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la mitologia

Valentina Damiano

Created on September 13, 2025

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Transcript

la mitologia

un viaggio meraviglioso attraverso le meraviglie

inizio

indice

9. Virgilio e l'epica latina

1. Cos'è un mito?

2. Personaggi, tempi e luoghi

10. L'Eneide

11. L'epica continua nel medioevo...

3. Afrodite, Venere, Chang'e...

4. L'epica classica

12. ...nel Rinascimento...

13. ...e ai nostri giorni!

5. Chi è Omero?

6. L'Iliade

7. Ulisse, l'eroe dell'uomo fragile

8. L'Odissea

Il mito

Dal greco mỳthos ("parola, racconto"), è una narrazione di importanti gesta compiute da dei, semidei, eroi, mostri etc. Nasce nell'antichità per offrire una spiegazione a fenomeni naturali (la pioggia, il ciclo del sole...), legittimare religioni e riti e, più genericamente, rispondere alle grandi domande che gli uomini si pongono dall'inizio dei secoli (cos'è l'amore? cosa succede dopo la morte?...). Si diffuse oralmente prima di venire scritto nei libri.

Dei, semidei, eroi ed eroine, mostri, creature magiche e molto altro sono i personaggi preferiti di un mito

I tempi sono antichissimi e vaghi, indefinibili, mentre i luoghi possono essere sia reali che immaginari ma hanno sempre un'aura di magia che li allontana dalla realtà del nostro mondo

l'amore

L'amore è un concetto così importante e radicato nella storia dell'uomo che ogni civiltà ha creato una divinità apposta e ne ha dato molte immagini e versioni diverse su come nasca e cosa ci spinga ad amare ed essere amati. Leggiamo i brani del libro!

l'epica classica

Se il mito nasce per bisogno di risposte a importanti domande, l'epica si fonda sul desiderio umano di storie e avventure da narrare e ascoltare. E ancora oggi quelle storie che facevano infuocare di rabbia, bruciare d'amore e piangere d'odio ci emozionano ed appassionano come fossero scritte adesso.

chi è omero?

Comunemente è a questo autore (ma non scrittore!) che si fanno risalire i due più grandi e illustri poemi epici greci: l'Iliade e l'Odissea. Tuttavia si hanno da sempre dubbi su chi fosse stato e se fosse effettivamente esistito un "Omero".

L'Iliade e l'Odissea parlano della stessa guerra ma sono profondamente diverse l'una dall'altra, per questo molti pensano non siano dello stesso autore. Detto va che furono scritte molto più tardi di quando nacque il loro mito...

Info

le formule

Riconosciamo che l'epica omerica nasce come orale perchè sono ripetute più forumle simili (detti epiteti, es. Achille piè veloce, Eos dalle rosee guance) che servivano a ricordarsi meglio la storia, un po' come i ritornelli delle canzoni! Solo nel VII sec. a.C., quando i tiranni di Atene Ipparco e Ippia decisero di costruire una biblioteca vennero messi per iscritto: in quella biblioteca non potevano mancare i poemi omerici! Ecco quindi l’occasione per radunare un gruppo di cantori e scrittori che mettes-sero nero su bianco i poemi. Forse dunque è per questo che spesso sono contradditorie, oltre a essere così diverse, queste due opere... Che sia esistito o no poco importa: quello che importa è il panorama di eroi e storie immortali che ha regalato all'umanità.

l'iliade

la mela della discordia

antefatto

Achille a Sciro

antefatto

dopo 9 anni di guerra sulle isole e sulla spiaggia di Troia

inizio

la guerra sull'Ellesponto

1200 a.C.

il sacrificio di Ifigenia

ANTEFATTO

l'ira di achille

Achille si trovò nel suo accampamento, mentre tutti gli altri guerrieri si preparavano per la guerra che si stava per scatenare.Menelao andò contro a Paride che scappò. Il principe Ettore, suo fratello, lo rimproverò, così Paride decise per il duello. Tutti i guerrieri dissero che quel duello avrebbe messo fine alla guerra che era già iniziata da molto tempo, ma quando Paride stava per perdere Afrodite lo salvò e lo portò via. La guerra ricominciò.

Siamo nel nono anno della guerra di Troia e all’interno del campo greco scoppia una grave crisi; l’indovino Calcante spiega che, per far cessare la pestilenza, Agamennone deve restituire Criseide al padre. Agamennone va su tutte le furie, se la prende con Calcante, ma alla fine è costretto a cedere. Come risar-cimento, però, chiede Brisei-de, la donna che Achille ave-va catturato. Achille, sdegnato, si ritira dunque dalla guerra. I Troiani sembrano prendere il sopravvento, anche perché gli dèi prendono parte attiva nella guerra, schieran-dosi chi con i Greci chi con gli assediati Troiani.

LO SCONTRO DI PARIDE E MENELAO

Dopo il combattimento tra Ettore e Aiace Telamonio, il più forte dei Greci dopo Achille, le sorti sembrano vergere anche da parte degli dei per i Troiani. Dopo alcune azioni a favore di Diomede, Odisseo e Agamennone, infatti, i Troiani riescono a far retrocedere di molto i Greci sulle loro spiagge. Il concilio di Agamennone implora Patroclo di far ragionare Achille e, se non di venire lui in persona, di lasciare almeno andare i Mirmidoni. Patroclo convince così Achille a imprestargli le sue armi: i Greci e i Troiani avrebbero creduto che il grnade Achille era tornato a combattere, ma i piani andarono diversamente quando, nel campo di battaglia, Patroclo si trovò davanti a Ettore...

l'addio di ettore

Le varie battaglie tra Greci e Troiani continuano, ma ecco che Ettore, figlio di re Priamo e campione dei Troiani, va a visitare tutta la sua famiglia. Il suo è un addio, perchè, sebbene in apparenza la guerra stia andando bene, tanto Ettore quanto la moglie Andromaca sanno che il fato è loro avverso

LO SCONTRO DI ETTORE E PATROCLO

Dopo il combattimento tra Ettore e Aiace Telamonio, il più forte dei Greci dopo Achille, le sorti sembrano vergere anche da parte degli dei per i Troiani. Dopo alcune azioni a favore di Diomede, Odisseo e Agamennone, infatti, i Troiani riescono a far retrocedere di molto i Greci sulle loro spiagge. Il concilio di Agamennone implora Patroclo di far ragionare Achille e, se non di venire lui in persona, di lasciare almeno andare i Mirmidoni. Patroclo convince così Achille a imprestargli le sue armi: i Greci e i Troiani avrebbero creduto che il grnade Achille era tornato a combattere, ma i piani andarono diversamente quando, nel campo di battaglia, Patroclo si trovò davanti a Ettore...

lA MORTE DI PATROCLO

Patroclo, alla testa dei Mirmidoni, si distingue per valore facendo strage di nemici, tra cui anche Sarpedonte, gigantesco figlio di Zeus. Ma ecco che Ettore interviene e lo uccide. Per sprezzò ruba e indossa le armi di Achille, ma il corpo resta ai Greci. Al ritorno dallo scontro, Achille viene informato della morte dell’amico ed è sopraffatto dal dolore. La madre Teti ascolta le sue lacrime e gli fa forgiare un'armatura nuova. La profezia sulla morte di Achille si sta per avverare, ma quello che importa a lui è solo di vendicare il suo amico Patroclo.

LO SCONTRO DI ETTORE E PATROCLO
ACHILLE CONTRO ETTORE: LO SCONTRO TRA EROI

A guerra pressochè conclusa, l'eroe acheo fa indire un glorioso funerale a Patroclo, ma la sepoltura dell'amico non ha ancora placato Achille che continua a profanare il corpo di Ettore. Re Priamo, a questo punto si avvia da solo al campo di Achille e, gettatosi in lacrime alle sue ginocchia, lo implora di restituirgli il corpo del figlio. Achille, prima sdegnoso poi commosso, acconsente ordinando anche una tregua per permettere la sepoltura di Ettore. Così l'Iliade si conclude: con i funerali dell'eroe troiano.

A questo punto, gli dèi si riuniscono nuovamente in consiglio e dichiarano apertamente le loro preferenze e da che parte staranno nella battaglia finale che sta per cominciare. Segue a ciò lo scontro più importante di Achille: quello con Ettore. Ettore, per mezzo di un inganno di Atena,viene sconfitto dall'acheo e, morente, gli chiede supplice di restituire il corpo al padre Priamo, ma Achille rifiuta. Dopo aver infierito sul suo corpo, lo lega al suo carro e lo trascina nella polvere.

PRIAMO SUPPLICE DA ACHILLE

Ulisse io sono, figlio di Laerte, che per ogni sorta di inganni sono ben noto tra gli uomini e la mia fama va su fino in cielo.La mia patria è Itaca [...]

Nell’Iliade Odisseo è un uomo saggio, astuto, d’azione e, soprattutto, è un guerriero, ma non è l’unico: è un valoroso tra valorosi...ma chi è davvero?

ulisse

In questo, Ulisse è un personaggio moderno, che si rivolge a noi, che ci interpella: che cosa vogliamo fare della nostra vita? Che rapporto abbiamo con le tradizioni? Fino a che punto l’avventura e l’ignoto ci affascinano e a che cosa siamo disposti a rinunciare per l’emozione del viaggio? E poi: queste due tensioni opposte posso-no essere armonizzate oppure sono destinate a essere sempre in contrasto l’una con l’altra?

l'odissea

Relevant data

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...Even if you explain it orally later

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i Cantori

Per lunghissimo tempo ogni civiltà basò la trasmissione delle proprie storie ai cantori (o aedi), una sorta di cantante giramondo che allietava le serate raccontando storie. Il loro lavoro era utilissimo e tutti amavano e apprezzavano gli aedi perchè

  • Intrattenevano feste o banchetti
  • Trasmettevano la memoria storica del popolo
  • Educavano attraverso le proprie storie alle grandi virtù dell'uomo

Prometeo fu il Titano che rubò il fuoco agli dei per darlo al genere umano e la sua azione, che avvenne in antitesi a Zeus ed è posta ai primordi dell'umanità, rappresenta l'origine della condizione esistenziale umana. Una sorta di Maui insomma!

Il più grande degli eroi! Figlio del dio Zeus e della mortale Alcmena. Di lui si conoscono le dodici fatiche, che consistono per lo più in uccisioni di mostri e altre azioni pericolosissime per le quali Ercole sfida ogni volta la morte. Alla fine di esse gli viene con-cessa l’immortalità

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Ulisse è l'eroe fondamentale, su cui si basa tutta la nostra cultura occidentale, ma è meglio non anticipare troppo per ora...

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Title

Title

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Ercole

Prometeo

Odisseo (Ulisse)

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Le teorie che girano su di lui sono moltissime! C'è chi crede sia relamente esistito un Omero (e girano circa sette biografie diverse a riguardo), chi crede fosse stata una donna, chi pensa siano due autori diversi ad aver scritto uno l'Iliade e l'altro l'Odissea e chi ancora pensa che si tratti di un "collettivo di scrittori".

possiamo dividerli in 5 categorie

  • Oltre a Troia, è famoso per aver scoperto anche Micene e la famosa "maschera di Agamennone"

scoprì i resti di una città più volte distrutta e ricostruita in un’area che aveva individuato come possibile zona in cui sorgeva l’antica Troia, in territorio appartenente oggi alla Turchia

Heinrich Schliemann

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Odisseo= dal greco, "colui che è odiato". Dal suo nome originale deriva il titolo "Odissea" Ulisse= dal latino, ripreso dall'autore Livio Andronico per la sua "Odusia" da una variante diffusa all'epoca (Olysseus anzichè Odysseus)

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Ulisse è un uomo come noi

In questo poema la personalità dell’eroe viene delineata con particolare attenzione ai sentimenti: Odisseo è anzitutto un «uomo»

https://www.youtube.com/watch?v=Lun_OMdNi4Q

  • paziente, molto paziente
  • orditore di inganni
  • curioso e instancabile
  • coraggioso
  • legato alla sua terra, nostalgico
  • sensibile e fragile

Troia antica città della penisola anatolica, oggi Turchia; da qui parte Ulisse che, alla fine della guerra, intende tornare a Itaca.

Terra dei Ciconi zona della Tracia sud-o-rientale (oggi compresa tra Grecia e Tur-chia); Ulisse vi approda per fare provviste, ma i suoi uomini compiono una vera razzìa e la popolazione reagisce, costringendo Ulisse e i suoi a ripartire in fretta

Terra dei Lotofagi identificabile con l’at-tuale isola di Djerba (Tunisia) o con le co-ste della Cirenaica (Libia); Ulisse vi approda dopo nove giorni di tempesta. Qui gli viene offerto il frutto del loto, che fa perdere la memoria e il desiderio di tornare in patria. Perciò Ulisse imbarca con forza i suoi uomini

Terra dei Ciclopi identificata con la costa campana poco a nord di Napoli; Ulisse vi sbarca spinto dalla curiosità, ma viene cat-turato da Polifemo. Con uno stratagemma, Ulisse lo acceca e fugge

Isola di Eolo probabilmente una delle at-tuali isole Eolie; qui Ulisse riceve in dono da Eolo, dio dei venti, un otre in cui erano rac-chiusi i venti, ma i suoi compagni lo aprono e scatenano una tempesta quando erano già in vista di Itaca

Terra dei Lestrigoni corrisponde alla costa nord orientale della Sardegna; qui i Lestri-goni, giganti cannibali, uccidono tutti gli uo-mini e distruggono tutte le navi, si salvano solo Ulisse, la sua nave e il suo equipaggio.

Terra di Eea orse l’attuale promontorio del Circeo o l’isola di Ponza (Lazio): qui Ulisse e i suoi si fermano per un anno; la maga Circe trasforma i compagni di Ulisse in maiali. Er-mes salva Ulisse dalle magie di Circe e lo fa fuggire coi suoi compagni, tornati uomini.

Averno presso l’attuale Lago Averno, vicino a Pozzuoli (Napoli); Ulisse scende da vivo nel regno degli Inferi dove gli viene profetizzato il suo ritorno a Itaca.

Scilla e Cariddi probabilmente lo Stretto di Messina, luogo di forti correnti marine; Ulisse resiste ai canti delle sirene e sfugge ai due mostri marini.

Isola del Sole presso le coste meridionali del-la Sicilia; qui i compagni di Ulisse uccidono le vacche sacre del dio Sole, che si vendica con una tempesta: moriranno tutti tranne Ulisse.

Itaca quest’isola è reale e si chiama ancora oggi così; Ulisse vi arriva grazie all’aiuto dei Feaci e si ricongiunge a Penelope e Telemaco.

Isola di Ogigia isola posta alle colonne d’Er-cole, l’attuale Stretto di Gibilterra; Ulisse vi naufraga e resta per 7 anni ospite e amante della ninfa Calipso.

Isola dei Feaci l’antica isola di Scheria, oggi la greca Corfù. Qui naufraga Ulisse dalla tem-pesta scatenatagli da Poseidone; lo trova Nausicaa, che lo conduce a corte, dove egli racconta le sue vicissitudini.