Lisippo
Arte Greca-Età Tardo Classica
Linea del tempo dell'arte greca
Età della formazione (1100-750 a.C.)
Età classica (480-323 a.C.)
Età ellenistica (323-31 a.C.)
Età arcaica (750-480 a.C.)
Tardo classicismo
Lisippo
L’età classica dell’arte greca inizia nel 480 a.C. con la vittoria di Atene sui Persiani a Salamina, per terminare nel 323 a.C. con la morte del re macedone Alessandro Magno
Filippo il Macedone
Alessandro il macedone (detto Alessandro Magno)
L'attività di Lisippo,nato a Sicione, vicino a Corinto e attivo dal 370 aC, coincide proprio con il dominio macedone sulla Grecia.
Nel 323 a.C. con la morte del re macedone Alessandro Magno inizia l'età Ellenistica
Lisippo, Ritratto di Alessandro Magno.
Lisippo
Lisippo diventa lo scultore preferito di Alessandro Magno e ne realizza numerosi ritratti. Preferisce il bronzo al marmo sebbene nessun originale, delle 1500 statue che avrebbe realizzato, secondo le fonti, sia giunto fino a noi.
Lisippo, Ritratti di Alessandro Magno.
Lisippo
I Ritratti
I ritratti, ormai lontani dall'idealizzazione dell'età classica, sono attenti alla resa della fisionomia e della psicologia del soggetto.Lisippo non vuole più rappresentare l'uomo come dovrebbe essere, ma com'è, o meglio come appare alla vista, introducendo nelle opere la soggettività dell'artista. La sua prolifica attività e la sua personale rilettura dell’arte classica gli garantirono una fortuna artistica straordinaria e una decisa posizione di caposcuola.
Lisippo, Ritratto di Aristotele
Lisippo
I Ritratti
Plinio ci racconta che secondo Lisippo un artista non doveva imitare gli artisti del passato, ma la natura. Questo vuol dire che più che un modello ideale voleva rappresentare ciò che si vede. Questo è un fatto rivoluzionario. La realtà viene accettata per la prima volta quale essa è, in tutte le sue infinite manifestazioni.
Lisippo, Ritratto di Aristotele
Lisippo
Il nuovo canone
Lisippo introduce un nuovo canone:- Busto allungato- gambe più sottili e lunghe- fianchi stretti- testa piccola con naso sottile e narici strette, labbra piccole e dischiuse, occhi piccoli e infossati- capelli mossi
Lisippo
Apoxyòmenos
Lisippo predilige la figura maschile come nella famosa statua dell’Apoxyòmenos (colui che si deterge), un atleta colto nell’atto di raschiare il corpo con lo strigile per togliere l’olio usato per ammorbidire i muscoli, in un momento ordinario. L’opera non richiede un punto di vista privilegiato: anzi, per poterla apprezzare pienamente, le si deve girare intorno.
Lisippo, Apoxyomenos, ca 320 a.C. Copia romana in marmo da originale bronzeo, altezza 200 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Clementino, Gabinetto dell'Apoxyomenos.
Lisippo
Lisippo, Apoxyomenos, ca 320 a.C. Copia romana in marmo da originale bronzeo, altezza 200 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Clementino, Gabinetto dell'Apoxyomenos.
Lisippo
Lisippo, Apoxyomenos, ca 320 a.C. Copia romana in marmo da originale bronzeo, altezza 200 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Clementino, Gabinetto dell'Apoxyomenos.
Lisippo
Apoxyòmenos
Lisippo realizza nelle sue opere quello che si definisce un rapporto antitetico: - una parte del corpo è in stasi - l'altra parte è in azione Il rapporto antitetico è in netto contrasto con il canone policleteo.
Lisippo, Apoxyomenos, ca 320 a.C. Copia romana in marmo da originale bronzeo, altezza 200 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Clementino, Gabinetto dell'Apoxyomenos.
Lisippo
Apoxyòmenos
Lisippo è stato il primo a mostrarci il volto umano dello sport. A quanto ci risulta, infatti, un atleta non era mai stato presentato, in una scultura monumentale, nell’atto di compiere un gesto così quotidiano, come quello di pulirsi. Lisippo non volle rappresentare l’idea di un atleta ma un atleta vero. Un atleta senza nome ma comunque reale.
Video truzzo sull'Apoxyomenos
Lisippo, Apoxyomenos, ca 320 a.C. Copia romana in marmo da originale bronzeo, altezza 200 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Clementino, Gabinetto dell'Apoxyomenos.
Lisippo
Ercole Farnese
Essa risulta essere una copia dell'originale statua bronzea creata da Lisippo. Braccio e gamba sinistra sono in riposo, mentre il peso gravita sulla gamba destra e la mano destra, portata dietro la schiena nasconde i pomi d'oro rubati nel giardino delle Esperidi. Colpiscono la forza interiore, la decisione, la capacità diresistere alle sofferenze di un eroe rappresentato però in un momento intimo, di riposo.
Lisippo, Ercole Farnese, 340 circa a C. 317 cm, Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Strigile
Strumento in metallo impiegato nell'antichità, alle terme o in palestra, per detergere dal corpo la mistura di olio e polvere usata per pulirsi. Tale pratica restò in auge fino alla diffusione del sapone, di origine barbarica, avvenuta nella tarda antichità.Esso si presenta come un oggetto composto dal manico e una terminazione ricurva, non tagliente: tale conformazione restò pressoché immutata nel corso dei secoli. Presso i romani ed i greci era impiegato esclusivamente dagli uomini, in particolar modo dagli atleti e dai soldati dopo una prova fisica; presso gli etruschi era in uso anche dalle donne
Fonte: Wikipedia
Lisippo
MonicaLisa Serra
Created on September 23, 2025
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Lisippo
Arte Greca-Età Tardo Classica
Linea del tempo dell'arte greca
Età della formazione (1100-750 a.C.)
Età classica (480-323 a.C.)
Età ellenistica (323-31 a.C.)
Età arcaica (750-480 a.C.)
Tardo classicismo
Lisippo
L’età classica dell’arte greca inizia nel 480 a.C. con la vittoria di Atene sui Persiani a Salamina, per terminare nel 323 a.C. con la morte del re macedone Alessandro Magno
Filippo il Macedone
Alessandro il macedone (detto Alessandro Magno)
L'attività di Lisippo,nato a Sicione, vicino a Corinto e attivo dal 370 aC, coincide proprio con il dominio macedone sulla Grecia.
Nel 323 a.C. con la morte del re macedone Alessandro Magno inizia l'età Ellenistica
Lisippo, Ritratto di Alessandro Magno.
Lisippo
Lisippo diventa lo scultore preferito di Alessandro Magno e ne realizza numerosi ritratti. Preferisce il bronzo al marmo sebbene nessun originale, delle 1500 statue che avrebbe realizzato, secondo le fonti, sia giunto fino a noi.
Lisippo, Ritratti di Alessandro Magno.
Lisippo
I Ritratti
I ritratti, ormai lontani dall'idealizzazione dell'età classica, sono attenti alla resa della fisionomia e della psicologia del soggetto.Lisippo non vuole più rappresentare l'uomo come dovrebbe essere, ma com'è, o meglio come appare alla vista, introducendo nelle opere la soggettività dell'artista. La sua prolifica attività e la sua personale rilettura dell’arte classica gli garantirono una fortuna artistica straordinaria e una decisa posizione di caposcuola.
Lisippo, Ritratto di Aristotele
Lisippo
I Ritratti
Plinio ci racconta che secondo Lisippo un artista non doveva imitare gli artisti del passato, ma la natura. Questo vuol dire che più che un modello ideale voleva rappresentare ciò che si vede. Questo è un fatto rivoluzionario. La realtà viene accettata per la prima volta quale essa è, in tutte le sue infinite manifestazioni.
Lisippo, Ritratto di Aristotele
Lisippo
Il nuovo canone
Lisippo introduce un nuovo canone:- Busto allungato- gambe più sottili e lunghe- fianchi stretti- testa piccola con naso sottile e narici strette, labbra piccole e dischiuse, occhi piccoli e infossati- capelli mossi
Lisippo
Apoxyòmenos
Lisippo predilige la figura maschile come nella famosa statua dell’Apoxyòmenos (colui che si deterge), un atleta colto nell’atto di raschiare il corpo con lo strigile per togliere l’olio usato per ammorbidire i muscoli, in un momento ordinario. L’opera non richiede un punto di vista privilegiato: anzi, per poterla apprezzare pienamente, le si deve girare intorno.
Lisippo, Apoxyomenos, ca 320 a.C. Copia romana in marmo da originale bronzeo, altezza 200 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Clementino, Gabinetto dell'Apoxyomenos.
Lisippo
Lisippo, Apoxyomenos, ca 320 a.C. Copia romana in marmo da originale bronzeo, altezza 200 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Clementino, Gabinetto dell'Apoxyomenos.
Lisippo
Lisippo, Apoxyomenos, ca 320 a.C. Copia romana in marmo da originale bronzeo, altezza 200 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Clementino, Gabinetto dell'Apoxyomenos.
Lisippo
Apoxyòmenos
Lisippo realizza nelle sue opere quello che si definisce un rapporto antitetico: - una parte del corpo è in stasi - l'altra parte è in azione Il rapporto antitetico è in netto contrasto con il canone policleteo.
Lisippo, Apoxyomenos, ca 320 a.C. Copia romana in marmo da originale bronzeo, altezza 200 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Clementino, Gabinetto dell'Apoxyomenos.
Lisippo
Apoxyòmenos
Lisippo è stato il primo a mostrarci il volto umano dello sport. A quanto ci risulta, infatti, un atleta non era mai stato presentato, in una scultura monumentale, nell’atto di compiere un gesto così quotidiano, come quello di pulirsi. Lisippo non volle rappresentare l’idea di un atleta ma un atleta vero. Un atleta senza nome ma comunque reale.
Video truzzo sull'Apoxyomenos
Lisippo, Apoxyomenos, ca 320 a.C. Copia romana in marmo da originale bronzeo, altezza 200 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Clementino, Gabinetto dell'Apoxyomenos.
Lisippo
Ercole Farnese
Essa risulta essere una copia dell'originale statua bronzea creata da Lisippo. Braccio e gamba sinistra sono in riposo, mentre il peso gravita sulla gamba destra e la mano destra, portata dietro la schiena nasconde i pomi d'oro rubati nel giardino delle Esperidi. Colpiscono la forza interiore, la decisione, la capacità diresistere alle sofferenze di un eroe rappresentato però in un momento intimo, di riposo.
Lisippo, Ercole Farnese, 340 circa a C. 317 cm, Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Strigile
Strumento in metallo impiegato nell'antichità, alle terme o in palestra, per detergere dal corpo la mistura di olio e polvere usata per pulirsi. Tale pratica restò in auge fino alla diffusione del sapone, di origine barbarica, avvenuta nella tarda antichità.Esso si presenta come un oggetto composto dal manico e una terminazione ricurva, non tagliente: tale conformazione restò pressoché immutata nel corso dei secoli. Presso i romani ed i greci era impiegato esclusivamente dagli uomini, in particolar modo dagli atleti e dai soldati dopo una prova fisica; presso gli etruschi era in uso anche dalle donne
Fonte: Wikipedia