Scienza al tempo di Dante

Giocando con la scienza al tempo di Dante

Quale strumento di misura del tempo nel Medioevo prese la forma attuale?

hai sbagliato, mi dispiace!

La clessidra (dal greco "scorrere dell'acqua") fu nota e usata già nel mondo Antico ed ebbe forma assai diversa dall'attuale e funzionò ad acqua. L'attuale forma è con due ampolle in vetro collegate tra loro, spesso protetta in una piccola gabbia di legno. Fu inventata dal monaco francese Liutprando nell'8° secolo.

hai vinto!

Clessidra è nome greco che significa "scorrere dell'acqua". Fu nota e usata già nel mondo Antico ma ebbe forma assai diversa dall'attuale e funzionò ad acqua. L'attuale forma è con due ampolle in vetro collegate tra loro, spesso protetta in una piccola gabbia di legno. Fu inventata dal monaco francese Liutprando nell'8° secolo.

Quale pianeta non era noto al tempo di Dante?

hai vinto!

Urano fu scoperto da William Hertschel nel 1781 che lo scambiò per una cometa. Nel 1783 Bode capì che era un pianeta. Il nome fu scelto perché Urano era il papà di Saturno nella mitologia.

hai sbagliato mi dispiace!

Urano fu scoperto da William Hertschel nel 1781 che lo scambiò per una cometa. Nel 1783 Bode capì che era un pianeta. Il nome fu scelto perché Urano era il papà di Saturno nella mitologia.

Quale di queste rocce si formò nell'antica Suessola, vicino Acerra, nel Medioevo, poco prima che Dante nascesse?

stalattite

pietra di Pantano

ossidiana

tufo giallo

hai sbagliato mi dispiace!

La "pietra di Pantano" è un travertino, una roccia sedimentaria ottenuta per deposito di carbonato di calcio in ambiente ricco di acqua, con calchi di arbusti, oglie e alghe. Sì formò per le deposizioni causate da una delle tre sorgenti del fiume Clanio, noto sin dai tempo dei Romani come Gorgone, per la sua caratteristica di "pietrificare". La deposizione avvenne in pochi secoli, dal 6° al 12° d. C. circa, nella zona di Suessola.

hai vinto!

La "pietra di Pantano" è un travertino, una roccia sedimentaria ottenuta per deposito di carbonato di calcio in ambiente ricco di acqua, con calchi di arbusti, oglie e alghe. Sì formò per le deposizioni causate da una delle tre sorgenti del fiume Clanio, noto sin dai tempo dei Romani come Gorgone, per la sua caratteristica di "pietrificare". La deposizione avvenne in pochi secoli, dal 6° al 12° d. C. circa, nella zona di Suessola.