoli del vescovo di Roma?
Perchè Paolo è detto "l'apostolodelle genti"?
Chi era Saulo? Come si svolse la sua vita?
Cosa si chiarisce nel Concilio di Gerusalemme?
Da un primo gruppo di discepoli impauriti e disorientati, nasce la Chiesa, nella forma della prima comunità cristiana di Gerusalemme.I discepoli escono incontro alla gente della città e annunciano che davvero Gesù era il Figlio di Dio, che ha vinto la morte attraverso la Sua resurrezione, e che chiama ogni uomo alla salvezza.
In questa situazione, gli Atti degli Apostoli raccontano che è l’intervento di Dio a smuovere la situazione: mentre i discepoli sono riuniti, infatti, il Signore dona loro il Suo spirito, lo Spirito Santo, che li spinge, li guida e li rende capaci e coraggiosi per svolgere la loro missione.
Allora Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò a loro così: "Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole: Gesù di Nàzaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene - voi, per mano di pagani, l'avete crocifisso e l'avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso". All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?". E Pietro disse loro: "Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro". Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: "Salvatevi da questa generazione perversa!". Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone. (At 2,14.22-24.36-41)
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: "Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio". Tutti erano stupefatti e perplessi, e si chiedevano l'un l'altro: "Che cosa significa questo?". (At 2,1-13)
Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: "Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo". E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: "Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?". (At 9,17-21)
I primi credenti si sentono uniti gli uni agli altri, parte di una stessa comunità, al punto da mettere in comune i loro beni e le loro proprietà: La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. (At 4,32)
In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell'assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: "Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola". Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani. (At 6,1-6)
Gli undici discepoli, quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: "A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo". (Mt 28,17-20)
Nella prima comunità cristiana i fedeli facevano riferimento agli Apostoli e ne riconoscevano l'autorevolezza: essi, infatti, erano coloro che avevano seguito più da vicino il Signore Gesù quando era vivo e coloro che lo avevano incontrato dopo la Resurrezione. Essi, duqnue, erano le guide attorno a cui si riuniva la prima comunità.
Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola. Filippo, sceso in una città della Samaria, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città. (At 8,4-8)
Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. (At 2,42-47)
Le prime persone che accolgono l'annuncio degli Apostoli sono Ebrei che vivono a Gerusalemme. Essi entrano a far parte della comunità cristiana attraverso il Battesimo e credono in Gesù come Figlio di Dio, morto e risorto per la salvezza dell'uomo, ma proseguono ancora nelle loro abitudini religiose, come la preghiera nel Tempio. Nello stesso tempo, però, i primi Cristiani iniziano a sentirsi una comunità diversa da quella israelita, sia per la loro fede in Gesù Cristo, sia per il formarsi di uno stile di vita nuovo. La condivisione dei beni e la solidarietà reciproca, per esempio, li distanziano dalla visione e dalla pratica ebraica, che vedevano nella ricchezza personale un segno della benedizione di Dio.
I Vangeli
Sono 4 e sono distinti in base ai loro autori, gli Evangelisti: Matteo, Marco, Luca, Giovanni
Lettera agli Ebrei
Probabilmente era il testo di una omelia, rivolta a una comunità cristiana, i cui fedeli si erano convertiti al Cristianesimo dal giudaismo
"Presbitero" deriva dalla parola greca "presbyteros" e significa letteralmente "il più anziano". In origine, infatti, le persone che si occupavano di guidare la comunità in collaborazione con il vescovo erano scelte soprattutto fra quelle con maggior esperienza e saggezza.
Il termine "diacono" deriva dal greco "diàkonos" e indica "colui che sta al servizio". Inizialmente i diaconi erano coloro che si occupavano prevalentemente del servizio ai poveri. Con il tempo hanno assunto un ruolo di aiuto all'azione dei presbiteri e dei vescovi.
I primi cristiani si ritrovano per pregare con regolarità, percependo quanto sia importante questo momento per la loro fede. Soprattutto all'inizio, essi continuano trovarsi per pregare nel luogo in cui erano abituati a farlo, cioè nel Tempio di Gerusalemme. Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita. Pietro gli disse: "Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!". (At 3,1-2.6)
"Vescovo" deriva dal greco "episkopos", che significa "custode", "sorvegliante". Con questo nome si indica colui che sta a capo della comunità cristiana, in quanto custode della fede delle persone che gli sono affidate
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand'ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: "Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo". (At 1,3.9-11)
Il gesto di spezzare il pane insieme, ad opera dei primi cristiani, rispondeva al comando di Gesù durante l'Ultima Cena: "fate questo in memoria di me". Fin dall'inizio, dunque, i cristiani capirono che in quel gesto si celebrava e si faceva memoria della morte e resurrezione del Signore. Un rito, quello dell'Eucarestia, che è sempre proseguito nel tempo fino alla forma della celebrazione eucaristica che conosciamo oggi.
A questo primato nella guida di tutta la Chiesa rispondono oggi i titoli che vengono attribuiti al vescovo di Roma: Papa: rimanda al ruolo di "padre" e in particolare al senso del suo essere "padre dei vescovi" e "padre di tutti" (si usa infatti anche l'espressione Santo Padre). Pontefice: titolo, di origine romana, che indica il suo compito di "ponte" fra Dio e gli uomini. Servo dei servi: nome che rimarca come il suo primato sia più un servizio alla Chiesa che un potere su di essa.
Apocalisse
Si tratta del testo che chiude la Rivelazione e la Bibbia; è un testo apocalittico, nel senso che parla della fine dei tempi per dire qual è il significato della storia umana
Il vescovo era la persona che veniva riconosciuta come successore degli Apostoli, posto a capo di una o più Chiese; all'interno di esse i presbiteri e i diaconi svolgevano le rispettive funzioni come collaboratori del vescovo. Con il tempo i vescovi godettero di un prestigio particolare e assunsero un ruolo importante quali custodi della dottrina cristiana (cioè dell'insieme degli insegnamento su cui si fonda la fede dei credenti).
Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: "Signore Gesù, accogli il mio spirito". Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: "Signore, non imputare loro questo peccato". Detto questo, morì. Saulo approvava la sua uccisione. In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samaria. (At 7,57-8,1)
Gli Atti degli Apostoli
Il racconto narra lo sviluppo della Chiesa e della sua missione, secondo il mandato di Gesù, dalla prima comunità cristiana di Gerusalemme, fino ai confini della terra.
Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?". Rispose: "Chi sei, o Signore?". Ed egli: "Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare". Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. Saulo allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. (At 9,1-8)
Lettere paoline
Sono i testi delle lettere che l'apostolo Paolo ha scritto o fatto scrivere per i credenti delle comunità cristiane che aveva fondato o conosciuto
Undici uomini, discepoli di un maestro condannato e ucciso dalle autorità, pur consapevoli che è avvenuto qualcosa di straordinario, cioè la Sua resurrezione, come possono realizzare il compito di annunciare l'amore di Dio a tutti gli uomini della terra?
Probabilmente gli apostoli saranno rimasti stupiti e indecisi su cosa fare, sperimentando anche la paura di essere a loro volta uccisi come Gesù.
Lettere cattoliche
Si tratta di lettere attribuite a vari apostoli (Pietro, Giacomo, Giovanni, Giuda), che non sono rivolte a precise comunità cristiane, ma a tutti i credenti ("cattoliche" perchè "rivolte a tutti")
2Z - UdA1 - Le origini della Chiesa
Giacomo Brogin
Created on September 25, 2025
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IRC
Le origini della Chiesa
La Rivelazione
BIBBIA
A.T.
N.T.
RIVELAZIONE
Il Nuovo Testamento
La Rivelazione del NT, in particolare, non si limita ai 4 testi del Vangelo, ma prosegue attraverso la storia della Chiesa. Per questo motivo, i libri che raccolgono le testimonianze delle prime comunità cristiane sono a loro volta parte della Bibbia.
ATTI DEGLI APOSTOLI
LETTERE DI SAN PAOLO
LETTERA AGLI EBREI
LETTERE CATTOLICHE
APOCALISSE
VANGELI
Il mandato missionario e l'ascensione di Gesù al cielo
La Chiesa, il nuovo popolo di Dio, nasce con la Pasqua di Gesù e con gli eventi ad essa legati
PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI GESU'
APPARIZIONI PASQUALI
MANDATO MISSIONARIO
L'ASSENZA DI GESU'
ASCENSIONE
Dal testo biblico
Dal testo biblico
L'Ascensione di Cristo
Alcune immagini dell'arte possono aiutarci a entrare nel racconto
La Pentecoste e la prima comunità cristiana
SpiritoSanto
una missione difficile
La prima comunità cristiana
dubbi e paura
Brand Ambassador
I discepoli rimasti soli
Attract
Battesimo
Annuncio
Pentecoste
Dal testo biblico
Dal testo biblico
La Pentecoste
Alcune immagini dell'arte possono aiutarci a entrare nel racconto
La prima comunità di Gerusalemme
La prima comunità di Gerusalemme
Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. (At 2,42)
COMUNIONEDEI BENI
INSEGNAMENTODEGLI APOSTOLI
SPEZZAREIL PANE
PREGHIERE
La prima comunità di Gerusalemme
EBREI
LA PRIMA COMUNITA' CRISTIANA
GERUSALEMME
ABITUDINI RELIGIOSE
STILENUOVO
La contestazione delle autorità giudaiche
Nei primi tempi sembra che gli apostoli e la comunità cristiana primitivi godesse un certo favore presso il popolo, mentre trovava diffidenza nelle autorità religiose. Gli apostoli, in particolare, annunciavano che Gesù di Nazaret, ucciso in croce, era veramente il Figlio di Dio, il Messia, e che aveva vinto la morte con la sua Resurrezione. Accade così che i discepoli vengono arrestati e gli viene imposto di non predicare più nel nome di Gesú, ma essi continuano ad annunciare la salvezza portata da Cristo e la prima comunità cristiana si allarga ulteriormente.
Il diacono Stefano
Questa situazione iniziale prende una svolta con il martirio del diacono Stefano. Gli apostoli, infatti, avevano chiesto a sette persone della comunità di aiutarli come "diaconi" nel loro ministero e nell'amministrazione della mensa. Stefano era uno di loro: serviva i poveri e annunciava la buona novella di Gesú. Questo insegnamento diviene però motivo di persecuzione e Stefano, proprio come Gesú, viene accusato di aver bestemmiato contro Dio e contro Mosè. I suoi ascoltatori lo portano fuori dalla città e lo uccidono con la lapidazione.
Santo Stefano primo martire
Santo Stefano diventa cosi il primo martire venerato dalla Chiesa: il termine deriva dalla lingua greca (mártys) e significa "testimone", e per la fede cristiana è l'appellativo di chi è disposto a testimoniare la propria fede nel Signore Gesú fino al punto di morire. Il martirio di Stefano, inoltre, diventa l'inizio di una prima persecuzione contro i cristiani da parte delle autorità giudaiche. Di fronte a questa difficoltà, gli apostoli restano a Gerusalemme, ma molti credenti si allontanano dalla città, in alcuni casi anche per ritornare alle loro terre d'origine, e si spargono per la Palestina dell'epoca, producendo la prima espansione missionaria della religione cristiana.
Un po' di vocaboli
Nel suo significato letterale, dal greco, vuol dire “assemblea”; indicava la comunità dei credenti e solo successivamente si è utilizzato per indicare il luogo dove la comunità si riunisce per vivere la fede
Nel suo significato letterale, dal greco, indica il “cinquantesimo giorno”. E era già una festa ebraica (che ricordava la consegna della Legge a Mosè sul Sinai), celebrata 50 giorni dopo la Pasqua ebraica (cioè la liberazione dalla schiavitù d’Egitto). La Chiesa, nata nella nuova Pasqua di Gesù (la Resurrezione), riconosce così una nuova Pentecoste (il dono dello Spirito di Dio agli uomini).
Nel suo significato letterale,dal greco, la parola vuol dire “universale”,cioè aperto/rivolto a tutti
CATTOLICO
CHIESA
PENTECOSTE
Nel suo significato letterale, dal greco, vuole dire “immersione”, e indicava la modalità con cui tale rito veniva compiuto: la persona, infatti, si immergeva completamente nell'acqua
Nel suo significato letterale,dal greco, la parola vuol dire “ringraziamento”;per la fede cristiana diventail riferimento ai gesti dell'Ultima Cena di Gesù
Forma di esecuzione capitale, attuata mediante il lancio di pietre contro il condannato fino a ucciderlo.
BATTESIMO
EUCARESTIA
LAPIDAZIONE
La Palestina ai tempi di Gesú
Damasco
Cesarea
GALILEA
Nazaret
SAMARIA
Gerusalemme
GIUDEA
Saulo di Tarso
Saulo era probabilmente un membro di spicco della comunità giudaica di Gerusalemme, proveniente da una famiglia importante e facoltosa, e aveva avuto una solida preparazione religiosa all'interno della setta dei Farisei. In linea con gli altri capi ebraici del tempo, Saulo fu protagonista della persecuzione attuata contro i Cristiani di Gerusalemme.
Il testo di Atti degli Apostoli racconta che, in occasione della lapidazione di Stefano, gli uccisori avevano deposto i mantelli ai piedi di un certo Saulo.
Paolo, apostolo delle Genti
La vita di Saulo, però, cambia bruscamente in seguito all'incontro con il Signore risorto: egli si reca a Damasco, per inseguire e arrestare i Cristiani che si sono spostati in quella città. Lungo la strada, tuttavia, avviene uno sconvolgente incontro con Dio, che gli cambia la vita. Dopo un tempo di cecità e di crisi, Paolo accoglie per sé la nuova fede e viene battezzato. In seguito, egli dedicherà l'energia che prima aveva usato per combattere la Chiesa nascente allo scopo di far conoscere il messaggio del Vangelo. In questo cambio di vita, egli sceglie anche un nuovo nome, Paolo, che significa "piccolo" e che vorrebbe indicare l'umiltà con la quale si è rimesso in gioco, lasciandosi convertire da Dio.
Paolo, apostolo delle Genti
All'inizio del suo nuovo ministero, molto Cristiani non si fidavano di Paolo. I dubbi furono superati quando, tornando a Gerusalemme, incontrò gli apostoli, che confermarono la sua conversione. Neanche lui, però, poté fermarsi a Gerusalemme, perché ora le autorità religiose cercavano di arrestare anche lui. Paolo iniziò così i suoi viaggi in Palestina, Anatolia (oggi Turchia), Grecia e Italia. Muovendosi, annunciava la salvezza di Gesú e costituiva nuove comunità cristiane. All'inizio Paolo predicava innanzitutto ai fedeli di religione ebraica, perché sapeva che la venuta di Gesú era il compimento delle attese del suo popolo. Tuttavia, si accorse presto che le comunità ebraiche accettavano solo con fatica di convertirsi, e ben presto l'azione missionaria del nuovo apostolo si rivolse sopratutto ai pagani ("le genti" secondo il linguaggio degli Ebrei dell'epoca). Paolo divenne così il maggior fondatore di molte comunità cristiane in città pagane, al punto da venire ricordato come "l'apostolo delle Genti".
Paolo e la cultura greca
L'apostolo Paolo è una figura che si differenzia molto dagli altri discepoli, che erano vissuti con Gesù. Egli, in particolare, possedeva un elevato livello culturale, oltre all'Ebriaico conosceva la lingua e la cultura greca. Se il Cristianesimo era nato all'interno della fede ebraica e conosceva quella religione e quella cultura, la figura di Paolo facilitò la possibilità di rendere comprensibile il messaggio del Vangelo anche ai popoli pagani, cioè a Greci e Romani. La nuova prospettiva di Paolo, inoltre, suscitò le prime discussioni all'interno della Chiesa, proprio in riferimento all'introduzione dei pagani alla fede in Gesù.
Il Concilio di Gerusalemme
I Cristiani che provenivano dall'Ebraismo continuavano a fare riferimento alla Legge ebraica e alle sue prescrizioni, ritenendola necessaria anche per l'accesso alla religione cristiana.San Paolo, però, affermava che per essere Cristiani fosse sufficiente avere fede in Gesù e accostarsi al sacramento del Battesimo.
Questa discussione venne risolta dal primo Concilio della Chiesa, svoltosi a Gerusalemme fra il 48 e il 49 d.C. Gli apostoli convenirono che per convertirsi al Cristianesimo i pagani non dovevano accogliere anche le tradizioni ebraiche; allo stesso tempo, gli ebrei che si convertivano, se volevano, potevano continuare a osservarle.
In estrema sintesi, il Concilio di Gerusalemme arrivò a chiarire che la salvezza dipendeva dalla fede in Cristo e non dall'osservanza della Legge.
L'organizzazione della comunità
Paolo e gli altri apostoli fondarono numerose comunità cristiane, ciascuna della quali era chiamata "Chiesa" (di Gerusalmme, di Antiochia, di Alessandria, ecc...), ma essi continuavano a viaggiare, per cui sentirono l'esigenza di individuare persone cui affidare il servizio sacerdotale. A questi uomini (indicati come vescovi e presbiteri, termini che nel I secolo erano sinonimi) gli apostoli trasmisero i doni ricevuti direttamente da Gesù: amministrare i sacramenti e custodire gli insegnamenti di Gesù, attraverso la predicazione e la vigilanza sulla fede dei credenti.
Il primato del vescovo di Roma
Se all'inizio ogni comunità cristiana era definita Chiesa, dal V secolo circa le Chiese locali prendono il nome di diocesi, presiedute da un vescovo e suddivise in parrocchie, a loro volta affidate ai presbiteri e ai diaconi. Nella città di Roma a capo della comunità cristiana era stato l'apostolo Pietro, che era percepito con un ruolo di guida anche dagli altri discepoli. Per questo motivo, e in quanto successori di Pietro, i vescovi di Roma hanno goduto di una particolare autorità, fino ad assumere le caratteristiche di un vero e proprio primato.
Per lo studio
Quali erano i 4 pilastri della prima comunità cristiana?
Cos'è il "mandato missionario"?
Chi era santo Stefano e cosa gli accadde?
Cosa intende la fede cristiana con "Pentecoste"?
Che cosa è la "Ascensione"?
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Quali sono e in cosa consistono i tre gradi del sacerdozio?
Quali sono e cosa indicano i titoli del vescovo di Roma?
Perchè Paolo è detto "l'apostolodelle genti"?
Chi era Saulo? Come si svolse la sua vita?
Cosa si chiarisce nel Concilio di Gerusalemme?
Da un primo gruppo di discepoli impauriti e disorientati, nasce la Chiesa, nella forma della prima comunità cristiana di Gerusalemme.I discepoli escono incontro alla gente della città e annunciano che davvero Gesù era il Figlio di Dio, che ha vinto la morte attraverso la Sua resurrezione, e che chiama ogni uomo alla salvezza.
In questa situazione, gli Atti degli Apostoli raccontano che è l’intervento di Dio a smuovere la situazione: mentre i discepoli sono riuniti, infatti, il Signore dona loro il Suo spirito, lo Spirito Santo, che li spinge, li guida e li rende capaci e coraggiosi per svolgere la loro missione.
Allora Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò a loro così: "Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole: Gesù di Nàzaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene - voi, per mano di pagani, l'avete crocifisso e l'avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso". All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?". E Pietro disse loro: "Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro". Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: "Salvatevi da questa generazione perversa!". Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone. (At 2,14.22-24.36-41)
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: "Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio". Tutti erano stupefatti e perplessi, e si chiedevano l'un l'altro: "Che cosa significa questo?". (At 2,1-13)
Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: "Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo". E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: "Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?". (At 9,17-21)
I primi credenti si sentono uniti gli uni agli altri, parte di una stessa comunità, al punto da mettere in comune i loro beni e le loro proprietà: La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. (At 4,32)
In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell'assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: "Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola". Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani. (At 6,1-6)
Gli undici discepoli, quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: "A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo". (Mt 28,17-20)
Nella prima comunità cristiana i fedeli facevano riferimento agli Apostoli e ne riconoscevano l'autorevolezza: essi, infatti, erano coloro che avevano seguito più da vicino il Signore Gesù quando era vivo e coloro che lo avevano incontrato dopo la Resurrezione. Essi, duqnue, erano le guide attorno a cui si riuniva la prima comunità.
Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola. Filippo, sceso in una città della Samaria, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città. (At 8,4-8)
Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. (At 2,42-47)
Le prime persone che accolgono l'annuncio degli Apostoli sono Ebrei che vivono a Gerusalemme. Essi entrano a far parte della comunità cristiana attraverso il Battesimo e credono in Gesù come Figlio di Dio, morto e risorto per la salvezza dell'uomo, ma proseguono ancora nelle loro abitudini religiose, come la preghiera nel Tempio. Nello stesso tempo, però, i primi Cristiani iniziano a sentirsi una comunità diversa da quella israelita, sia per la loro fede in Gesù Cristo, sia per il formarsi di uno stile di vita nuovo. La condivisione dei beni e la solidarietà reciproca, per esempio, li distanziano dalla visione e dalla pratica ebraica, che vedevano nella ricchezza personale un segno della benedizione di Dio.
I Vangeli
Sono 4 e sono distinti in base ai loro autori, gli Evangelisti: Matteo, Marco, Luca, Giovanni
Lettera agli Ebrei
Probabilmente era il testo di una omelia, rivolta a una comunità cristiana, i cui fedeli si erano convertiti al Cristianesimo dal giudaismo
"Presbitero" deriva dalla parola greca "presbyteros" e significa letteralmente "il più anziano". In origine, infatti, le persone che si occupavano di guidare la comunità in collaborazione con il vescovo erano scelte soprattutto fra quelle con maggior esperienza e saggezza.
Il termine "diacono" deriva dal greco "diàkonos" e indica "colui che sta al servizio". Inizialmente i diaconi erano coloro che si occupavano prevalentemente del servizio ai poveri. Con il tempo hanno assunto un ruolo di aiuto all'azione dei presbiteri e dei vescovi.
I primi cristiani si ritrovano per pregare con regolarità, percependo quanto sia importante questo momento per la loro fede. Soprattutto all'inizio, essi continuano trovarsi per pregare nel luogo in cui erano abituati a farlo, cioè nel Tempio di Gerusalemme. Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita. Pietro gli disse: "Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!". (At 3,1-2.6)
"Vescovo" deriva dal greco "episkopos", che significa "custode", "sorvegliante". Con questo nome si indica colui che sta a capo della comunità cristiana, in quanto custode della fede delle persone che gli sono affidate
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand'ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: "Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo". (At 1,3.9-11)
Il gesto di spezzare il pane insieme, ad opera dei primi cristiani, rispondeva al comando di Gesù durante l'Ultima Cena: "fate questo in memoria di me". Fin dall'inizio, dunque, i cristiani capirono che in quel gesto si celebrava e si faceva memoria della morte e resurrezione del Signore. Un rito, quello dell'Eucarestia, che è sempre proseguito nel tempo fino alla forma della celebrazione eucaristica che conosciamo oggi.
A questo primato nella guida di tutta la Chiesa rispondono oggi i titoli che vengono attribuiti al vescovo di Roma: Papa: rimanda al ruolo di "padre" e in particolare al senso del suo essere "padre dei vescovi" e "padre di tutti" (si usa infatti anche l'espressione Santo Padre). Pontefice: titolo, di origine romana, che indica il suo compito di "ponte" fra Dio e gli uomini. Servo dei servi: nome che rimarca come il suo primato sia più un servizio alla Chiesa che un potere su di essa.
Apocalisse
Si tratta del testo che chiude la Rivelazione e la Bibbia; è un testo apocalittico, nel senso che parla della fine dei tempi per dire qual è il significato della storia umana
Il vescovo era la persona che veniva riconosciuta come successore degli Apostoli, posto a capo di una o più Chiese; all'interno di esse i presbiteri e i diaconi svolgevano le rispettive funzioni come collaboratori del vescovo. Con il tempo i vescovi godettero di un prestigio particolare e assunsero un ruolo importante quali custodi della dottrina cristiana (cioè dell'insieme degli insegnamento su cui si fonda la fede dei credenti).
Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: "Signore Gesù, accogli il mio spirito". Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: "Signore, non imputare loro questo peccato". Detto questo, morì. Saulo approvava la sua uccisione. In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samaria. (At 7,57-8,1)
Gli Atti degli Apostoli
Il racconto narra lo sviluppo della Chiesa e della sua missione, secondo il mandato di Gesù, dalla prima comunità cristiana di Gerusalemme, fino ai confini della terra.
Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?". Rispose: "Chi sei, o Signore?". Ed egli: "Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare". Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. Saulo allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. (At 9,1-8)
Lettere paoline
Sono i testi delle lettere che l'apostolo Paolo ha scritto o fatto scrivere per i credenti delle comunità cristiane che aveva fondato o conosciuto
Undici uomini, discepoli di un maestro condannato e ucciso dalle autorità, pur consapevoli che è avvenuto qualcosa di straordinario, cioè la Sua resurrezione, come possono realizzare il compito di annunciare l'amore di Dio a tutti gli uomini della terra? Probabilmente gli apostoli saranno rimasti stupiti e indecisi su cosa fare, sperimentando anche la paura di essere a loro volta uccisi come Gesù.
Lettere cattoliche
Si tratta di lettere attribuite a vari apostoli (Pietro, Giacomo, Giovanni, Giuda), che non sono rivolte a precise comunità cristiane, ma a tutti i credenti ("cattoliche" perchè "rivolte a tutti")