La rivoluzione francese
La rivoluzione francese
Le cause
Cause economiche ◦ Crisi finanziaria dello Stato: Debiti a causa delle guerre, soprattutto la partecipazione alla guerra d'indipendenza americana. ◦ Famine e carestia: Il cattivo raccolto del 1788 ha causato una grave scarsità di cibo, aumentando il malcontento popolare. ◦ Tasse elevate: Le classi popolari sopportavano un carico fiscale pesante, mentre nobiltà e clero erano esentati. Cause sociali ◦ Disuguaglianza tra le classi: La società era divisa in tre Stati: il clero (Primo Stato), la nobiltà (Secondo Stato) e il popolo (Terzo Stato), quest'ultimo oppresso e senza diritti. ◦ Classe media in crescita: La borghesia, composta da commercianti, professionisti e intellettuali, richiedeva maggiori diritti politici e sociali. Cause politiche ◦ Assolutismo monarchico: Luigi XVI e Maria Antonietta rappresentavano un governo centralizzato e autoritario che non rispondeva alle esigenze della popolazione. ◦ Incapacità del governo: Il re e i suoi ministri non riuscivano a trovare soluzioni efficaci per la crisi finanziaria e sociale. • Cause culturali ◦ Illuminismo: Le idee di pensatori come Rousseau, Voltaire e Montesquieu ispiravano il desiderio di uguaglianza, libertà e giustizia. ◦ Influenza della rivoluzione americana: Il successo della rivoluzione americana del 1776 aveva dimostrato che un cambiamento radicale era possibile.
Le fasi
La rivoluzione francese
1. Convocazione degli Stati Generali (1789): Re Luigi XVI convoca gli Stati Generali per risolvere la crisi fiscale. Tuttavia, il Terzo Stato si autoproclama Assemblea Nazionale. 2. Giuramento della Pallacorda (1789): L'Assemblea Nazionale giura di non separarsi fino a quando non avrà redatto una nuova costituzione. 3. Presa della Bastiglia (14 luglio 1789): La prigione simbolo dell'autorità monarchica viene presa dal popolo di Parigi. 4. Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino (26 agosto 1789): Viene proclamato un nuovo sistema basato sui diritti naturali e universali. 5. Monarchia costituzionale 6. Repubblica 5. Esecuzione di Luigi XVI (1793): Il re viene processato e condannato a morte per tradimento, segnando la fine della monarchia.
La rivoluzione francese
Le conseguenze
• Politiche ◦ Abolizione della monarchia assoluta: Nascita della Repubblica Francese.
◦ Costituzione civile del clero (1790): La Chiesa viene sottoposta allo Stato, creando conflitti religiosi.
◦ Governo repubblicano: Si alternano diverse forme di governo, tra cui il Direttorio e il Regime del Terrore.
• Sociali
◦ Uguaglianza giuridica: Abolizione dei privilegi nobiliari e clericali. Uguaglianza davanti alla legge.
◦ Riforme agrarie: La terra delle chiese e della nobiltà viene distribuita ai contadini.
◦ Sviluppo della borghesia: La borghesia ottiene maggiore potere politico e sociale.
• Economiche
◦ Fine del sistema feudale: Abolizione delle tasse feudali e dei diritti nobiliari.
◦ Riforme economiche: Introduzione di nuove leggi per stimolare l'economia, ma la situazione resta instabile a causa della guerra.
• Internazionali
◦ Diffusione delle idee rivoluzionarie: La rivoluzione influenzò molti altri paesi europei, portando a rivoluzioni e movimenti democratici.
◦ Conflitti con le monarchie europee: Le potenze monarchiche europee dichiarano guerra alla Francia rivoluzionaria.
• Culturali
◦ Riforma dei valori: Nascita di nuovi valori basati sulla libertà, fraternità e uguaglianza.
◦ Declino della Chiesa cattolica: Decadimento del potere della Chiesa e dei suoi privilegi.
La rivoluzione francese
Il contesto socio-economico francese del '700
1. Monarchia assoluta ◦ Potere politico basato sul diritto divino dei re. ◦ Il re (Luigi XVI) detiene il potere supremo. ◦ Il re è visto come "l'immagine di Dio in terra" (Jean Bodin). ◦ Il re ha il comando dell'esercito e può intervenire nelle decisioni giudiziarie. 2. Amministrazione e potere del re ◦ Il potere esecutivo esercitato tramite vari consigli: ▪ Conseil d'en haut (politica estera) ▪ Conseil de Dépeches (amministrazione interna) ▪ Conseil de Finances (economia) ▪ Conseil de Commerce (commercio) ▪ Conseil de Conscience (benefici ecclesiastici) ▪ Conseil de Partis (giurisdizione privata) ◦ Durante il regno di Luigi XIV, i consigli persero importanza in favore dei ministri di stato. ◦ Nessun Primo Ministro, ma trattative dirette con i singoli ministri.
4. Problemi economici e crisi ◦ Settore agricolo: ▪ Crollo dei prezzi agricoli (1778). ▪ Siccità e moria del bestiame (1785). ▪ Crisi agricola del 1788 con cattivi raccolti e aumento del prezzo del pane. ▪ La maggioranza della popolazione (20 milioni) è contadina, con un sistema agricolo arretrato. ▪ disastroso inverno (1788). ◦ Crisi finanziaria: ▪ già sotto Luigi XV e aggravata dalle guerre (es. guerra anglo-francese 1778-1783). ▪ Tentativi di riforma falliti. ◦ Sistema fiscale iniquo: ▪ La taille è un'imposta molto gravosa per le classi inferiori. ▪ Esenzioni per nobiltà, clero e alcuni privilegiati. ▪ Le imposte indirette (gabelle, traites, aides) sono oppressive. ▪ Le riforme fiscali proposte inefficaci a causa dell'opposizione dei privilegiati.
3. Struttura sociale ◦ Tre classi sociali: nobiltà, clero, terzo stato. ◦ Il terzo stato (98% della popolazione) include borghesia e sottoproletariato, tutti subalterni alle classi privilegiate. ◦ I membri delle classi privilegiate godono di esenzioni fiscali.
La rivoluzione francese
Il contesto socio-economico francese del '700
5. Parlamenti e opposizione ◦ I parlamenti avevano potere giudiziario e politico. ◦ Il Parlamento di Parigi aveva una grande influenza, con il diritto di opporsi ai decreti regi. ◦ Durante i regni di Luigi XV e Luigi XVI, i parlamenti divennero il centro dell'opposizione alle riforme. 6. Opposizione alla monarchia e discredito di Maria Antonietta ◦ La monarchia divenne sempre più impopolare. ◦ Maria Antonietta, la regina, era disprezzata e chiamata "l'Autrichienne" (l'Austriaca).
7. Cultura illuminista ◦ L'Illuminismo si diffonde tra i ceti alti (borghesia e nobiltà liberale). ◦ I principi dell'Illuminismo: razionalismo, egualitarismo, contrattualismo. ◦ Il rifiuto della monarchia assoluta a favore di un modello di monarchia parlamentare. ◦ Influenza della Rivoluzione americana (1776) che alimentò il desiderio di ribellione.
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
• Tentativi di riforma sotto Luigi XV e Luigi XVI: ◦ de Maupeou, Terray e Turgot tentano di risanare la situazione economica con riforme amministrative e fiscali. ◦ La nobiltà e il clero si oppongono fermamente a queste riforme. • Ruolo di Jacques Necker: ◦ Nel 1780, Luigi XVI nomina Necker, banchiere ginevrino, ministro delle finanze per affrontare la crisi economica. ◦ Necker richiede un prestito di 530 milioni di livre e suggerisce di ridurre i poteri dei parlamenti e abolire le esenzioni fiscali. ◦ La situazione finanziaria peggiora a causa della guerra d'indipendenza americana e del debito pubblico in aumento (interessi sul debito passano da 93 milioni nel 1774 a 300 milioni annui). ◦ Necker pubblica un bilancio (Compte rendu) nel 1781 che mostra un attivo, ma è criticato per dati falsati e per le spese eccessive della corte. • Piano di riforma di Calonne (1783): ◦ Nel 1783, de Calonne diventa controllore generale delle finanze e propone un piano per risanare le finanze attraverso lavori pubblici e una nuova imposta universale. ◦ Non ottiene il sostegno dei parlamenti e convoca l'Assemblée des notables (22 febbraio 1787). ◦ L'assemblea rifiuta le proposte di Calonne, aggravando la crisi economica.
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
• Nomina di Brienne come Ministro delle Finanze: ◦ Il 1º maggio 1787, Luigi XVI nomina de Loménie de Brienne come Primo Ministro e Presidente del Consiglio delle Finanze. ◦ Brienne riprende le proposte di Calonne e le presenta al Parlamento di Parigi. ◦ Il Parlamento rifiuta e Luigi XVI ricorre alla procedura del lit de justice, ma il Parlamento insiste sulla richiesta di convocare gli Stati Generali. • Crisi istituzionale e crescente instabilità: ◦ Brienne esilia il Parlamento di Parigi a Troyes e cerca di negoziare prestiti, ma la crisi istituzionale peggiora. ◦ Il 18 dicembre 1787, Luigi XVI promette di convocare gli Stati Generali entro cinque anni. • Proteste e tumulti in provincia: ◦ Il 6 maggio 1788, le proteste aumentano a causa della crisi economica, con tumulti a Grenoble e in altre città. ◦ Il 21 luglio 1788, un'assemblea di nobiltà, clero e terzo Stato si riunisce al Castello di Vizille e decide lo "sciopero delle imposte".
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
• Decisione di convocare gli Stati Generali: ◦ L'8 agosto 1788, Luigi XVI cede alla pressione e annuncia la convocazione degli Stati Generali per il 5 maggio 1789. ◦ Il 25 agosto 1788, Brienne si dimette e Necker è richiamato. ◦ Il 23 settembre 1788, il Parlamento di Parigi registra l'ordine di convocazione degli Stati Generali. • Conflitti interni e richiesta del terzo stato: ◦ Il Parlamento di Parigi stabilisce che gli Stati Generali si convocano come nell'ultima volta (con voto per stato). ◦ Il terzo stato, che sostiene il Parlamento, si sente oltraggiato dalla decisione e avvia una campagna per ottenere il raddoppio dei rappresentanti del terzo stato e la votazione per testa invece che per ordine.
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
• Cambiamenti nella società francese (dal 1614): ◦ Nel 1614, ogni ordine (clero, nobiltà, terzo Stato) aveva un numero simile di rappresentanti e votava separatamente. ◦ La nobiltà e il clero votavano spesso allo stesso modo, mettendo il terzo Stato in minoranza. ◦ Il terzo Stato (composto da borghesia e contadini) sperava in miglioramenti sociali e politici: ▪ I contadini volevano l'abolizione dei diritti feudali. ▪ La borghesia, influenzata dall'illuminismo, chiedeva uguaglianza dei diritti e una monarchia parlamentare. • Le lamentele nel "cahiers de doléances" (quaderni di lamentele): ◦ Raccolta di critiche del terzo Stato sui soprusi subiti. ◦ Diffusa avversione verso il sistema fiscale, la decima ecclesiastica e i privilegi feudali. ◦ Richieste di libertà individuali, di culto e di parola
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
. • Richieste del terzo Stato: ◦ Chiedevano il raddoppio dei deputati per avere una rappresentanza politica più equa. ◦ La richiesta di raddoppio era stata già accettata nelle assemblee provinciali. • Il dibattito sull'organizzazione politica: ◦ L'abate Sieyès pubblica l'opuscolo Qu'est-ce que le tiers état? per sostenere le richieste del terzo Stato. ◦ La maggior parte del terzo Stato non chiedeva un cambiamento radicale, ma una riforma del sistema fiscale. • Incontro con gli Stati Generali: ◦ Necker convoca l'Assemblea dei Notabili (6 novembre 1788) per discutere le richieste del terzo Stato, ma viene rifiutato. ◦ Il 27 novembre 1788, Luigi XVI emana un decreto che annuncia il raddoppio dei deputati per il terzo Stato. • Elezioni degli Stati Generali (primavera 1789): ◦ Possono votare tutti i cittadini maggiorenni che pagano le imposte. ◦ Selezionati 1201 delegati: ▪ 303 per il clero (100.000 chierici, 10% delle terre). ▪ 291 nobili (400.000 persone, 25% delle terre). ▪ 610 per il terzo Stato (95-98% della popolazione, principalmente avvocati e commercianti).
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
. • Richiesta del voto per testa: ◦ Il terzo Stato chiede di votare per deputato (voto per testa) invece che per ordine. ◦ Luigi XVI non prende una decisione, rimandando la questione agli Stati Generali. • Seduta inaugurale degli Stati Generali (5 maggio 1789): ◦ I deputati del terzo Stato si rendono conto che il raddoppio dei loro deputati ha un valore simbolico e non cambia il voto per ordine. ◦ Le discussioni si concentrano solo su problemi finanziari, mentre il terzo Stato chiede una riforma politica. • Crisi e tensioni: ◦ Il 9 maggio, i tre stati discutono sull'organizzazione politica, con il terzo Stato favorevole al voto per testa. ◦ Gli altri ordini sono divisi e non rispondono alle richieste.
• Scisma e nascita dell'Assemblea Nazionale: ◦ Il 10 giugno, i deputati dei Comuni chiedono la verifica dei poteri in un'assemblea comune. ◦ L'invito viene rifiutato dalla nobiltà, ma il basso clero aderisce. ◦ Il 15 giugno, su iniziativa dell'abate Sieyès, il terzo Stato inizia i lavori. ◦ Il 17 giugno 1789, si proclama come Assemblea Nazionale, autodefinendosi rappresentante del popolo, non più degli stati. ◦ Bailly viene proclamato presidente dell'Assemblea. ◦ Il 19 giugno, il clero, rappresentato da parroci sensibili ai problemi dei contadini, si unisce all'Assemblea Nazionale.
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
- Protesta della nobiltà contro la soppressione degli ordini
◦ Nobiltà temeva che la soppressione degli ordini minasse i suoi diritti e quelli della monarchia. ◦ I nobili chiedono la convocazione degli Stati Generali per limitare l'assolutismo monarchico. ◦ Luigi XVI accoglie la protesta e annulla i decreti dell'Assemblea Nazionale. Il 20 giugno 1789: chiusura del salone del Terzo Stato ◦ Il salone destinato alle riunioni del Terzo Stato è chiuso per lavori in vista della seduta congiunta. ◦ I membri del Terzo Stato non sono informati, credono che l'assemblea sia stata sciolta. ◦ Si riuniscono in una sala vicina e giurano di non separarsi finché non avranno ottenuto una costituzione. Il 22-23 giugno 1789: reazione del re ◦ Il 22 giugno l'Assemblea si riunisce in chiesa; 149 rappresentanti del clero si uniscono. ◦ Il 23 giugno, Luigi XVI propone una monarchia costituzionale con abolizione dei privilegi fiscali, ma solo se nobiltà e clero sono d'accordo. ◦ La proposta viene rifiutata da nobiltà e clero. Resistenza dell'Assemblea Nazionale ◦ Il presidente Bailly e Mirabeau resistono alle minacce di scioglimento da parte del re. ◦ Il 27 giugno, Luigi XVI ordina di concentrare truppe vicino a Parigi e Versailles. Proclamazione dell'Assemblea Nazionale Costituente ◦ Il 7 luglio viene formato un comitato per la Costituzione. ◦ Il 9 luglio, l'Assemblea si proclama "Assemblea Nazionale Costituente." Presa della Bastiglia ◦ Luigi XVI destituisce Necker il 11 luglio e nomina Breteuil, causando la protesta della popolazione. ◦ Il 12 luglio le truppe reprimono le manifestazioni e la popolazione si prepara alla resistenza. ◦ Il 14 luglio gli insorti attaccano l’Hôtel des Invalides e poi la Bastiglia, simbolo del potere monarchico ◦ Il re riconosce la gravità della situazione e richiama Necker.
La rivoluzione francese
La rivoluzione
- Formazione della Guardia Nazionale e nuova autorità a Parigi
◦ viene creata La Guardia Nazionale per mantenere l'ordine e difendere i diritti costituzionali. ◦ Bailly è eletto sindaco di Parigi. ◦ Il 17 luglio Luigi XVI visita Parigi, ricevendo la coccarda tricolore, simbolo di riconciliazione.
- Riflussi della presa della Bastiglia
◦ La notizia della presa della Bastiglia si diffonde in tutta la Francia, simboleggiando il potere popolare. ◦ La monarchia perde il controllo su Parigi.
- Abolizione del feudalesimo (20 luglio - 6 agosto 1789)
◦ Periodo della Grande Paura: i contadini, spaventati da notizie di briganti, saccheggiano i castelli. ◦ L'Assemblea abolisce i diritti feudali, la venalità delle cariche e le disuguaglianze fiscali il 4 agosto. ◦ I diritti basati sulla rendita terriera vengono ridotti, ma alcune indennità vengono garantite ai proprietari terrieri.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La rivoluzione
Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino • Discussione dal 20 al 26 agosto dall'Assemblea Nazionale Costituente. • Documento giuridico sui diritti fondamentali dell'individuo e del cittadino. • Ispirato ai principi illuministi, basato su un testo proposto da La Fayette. • Approvato il 26 agosto; • condanna della monarchia assoluta e della società degli ordini. • Riflette le aspirazioni della borghesia: libertà individuali, sacralità della proprietà, spartizione del potere con il re, creazione di impieghi pubblici. Marcia su Versailles • Difficoltà di approvvigionamento del pane e rifiuto di Luigi XVI di promulgare i decreti di agosto. • Malcontento a Parigi il 5-6 ottobre e marcia di donne verso Versailles. • Invasione della reggia, insulti alla regina, famiglia reale costretta a tornare a Parigi. • Luigi XVI firma i decreti di agosto: abolizione dei diritti feudali e Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. • Il re e la famiglia si trasferiscono a Parigi (Palazzo delle Tuileries), sotto sorveglianza popolare. • Potere del re indebolito; l'Assemblea Nazionale Costituente assume il potere legislativo.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La rivoluzione
Rinnovamento delle Istituzioni Francesi • L'Assemblea Costituente avvia riforme ispirate alle idee dei filosofi e degli economisti del XVIII secolo. Riforma Amministrativa • Inizio della riforma amministrativa per semplificare le procedure dell'Ancien Régime. • Creazione di 83 dipartimenti (december 1789), suddivisi in distretti, cantoni e comuni. • Amministratori eletti dai cittadini (primavera 1790), avvio delle prime elezioni della Rivoluzione. Riforma Elettorale • Discordanza sull'estensione del diritto di voto. • Proposta dell'abate Sieyès: suddivisione in cittadini "attivi" (diritti civili e politici) e "passivi" (solo diritti civili). • Cittadini attivi dovevano essere maschi contribuenti di età superiore ai 25 anni. • Sistema elettorale basato sul censo (reddito e ricchezza). • Solo i proprietari terrieri e i borghesi benestanti potevano essere eleggibili.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La rivoluzione
La rivoluzione è definita "borghese" per la predominanza della borghesia nella rappresentanza. Riforma Economica • Sotto l'Ancien Régime, lo Stato controllava strettamente le attività economiche. • L'Assemblea adotta il principio fisiocratico del "laissez-faire" (liberismo economico). • Legge Le Chapelier (14 giugno 1791) abolisce il diritto di sciopero e vieta le associazioni sindacali. • La Chiesa perde il suo potere economico e la decima viene abolita (11 agosto 1789). • I beni del clero vengono messi all'asta per colmare il debito pubblico. • Creazione dell'assegnato (19 dicembre 1789), utilizzato come valuta per la vendita dei beni nazionali. Crisi dell'Assegnato • Prima emissione di assegni per 400 milioni di livre, ma il valore della moneta diminuisce rapidamente. • Tra il 1790 e il 1793 gli assegni perdono il 60% del loro valore. • L'Inghilterra produce falsi assegni per aggravare la crisi economica. • Le classi popolari non possono permettersi i beni nazionali, mentre i ricchi accumulano enormi ricchezze. • Periodo di inflazione grave in Francia.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La rivoluzione
Questione religiosa
• Eliminazione della decima e nazionalizzazione dei beni della Chiesa ◦ Soppresse 52 diocesi (da 135 a 83)
◦ Abolizione degli ordini religiosi monastici (13 febbraio 1790)
• Costituzione civile del clero (12 luglio 1790)
◦ Ispirata ai principi gallicani:
▪ Primato d'onore e giurisdizione del papa, ma senza potere assoluto.
◦ Riforme:
▪ Riordinamento delle diocesi in base ai dipartimenti
▪ Retribuzione da parte dello Stato per vescovi, parroci e vicari
▪ Elezione democratica dei vescovi e parroci da parte delle assemblee dipartimentali
▪ Obbligo di residenza
▪ Giuramento di lealtà alla costituzione civile e allo stato
◦ I membri del clero diventano funzionari statali.
• Reazione di Papa Pio VI
◦ 1º agosto 1790: Richiesta di approvazione al papa. ◦ 10 marzo 1791: Condanna della Costituzione Civile del Clero (Quod aliquantum). ◦ 13 aprile 1791: Condanna della consacrazione di nuovi vescovi e del giuramento di fedeltà allo Stato (Charitas quae).
• Divisione del clero
◦ Chierici che prestano giuramento (chierici costituzionali) vs. quelli che rifiutano (refrattari).
◦ Scontri violenti tra sostenitori e oppositori della Costituzione Civile del Clero, in particolare in Francia occidentale.
◦ Massacri della Glacière: Uccisioni di fedeli al papa a Avignone.
• Libertà religiosa
◦ Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino (1789): Richiesta di uguaglianza tra i culti religiosi.
◦ Rifiuto di riconoscere il cattolicesimo come religione di stato.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La prima repubblica
• Fuga a Varennes (20-21 giugno 1791) ◦ Tentativo di fuga di Luigi XVI e famiglia verso Montmédy, con l'intenzione di organizzare una controrivoluzione.
◦ Il piano di fuga fu sventato da un mastro di posta, Jean-Baptiste Drouet.
◦ Conseguenze:
▪ Luigi XVI perde la stima della popolazione.
▪ La monarchia costituzionale perde ogni prestigio.
• Costituzione del 1791
◦ Revisione della Costituzione (12 settembre 1791):
▪ Monarchia costituzionale con poteri limitati.
▪ Potere esecutivo al re (nomina ministri) e potere legislativo all'Assemblea Legislativa.
▪ Voto a suffragio censitario per eleggere deputati.
▪ Separazione dei poteri basata sulle idee di Montesquieu (separazione dei poteri) e Rousseau (sovranità popolare).
• Eccidio del Campo di Marte (17 luglio 1791)
◦ Manifestazione radicale per la destituzione del re.
◦ Scontri violenti tra manifestanti e Guardia Nazionale.
◦ Risultati:
▪ La Fayette, Bailly e altri si separano dal Club dei Giacobini.
▪ Fondazione del Club dei Foglianti, difensori della monarchia costituzionale.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La prima repubblica
• Formazione dell'Assemblea Legislativa (1º ottobre 1791) ◦ Nuova assemblea composta da deputati moderati, rivoluzionari e centristi. ◦ Nuovo ruolo del re: Rimane simbolo della nazione, ma perde gran parte dei poteri esecutivi e di controllo politico. • Nuove leggi politiche ◦ Nomina di magistrati e politica estera sotto il controllo dell'Assemblea Legislativa. ◦ Potere di veto sospensivo per il re, ma non su leggi costituzionali o fiscali. • Stato: Francia diventa una monarchia costituzionale.
"Elezione dei deputati della Convenzione nazionale e proclamazione della Repubblica" 1. Contesto della situazione militare e sociale (Settembre 1792) ◦ L'esercito austro-prussiano invade il territorio francese.
◦ Dopo la caduta di Longwy (23 agosto) e Verdun (2 settembre), la Francia è in pericolo. ◦ Panico tra la popolazione e timore di un complotto controrivoluzionario. ◦ La popolazione assalta le carceri di Parigi dal 2 al 7 settembre, conosciuti come Massacri di settembre. ◦ Circa 1.400 prigionieri giustiziati, inclusi chierici, guardie svizzere, aristocratici e prigionieri politici. 2. Elezione dei deputati della Convenzione Nazionale (2-6 settembre 1792) ◦ Votazione con suffragio universale maschile, abbandonando il sistema censitario. ◦ Bassa partecipazione elettorale (10% degli elettori) dovuta alla paura politica. ◦ La Convenzione è composta da 749 deputati, principalmente borghesi.
La rivoluzione francese
La prima repubblica
Elezione dei deputati della Convenzione nazionale e proclamazione della Repubblica3. Divisione della Convenzione ◦ Girondini (ala moderata): rappresentano la borghesia provinciale, sono favorevoli alla pace e al consolidamento della rivoluzione, ma restii ad azioni drastiche. ◦ Montagnardi (ala radicale): rappresentano i Giacobini, favorevoli a misure di emergenza per la rivoluzione e alleanza con i sanculotti. ◦ Pianura o Palude (centro): senza una linea politica chiara, oscillano tra il supporto ai Girondini e ai Montagnardi. 4. Proclamazione della Repubblica (21 settembre 1792) ◦ Il 20 settembre 1792, l'Assemblea Legislativa decide che i registri di nascite e decessi siano gestiti dai comuni. ◦ Il 21 settembre, la Convenzione nazionale si riunisce e abolisce la monarchia, proclamando la Repubblica. 5. Prime vittorie in guerra ◦ Battaglia di Valmy (20 settembre 1792): vittoria militare francese contro l'esercito austro-prussiano. ◦ La vittoria, seppur modesta, ridà morale e fiducia nell'esercito francese. ◦ La coalizione austro-prussiana si ritira dalla Francia. ◦ L'importanza storica della vittoria viene sottolineata da Goethe: «Inizia una nuova epoca della nostra storia».
La rivoluzione francese
La prima repubblica
"Elezione dei deputati della Convenzione nazionale e proclamazione della Repubblica6. Avanzata delle truppe francesi e successi ◦ Il generale de Custine conquista Spira, Worms, Magonza e Francoforte (settembre-ottobre 1792), occupando la riva sinistra del Reno. ◦ Il 6 novembre 1792, Dumouriez vince la battaglia di Jemmapes, occupando i Paesi Bassi austriaci (attuali Belgio e Lussemburgo). 7. Espansione rivoluzionaria e contraddizioni in politica estera ◦ I francesi diffondono ideali rivoluzionari nei territori occupati. ◦ La Convenzione annette i territori occupati (es. Paesi Bassi, Savoia) nel dicembre 1792, contraddicendo i principi di liberazione dei popoli. ◦ L'Inghilterra si oppone alla politica espansionista della Francia.
Rivoluzione francese 1789-92
incerpimarchi1819
Created on September 16, 2025
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
View
Teaching Challenge: Transform Your Classroom
View
Frayer Model
View
Math Calculations
View
Interactive QR Code Generator
View
Piñata Challenge
View
Interactive Scoreboard
View
Interactive Bingo
Explore all templates
Transcript
La rivoluzione francese
La rivoluzione francese
Le cause
Cause economiche ◦ Crisi finanziaria dello Stato: Debiti a causa delle guerre, soprattutto la partecipazione alla guerra d'indipendenza americana. ◦ Famine e carestia: Il cattivo raccolto del 1788 ha causato una grave scarsità di cibo, aumentando il malcontento popolare. ◦ Tasse elevate: Le classi popolari sopportavano un carico fiscale pesante, mentre nobiltà e clero erano esentati. Cause sociali ◦ Disuguaglianza tra le classi: La società era divisa in tre Stati: il clero (Primo Stato), la nobiltà (Secondo Stato) e il popolo (Terzo Stato), quest'ultimo oppresso e senza diritti. ◦ Classe media in crescita: La borghesia, composta da commercianti, professionisti e intellettuali, richiedeva maggiori diritti politici e sociali. Cause politiche ◦ Assolutismo monarchico: Luigi XVI e Maria Antonietta rappresentavano un governo centralizzato e autoritario che non rispondeva alle esigenze della popolazione. ◦ Incapacità del governo: Il re e i suoi ministri non riuscivano a trovare soluzioni efficaci per la crisi finanziaria e sociale. • Cause culturali ◦ Illuminismo: Le idee di pensatori come Rousseau, Voltaire e Montesquieu ispiravano il desiderio di uguaglianza, libertà e giustizia. ◦ Influenza della rivoluzione americana: Il successo della rivoluzione americana del 1776 aveva dimostrato che un cambiamento radicale era possibile.
Le fasi
La rivoluzione francese
1. Convocazione degli Stati Generali (1789): Re Luigi XVI convoca gli Stati Generali per risolvere la crisi fiscale. Tuttavia, il Terzo Stato si autoproclama Assemblea Nazionale. 2. Giuramento della Pallacorda (1789): L'Assemblea Nazionale giura di non separarsi fino a quando non avrà redatto una nuova costituzione. 3. Presa della Bastiglia (14 luglio 1789): La prigione simbolo dell'autorità monarchica viene presa dal popolo di Parigi. 4. Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino (26 agosto 1789): Viene proclamato un nuovo sistema basato sui diritti naturali e universali. 5. Monarchia costituzionale 6. Repubblica 5. Esecuzione di Luigi XVI (1793): Il re viene processato e condannato a morte per tradimento, segnando la fine della monarchia.
La rivoluzione francese
Le conseguenze
• Politiche ◦ Abolizione della monarchia assoluta: Nascita della Repubblica Francese. ◦ Costituzione civile del clero (1790): La Chiesa viene sottoposta allo Stato, creando conflitti religiosi. ◦ Governo repubblicano: Si alternano diverse forme di governo, tra cui il Direttorio e il Regime del Terrore. • Sociali ◦ Uguaglianza giuridica: Abolizione dei privilegi nobiliari e clericali. Uguaglianza davanti alla legge. ◦ Riforme agrarie: La terra delle chiese e della nobiltà viene distribuita ai contadini. ◦ Sviluppo della borghesia: La borghesia ottiene maggiore potere politico e sociale. • Economiche ◦ Fine del sistema feudale: Abolizione delle tasse feudali e dei diritti nobiliari. ◦ Riforme economiche: Introduzione di nuove leggi per stimolare l'economia, ma la situazione resta instabile a causa della guerra. • Internazionali ◦ Diffusione delle idee rivoluzionarie: La rivoluzione influenzò molti altri paesi europei, portando a rivoluzioni e movimenti democratici. ◦ Conflitti con le monarchie europee: Le potenze monarchiche europee dichiarano guerra alla Francia rivoluzionaria. • Culturali ◦ Riforma dei valori: Nascita di nuovi valori basati sulla libertà, fraternità e uguaglianza. ◦ Declino della Chiesa cattolica: Decadimento del potere della Chiesa e dei suoi privilegi.
La rivoluzione francese
Il contesto socio-economico francese del '700
1. Monarchia assoluta ◦ Potere politico basato sul diritto divino dei re. ◦ Il re (Luigi XVI) detiene il potere supremo. ◦ Il re è visto come "l'immagine di Dio in terra" (Jean Bodin). ◦ Il re ha il comando dell'esercito e può intervenire nelle decisioni giudiziarie. 2. Amministrazione e potere del re ◦ Il potere esecutivo esercitato tramite vari consigli: ▪ Conseil d'en haut (politica estera) ▪ Conseil de Dépeches (amministrazione interna) ▪ Conseil de Finances (economia) ▪ Conseil de Commerce (commercio) ▪ Conseil de Conscience (benefici ecclesiastici) ▪ Conseil de Partis (giurisdizione privata) ◦ Durante il regno di Luigi XIV, i consigli persero importanza in favore dei ministri di stato. ◦ Nessun Primo Ministro, ma trattative dirette con i singoli ministri.
4. Problemi economici e crisi ◦ Settore agricolo: ▪ Crollo dei prezzi agricoli (1778). ▪ Siccità e moria del bestiame (1785). ▪ Crisi agricola del 1788 con cattivi raccolti e aumento del prezzo del pane. ▪ La maggioranza della popolazione (20 milioni) è contadina, con un sistema agricolo arretrato. ▪ disastroso inverno (1788). ◦ Crisi finanziaria: ▪ già sotto Luigi XV e aggravata dalle guerre (es. guerra anglo-francese 1778-1783). ▪ Tentativi di riforma falliti. ◦ Sistema fiscale iniquo: ▪ La taille è un'imposta molto gravosa per le classi inferiori. ▪ Esenzioni per nobiltà, clero e alcuni privilegiati. ▪ Le imposte indirette (gabelle, traites, aides) sono oppressive. ▪ Le riforme fiscali proposte inefficaci a causa dell'opposizione dei privilegiati.
3. Struttura sociale ◦ Tre classi sociali: nobiltà, clero, terzo stato. ◦ Il terzo stato (98% della popolazione) include borghesia e sottoproletariato, tutti subalterni alle classi privilegiate. ◦ I membri delle classi privilegiate godono di esenzioni fiscali.
La rivoluzione francese
Il contesto socio-economico francese del '700
5. Parlamenti e opposizione ◦ I parlamenti avevano potere giudiziario e politico. ◦ Il Parlamento di Parigi aveva una grande influenza, con il diritto di opporsi ai decreti regi. ◦ Durante i regni di Luigi XV e Luigi XVI, i parlamenti divennero il centro dell'opposizione alle riforme. 6. Opposizione alla monarchia e discredito di Maria Antonietta ◦ La monarchia divenne sempre più impopolare. ◦ Maria Antonietta, la regina, era disprezzata e chiamata "l'Autrichienne" (l'Austriaca).
7. Cultura illuminista ◦ L'Illuminismo si diffonde tra i ceti alti (borghesia e nobiltà liberale). ◦ I principi dell'Illuminismo: razionalismo, egualitarismo, contrattualismo. ◦ Il rifiuto della monarchia assoluta a favore di un modello di monarchia parlamentare. ◦ Influenza della Rivoluzione americana (1776) che alimentò il desiderio di ribellione.
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
• Tentativi di riforma sotto Luigi XV e Luigi XVI: ◦ de Maupeou, Terray e Turgot tentano di risanare la situazione economica con riforme amministrative e fiscali. ◦ La nobiltà e il clero si oppongono fermamente a queste riforme. • Ruolo di Jacques Necker: ◦ Nel 1780, Luigi XVI nomina Necker, banchiere ginevrino, ministro delle finanze per affrontare la crisi economica. ◦ Necker richiede un prestito di 530 milioni di livre e suggerisce di ridurre i poteri dei parlamenti e abolire le esenzioni fiscali. ◦ La situazione finanziaria peggiora a causa della guerra d'indipendenza americana e del debito pubblico in aumento (interessi sul debito passano da 93 milioni nel 1774 a 300 milioni annui). ◦ Necker pubblica un bilancio (Compte rendu) nel 1781 che mostra un attivo, ma è criticato per dati falsati e per le spese eccessive della corte. • Piano di riforma di Calonne (1783): ◦ Nel 1783, de Calonne diventa controllore generale delle finanze e propone un piano per risanare le finanze attraverso lavori pubblici e una nuova imposta universale. ◦ Non ottiene il sostegno dei parlamenti e convoca l'Assemblée des notables (22 febbraio 1787). ◦ L'assemblea rifiuta le proposte di Calonne, aggravando la crisi economica.
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
• Nomina di Brienne come Ministro delle Finanze: ◦ Il 1º maggio 1787, Luigi XVI nomina de Loménie de Brienne come Primo Ministro e Presidente del Consiglio delle Finanze. ◦ Brienne riprende le proposte di Calonne e le presenta al Parlamento di Parigi. ◦ Il Parlamento rifiuta e Luigi XVI ricorre alla procedura del lit de justice, ma il Parlamento insiste sulla richiesta di convocare gli Stati Generali. • Crisi istituzionale e crescente instabilità: ◦ Brienne esilia il Parlamento di Parigi a Troyes e cerca di negoziare prestiti, ma la crisi istituzionale peggiora. ◦ Il 18 dicembre 1787, Luigi XVI promette di convocare gli Stati Generali entro cinque anni. • Proteste e tumulti in provincia: ◦ Il 6 maggio 1788, le proteste aumentano a causa della crisi economica, con tumulti a Grenoble e in altre città. ◦ Il 21 luglio 1788, un'assemblea di nobiltà, clero e terzo Stato si riunisce al Castello di Vizille e decide lo "sciopero delle imposte".
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
• Decisione di convocare gli Stati Generali: ◦ L'8 agosto 1788, Luigi XVI cede alla pressione e annuncia la convocazione degli Stati Generali per il 5 maggio 1789. ◦ Il 25 agosto 1788, Brienne si dimette e Necker è richiamato. ◦ Il 23 settembre 1788, il Parlamento di Parigi registra l'ordine di convocazione degli Stati Generali. • Conflitti interni e richiesta del terzo stato: ◦ Il Parlamento di Parigi stabilisce che gli Stati Generali si convocano come nell'ultima volta (con voto per stato). ◦ Il terzo stato, che sostiene il Parlamento, si sente oltraggiato dalla decisione e avvia una campagna per ottenere il raddoppio dei rappresentanti del terzo stato e la votazione per testa invece che per ordine.
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
• Cambiamenti nella società francese (dal 1614): ◦ Nel 1614, ogni ordine (clero, nobiltà, terzo Stato) aveva un numero simile di rappresentanti e votava separatamente. ◦ La nobiltà e il clero votavano spesso allo stesso modo, mettendo il terzo Stato in minoranza. ◦ Il terzo Stato (composto da borghesia e contadini) sperava in miglioramenti sociali e politici: ▪ I contadini volevano l'abolizione dei diritti feudali. ▪ La borghesia, influenzata dall'illuminismo, chiedeva uguaglianza dei diritti e una monarchia parlamentare. • Le lamentele nel "cahiers de doléances" (quaderni di lamentele): ◦ Raccolta di critiche del terzo Stato sui soprusi subiti. ◦ Diffusa avversione verso il sistema fiscale, la decima ecclesiastica e i privilegi feudali. ◦ Richieste di libertà individuali, di culto e di parola
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
. • Richieste del terzo Stato: ◦ Chiedevano il raddoppio dei deputati per avere una rappresentanza politica più equa. ◦ La richiesta di raddoppio era stata già accettata nelle assemblee provinciali. • Il dibattito sull'organizzazione politica: ◦ L'abate Sieyès pubblica l'opuscolo Qu'est-ce que le tiers état? per sostenere le richieste del terzo Stato. ◦ La maggior parte del terzo Stato non chiedeva un cambiamento radicale, ma una riforma del sistema fiscale. • Incontro con gli Stati Generali: ◦ Necker convoca l'Assemblea dei Notabili (6 novembre 1788) per discutere le richieste del terzo Stato, ma viene rifiutato. ◦ Il 27 novembre 1788, Luigi XVI emana un decreto che annuncia il raddoppio dei deputati per il terzo Stato. • Elezioni degli Stati Generali (primavera 1789): ◦ Possono votare tutti i cittadini maggiorenni che pagano le imposte. ◦ Selezionati 1201 delegati: ▪ 303 per il clero (100.000 chierici, 10% delle terre). ▪ 291 nobili (400.000 persone, 25% delle terre). ▪ 610 per il terzo Stato (95-98% della popolazione, principalmente avvocati e commercianti).
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
. • Richiesta del voto per testa: ◦ Il terzo Stato chiede di votare per deputato (voto per testa) invece che per ordine. ◦ Luigi XVI non prende una decisione, rimandando la questione agli Stati Generali. • Seduta inaugurale degli Stati Generali (5 maggio 1789): ◦ I deputati del terzo Stato si rendono conto che il raddoppio dei loro deputati ha un valore simbolico e non cambia il voto per ordine. ◦ Le discussioni si concentrano solo su problemi finanziari, mentre il terzo Stato chiede una riforma politica. • Crisi e tensioni: ◦ Il 9 maggio, i tre stati discutono sull'organizzazione politica, con il terzo Stato favorevole al voto per testa. ◦ Gli altri ordini sono divisi e non rispondono alle richieste.
• Scisma e nascita dell'Assemblea Nazionale: ◦ Il 10 giugno, i deputati dei Comuni chiedono la verifica dei poteri in un'assemblea comune. ◦ L'invito viene rifiutato dalla nobiltà, ma il basso clero aderisce. ◦ Il 15 giugno, su iniziativa dell'abate Sieyès, il terzo Stato inizia i lavori. ◦ Il 17 giugno 1789, si proclama come Assemblea Nazionale, autodefinendosi rappresentante del popolo, non più degli stati. ◦ Bailly viene proclamato presidente dell'Assemblea. ◦ Il 19 giugno, il clero, rappresentato da parroci sensibili ai problemi dei contadini, si unisce all'Assemblea Nazionale.
La rivoluzione francese
Gli Stati generali
- Protesta della nobiltà contro la soppressione degli ordini
◦ Nobiltà temeva che la soppressione degli ordini minasse i suoi diritti e quelli della monarchia. ◦ I nobili chiedono la convocazione degli Stati Generali per limitare l'assolutismo monarchico. ◦ Luigi XVI accoglie la protesta e annulla i decreti dell'Assemblea Nazionale. Il 20 giugno 1789: chiusura del salone del Terzo Stato ◦ Il salone destinato alle riunioni del Terzo Stato è chiuso per lavori in vista della seduta congiunta. ◦ I membri del Terzo Stato non sono informati, credono che l'assemblea sia stata sciolta. ◦ Si riuniscono in una sala vicina e giurano di non separarsi finché non avranno ottenuto una costituzione. Il 22-23 giugno 1789: reazione del re ◦ Il 22 giugno l'Assemblea si riunisce in chiesa; 149 rappresentanti del clero si uniscono. ◦ Il 23 giugno, Luigi XVI propone una monarchia costituzionale con abolizione dei privilegi fiscali, ma solo se nobiltà e clero sono d'accordo. ◦ La proposta viene rifiutata da nobiltà e clero. Resistenza dell'Assemblea Nazionale ◦ Il presidente Bailly e Mirabeau resistono alle minacce di scioglimento da parte del re. ◦ Il 27 giugno, Luigi XVI ordina di concentrare truppe vicino a Parigi e Versailles. Proclamazione dell'Assemblea Nazionale Costituente ◦ Il 7 luglio viene formato un comitato per la Costituzione. ◦ Il 9 luglio, l'Assemblea si proclama "Assemblea Nazionale Costituente." Presa della Bastiglia ◦ Luigi XVI destituisce Necker il 11 luglio e nomina Breteuil, causando la protesta della popolazione. ◦ Il 12 luglio le truppe reprimono le manifestazioni e la popolazione si prepara alla resistenza. ◦ Il 14 luglio gli insorti attaccano l’Hôtel des Invalides e poi la Bastiglia, simbolo del potere monarchico ◦ Il re riconosce la gravità della situazione e richiama Necker.La rivoluzione francese
La rivoluzione
- Formazione della Guardia Nazionale e nuova autorità a Parigi
◦ viene creata La Guardia Nazionale per mantenere l'ordine e difendere i diritti costituzionali. ◦ Bailly è eletto sindaco di Parigi. ◦ Il 17 luglio Luigi XVI visita Parigi, ricevendo la coccarda tricolore, simbolo di riconciliazione.- Riflussi della presa della Bastiglia
◦ La notizia della presa della Bastiglia si diffonde in tutta la Francia, simboleggiando il potere popolare. ◦ La monarchia perde il controllo su Parigi.- Abolizione del feudalesimo (20 luglio - 6 agosto 1789)
◦ Periodo della Grande Paura: i contadini, spaventati da notizie di briganti, saccheggiano i castelli. ◦ L'Assemblea abolisce i diritti feudali, la venalità delle cariche e le disuguaglianze fiscali il 4 agosto. ◦ I diritti basati sulla rendita terriera vengono ridotti, ma alcune indennità vengono garantite ai proprietari terrieri.Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La rivoluzione
Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino • Discussione dal 20 al 26 agosto dall'Assemblea Nazionale Costituente. • Documento giuridico sui diritti fondamentali dell'individuo e del cittadino. • Ispirato ai principi illuministi, basato su un testo proposto da La Fayette. • Approvato il 26 agosto; • condanna della monarchia assoluta e della società degli ordini. • Riflette le aspirazioni della borghesia: libertà individuali, sacralità della proprietà, spartizione del potere con il re, creazione di impieghi pubblici. Marcia su Versailles • Difficoltà di approvvigionamento del pane e rifiuto di Luigi XVI di promulgare i decreti di agosto. • Malcontento a Parigi il 5-6 ottobre e marcia di donne verso Versailles. • Invasione della reggia, insulti alla regina, famiglia reale costretta a tornare a Parigi. • Luigi XVI firma i decreti di agosto: abolizione dei diritti feudali e Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. • Il re e la famiglia si trasferiscono a Parigi (Palazzo delle Tuileries), sotto sorveglianza popolare. • Potere del re indebolito; l'Assemblea Nazionale Costituente assume il potere legislativo.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La rivoluzione
Rinnovamento delle Istituzioni Francesi • L'Assemblea Costituente avvia riforme ispirate alle idee dei filosofi e degli economisti del XVIII secolo. Riforma Amministrativa • Inizio della riforma amministrativa per semplificare le procedure dell'Ancien Régime. • Creazione di 83 dipartimenti (december 1789), suddivisi in distretti, cantoni e comuni. • Amministratori eletti dai cittadini (primavera 1790), avvio delle prime elezioni della Rivoluzione. Riforma Elettorale • Discordanza sull'estensione del diritto di voto. • Proposta dell'abate Sieyès: suddivisione in cittadini "attivi" (diritti civili e politici) e "passivi" (solo diritti civili). • Cittadini attivi dovevano essere maschi contribuenti di età superiore ai 25 anni. • Sistema elettorale basato sul censo (reddito e ricchezza). • Solo i proprietari terrieri e i borghesi benestanti potevano essere eleggibili.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La rivoluzione
La rivoluzione è definita "borghese" per la predominanza della borghesia nella rappresentanza. Riforma Economica • Sotto l'Ancien Régime, lo Stato controllava strettamente le attività economiche. • L'Assemblea adotta il principio fisiocratico del "laissez-faire" (liberismo economico). • Legge Le Chapelier (14 giugno 1791) abolisce il diritto di sciopero e vieta le associazioni sindacali. • La Chiesa perde il suo potere economico e la decima viene abolita (11 agosto 1789). • I beni del clero vengono messi all'asta per colmare il debito pubblico. • Creazione dell'assegnato (19 dicembre 1789), utilizzato come valuta per la vendita dei beni nazionali. Crisi dell'Assegnato • Prima emissione di assegni per 400 milioni di livre, ma il valore della moneta diminuisce rapidamente. • Tra il 1790 e il 1793 gli assegni perdono il 60% del loro valore. • L'Inghilterra produce falsi assegni per aggravare la crisi economica. • Le classi popolari non possono permettersi i beni nazionali, mentre i ricchi accumulano enormi ricchezze. • Periodo di inflazione grave in Francia.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La rivoluzione
Questione religiosa • Eliminazione della decima e nazionalizzazione dei beni della Chiesa ◦ Soppresse 52 diocesi (da 135 a 83) ◦ Abolizione degli ordini religiosi monastici (13 febbraio 1790) • Costituzione civile del clero (12 luglio 1790) ◦ Ispirata ai principi gallicani: ▪ Primato d'onore e giurisdizione del papa, ma senza potere assoluto. ◦ Riforme: ▪ Riordinamento delle diocesi in base ai dipartimenti ▪ Retribuzione da parte dello Stato per vescovi, parroci e vicari ▪ Elezione democratica dei vescovi e parroci da parte delle assemblee dipartimentali ▪ Obbligo di residenza ▪ Giuramento di lealtà alla costituzione civile e allo stato ◦ I membri del clero diventano funzionari statali.
• Reazione di Papa Pio VI ◦ 1º agosto 1790: Richiesta di approvazione al papa. ◦ 10 marzo 1791: Condanna della Costituzione Civile del Clero (Quod aliquantum). ◦ 13 aprile 1791: Condanna della consacrazione di nuovi vescovi e del giuramento di fedeltà allo Stato (Charitas quae). • Divisione del clero ◦ Chierici che prestano giuramento (chierici costituzionali) vs. quelli che rifiutano (refrattari). ◦ Scontri violenti tra sostenitori e oppositori della Costituzione Civile del Clero, in particolare in Francia occidentale. ◦ Massacri della Glacière: Uccisioni di fedeli al papa a Avignone. • Libertà religiosa ◦ Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino (1789): Richiesta di uguaglianza tra i culti religiosi. ◦ Rifiuto di riconoscere il cattolicesimo come religione di stato.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La prima repubblica
• Fuga a Varennes (20-21 giugno 1791) ◦ Tentativo di fuga di Luigi XVI e famiglia verso Montmédy, con l'intenzione di organizzare una controrivoluzione. ◦ Il piano di fuga fu sventato da un mastro di posta, Jean-Baptiste Drouet. ◦ Conseguenze: ▪ Luigi XVI perde la stima della popolazione. ▪ La monarchia costituzionale perde ogni prestigio. • Costituzione del 1791 ◦ Revisione della Costituzione (12 settembre 1791): ▪ Monarchia costituzionale con poteri limitati. ▪ Potere esecutivo al re (nomina ministri) e potere legislativo all'Assemblea Legislativa. ▪ Voto a suffragio censitario per eleggere deputati. ▪ Separazione dei poteri basata sulle idee di Montesquieu (separazione dei poteri) e Rousseau (sovranità popolare). • Eccidio del Campo di Marte (17 luglio 1791) ◦ Manifestazione radicale per la destituzione del re. ◦ Scontri violenti tra manifestanti e Guardia Nazionale. ◦ Risultati: ▪ La Fayette, Bailly e altri si separano dal Club dei Giacobini. ▪ Fondazione del Club dei Foglianti, difensori della monarchia costituzionale.
Conseguenze politiche della rivoluzione ◦ L'abolizione dei diritti feudali segna la fine dell'Ancien Régime e l'inizio della società moderna. ◦ I decreti di agosto 1789 stabiliscono una società autonoma e libera. ◦ Nel novembre 1789 vengono sospesi i parlamenti regionali, con la fine del sistema giuridico dell'Ancien Régime
La rivoluzione francese
La prima repubblica
• Formazione dell'Assemblea Legislativa (1º ottobre 1791) ◦ Nuova assemblea composta da deputati moderati, rivoluzionari e centristi. ◦ Nuovo ruolo del re: Rimane simbolo della nazione, ma perde gran parte dei poteri esecutivi e di controllo politico. • Nuove leggi politiche ◦ Nomina di magistrati e politica estera sotto il controllo dell'Assemblea Legislativa. ◦ Potere di veto sospensivo per il re, ma non su leggi costituzionali o fiscali. • Stato: Francia diventa una monarchia costituzionale.
"Elezione dei deputati della Convenzione nazionale e proclamazione della Repubblica" 1. Contesto della situazione militare e sociale (Settembre 1792) ◦ L'esercito austro-prussiano invade il territorio francese. ◦ Dopo la caduta di Longwy (23 agosto) e Verdun (2 settembre), la Francia è in pericolo. ◦ Panico tra la popolazione e timore di un complotto controrivoluzionario. ◦ La popolazione assalta le carceri di Parigi dal 2 al 7 settembre, conosciuti come Massacri di settembre. ◦ Circa 1.400 prigionieri giustiziati, inclusi chierici, guardie svizzere, aristocratici e prigionieri politici. 2. Elezione dei deputati della Convenzione Nazionale (2-6 settembre 1792) ◦ Votazione con suffragio universale maschile, abbandonando il sistema censitario. ◦ Bassa partecipazione elettorale (10% degli elettori) dovuta alla paura politica. ◦ La Convenzione è composta da 749 deputati, principalmente borghesi.
La rivoluzione francese
La prima repubblica
Elezione dei deputati della Convenzione nazionale e proclamazione della Repubblica3. Divisione della Convenzione ◦ Girondini (ala moderata): rappresentano la borghesia provinciale, sono favorevoli alla pace e al consolidamento della rivoluzione, ma restii ad azioni drastiche. ◦ Montagnardi (ala radicale): rappresentano i Giacobini, favorevoli a misure di emergenza per la rivoluzione e alleanza con i sanculotti. ◦ Pianura o Palude (centro): senza una linea politica chiara, oscillano tra il supporto ai Girondini e ai Montagnardi. 4. Proclamazione della Repubblica (21 settembre 1792) ◦ Il 20 settembre 1792, l'Assemblea Legislativa decide che i registri di nascite e decessi siano gestiti dai comuni. ◦ Il 21 settembre, la Convenzione nazionale si riunisce e abolisce la monarchia, proclamando la Repubblica. 5. Prime vittorie in guerra ◦ Battaglia di Valmy (20 settembre 1792): vittoria militare francese contro l'esercito austro-prussiano. ◦ La vittoria, seppur modesta, ridà morale e fiducia nell'esercito francese. ◦ La coalizione austro-prussiana si ritira dalla Francia. ◦ L'importanza storica della vittoria viene sottolineata da Goethe: «Inizia una nuova epoca della nostra storia».
La rivoluzione francese
La prima repubblica
"Elezione dei deputati della Convenzione nazionale e proclamazione della Repubblica6. Avanzata delle truppe francesi e successi ◦ Il generale de Custine conquista Spira, Worms, Magonza e Francoforte (settembre-ottobre 1792), occupando la riva sinistra del Reno. ◦ Il 6 novembre 1792, Dumouriez vince la battaglia di Jemmapes, occupando i Paesi Bassi austriaci (attuali Belgio e Lussemburgo). 7. Espansione rivoluzionaria e contraddizioni in politica estera ◦ I francesi diffondono ideali rivoluzionari nei territori occupati. ◦ La Convenzione annette i territori occupati (es. Paesi Bassi, Savoia) nel dicembre 1792, contraddicendo i principi di liberazione dei popoli. ◦ L'Inghilterra si oppone alla politica espansionista della Francia.