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saggi alla fiamma

Elisa 🖤🍏

Created on September 17, 2025

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Transcript

17.10.2025

nome casse data

Elisa Alati
3ASU

saggi alla fiamma

obbiettivo

Identificare la presenza di ioni metallici. Quando un campione viene esposto a una fiamma, gli atomi del campione si eccitano e emettono luce a specifiche lunghezze d'onda, producendo colori caratteristici per diversi metalli.

oggetti utilizzati

  • Fornelletto ad alcool o meglio becco Bunsen
  • Ansa in filo di platino
  • Guanti in lattice per precauzione
  • Acido cloridrico
  • Sali di diversi elementi
obbiettivooggetti utilizzati procedimento conclusione

procedimento

  • Preleviamo con l’ansa una piccola quantità di un sale di sodio (cloruro di sodio, sale da cucina) e lo portiamo a contatto con la fiamma: dopo qualche secondo quest’ultima diventa di un colore giallo luminoso.
  • Puliamo nuovamente l’ansa con l’acido cloridrico e la fiamma.
  • Ripetiamo con tutte le altre sostanze e continuiamo a pulire l'ansa ogni volta.

osservazione/conclusione

Scaldati sulla fiamma, alcuni elementi chimici emettono luce di colore caratteristico. L'energia fornita dalla fiamma viene, infatti, restituita sotto forma di fotoni di lunghezza d'onda caratteristica, cui corrispondono luci di un preciso colore. In accordo col modello atomico di Bohr, gli atomi di un metallo esposto alla fiamma spostano alcuni loro elettroni, eccitati, su orbite di livello energetico maggiore; ritornando allo stato fondamentale, emettono l'eccesso di energia sotto forma di fotoni di lunghezza d'onda caratteristica e differente per ogni metallo, generando così colorazioni della fiamma diverse che consentono di riconoscere il metallo saggiato. Quando la fiamma riscalda gli atomi, la loro struttura elettronica viene perturbata.

Una Commedia Divina

La Divina Commedia è il capolavoro di Dante Alighieri ed è una delle opere più importanti della letteratura mondiale. Dante inizia a scriverla probabilmente attorno al 1307 e la porta a termine poco prima della sua morte, nel 1321. È un poema scritto in lingua volgare fiorentina, che con il tempo diventerà la base dell’italiano moderno.L’opera è divisa in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ogni cantica è composta da 33 canti, tranne l’Inferno che ne ha 34 perché include anche il canto introduttivo. In totale, quindi, i canti sono 100. La struttura è ordinata e simbolica, proprio perché Dante vuole trasmettere l’idea di un cosmo perfetto e regolato da Dio. Il viaggio di Dante è un percorso allegorico: rappresenta l’anima umana che, persa nella selva oscura del peccato, cerca la salvezza. L’Inferno è il regno del male e della dannazione eterna. Dante scende attraverso i nove cerchi, dove incontra i peccatori puniti con pene eterne e proporzionate alle loro colpe, secondo la legge del contrappasso. Qui il suo guida è Virgilio, il grande poeta latino, simbolo della ragione. Il Purgatorio è la montagna dove le anime si purificano per meritare il Paradiso. Anche qui c’è un ordine preciso: i peccati più gravi vengono espiati più in basso, quelli meno gravi più in alto. Il Purgatorio rappresenta la speranza: le anime soffrono, ma sanno che un giorno saranno salve. Il Paradiso è il regno della luce e della perfezione. Qui Dante viene guidato da Beatrice, simbolo della fede e della grazia divina. Il Paradiso è formato da nove cieli concentrici che culminano nell’Empireo, la dimora di Dio. È la parte più difficile e filosofica del poema, ma anche quella che rappresenta l’apice dell’amore e della conoscenza. La Commedia è scritta in terza rima: terzine di endecasillabi legati dallo schema incrociato ABA BCB CDC… Questo dà al testo un ritmo incalzante e armonioso. Il titolo originale era semplicemente Commedia, perché la storia parte da una situazione drammatica (la selva oscura) ma finisce bene (l’incontro con Dio). Fu poi Boccaccio a chiamarla “Divina” per esaltarne la grandezza. La Divina Commedia non è solo un’opera religiosa: è anche un’enciclopedia del Medioevo, perché dentro ci sono riferimenti alla filosofia, alla politica, alla scienza, alla storia e persino alla mitologia. Dante infatti non parla solo di fede, ma giudica anche uomini del suo tempo, condannando papi e politici che considera corrotti, il che rende l'opera un viaggio universale: quello dell’uomo che sbaglia, che soffre, ma che attraverso la ragione, la fede e l’amore riesce a trovare la strada verso la salvezza.

Le 3 "dimenzioni"
Dal punto di vista stilistico