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Il significato del suo aspetto Antitesi della Trinità: Le sue tre facce, una rossa al centro e due laterali giallastra e nera (o simile al colore degli Etiopi), rappresentano una parodia negativa della Trinità divina. Vento gelido: Il battito delle sue enormi ali di pipistrello genera il vento gelido che ghiaccia le acque di Cocito, contrapposto allo Spirito Santo d'amore. Impotenza: Nonostante le sue dimensioni, è un essere sconfitto, privato del suo splendore angeloico e reso impotente dal Creatore. Chi Lucifero divora e perché I tre traditori: Lucifero, conficcato nel ghiaccio, mastica eternamente i peggiori traditori: Giuda Iscariota, traditore di Cristo (e quindi della Chiesa), e Bruto e Cassio, traditori di Cesare (e quindi dell'Impero). Il tradimento dei poteri: I tre peccatori incarnano la negazione dei due poteri universali, spirituale e temporale, rappresentati dalla Chiesa e dall'Impero. Il passaggio verso il Purgatorio Discesa e risalita: Dante e Virgilio si aggrappano ai peli del corpo di Lucifero per passare nell'emisfero opposto. La natural burella: Dopo aver oltrepassato il corpo del demone, i poeti imboccano un cunicolo, la natural burella, che conduce attraverso le viscere della Terra verso il Purgatorio, dove potranno "riveder le stelle".

LUCIFERO

Nella Divina Commedia, Lucifero è il mostruoso sovrano dell'Inferno, descritto nel Canto XXXIV come un enorme demone confitto nel ghiaccio del Cocito, centro della Terra. Caratterizzato da tre facce e tre paia di ali di pipistrello, Lucifero rappresenta la negazione del Creatore e mastica eternamente nel ghiaccio i traditori Giuda Iscariota, Bruto e Cassio. Le sue ali generano il gelo che imprigiona i dannati, e il suo aspetto è un'antitesi della Trinità divina.

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