Reggia di Versailles
inizio
Cagnasso Leonardo 4A 20/09/2025
Informazioni sulla costruzione
La Reggia di Versailles fu costruita partendo da un padiglione di caccia di Luigi XIII per volere di Luigi XIV a partire dal 1661, trasformata dagli architetti Louis Le Vau, André Le Nôtre e Jules Hardouin-Mansart in un complesso imponente e simbolo di potere, completata nel 1715 con la morte del monarca e utilizzata per ospitare la corte francese fino alla Rivoluzione Francese. Il progetto fu un'opera di maestria architettonica e ingegneristica, diede vita a un palazzo sontuoso, con la famosa Galleria degli Specchi e vasti giardini geometrici.
La galleria degli specchi
La Galleria degli Specchi venne costruita durante la terza campagna di costruzione del palazzo tra il 1678 ed il 1684 quando essa andò appunto a rimpiazzare la grande terrazza di Le Vau, giudicata uno spazio troppo esposto agli elementi atmosferici e di scarso utilizzo. Con l'architetto Jules Hardouin-Mansart si decise di demolire la struttura esistente e di costruire una lunga galleria, decorata all'interno dal pittore Charles Le Brun. La galleria venne affiancata,dal Salone della Guerra a nord e dal Salone della Pace a sud. La Galleria degli Specchi era connessa con queste due sale, le quali a loro volta erano comprese, negli appartamenti del re e della regina. La Galleria ed i saloni vennero decorati secondo il medesimo stile perché potessero essere utilizzati come prolungamenti dello spazio interno in caso di necessità. La Galleria degli Specchi (al di là della Cappella di Versailles, dell'Opera di Versailles e della Galerie des Batailles) è la sala più grande dell'intero palazzo. Misura 73 metri di lunghezza per 10,5 di larghezza. Con un'altezza di 12,3 metri, la sala raggiunge l'attico del corpo principale della reggia. Nella sala non vennero mai inseriti dei camini in quanto, le sue dimensioni impedivano di scaldarla totalmente.
La Galleria degli Specchi dispone di 17 finestre aperte in direzione del parco,sulla parete opposta si trovano 17 specchi delle stesse dimensioni, composte ciascuna da altri 350 specchi di ridotte dimensioni. Tali specchiere avevano una funzione decorativa e prospettica: la presenza di specchi di fronte alle finestre, infatti, creava una sensazione di uno spazio amplificato, sia in termini architettonici sia in termini di luce. L'uso degli specchi, rappresentava comunque un'ulteriore dimostrazione della ricchezza della Francia.
Oltre agli specchi, la galleria è famosa per i dipinti presenti sul soffitto, di cui nove sono particolarmente grandi ed altri di piccole dimensioni. Il tema è quello della celebrazione di Luigi XIV e delle lodi ai successi dei suoi primi vent'anni di regno. Charles Le Brun, "il più grande tra gli artisti francesi del suo tempo" secondo quanto dichiarato dallo stesso Luigi XIV, venne scelto per compiere queste decorazioni. Le scene più particolareggiate e significative vennero dipinte su tela e poi incollate al soffitto dallo stesso Le Brun che aveva ormai sessant'anni all'inizio dei lavori. Il dipinto "Il re governa autonomamente" sottolinea il potere assolutistico e la gloria raggiunta da Luigi XIV al culmine del proprio regno. Tra gli altri dipinti rilevanti figurano la Pace di Nimega e la Conquista della Franca Contea.
la camera del re e della regina
Questa sala del castello, era un «luogo di messa in scena teatrale» del potere dove si svolgevano varie cerimonie, ma anche il luogo dell'adozione pubblica dei "figli di Francia". È anche qui che la sovrana veniva vestita ogni mattina da pochi privilegiati. Su ciascun lato del letto reale, le porte nascoste nella tenda danno accesso a piccoli spazi. Esistono anche dei passaggi segreti che permettevano alla sovrana di inoltrarsi nelle varie zone del castello.
Attraverso un passaggio nelle vicinanze del letto, una porta consentiva di raggiungere direttamente la camera dei figli della regina.
La camera da letto era la stanza principale dell'appartamento, era il luogo in cui si trovava più spesso la regina. Spesso però la regina dormiva unita al re, il che spiega perché il letto del sovrano è più largo di quello della sovrana. Al mattino riceveva gli ospiti durante e dopo la toilette, che costituiva un momento di corteggiamento. In questa stanza morirono due regine e due eredi al trono ed inoltre hanno avuto luogo anche le nascite pubbliche: nella camera della regina, infatti, sono nati diciannove bambini reali francesi.
Nella camera della regina sono presenti un letto a baldacchino, un armadietto per gioielli, un camino, un orologio da camino, una scultura di legno e molte altre decorazioni.
Le decorazioni conservate sono retaggi delle tre regine che l'hanno occupata: la divisione del soffitto è datata all'epoca di Maria Teresa, moglie di Luigi XIV, mentre le pitture e le boiseries vennero realizzate per Maria Leszczyńska, moglie di Luigi XV. Per quanto riguarda i mobili e il camino, risalgono all'epoca di Maria Antonietta, moglie di Luigi XVI. Questi erano gli unici oggetti nella stanza consegnati nuovi per il sovrano. Negli angoli fu aggiunta nel 1770, con l'arrivo di Maria Antonietta a Versailles, l'aquila bicipite austriaca.
Inoltre nel 1775 sopra gli specchi furono installati degli arazzi, cioè quadri di grandi dimensioni simili a dei "tappeti", tessuti a telaio raffiguranti dei disegni molto sfarzoso, raffiguranti Luigi XVI, sua madre Maria Teresa e suo fratello Giuseppe II.
La camera venne anche utilizzata pochissimo da Maria Antonietta, Maria Teresa e Maria Leszczyńska.
il salone della guerra
Il Salone della Guerra era, prima della costruzione della Galleria degli Specchi, l'Appartamento del Re, e da cui per giungere all'Appartamento della Regina, bisognava attraversare la Terrazza, che prima del 1678 occupava il posto della Galleria degli Specchi.
Sull' estremità della cupola, quattro gruppi di tre figure simboleggiano degli importanti fatti di guerra,di cui parecchi sono rappresentati in modo realista su delle tele finte.
il nuovo salone della Guerra fu ideato secondo le proporzioni previste per la Galleria degli Specchi. La sua volta, con una cupola nella parte centrale, venne a rimpiazzare, al livello dell'attico, una parte del Piccolo Appartamento del Re.
Come per la Grande Galleria, i lavori furono intrapresi prima del giugno del 1678 e la decisione definitiva, definita attorno all'aprile del 1679.
Ma quando la Galleria fu terminata nel novembre del 1684, il Salone della Guerra fu ancora un cantiere. Nel novembre 1686, Louvois segnalò a Luigi XIV, che l'impalcatura che aveva permesso a Charles Le Brun di dipingere la volta, era stata appena tolta.
Nella sua lettera, il sovrintendente delle Costruzioni si mostrava deluso dalla composizione di Charles Le Brun, ai suoi occhi molto inferiore a quella del Salone della Pace, posta all'altra estremità della Grande Galleria.
Nella cupola, il primo pittore del Re ha rappresentato l'allegoria della Francia che afferra il fulmine, come Giove, e portante uno scudo dove figura l'effige di Luigi XIV, il cui sguardo, proprio come la gorgona Medusa, deve pietrificare i suoi nemici.
Reggia di Versailles
Leonardo CAGNASSO
Created on September 20, 2025
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Reggia di Versailles
inizio
Cagnasso Leonardo 4A 20/09/2025
Informazioni sulla costruzione
La Reggia di Versailles fu costruita partendo da un padiglione di caccia di Luigi XIII per volere di Luigi XIV a partire dal 1661, trasformata dagli architetti Louis Le Vau, André Le Nôtre e Jules Hardouin-Mansart in un complesso imponente e simbolo di potere, completata nel 1715 con la morte del monarca e utilizzata per ospitare la corte francese fino alla Rivoluzione Francese. Il progetto fu un'opera di maestria architettonica e ingegneristica, diede vita a un palazzo sontuoso, con la famosa Galleria degli Specchi e vasti giardini geometrici.
La galleria degli specchi
La Galleria degli Specchi venne costruita durante la terza campagna di costruzione del palazzo tra il 1678 ed il 1684 quando essa andò appunto a rimpiazzare la grande terrazza di Le Vau, giudicata uno spazio troppo esposto agli elementi atmosferici e di scarso utilizzo. Con l'architetto Jules Hardouin-Mansart si decise di demolire la struttura esistente e di costruire una lunga galleria, decorata all'interno dal pittore Charles Le Brun. La galleria venne affiancata,dal Salone della Guerra a nord e dal Salone della Pace a sud. La Galleria degli Specchi era connessa con queste due sale, le quali a loro volta erano comprese, negli appartamenti del re e della regina. La Galleria ed i saloni vennero decorati secondo il medesimo stile perché potessero essere utilizzati come prolungamenti dello spazio interno in caso di necessità. La Galleria degli Specchi (al di là della Cappella di Versailles, dell'Opera di Versailles e della Galerie des Batailles) è la sala più grande dell'intero palazzo. Misura 73 metri di lunghezza per 10,5 di larghezza. Con un'altezza di 12,3 metri, la sala raggiunge l'attico del corpo principale della reggia. Nella sala non vennero mai inseriti dei camini in quanto, le sue dimensioni impedivano di scaldarla totalmente.
La Galleria degli Specchi dispone di 17 finestre aperte in direzione del parco,sulla parete opposta si trovano 17 specchi delle stesse dimensioni, composte ciascuna da altri 350 specchi di ridotte dimensioni. Tali specchiere avevano una funzione decorativa e prospettica: la presenza di specchi di fronte alle finestre, infatti, creava una sensazione di uno spazio amplificato, sia in termini architettonici sia in termini di luce. L'uso degli specchi, rappresentava comunque un'ulteriore dimostrazione della ricchezza della Francia.
Oltre agli specchi, la galleria è famosa per i dipinti presenti sul soffitto, di cui nove sono particolarmente grandi ed altri di piccole dimensioni. Il tema è quello della celebrazione di Luigi XIV e delle lodi ai successi dei suoi primi vent'anni di regno. Charles Le Brun, "il più grande tra gli artisti francesi del suo tempo" secondo quanto dichiarato dallo stesso Luigi XIV, venne scelto per compiere queste decorazioni. Le scene più particolareggiate e significative vennero dipinte su tela e poi incollate al soffitto dallo stesso Le Brun che aveva ormai sessant'anni all'inizio dei lavori. Il dipinto "Il re governa autonomamente" sottolinea il potere assolutistico e la gloria raggiunta da Luigi XIV al culmine del proprio regno. Tra gli altri dipinti rilevanti figurano la Pace di Nimega e la Conquista della Franca Contea.
la camera del re e della regina
Questa sala del castello, era un «luogo di messa in scena teatrale» del potere dove si svolgevano varie cerimonie, ma anche il luogo dell'adozione pubblica dei "figli di Francia". È anche qui che la sovrana veniva vestita ogni mattina da pochi privilegiati. Su ciascun lato del letto reale, le porte nascoste nella tenda danno accesso a piccoli spazi. Esistono anche dei passaggi segreti che permettevano alla sovrana di inoltrarsi nelle varie zone del castello. Attraverso un passaggio nelle vicinanze del letto, una porta consentiva di raggiungere direttamente la camera dei figli della regina. La camera da letto era la stanza principale dell'appartamento, era il luogo in cui si trovava più spesso la regina. Spesso però la regina dormiva unita al re, il che spiega perché il letto del sovrano è più largo di quello della sovrana. Al mattino riceveva gli ospiti durante e dopo la toilette, che costituiva un momento di corteggiamento. In questa stanza morirono due regine e due eredi al trono ed inoltre hanno avuto luogo anche le nascite pubbliche: nella camera della regina, infatti, sono nati diciannove bambini reali francesi.
Nella camera della regina sono presenti un letto a baldacchino, un armadietto per gioielli, un camino, un orologio da camino, una scultura di legno e molte altre decorazioni. Le decorazioni conservate sono retaggi delle tre regine che l'hanno occupata: la divisione del soffitto è datata all'epoca di Maria Teresa, moglie di Luigi XIV, mentre le pitture e le boiseries vennero realizzate per Maria Leszczyńska, moglie di Luigi XV. Per quanto riguarda i mobili e il camino, risalgono all'epoca di Maria Antonietta, moglie di Luigi XVI. Questi erano gli unici oggetti nella stanza consegnati nuovi per il sovrano. Negli angoli fu aggiunta nel 1770, con l'arrivo di Maria Antonietta a Versailles, l'aquila bicipite austriaca. Inoltre nel 1775 sopra gli specchi furono installati degli arazzi, cioè quadri di grandi dimensioni simili a dei "tappeti", tessuti a telaio raffiguranti dei disegni molto sfarzoso, raffiguranti Luigi XVI, sua madre Maria Teresa e suo fratello Giuseppe II.
La camera venne anche utilizzata pochissimo da Maria Antonietta, Maria Teresa e Maria Leszczyńska.
il salone della guerra
Il Salone della Guerra era, prima della costruzione della Galleria degli Specchi, l'Appartamento del Re, e da cui per giungere all'Appartamento della Regina, bisognava attraversare la Terrazza, che prima del 1678 occupava il posto della Galleria degli Specchi.
Sull' estremità della cupola, quattro gruppi di tre figure simboleggiano degli importanti fatti di guerra,di cui parecchi sono rappresentati in modo realista su delle tele finte.
il nuovo salone della Guerra fu ideato secondo le proporzioni previste per la Galleria degli Specchi. La sua volta, con una cupola nella parte centrale, venne a rimpiazzare, al livello dell'attico, una parte del Piccolo Appartamento del Re. Come per la Grande Galleria, i lavori furono intrapresi prima del giugno del 1678 e la decisione definitiva, definita attorno all'aprile del 1679. Ma quando la Galleria fu terminata nel novembre del 1684, il Salone della Guerra fu ancora un cantiere. Nel novembre 1686, Louvois segnalò a Luigi XIV, che l'impalcatura che aveva permesso a Charles Le Brun di dipingere la volta, era stata appena tolta. Nella sua lettera, il sovrintendente delle Costruzioni si mostrava deluso dalla composizione di Charles Le Brun, ai suoi occhi molto inferiore a quella del Salone della Pace, posta all'altra estremità della Grande Galleria.
Nella cupola, il primo pittore del Re ha rappresentato l'allegoria della Francia che afferra il fulmine, come Giove, e portante uno scudo dove figura l'effige di Luigi XIV, il cui sguardo, proprio come la gorgona Medusa, deve pietrificare i suoi nemici.