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Amore e avventura vs Guerra e fede

Maria Teresa Pollola

Created on September 11, 2025

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Transcript

Proemi a confronto: Orlando Furioso e Gerusalemme Liberata

Maria Teresa Pollola

L'eroe e il conflitto

Autore

l'importanza degli elementi

Ludovico Ariosto e Torquato Tasso

A Linguaggio e Natura

Periodo Storico

riferimenti simbolici
Rinascimento e Controriforma

Amore e avventura vs Guerra e fede

A Ruolo del fantastico e della magia

Ariosto diverte, Tasso educa

Invocazione e Dedica

i punti fondamentali

Il Rinascimento (epoca di Ariosto) • Centralità dell’uomo e fiducia nelle sue capacità. • Mecenatismo: arte e letteratura al servizio delle corti (Ariosto lavora presso gli Estensi a Ferrara). • Libertà creativa e ironia → il poema cavalleresco è visto come intrattenimento raffinato. La Controriforma (epoca di Tasso) • Risposta della Chiesa cattolica alla Riforma protestante. • Controllo sulle opere artistiche e letterarie (Indice dei libri proibiti, Inquisizione). • La letteratura diventa strumento educativo e morale, al servizio della fede. • Tasso deve adattare la sua poesia a regole di ortodossia e decoro. 👉 Per questo i due proemi sono così diversi: Ariosto diverte, Tasso educa e guida.

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Differenze e tradizioni

Nel proemio dei due poemi, invocazione e dedica mettono subito in luce la differenza tra Ariosto e Tasso. • Ariosto invoca la Musa secondo la tradizione classica, ma lo fa quasi come un ornamento letterario: è un atto colto, legato al modello epico, ma privo di vero valore religioso. Non inserisce una dedica vera e propria: il suo poema nasce in un contesto cortigiano, ma Ariosto mantiene un certo grado di indipendenza dal mecenatismo. • Tasso, invece, trasforma l’invocazione in un gesto profondamente religioso: la sua “Santa Musa” non è più la Musa pagana, ma lo Spirito Santo, a cui chiede ispirazione per cantare la guerra santa dei crociati. Subito dopo aggiunge una dedica esplicita al duca Alfonso II d’Este, suo protettore: in questo modo riconosce l’importanza della corte di Ferrara e sottolinea il legame tra letteratura, religione e potere politico. i..

magia e fantastico a confronto

• Ariosto: La magia, gli incantesimi e le creature fantastiche sono centrali, arricchiscono la narrazione e divertono il lettore. Il fantastico è libero e non vincolato a regole morali. • Tasso: Il fantastico esiste, ma ha sempre uno scopo educativo o religioso. Miracoli e fenomeni straordinari sottolineano valori morali e spirituali, mai solo per intrattenere. .

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Semplicità e musicalità vs ricchezza e complessità • Ariosto: Il linguaggio è chiaro, vivace e musicale, con ritmo scorrevole. Uso frequente di digressioni e ironia, con uno stile accessibile al lettore colto e divertente. • Tasso: Lo stile è più complesso, ricco di figure retoriche e termini elevati. La musicalità della lingua è studiata per creare solennità, ordine e rispetto verso i temi religiosi e morali , entrambi gli autori inoltre dimostrano un particolare interesse verso la natura. • Ariosto: La natura è sfondo dell’avventura, fonte di colore, paesaggi fantastici e situazioni comiche. Non ha obbligatoriamente significato morale. • Tasso: La natura è spesso simbolica, funzionale a sottolineare valori morali o religiosi. Paesaggi, animali e fenomeni naturali diventano strumenti narrativi per trasmettere insegnamenti e riflessioni etiche. .

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Conosciamo meglio i nostri autori!

Ludovico Ariosto (1474-1533) • Figura centrale del Rinascimento italiano. • Opera principale: Orlando Furioso (1516). • Scrive in un’epoca di fiducia nell’uomo e nella fantasia. • Stile: ironico, leggero, con molte digressioni. • Non si pone come “maestro morale”: vuole intrattenere e stupire. Torquato Tasso (1544-1595) • Poeta della seconda metà del Cinquecento. • Opera principale: Gerusalemme Liberata (1581). • Vive nel clima della Controriforma → controllo culturale e religioso. • Stile: solenne, ordinato, con richiami ai modelli classici (Virgilio, Omero). • Si presenta come educatore morale: il suo scopo è istruire attraverso la poesia..

motivi dei conflitti e la figura dell'eroe

In Ariosto, gli eroi sono esseri umani, pieni di difetti e debolezze: possono sbagliare, ridere o innamorarsi in modo ingenuo, generando situazioni comiche e ironiche. I conflitti affrontati dai personaggi riguardano principalmente sentimenti, rivalità o avventure personali e sono spesso imprevedibili. La magia e il fantastico amplificano le vicende, senza imporre vincoli morali rigidi, rendendo l’eroe vicino al lettore e stimolando partecipazione emotiva e divertimento. In Tasso, invece, gli eroi incarnano ideali di coraggio, fedeltà e rettitudine, rappresentando modelli di virtù da seguire. I conflitti principali sono religiosi, morali e sociali: la guerra è giusta perché santa e le scelte dei personaggi sono guidate dal dovere verso Dio. La narrazione è seria e pedagogica, volta a trasmettere insegnamenti etici, e ogni azione riflette l’impegno verso giustizia, onore e valori religiosi. .

Il proemio dell’Orlando Furioso si concentra sull’amore e sull’avventura, presentandosi come un gioco narrativo che promette piacere e intrattenimento. Quello della Gerusalemme Liberata, invece, apre subito sulla guerra santa, con un tono religioso e solenne. Ariosto diverte, Tasso educa: due prospettive opposte che rispecchiano due epoche diverse.”.