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Rivoluzione francese 1789-92

incerpimarchi1819

Created on September 16, 2025

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La rivoluzione francese

La rivoluzione francese

Le cause

Cause economiche ◦ Crisi finanziaria dello Stato: Debiti a causa delle guerre, soprattutto la partecipazione alla guerra d'indipendenza americana. ◦ Famine e carestia: Il cattivo raccolto del 1788 ha causato una grave scarsità di cibo, aumentando il malcontento popolare. ◦ Tasse elevate: Le classi popolari sopportavano un carico fiscale pesante, mentre nobiltà e clero erano esentati. Cause sociali ◦ Disuguaglianza tra le classi: La società era divisa in tre Stati: il clero (Primo Stato), la nobiltà (Secondo Stato) e il popolo (Terzo Stato), quest'ultimo oppresso e senza diritti. ◦ Classe media in crescita: La borghesia, composta da commercianti, professionisti e intellettuali, richiedeva maggiori diritti politici e sociali. Cause politiche ◦ Assolutismo monarchico: Luigi XVI e Maria Antonietta rappresentavano un governo centralizzato e autoritario che non rispondeva alle esigenze della popolazione. ◦ Incapacità del governo: Il re e i suoi ministri non riuscivano a trovare soluzioni efficaci per la crisi finanziaria e sociale. • Cause culturali ◦ Illuminismo: Le idee di pensatori come Rousseau, Voltaire e Montesquieu ispiravano il desiderio di uguaglianza, libertà e giustizia. ◦ Influenza della rivoluzione americana: Il successo della rivoluzione americana del 1776 aveva dimostrato che un cambiamento radicale era possibile.

Le fasi

La rivoluzione francese

1. Convocazione degli Stati Generali (1789): Re Luigi XVI convoca gli Stati Generali per risolvere la crisi fiscale. Tuttavia, il Terzo Stato si autoproclama Assemblea Nazionale. 2. Giuramento della Pallacorda (1789): L'Assemblea Nazionale giura di non separarsi fino a quando non avrà redatto una nuova costituzione. 3. Presa della Bastiglia (14 luglio 1789): La prigione simbolo dell'autorità monarchica viene presa dal popolo di Parigi. 4. Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino (26 agosto 1789): Viene proclamato un nuovo sistema basato sui diritti naturali e universali. 5. Monarchia costituzionale 6. Repubblica 5. Esecuzione di Luigi XVI (1793): Il re viene processato e condannato a morte per tradimento, segnando la fine della monarchia.

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Le conseguenze

• Politiche ◦ Abolizione della monarchia assoluta: Nascita della Repubblica Francese. ◦ Costituzione civile del clero (1790): La Chiesa viene sottoposta allo Stato, creando conflitti religiosi. ◦ Governo repubblicano: Si alternano diverse forme di governo, tra cui il Direttorio e il Regime del Terrore. • Sociali ◦ Uguaglianza giuridica: Abolizione dei privilegi nobiliari e clericali. Uguaglianza davanti alla legge. ◦ Riforme agrarie: La terra delle chiese e della nobiltà viene distribuita ai contadini. ◦ Sviluppo della borghesia: La borghesia ottiene maggiore potere politico e sociale. • Economiche ◦ Fine del sistema feudale: Abolizione delle tasse feudali e dei diritti nobiliari. ◦ Riforme economiche: Introduzione di nuove leggi per stimolare l'economia, ma la situazione resta instabile a causa della guerra. • Internazionali ◦ Diffusione delle idee rivoluzionarie: La rivoluzione influenzò molti altri paesi europei, portando a rivoluzioni e movimenti democratici. ◦ Conflitti con le monarchie europee: Le potenze monarchiche europee dichiarano guerra alla Francia rivoluzionaria. • Culturali ◦ Riforma dei valori: Nascita di nuovi valori basati sulla libertà, fraternità e uguaglianza. ◦ Declino della Chiesa cattolica: Decadimento del potere della Chiesa e dei suoi privilegi.

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Il contesto socio-economico francese del '700

1. Monarchia assoluta ◦ Potere politico basato sul diritto divino dei re. ◦ Il re (Luigi XVI) detiene il potere supremo. ◦ Il re è visto come "l'immagine di Dio in terra" (Jean Bodin). ◦ Il re ha il comando dell'esercito e può intervenire nelle decisioni giudiziarie. 2. Amministrazione e potere del re ◦ Il potere esecutivo esercitato tramite vari consigli: ▪ Conseil d'en haut (politica estera) ▪ Conseil de Dépeches (amministrazione interna) ▪ Conseil de Finances (economia) ▪ Conseil de Commerce (commercio) ▪ Conseil de Conscience (benefici ecclesiastici) ▪ Conseil de Partis (giurisdizione privata) ◦ Durante il regno di Luigi XIV, i consigli persero importanza in favore dei ministri di stato. ◦ Nessun Primo Ministro, ma trattative dirette con i singoli ministri.

4. Problemi economici e crisi ◦ Settore agricolo: ▪ Crollo dei prezzi agricoli (1778). ▪ Siccità e moria del bestiame (1785). ▪ Crisi agricola del 1788 con cattivi raccolti e aumento del prezzo del pane. ▪ La maggioranza della popolazione (20 milioni) è contadina, con un sistema agricolo arretrato. ▪ disastroso inverno (1788). ◦ Crisi finanziaria: ▪ già sotto Luigi XV e aggravata dalle guerre (es. guerra anglo-francese 1778-1783). ▪ Tentativi di riforma falliti. ◦ Sistema fiscale iniquo: ▪ La taille è un'imposta molto gravosa per le classi inferiori. ▪ Esenzioni per nobiltà, clero e alcuni privilegiati. ▪ Le imposte indirette (gabelle, traites, aides) sono oppressive. ▪ Le riforme fiscali proposte inefficaci a causa dell'opposizione dei privilegiati.

3. Struttura sociale ◦ Tre classi sociali: nobiltà, clero, terzo stato. ◦ Il terzo stato (98% della popolazione) include borghesia e sottoproletariato, tutti subalterni alle classi privilegiate. ◦ I membri delle classi privilegiate godono di esenzioni fiscali.

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Il contesto socio-economico francese del '700

5. Parlamenti e opposizione ◦ I parlamenti avevano potere giudiziario e politico. ◦ Il Parlamento di Parigi aveva una grande influenza, con il diritto di opporsi ai decreti regi. ◦ Durante i regni di Luigi XV e Luigi XVI, i parlamenti divennero il centro dell'opposizione alle riforme. 6. Opposizione alla monarchia e discredito di Maria Antonietta ◦ La monarchia divenne sempre più impopolare. ◦ Maria Antonietta, la regina, era disprezzata e chiamata "l'Autrichienne" (l'Austriaca).

7. Cultura illuminista ◦ L'Illuminismo si diffonde tra i ceti alti (borghesia e nobiltà liberale). ◦ I principi dell'Illuminismo: razionalismo, egualitarismo, contrattualismo. ◦ Il rifiuto della monarchia assoluta a favore di un modello di monarchia parlamentare. ◦ Influenza della Rivoluzione americana (1776) che alimentò il desiderio di ribellione.

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Gli Stati generali

• Tentativi di riforma sotto Luigi XV e Luigi XVI: ◦ de Maupeou, Terray e Turgot tentano di risanare la situazione economica con riforme amministrative e fiscali. ◦ La nobiltà e il clero si oppongono fermamente a queste riforme. • Ruolo di Jacques Necker: ◦ Nel 1780, Luigi XVI nomina Necker, banchiere ginevrino, ministro delle finanze per affrontare la crisi economica. ◦ Necker richiede un prestito di 530 milioni di livre e suggerisce di ridurre i poteri dei parlamenti e abolire le esenzioni fiscali. ◦ La situazione finanziaria peggiora a causa della guerra d'indipendenza americana e del debito pubblico in aumento (interessi sul debito passano da 93 milioni nel 1774 a 300 milioni annui). ◦ Necker pubblica un bilancio (Compte rendu) nel 1781 che mostra un attivo, ma è criticato per dati falsati e per le spese eccessive della corte. • Piano di riforma di Calonne (1783): ◦ Nel 1783, de Calonne diventa controllore generale delle finanze e propone un piano per risanare le finanze attraverso lavori pubblici e una nuova imposta universale. ◦ Non ottiene il sostegno dei parlamenti e convoca l'Assemblée des notables (22 febbraio 1787). ◦ L'assemblea rifiuta le proposte di Calonne, aggravando la crisi economica.

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Gli Stati generali

• Nomina di Brienne come Ministro delle Finanze: ◦ Il 1º maggio 1787, Luigi XVI nomina de Loménie de Brienne come Primo Ministro e Presidente del Consiglio delle Finanze. ◦ Brienne riprende le proposte di Calonne e le presenta al Parlamento di Parigi. ◦ Il Parlamento rifiuta e Luigi XVI ricorre alla procedura del lit de justice, ma il Parlamento insiste sulla richiesta di convocare gli Stati Generali. • Crisi istituzionale e crescente instabilità: ◦ Brienne esilia il Parlamento di Parigi a Troyes e cerca di negoziare prestiti, ma la crisi istituzionale peggiora. ◦ Il 18 dicembre 1787, Luigi XVI promette di convocare gli Stati Generali entro cinque anni. • Proteste e tumulti in provincia: ◦ Il 6 maggio 1788, le proteste aumentano a causa della crisi economica, con tumulti a Grenoble e in altre città. ◦ Il 21 luglio 1788, un'assemblea di nobiltà, clero e terzo Stato si riunisce al Castello di Vizille e decide lo "sciopero delle imposte".

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Gli Stati generali

• Decisione di convocare gli Stati Generali: ◦ L'8 agosto 1788, Luigi XVI cede alla pressione e annuncia la convocazione degli Stati Generali per il 5 maggio 1789. ◦ Il 25 agosto 1788, Brienne si dimette e Necker è richiamato. ◦ Il 23 settembre 1788, il Parlamento di Parigi registra l'ordine di convocazione degli Stati Generali. • Conflitti interni e richiesta del terzo stato: ◦ Il Parlamento di Parigi stabilisce che gli Stati Generali si convocano come nell'ultima volta (con voto per stato). ◦ Il terzo stato, che sostiene il Parlamento, si sente oltraggiato dalla decisione e avvia una campagna per ottenere il raddoppio dei rappresentanti del terzo stato e la votazione per testa invece che per ordine.

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Gli Stati generali

• Cambiamenti nella società francese (dal 1614): ◦ Nel 1614, ogni ordine (clero, nobiltà, terzo Stato) aveva un numero simile di rappresentanti e votava separatamente. ◦ La nobiltà e il clero votavano spesso allo stesso modo, mettendo il terzo Stato in minoranza. ◦ Il terzo Stato (composto da borghesia e contadini) sperava in miglioramenti sociali e politici: ▪ I contadini volevano l'abolizione dei diritti feudali. ▪ La borghesia, influenzata dall'illuminismo, chiedeva uguaglianza dei diritti e una monarchia parlamentare. • Le lamentele nel "cahiers de doléances" (quaderni di lamentele): ◦ Raccolta di critiche del terzo Stato sui soprusi subiti. ◦ Diffusa avversione verso il sistema fiscale, la decima ecclesiastica e i privilegi feudali. ◦ Richieste di libertà individuali, di culto e di parola

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Gli Stati generali

. • Richieste del terzo Stato: ◦ Chiedevano il raddoppio dei deputati per avere una rappresentanza politica più equa. ◦ La richiesta di raddoppio era stata già accettata nelle assemblee provinciali. • Il dibattito sull'organizzazione politica: ◦ L'abate Sieyès pubblica l'opuscolo Qu'est-ce que le tiers état? per sostenere le richieste del terzo Stato. ◦ La maggior parte del terzo Stato non chiedeva un cambiamento radicale, ma una riforma del sistema fiscale. • Incontro con gli Stati Generali: ◦ Necker convoca l'Assemblea dei Notabili (6 novembre 1788) per discutere le richieste del terzo Stato, ma viene rifiutato. ◦ Il 27 novembre 1788, Luigi XVI emana un decreto che annuncia il raddoppio dei deputati per il terzo Stato. • Elezioni degli Stati Generali (primavera 1789): ◦ Possono votare tutti i cittadini maggiorenni che pagano le imposte. ◦ Selezionati 1201 delegati: ▪ 303 per il clero (100.000 chierici, 10% delle terre). ▪ 291 nobili (400.000 persone, 25% delle terre). ▪ 610 per il terzo Stato (95-98% della popolazione, principalmente avvocati e commercianti).

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Gli Stati generali

. • Richiesta del voto per testa: ◦ Il terzo Stato chiede di votare per deputato (voto per testa) invece che per ordine. ◦ Luigi XVI non prende una decisione, rimandando la questione agli Stati Generali. • Seduta inaugurale degli Stati Generali (5 maggio 1789): ◦ I deputati del terzo Stato si rendono conto che il raddoppio dei loro deputati ha un valore simbolico e non cambia il voto per ordine. ◦ Le discussioni si concentrano solo su problemi finanziari, mentre il terzo Stato chiede una riforma politica. • Crisi e tensioni: ◦ Il 9 maggio, i tre stati discutono sull'organizzazione politica, con il terzo Stato favorevole al voto per testa. ◦ Gli altri ordini sono divisi e non rispondono alle richieste.

• Scisma e nascita dell'Assemblea Nazionale: ◦ Il 10 giugno, i deputati dei Comuni chiedono la verifica dei poteri in un'assemblea comune. ◦ L'invito viene rifiutato dalla nobiltà, ma il basso clero aderisce. ◦ Il 15 giugno, su iniziativa dell'abate Sieyès, il terzo Stato inizia i lavori. ◦ Il 17 giugno 1789, si proclama come Assemblea Nazionale, autodefinendosi rappresentante del popolo, non più degli stati. ◦ Bailly viene proclamato presidente dell'Assemblea. ◦ Il 19 giugno, il clero, rappresentato da parroci sensibili ai problemi dei contadini, si unisce all'Assemblea Nazionale.

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Gli Stati generali

  • Protesta della nobiltà contro la soppressione degli ordini
◦ Nobiltà temeva che la soppressione degli ordini minasse i suoi diritti e quelli della monarchia. ◦ I nobili chiedono la convocazione degli Stati Generali per limitare l'assolutismo monarchico. ◦ Luigi XVI accoglie la protesta e annulla i decreti dell'Assemblea Nazionale. Il 20 giugno 1789: chiusura del salone del Terzo Stato ◦ Il salone destinato alle riunioni del Terzo Stato è chiuso per lavori in vista della seduta congiunta. ◦ I membri del Terzo Stato non sono informati, credono che l'assemblea sia stata sciolta. ◦ Si riuniscono in una sala vicina e giurano di non separarsi finché non avranno ottenuto una costituzione. Il 22-23 giugno 1789: reazione del re ◦ Il 22 giugno l'Assemblea si riunisce in chiesa; 149 rappresentanti del clero si uniscono. ◦ Il 23 giugno, Luigi XVI propone una monarchia costituzionale con abolizione dei privilegi fiscali, ma solo se nobiltà e clero sono d'accordo. ◦ La proposta viene rifiutata da nobiltà e clero. Resistenza dell'Assemblea Nazionale ◦ Il presidente Bailly e Mirabeau resistono alle minacce di scioglimento da parte del re. ◦ Il 27 giugno, Luigi XVI ordina di concentrare truppe vicino a Parigi e Versailles. Proclamazione dell'Assemblea Nazionale Costituente ◦ Il 7 luglio viene formato un comitato per la Costituzione. ◦ Il 9 luglio, l'Assemblea si proclama "Assemblea Nazionale Costituente." Presa della Bastiglia ◦ Luigi XVI destituisce Necker il 11 luglio e nomina Breteuil, causando la protesta della popolazione. ◦ Il 12 luglio le truppe reprimono le manifestazioni e la popolazione si prepara alla resistenza. ◦ Il 14 luglio gli insorti attaccano l’Hôtel des Invalides e poi la Bastiglia, simbolo del potere monarchico ◦ Il re riconosce la gravità della situazione e richiama Necker.

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  • Formazione della Guardia Nazionale e nuova autorità a Parigi
◦ viene creata La Guardia Nazionale per mantenere l'ordine e difendere i diritti costituzionali. ◦ Bailly è eletto sindaco di Parigi. ◦ Il 17 luglio Luigi XVI visita Parigi, ricevendo la coccarda tricolore, simbolo di riconciliazione.
  • Riflussi della presa della Bastiglia
◦ La notizia della presa della Bastiglia si diffonde in tutta la Francia, simboleggiando il potere popolare. ◦ La monarchia perde il controllo su Parigi.
  • Abolizione del feudalesimo (20 luglio - 6 agosto 1789)
◦ Periodo della Grande Paura: i contadini, spaventati da notizie di briganti, saccheggiano i castelli. ◦ L'Assemblea abolisce i diritti feudali, la venalità delle cariche e le disuguaglianze fiscali il 4 agosto. ◦ I diritti basati sulla rendita terriera vengono ridotti, ma alcune indennità vengono garantite ai proprietari terrieri.

Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime

Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime

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Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino • Discussione dal 20 al 26 agosto dall'Assemblea Nazionale Costituente. • Documento giuridico sui diritti fondamentali dell'individuo e del cittadino. • Ispirato ai principi illuministi, basato su un testo proposto da La Fayette. • Approvato il 26 agosto; • condanna della monarchia assoluta e della società degli ordini. • Riflette le aspirazioni della borghesia: libertà individuali, sacralità della proprietà, spartizione del potere con il re, creazione di impieghi pubblici. Marcia su Versailles • Difficoltà di approvvigionamento del pane e rifiuto di Luigi XVI di promulgare i decreti di agosto. • Malcontento a Parigi il 5-6 ottobre e marcia di donne verso Versailles. • Invasione della reggia, insulti alla regina, famiglia reale costretta a tornare a Parigi. • Luigi XVI firma i decreti di agosto: abolizione dei diritti feudali e Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. • Il re e la famiglia si trasferiscono a Parigi (Palazzo delle Tuileries), sotto sorveglianza popolare. • Potere del re indebolito; l'Assemblea Nazionale Costituente assume il potere legislativo.

Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime

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Rinnovamento delle Istituzioni Francesi • L'Assemblea Costituente avvia riforme ispirate alle idee dei filosofi e degli economisti del XVIII secolo. Riforma Amministrativa • Inizio della riforma amministrativa per semplificare le procedure dell'Ancien Régime. • Creazione di 83 dipartimenti (december 1789), suddivisi in distretti, cantoni e comuni. • Amministratori eletti dai cittadini (primavera 1790), avvio delle prime elezioni della Rivoluzione. Riforma Elettorale • Discordanza sull'estensione del diritto di voto. • Proposta dell'abate Sieyès: suddivisione in cittadini "attivi" (diritti civili e politici) e "passivi" (solo diritti civili). • Cittadini attivi dovevano essere maschi contribuenti di età superiore ai 25 anni. • Sistema elettorale basato sul censo (reddito e ricchezza). • Solo i proprietari terrieri e i borghesi benestanti potevano essere eleggibili.

Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime

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La rivoluzione

La rivoluzione è definita "borghese" per la predominanza della borghesia nella rappresentanza. Riforma Economica • Sotto l'Ancien Régime, lo Stato controllava strettamente le attività economiche. • L'Assemblea adotta il principio fisiocratico del "laissez-faire" (liberismo economico). • Legge Le Chapelier (14 giugno 1791) abolisce il diritto di sciopero e vieta le associazioni sindacali. • La Chiesa perde il suo potere economico e la decima viene abolita (11 agosto 1789). • I beni del clero vengono messi all'asta per colmare il debito pubblico. • Creazione dell'assegnato (19 dicembre 1789), utilizzato come valuta per la vendita dei beni nazionali. Crisi dell'Assegnato • Prima emissione di assegni per 400 milioni di livre, ma il valore della moneta diminuisce rapidamente. • Tra il 1790 e il 1793 gli assegni perdono il 60% del loro valore. • L'Inghilterra produce falsi assegni per aggravare la crisi economica. • Le classi popolari non possono permettersi i beni nazionali, mentre i ricchi accumulano enormi ricchezze. • Periodo di inflazione grave in Francia.

Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime

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Questione religiosa • Eliminazione della decima e nazionalizzazione dei beni della Chiesa ◦ Soppresse 52 diocesi (da 135 a 83) ◦ Abolizione degli ordini religiosi monastici (13 febbraio 1790) • Costituzione civile del clero (12 luglio 1790) ◦ Ispirata ai principi gallicani: ▪ Primato d'onore e giurisdizione del papa, ma senza potere assoluto. ◦ Riforme: ▪ Riordinamento delle diocesi in base ai dipartimenti ▪ Retribuzione da parte dello Stato per vescovi, parroci e vicari ▪ Elezione democratica dei vescovi e parroci da parte delle assemblee dipartimentali ▪ Obbligo di residenza ▪ Giuramento di lealtà alla costituzione civile e allo stato ◦ I membri del clero diventano funzionari statali.

• Reazione di Papa Pio VI ◦ 1º agosto 1790: Richiesta di approvazione al papa. ◦ 10 marzo 1791: Condanna della Costituzione Civile del Clero (Quod aliquantum). ◦ 13 aprile 1791: Condanna della consacrazione di nuovi vescovi e del giuramento di fedeltà allo Stato (Charitas quae). • Divisione del clero ◦ Chierici che prestano giuramento (chierici costituzionali) vs. quelli che rifiutano (refrattari). ◦ Scontri violenti tra sostenitori e oppositori della Costituzione Civile del Clero, in particolare in Francia occidentale. ◦ Massacri della Glacière: Uccisioni di fedeli al papa a Avignone. • Libertà religiosa ◦ Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino (1789): Richiesta di uguaglianza tra i culti religiosi. ◦ Rifiuto di riconoscere il cattolicesimo come religione di stato.

Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime

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La prima repubblica

• Fuga a Varennes (20-21 giugno 1791) ◦ Tentativo di fuga di Luigi XVI e famiglia verso Montmédy, con l'intenzione di organizzare una controrivoluzione. ◦ Il piano di fuga fu sventato da un mastro di posta, Jean-Baptiste Drouet. ◦ Conseguenze: ▪ Luigi XVI perde la stima della popolazione. ▪ La monarchia costituzionale perde ogni prestigio. • Costituzione del 1791 ◦ Revisione della Costituzione (12 settembre 1791): ▪ Monarchia costituzionale con poteri limitati. ▪ Potere esecutivo al re (nomina ministri) e potere legislativo all'Assemblea Legislativa. ▪ Voto a suffragio censitario per eleggere deputati. ▪ Separazione dei poteri basata sulle idee di Montesquieu (separazione dei poteri) e Rousseau (sovranità popolare). • Eccidio del Campo di Marte (17 luglio 1791) ◦ Manifestazione radicale per la destituzione del re. ◦ Scontri violenti tra manifestanti e Guardia Nazionale. ◦ Risultati: ▪ La Fayette, Bailly e altri si separano dal Club dei Giacobini. ▪ Fondazione del Club dei Foglianti, difensori della monarchia costituzionale.

Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime

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La prima repubblica

• Formazione dell'Assemblea Legislativa (1º ottobre 1791) ◦ Nuova assemblea composta da deputati moderati, rivoluzionari e centristi. ◦ Nuovo ruolo del re: Rimane simbolo della nazione, ma perde gran parte dei poteri esecutivi e di controllo politico. • Nuove leggi politiche ◦ Nomina di magistrati e politica estera sotto il controllo dell'Assemblea Legislativa. ◦ Potere di veto sospensivo per il re, ma non su leggi costituzionali o fiscali. • Stato: Francia diventa una monarchia costituzionale.

"Elezione dei deputati della Convenzione nazionale e proclamazione della Repubblica" 1. Contesto della situazione militare e sociale (Settembre 1792) ◦ L'esercito austro-prussiano invade il territorio francese. ◦ Dopo la caduta di Longwy (23 agosto) e Verdun (2 settembre), la Francia è in pericolo. ◦ Panico tra la popolazione e timore di un complotto controrivoluzionario. ◦ La popolazione assalta le carceri di Parigi dal 2 al 7 settembre, conosciuti come Massacri di settembre. ◦ Circa 1.400 prigionieri giustiziati, inclusi chierici, guardie svizzere, aristocratici e prigionieri politici. 2. Elezione dei deputati della Convenzione Nazionale (2-6 settembre 1792) ◦ Votazione con suffragio universale maschile, abbandonando il sistema censitario. ◦ Bassa partecipazione elettorale (10% degli elettori) dovuta alla paura politica. ◦ La Convenzione è composta da 749 deputati, principalmente borghesi.

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La prima repubblica

Elezione dei deputati della Convenzione nazionale e proclamazione della Repubblica3. Divisione della Convenzione ◦ Girondini (ala moderata): rappresentano la borghesia provinciale, sono favorevoli alla pace e al consolidamento della rivoluzione, ma restii ad azioni drastiche. ◦ Montagnardi (ala radicale): rappresentano i Giacobini, favorevoli a misure di emergenza per la rivoluzione e alleanza con i sanculotti. ◦ Pianura o Palude (centro): senza una linea politica chiara, oscillano tra il supporto ai Girondini e ai Montagnardi. 4. Proclamazione della Repubblica (21 settembre 1792) ◦ Il 20 settembre 1792, l'Assemblea Legislativa decide che i registri di nascite e decessi siano gestiti dai comuni. ◦ Il 21 settembre, la Convenzione nazionale si riunisce e abolisce la monarchia, proclamando la Repubblica. 5. Prime vittorie in guerra ◦ Battaglia di Valmy (20 settembre 1792): vittoria militare francese contro l'esercito austro-prussiano. ◦ La vittoria, seppur modesta, ridà morale e fiducia nell'esercito francese. ◦ La coalizione austro-prussiana si ritira dalla Francia. ◦ L'importanza storica della vittoria viene sottolineata da Goethe: «Inizia una nuova epoca della nostra storia».

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La prima repubblica

"Elezione dei deputati della Convenzione nazionale e proclamazione della Repubblica6. Avanzata delle truppe francesi e successi ◦ Il generale de Custine conquista Spira, Worms, Magonza e Francoforte (settembre-ottobre 1792), occupando la riva sinistra del Reno. ◦ Il 6 novembre 1792, Dumouriez vince la battaglia di Jemmapes, occupando i Paesi Bassi austriaci (attuali Belgio e Lussemburgo). 7. Espansione rivoluzionaria e contraddizioni in politica estera ◦ I francesi diffondono ideali rivoluzionari nei territori occupati. ◦ La Convenzione annette i territori occupati (es. Paesi Bassi, Savoia) nel dicembre 1792, contraddicendo i principi di liberazione dei popoli. ◦ L'Inghilterra si oppone alla politica espansionista della Francia.