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4.0 STO La prima meta del Seicento

Flavia Cecconi

Created on September 23, 2025

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Transcript

tra rivoluzione scientifica e controriforma

La prima meta del Seicento

la "nuova" scienza

ristagno demografico ed economico

La rivoluzione scientifica

rivoluzione culturale

Galileo Galilei

Scontro chiesa-scienza

le vicende europee durante la guerra dei trent'anni

Europa agli inizi del Seicento

difficoltà politiche

ascesa olandese

Spagna

francia

fronda dei principi

olivares e proteste

fronda parlamentare

Italia spagnola

ribellioni nel meridione

scontro religioso e nuovi rapporti di forza europei

Guerra dei trent'anni (1618-1648)

Ripasso: principi elettoriElezione imperatore

conseguenze della guerra

radici del conflitto

defenestrazione di praga

contrasto religioso

1° fase: anni '20

2° fase: conclusione

ascesa potenza olandese

  • Nel 1581 i Paesi Bassi avevano proclamato l'indipendenza dalla monarchia spagnola, avevano un governo federale, una costituzione favorevole agli strati mercantili e imprenditoriali e fondata sugli Stati generali (assemblea dei rappresentanti 7 province) e Stadtholder (autorità militare)
  • La prima metà del Seicento fu caratterizzata da una grande ascesa economica, fondata sui flussi commerciali marittimi, Amsterdam assunse il ruolo di guida dei grandi traffici transcontinentali.
  • Il commercio più importante fu quello delle spezie orientali, nel 1602 fu istituita la Compagnia olandese delle Indie orientali per organizzare le spedizioni, era una società per azione in cui mercanti, banchieri, nobili e artigiani versavano una somma di denaro per finanziare una nave diretta a oriente, in base al denaro investito ciascuno riceveva una quota dei profitti dei traffici. La compagnia creò una trama articolata di postazioni coloniali che favorirono il controllo commerciale. Gli olandesi non si impegnarono in imprese di conquista territoriale interna.
  • Nel 1621 fu creata la Compagnia olandese delle Indie occidentali che si insediò nei Caraibi, nella costa orientale nord Americana e nel Nord-Est del Brasile
  • L'Olanda eccelse nel campo scientifico, tecnologico e nella pittura (fu patria di maestri del naturalismo come Rembrandt e Vermeer), fu il paese più libero e tollerante d'Europa, rifugio di comunità religiose perseguitate.

La rivoluzione scientifica

  • Tra la fine Cinquecento e i primi del Seicento nacque la scienza moderna, fondata sull'osservazione, la sperimentazione e l'elaborazione teorica dei risultati;
  • I due protagonisti fondamentali della rivoluzione scientifica furono: Galileo e Keplero, che anche operando in ambiti diversi si riconoscevano nella teoria copernicana (eliocentrica);
  • La Chiesa cattolica e quella protestante condannarono immediatamente le nuove teorie perché in contrapposizione con le Sacre Scritture, addirittura la Chiesa cattolica inserì l'opera di Copernico nell'Indice dei libri proibiti.

Scontro tra nuova scienza e chiesa controriformista

  • Inizialmente la nuova scienza fu un patrimonio riservato a pochi e le Chiese tendevano a controllare, considerare eresie e reprimere tutte le nuove idee.
  • Giordano Bruno, religioso napoletano, dopo molti viaggi in Europa che lo avvicinarono al pensiero di Erasmo da Rotterdam e a quelli del protestantesimo, espose le sue ragioni riguardo all'adesione delle teorie eliocentriche copernicane, intuendo il principio dell'infinità dell'universo e della pluralità dei mondi, fu condannato al rogo nel 1600 con l'accusa di eresia.
  • Tommaso Campanella, domenicano calabrese, fu ritenuto colpevole di portare avanti convinzioni filosofiche e teologiche contro la filosofia scolastica, rimase in prigione dal 1599 al 1626, dove compose La città del sole (opera in cui descrive un utopistico Stato comunitario fondato sull'armonia delle classi e la religione naturale).
  • L'Inquisizione perseguitava gli intellettuali ma anche le persone comuni, la Chiesa combatté religiosità di impronta pagana, tra il 1580 e il 1640 divampò in Germania, Francia e Svizzera la caccia alle streghe.
  • La reazione in arte a questo clima fu lo stile barocco, caratterizzato dal movimento, dalla trasformazione degli elementi e dalla rappresentazione dei tormenti dell'uomo.

2° fase: dalla discesa in campo della svezia alla pace

  • Durante la conclusione dell'"intermezzo italiano" scese in campo la Svezia luterana, uno stato "giovane", che aveva subito la minaccia di annessione dalla Polonia cattolica, che voleva imporre il suo dominio sul Baltico. La forza della Svezia era il suo esercito nazionale, basato sulla coscrizione (reclutamento dei soldati) obbligatoria dei sudditi.
  • Nel 1630 gli svedesi invasero la costa orientale tedesca e arrivarono fino a Monaco di Baviera, per un anno l'armata svedese e quella cattolica percorsero la Germania, devastandola. Nel 1632 gli svedesi vinsero a Lützen, la guerra continuò fino al 1635 quando con la pace di Praga ci fu una sospensione del conflitto: i principi ribelli giurarono nuovamente sottomissione all'imperatore, che non impose la restituzione dei beni della Chiesa cattolica.
  • Tra fine anni '30 e inizio anni '40 del '600 la Germania fu di nuovo il principale scenario della guerra: gli svedesi vincevano al nord, mentre i francesi invadevano il sud, devastandolo.
  • Tra il 1645 e il 1648 le potenze stremate strinsero degli accordi che portarono alla pace di Vestfalia del 1648 (solo Francia e Spagna non si accordarono e continuarono a scontrarsi fino al 1659)

difficoltà politiche

  • In Inghilterra, Spagna e Francia scomparvero le figure dei regnanti dalla forte personalità (Elisabetta I muore nel 1603, Filippo II d'Asburgo nel 1598, Enrico IV fu assassinato nel 1610).
  • Spagna: piegata dalla crisi economica e sociale dovette risolvere problemi connessi alla diffusione delle idee della Controriforma, tra il 1609 e il 1614 la monarchia cacciò quasi 300 000 moriscos (discendenti degli ex musulmani rimasti dopo la reconquista convertiti al cristianesimo), privando il paese di un'importante risors economica; inoltre concedeva privilegi agli ordini religiosi e vendeva titoli nobiliari.
  • Francia: nel 1614 le grandi famiglie artistocratiche imposero al re la convocazione degli Stati Generali per porre limiti alle sue iniziative, non ci furono risultati concreti, ma Luigi XIII du costretto ad accordare molto potere alle fazioni nobiliari attive a corte.
  • Inghilterra: Giacomo I Stuart affronta problemi finanziari e la crescita di potere della borghesia (raddoppiarono i lord e la Corona concedeva in cambio di denaro il titolo di "baronetto"), tra il 1604 e il 1624 convoca quattro volte il Parlamento sperando che accogliesse le sue richieste in materia fiscale, ma furono sempre rifiutate e unite a lamentele riguardo le spese della corte, dello Stato e dell'esercito

1° Fase: favorevole ai cattolici

  • La lega cattolica e la spagna si schierarono con Ferdinando II, l'Unione evangelica con Federico del Palatinato, le prime fasi furono favorevoli ai cattolici. I i cattolici sconfissero i protestanti presso la Montagna Bianca e la Boemia fu ricondotta a forza al cattolicesimo. Nei territori tedeschi la Lega carrolica vinse a più riprese, Palatinato e Vestafalia furono invasi e furono trucidati molti riformati.
  • La Spagna, forte delle vittorie cattoliche, sfruttò il momento per riconquistare l'Olanda (Repubblica delle Province Unite), che fu sostenuta dalla Danimarca (protestante), alcuni principati protestanti tedeschi e la Francia (che voleva indebolire gli Asburgo). Gli Asburgo d'Austria e la lega cattolica invasero la Germania del Nord, volendo la restituzione dei beni della Chiesa secolarizzati dopo la pace di Augusta (1555).
  • "Intermezzo italiano": gli Asburgo dovettero impiegare molte risorse per evitare che il Ducato di Mantova fosse preso dai francesi, l'Italia nord-occidentale fu devastata (saccheggio di Mantova), nel 1631 questo conflitto si concluso con il riconoscimento della successione di un duca francese, ma con atto di sottomissione all'imperatore.

italia spagnola

  • L'Italia era dominata stabilmente dalla Spagna, sin dalla pace di Cateau-Cambrésis (1559) che aveva ufficializzato la divisione dell'Impero di Carlo V, assegnando alla corona spagnola i domini italiani (nord: ducato di Milano, stato dei presidi, sud: regno di Napoli, regno di Sicilia e di Sardegna), in maniera indiretta erano influenzati dalla Spagna anche i ducati padani, la Repubblica di Genova, in minor parte lo Stato della Chiesa e il Ducato di Savoia. L'unico stato autonomo era la Repubblica di Venezia.
  • Nel '500 l'Italia spagnola aveva tratto benefici dalla posizione della Spagna, centro del sistema commerciale che univa Europa e America, nel '600 questa fonte di ricchezza si esaurì e la Spagna perse il suo dominio sui mari a vantaggio di Olanda e Inghilterra. La Spagna di Filippo III e Filippo IV subì una fase di declino che coinvolse anche l'Italia, che subì un processo di ruralizzazione (diffidenza nei valori urbani e nel lavoro manuale, importanza titoli nobiliari).
  • Gli Spagnoli governavano attraverso i feudi, le istituzioni, le gerarchie ecclesiastiche e la riscossione delle tasse, che si aggravarono in particolar modo dopo la decisione della Spagna di partecipare alla guerra dei Trent'anni. In Lombardia vennero fatti investimenti per organizzare e mantenere l'esercito nelle diverse fasi della guerra, al Sud in territori lontani dalla guerra questa situazione generò malcontento e insurrezioni.

difficoltà politiche

  • Spagna, Olanda e Francia furono protagoniste di un cruento conflitto che poneva le sue radici nella debolezza dell'Impero e nella reazione della Chiesa della Controriforma al suo interno.
  • Il cattolicesimo aveva riconquistato dei territori dell'Impero germanico, ma le idee protestanti mantenevano la presa, accanto alla Chiesa luterana si formarono comunità calviniste in tutte le regioni degli Asburgo d'Austria.
  • Gli imperatori asburgici nonostante fossero cattolici si dimostrarono tolleranti nei confronti del protestantesimo, sviluppatosi soprattutto nei loro territori e in Boemia tra nobili e borghesi

il contrasto religioso si riaccende nell'impero

  • All'inizio del Seicento il conflitto religioso si riaccende, dove era stata riconosciuta la coesistenza tra le fedi non regnava un clima di pace: i protestanti avevano prestigio e facevano pressioni per chiudere conventi e luoghi di culto cattolici, i cattolici organizzavano una controffensiva.
  • L'Impero era a un bivio: il trionfo del protestantesimo o la ricattolicizzazione (il ritorno forzato al cattolicesimo).
  • Nel 1608 i principi imperiali riformati (protestanti) avevano dato vita all'Unione evangelica, alleanza militare, sostenuta dall'aristocrazia austriaca e boema, appoggiata dalla Francia (interessata a contrastare gli Asburgo d'Austria e di Spagna).
  • Nel 1609 venne fondata la Lega cattolica dall'elettore Massimliano I di Baviera insieme agli stati tedeschi cattolici e con l'appoggio della Spagna
  • Dopo 10 anni di lotta latente, cominciò la Guerra dei trent'anni (1618-48), provocata da motivazioni religiose, ma anche scontro tra Stati e dinastie per fissare nuovi rapporti di forza sul continente, il terreno di scontro fu la Germania, ma vi presero parte quasi tutte le nazioni europee.

fronda dei principi

  • Nel 1650 l'artistocrazia feudale scatena la "Fronda dei principi", per cui la nobiltà di spada manifestava insofferenza per tasse e invadenza degli intendenti.
  • I frondisti aristocratici furono spinti anche dall'ascesa della nobiltà di toga, vista come rivale.
  • La Francia fu tormentata da rivolte locali, la situazione determinò un caos generalizzato che devastò la nazione, solo nel 1653 Luigi XIV e Mazzarino riuscirono a tornare a Parigi, da cui furono costretti a fuggire, e a soffocare la rivolta con l'aiuto dell'esercito.

mazzarino e richelieu

  • Durante il ministeriato Richelieu la Francia è coinvolta nella guerra dei trent'anni, conflitto religioso interno tra cattolici e ugonotti che si concluse nel 1628 con la fine dell'assedio della principale fortezza ugonotta La Rochelle. Lo Stato poteva tollerare presenze di un secondo culto religioso, ma non di fortezze avverse. La guerra necessità di grandi risorse economiche e di conseguenza le tasse aumentarono (1614-1639). Dal 1625 ci furono rivolte rurali, che ebbero come bersaglio gli esattori delle tasse.
  • Il ministeriato di Mazzarino (successore di Richelieu), dal 1643 a fianco al giovane re Luigi XIV, fu caratterizzato non solo da rivolte contadine ma anche da rivolte di componenti più elevate della società: la nobiltà di spada (cavalleresco-feudale) e quella di toga (cariche amministrative), detentrici di vasti poteri, che cercavano di ottenere diminuzione delle tasse e minore burocrazia esercitata dagli intendenti (agenti regi presenti nelle province con vari compiti amministrativi e finanziari).

ristagno demografico ed economico

  • Sotto il profilo demografico i decenni iniziali del Seicento furono un'epoca di crisi, tra il 1630 e il 1660 (Guerra dei trent'anni) l'Europa fu colpita da una terribile pandemia (diverse epidemie: peste, tifo, vaiolo, colera).
  • Nella prima metà del secolo la popolazione diminuì di circa un terzo non solo per le epidemie ma anche per le guerre, le carestie e le malattie.
  • La mortalità infantile era molto elevata per le pessime condizioni igieniche, il precario rapporto tra popolazione/terra coltivata/rese agrarie.
  • La guerra portava con sé la diffusione di una scia di indezione di microbi e batteri che prosperavano negli accampamenti militari.
  • Ci fu anche una "piccola glaciazione" che comportò l'abbassamento medio di un grado comportando ritardi e cali nei raccolti.
  • Si moriva inoltre per la penuria di cibo, poiché minor popolazione consisteva in un numero minore di terre coltivate, che tornavano ad essere bosco.
  • La crisi demografica comportà una crisi del mercato e la caduta dei prezzi, per i contadini peggiorarono le condizioni di lavoro, infatti i proprietari terrieri raddoppiarono gli oneri a loro carico

fronda parlamentare

  • 1648-1653 dilaga nel paese una rivolta generale, definita Fronda (da "fionda" strumento usato dai ragazzi per lanciare sassi ai nemici), la prima fase della Fronda ebbe come protagonisti i Parlamenti, corti di giustizia provinciale formate da esponenti di nobiltà di toga (officiers), che dovevano controllare ogni decreto del re e potevano contestare o ritardare l'attuazione.
  • Riunitisi a Parigi contro un'imposta straordinaria ai loro danni stilano un piano di rivendicazioni, in cui ogni tassa sarebbe stata illegittima se non avesse avuto il benestare dei Parlamenti, inoltre si contestavano arresti arbitrari del re > tentativo di limitare il potere della monarchia
  • I frondisti guidarono un'insurrezione armata che costrinse il re e la corte a fuggire da Parigi
  • Nel 1649 si cercò l'accordo e cola pace di Rueil la corte poté rientrare a Parigi in cambio di alcune concessioni e un'amnistia generale.

rivoluzione culturale

  • La "nuova scienza" affianca alla natura le "macchine artificiali", infatti il Seicento fu anche il "secolo della meccanica";
  • viene inoltre rivalutato il presente e il futuro, cambia la percezione del tempo storico, che non è più orientata al passato;
  • La rivoluzione scientifica coincise con la rivoluzione culturale che permise un miglioramento delle condizioni di vita attraverso la tecnologia, che fu sfruttata anche per sottomettere gran parte del pianeta (inversione di tendenza rispetto al passato: nel Medioevo l'Occidente aveva spesso accolto e adattato innovazioni da altre culture);
  • Questa situazione fu possibile grazie all'alfabetizzazione promossa dalla stampa e dalla Riforma protestante

defenestrazione di praga

  • L'episodio scatenante è ricordato come "defenestrazione di Praga" e si verificò nel Regno di Boemia, possesso ereditario degli Asburgo. Il principe di Boemia era uno dei principi elettori e la regione aveva mantenuto una Dieta (assemblea rappresentativa), in cui borghesi e nobili erano molto forti e di fede calvinista, a cui era stata riconosciuta la libertà di culto (Lettera di Maestà dell'imperatore Rodolfo II, 1609).
  • L'imperatore Mattia II (1612-1619) era contrario alla tolleranza religiosa dei suoi predecessori, inoltre in Boemia divenne principi Ferdinando di Stiria, cattolico intransigente, che non riconobbe la libertà di culto ai calvinisti, ciò scatenò una ribellione.
  • Nel 1618 l'imperatore inviò dei rappresentanti per placare la rivolta, ma i boemi assaltarono il palazzo imperiale di Praga e gettarono da una delle finestre i rappresentanti dell'imperatore (che riuscirono fortunosamente a salvarsi).
  • I boemi costituirono un governo provvisorio, incaricato di costituire un esercito, nel 1519 Ferdinando di Stiria divenne imperatore con il nome di Ferdinando II e si pose come obiettivo il ripristino del cattolicesimo. La Dieta di Boemia si rifiutò di riconoscerlo e scelse come imperatore Federico V, calvinista e principe del Palatinato, così ebbe inizio la guerra.

Progetti olivares e proteste

  • Olivares aveva come obiettivo l'unificazione giuridica, istutuzionale e fiscale delle diverse province, in modo che contribuissero tutte allo stesso modo alla gestione dello Sato, per evitare la crisi. Partì dall' "unione delle armi", ovvero la creazione di un esercito spagnolo unificato con uomini reclutati da tutti i domini spagnoli, le cui spese erano ripartite tra tutte le province;
  • Nacquero delle proteste:Barcellona - ribellione delle Cortes (assemblee rappresentative locali), culmina con l'assassinio del viceré (1640), le Cortes dichiarano la Catalogna repubblica indipendente (riconquistata nel 1652)Lisbona - congiura per allontanare i rappresentanti della corona spagnola, il Portogallo torna indipendente dopo 60 anni (autonomia riconosciuta nel 1668).
  • Il governo di Madrid esce indebolito da questa situazione, era diminuita la sua importanza internazionale ed era fallito anche il tentativo di diventare uno Stato moderno, il Seicento fu il secolo del declino spagnolo.

Conseguenze

  • La pace di Vestfalia fissò un quadro politico-territoriale che rispecchiava i nuovi rapporti di froza europei:
  • Gli Asburgo di Madrid uscirono sconfitti, costretti a riconoscere l'indipendenza della Repubblica olandese.
  • Gli Asburgo di Vienna dovettero rassegnarsi alla presenza istituzionale della Chiesa calvinista nell'Impero, svaniva quindi il "sogno cattolico" e il progetto di rendere l'Impero più unitario: la Germania (cuore territoriale) era divisa in più di 350 stati aderente all'una o all'altra Chiesa (in alcuni vi era il dirtto di praticare una religione diversa da quella del principe).
  • Ne uscirono vincitori: la Francia di Luigi XIV, che annetteva nuovi territori oltre il Reno; la Repubblica delle province unite (Olanda), che era riconosciuta indipendente e si assicurava ampi territori della costa orientale tedesca; la Svezia che consolidò il suo dominio sul Baltico.

Galileo galilei

  • Galileo attraverso i suoi studi conferma che il Sole è al centro dell'universo e che il sistema solare è una piccola parte dell'universo;
  • Inoltre, attraverso le osservazioni astronomiche afferma che non vi è nessuna distinzione "qualitativa" tra mondo terrestre e celeste (Sole e pianeti sono fatti della stessa sostanza);
  • Galileo usa il telescopio (simbolo della rivoluzione scientifica con il microscopio) da lui realizzato per osservare e arrivare alle teorie precedenti;
  • Era cosciente della pericolosità delle sue idee, per questo motivo pubblicò ufficialmente le sue teorie solo nel 1632 nel Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo, un anno dopo la Chiesa ordina il sequestro dell'opera e Galileo è costretto a presentarsi di fronte al tribunale ecclesiastico dell'Inquisizione per ritrattare (abiurare) le sue teorie, considerate e eretiche;
  • Galileo era un uomo religioso, ma era convinto che le Sacre Scritture dovessero essere interpretate attraverso l'osservazione e l'intelletto (doni di Dio), ma nel mondo cattolico vigeva il principio di autorità (ipse dixit "lo ha detto proprio lui": punti di riferimento culturale e religioso erano Aristotele e la Bibbia)

la "nuova scienza"

  • La "nuova scienza" che si sviluppò in questo secolo si rese autonoma da filosofia e teologia;
Altre figure fondamentali oltre Galileo furono:
  • Francesco Bacone che teorizzò le regole da seguire nell'investigazione dei principi naturali, ponendo importanza sulla sperimentazione (1620, Novum organum);
  • William Harvey che fece ricerca sull'attività del cuore e della circolazione;
  • Cartesio che pose le basi del razionalismo con il Discorso sul metodo (1637), opera che contribuì a segnare la separazione tra la vecchia e la nuova scienza. Secondo Cartesio la ragione è alla base della conoscenza, la matematica è fondamentale per la conoscenza della natura, che è fatta di materia "disanimata" e può essere indagata secondo le sue leggi. Il mondo deve essere studiato secondo il principio del dubbio (Cogito ergo sum "penso quindi sono"), non si può basare la ricerca sul principio di autorità. Spirito e materia sono entità separate.
  • Vi furono nuove scoperte e invenzioni come: il barometro di Torricelli, la prima calcolatrice meccanica di Pascal, la legge di gravitazione universale di Newton.