Mandragola Niccolò Macchiavelli

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Mandragola Niccolò Macchiavelli

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La Mandragola è una commedia che racconta come, nella vita, spesso vincono i furbi e non gli onesti. Callimaco riesce a conquistare Lucrezia ingannando tutti, mentre Nicia, anche se ricco e istruito, fa la figura dello sciocco. Machiavelli ci mostra un mondo dove anche i preti, come fra’ Timoteo, si lasciano corrompere, e dove il matrimonio non è sacro, ma solo una facciata. Alla fine, nessuno si comporta in modo moralmente giusto: tutti si adattano, mentono o si lasciano convincere. Il messaggio è chiaro: nella società, conta più l’intelligenza pratica che l’etica.

Autore

Nascita: Firenze, 1469 • Morte: 1527, Firenze • È stato un politico, diplomatico, storico e scrittore del Rinascimento. • Ha lavorato a lungo nella Repubblica Fiorentina come segretario della seconda cancelleria: qui si occupava di missioni diplomatiche e organizzazione militare. • Con il ritorno dei Medici al potere (1512) venne accusato di cospirazione, torturato e mandato in esilio. • Proprio in questo periodo, lontano dalla politica, scrisse le sue opere più importanti.

trama

La Mandragola racconta la storia di Callimaco, un giovane che torna a Firenze dopo anni di assenza e si innamora di Lucrezia, donna bella e virtuosa, sposata con il notaio Nicia. Desideroso di conquistarla, Callimaco si finge medico e, con l’aiuto del furbo Ligurio, inventa una cura per la sterilità a base di mandragola. Il trucco consiste nel convincere Nicia che Lucrezia deve bere la pozione, ma che il primo uomo con cui giacerà dopo potrebbe morire. Nicia, pur di avere un figlio, accetta che un “sostituto” sconosciuto giaccia con sua moglie. In realtà sarà lo stesso Callimaco travestito. Dopo la notte passata insieme, Lucrezia scopre l’inganno, ma decide di accettare Callimaco come amante e complice, vista l'idiozia del marito.

stile

Il linguaggio della Mandragola è vivace, diretto e molto realistico.Anche se è scritta nel Cinquecento, Machiavelli usa un italiano comprensibile (per l’epoca), simile a quello parlato dalla gente comune. Lo stile è ironico e tagliente,fa ridere, ma fa anche riflettere. I personaggi parlano in modo diverso a seconda del loro ruolo e della loro intelligenza. I furbi (come Callimaco) parlano con astuzia e doppio senso, mentre i più sciocchi (come Nicia) usano un linguaggio pomposo e ridicolo. Machiavelli alterna tono comico e tono serio,mescolando leggerezza e critica sociale. Usa spesso doppi sensi, giochi di parole e battute,ma sotto l’apparenza di una commedia divertente, ci mette una visione molto lucida (e un po’ cinica) del mondo.

personaggi

Callimaco: Giovane furbo, torna a Firenze per conquistare Lucrezia. Usa l’inganno per raggiungere il suo scopo. Lucrezia: Bella e onesta, inizialmente rifiuta il piano. Poi si lascia convincere. Alla fine sembra accettare il tutto con intelligenza. Messer Nicia: Marito di Lucrezia. Ricco, ma molto stupido. Si lascia facilmente ingannare da tutti. Frate Timoteo: Frate corrotto. Si fa comprare e aiuta Callimaco a convincere Lucrezia. Ligurio: Intermediario furbo. Aiuta Callimaco a organizzare l’inganno. Si diverte a manipolare gli altri. Siro: Servo di Callimaco. Fa quello che gli viene detto. Personaggio semplice ma utile.