QUIZ STORIA DELL'ARTE
RISPONDI CORRETTAMENTE PER PROCEDERE
ISTRUZIONI
ISTRUZIONI
TI VERRANNO FATTE DELLE DOMANDE A TEMA STORIA DELL' ARTE: RISPONDENDO A QUESTE DOMANDE CORRETTAMENTE AVANZERAI VERSO UNA DIREZIONE IN BASE ALLA DIFFICOLTA DELLE DOMANDE SI DECIDERà SE AVANZERAI DI MEZZA CASELLA DI UNA CASELLA O DI DUE CASELLE SE ALLA FINE DELLE DOMANDE NON SARAI ARRIVATO HAI PERSO
TIPOLOGIA DOMANDE
TIPOLOGIA DI DOMANDE PER AVANZARE
DOMANDE FACILI DA MEZZA CASELLA
DOMANDE NORMALI DA UNA CASELLA
DOMANDE DIFFICILI DA 2 CASELLE
DOMANDE FACILI DA MEZZA CASELLA
1)Qual è una caratteristica tipica dell’architettura romanica? 2)In cosa si distingue l’arte bizantina rispetto all’arte occidentale del suo tempo?
3)Dove nasceva principalmente l’arte gotica in Europa?
4)Qual è una differenza tra le volte a botte romaniche e le volte a crociera gotiche?
5)Che cosa spesso rappresentano i mosaici delle basiliche bizantine?
6)Quale elemento architettonico è tipico delle basiliche romaniche?
7)Nella basilica gotica, quale funzione hanno archi rampanti e pareti sottili con vetrate colorate?
8)Nomina una basilica famosa associata all’arte bizantina o al gotico in Europa.
9)Quali sono due caratteristiche comuni delle finestre nelle chiese gotiche?
10)Qual è lo scopo principale delle absidi nelle chiese romaniche e bizantine?
LABIRINTO
SCELTA DOMANDE
DOMANDE NORMALI DA UNA CASELLA
1)In che modo l’uso delle vetrate in una basilica gotica influisce sull’esperienza dello spazio sacro?
2)Quali elementi strutturali hanno permesso al Gotico di creare facciate più alte e pareti meno massicce rispetto al Romanico?
3)Confronta la rappresentazione della figura di Cristo nell’arte bizantina rispetto a quella romanica.
4)Qual è la funzione delle absidi nelle basiliche romaniche e bizantine?
5)Che ruolo hanno i coitie o colonne sostenute dietro l’altare nella tipologia basilicale romanica rispetto a quelle gotiche?
6)Spiega la differenza tra la planimetria a croce latina tipica del Gotico europeo e quella romànica.
7)In che modo l’uso della decorazione scultorea differisce tra le facciate romaniche e gotiche delle basiliche?
8)Quali caratteristiche identificano l’arte bizantina nella decorazione musiva delle navate delle basiliche?
9)Nomina una basilica gotica famosa in Europa e descrivi una sua innovazione architettonica.
10)Come influisce l’illuminazione naturale sulla percezione dello spazio sacro nelle chiese gotiche rispetto a quelle romaniche?
SCELTA DOMANDE
LABIRINTO
DOMANDE DIFFICILI DA DUE CASELLE
LABIRINTO
SCELTA DOMANDE
1)Quali sono le differenze principali tra l’uso degli archi a tutto sesto romanici e gli archi a sesto acuto gotici, in relazione alla spinta e alla stabilità strutturale?
2)In che modo le basiliche bizantine con planimetria centrata e mosaici influenzano la percezione liturgica rispetto alle chiese romaniche con pianta longitudinali?
3)Come cambia l’iconografia di Cristo tra arte bizantina (Pantocrator) e l’iconografia romanica (Cristo in croce o risorto) in relazione al contesto teologico?
4)Qual è il ruolo delle vetrate nelle chiese gotiche e come influenzano la luce e l’atmosfera interna, rispetto alle soluzioni romaniche?
5)Quali innovazioni strutturali tipiche del gotico permettono navate più alte e finestre più ampie, e quali conseguenze hanno sulla logica costruttiva?
6)Descrivi una caratteristica tipica delle facciate romaniche (sculture, archivolti, lesene) e il loro possibile uso pedagogico.
7)In che modo la decorazione scultorea delle facciate romaniche e gotiche serve a raccontare storie sacre e istruzioni morali?
8)Come influisce la gestione della luce sulle piante longitudinali delle chiese romaniche e gotiche, e quali differenze si osservano nell’esperienza dello spazio sacro?
9)Nomina una basilica gotica famosa e indica una sua innovazione architettonica (es. nuove tipologie di archivolti, lucernai, contrafforti volanti) e l’impatto sull’architettura europea.
10)Spiega l’importanza della planimetria a croce latina nelle chiese gotiche e come questa forma influenzi processioni e liturgia.
SCELTA DOMANDE
LABIRINTO
FINE
30 M
PARTENZA
ARRIVO
30 M
OTTIMO LAVORO
ABSTRACT
ABSTRACT
PAGINA INIZIALE
IL MIO LABIRINTO DIGITALE
Ho sempre avuto la passione per la logica, i percorsi mentali e tutto ciò che mette alla prova la mente. Così, quando ci è stato chiesto di presentare qualcosa alla classe, ho deciso di creare un progetto che unisse tutte queste cose: un labirinto digitale.
Non volevo però un labirinto qualunque. Volevo costruire qualcosa che fosse diverso, stimolante, coinvolgente. Ho pensato a lungo alla struttura, al funzionamento, al modo in cui le persone potessero interagire con esso. Alla fine ho trovato la soluzione: un labirinto digitale di forma circolare.
Quello che lo rende speciale non è solo la sua forma, ma il modo in cui si avanza al suo interno. Per procedere, non basta camminare o muovere un personaggio su uno schermo: bisogna rispondere a delle domande. In tutto, ne ho inserite 30, suddivise in tre livelli di difficoltà: facili, normali e difficili.
Ogni risposta corretta permette di fare un passo avanti, ma la distanza percorsa dipende dal tipo di domanda scelta. Le facili ti fanno avanzare di mezza casella, le normali di una casella, e le difficili di due caselle. Ho voluto che fosse così per lasciare libertà di scelta: ogni giocatore può decidere se puntare sulla sicurezza o sul rischio.
Per completare il labirinto e raggiungere il traguardo finale servono esattamente 35 movimenti. Questo significa che non basta rispondere a tutte le domande alla cieca: bisogna pensare con strategia, capire quali risposte valgano di più, bilanciare il livello di difficoltà e fare attenzione a non sprecare possibilità.
Mentre costruivo il sistema, ho deciso che ogni domanda avrebbe avuto una sola possibilità di risposta. Nessun suggerimento, nessun aiuto. O si risponde bene, o si resta fermi. In questo modo, ogni scelta ha un peso reale, e ogni errore può rallentare notevolmente il percorso.
Il labirinto non è pensato per essere lineare, ma per dare a ogni giocatore un’esperienza diversa. C’è chi sceglie di iniziare con le domande più semplici, per prendere confidenza, chi punta subito a quelle difficili per guadagnare terreno rapidamente, e chi alterna in base a come si sente. Ogni percorso è unico, ma il numero massimo di movimenti ottenibili è limitato, quindi bisogna ragionare.
Mi ha colpito quanto fosse interessante osservare le scelte dei primi a provarlo. Alcuni procedevano lentamente ma con sicurezza, preferendo fare mezza casella per volta, mentre altri osavano con le difficili, accettando il rischio di rimanere fermi se avessero sbagliato. Questo è proprio ciò che volevo: non solo un gioco, ma un percorso ragionato, in cui si deve riflettere prima di agire.
Durante la progettazione ho deciso di non inserire timer o limiti di tempo. Volevo che il labirinto fosse una sfida mentale, non una corsa. Nessuna pressione, nessun conto alla rovescia. Solo la concentrazione, la memoria, la capacità di valutare. Il giocatore si trova da solo davanti alla domanda, e deve decidere: provarci o cambiare strategia?
Per arrivare alla fine, bisogna non solo rispondere, ma sapersi gestire. Con 30 domande a disposizione e 35 movimenti da compiere, non è possibile arrivare al traguardo scegliendo solo domande facili, perché si farebbero al massimo 15 caselle. Neanche rispondendo solo a domande normali si arriva alla fine. Bisogna quindi dosare le difficoltà, rischiare in certi momenti, andare sul sicuro in altri.
Per me, creare questo progetto ha significato mettere insieme creatività, logica, programmazione e capacità organizzativa. Ho imparato a gestire un sistema complesso, a trovare un equilibrio tra semplicità e sfida, e soprattutto a pensare non come giocatore, ma come creatore di un’esperienza.
Il labirinto circolare non è solo un percorso da superare: è uno spazio mentale, una metafora del modo in cui affrontiamo le decisioni. Ogni domanda rappresenta una scelta, ogni risposta una direzione, ogni avanzamento una conseguenza.
QUIZ STORIA DELL'ARTE
francesco angelucci
Created on September 10, 2025
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QUIZ STORIA DELL'ARTE
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TI VERRANNO FATTE DELLE DOMANDE A TEMA STORIA DELL' ARTE: RISPONDENDO A QUESTE DOMANDE CORRETTAMENTE AVANZERAI VERSO UNA DIREZIONE IN BASE ALLA DIFFICOLTA DELLE DOMANDE SI DECIDERà SE AVANZERAI DI MEZZA CASELLA DI UNA CASELLA O DI DUE CASELLE SE ALLA FINE DELLE DOMANDE NON SARAI ARRIVATO HAI PERSO
TIPOLOGIA DOMANDE
TIPOLOGIA DI DOMANDE PER AVANZARE
DOMANDE FACILI DA MEZZA CASELLA
DOMANDE NORMALI DA UNA CASELLA
DOMANDE DIFFICILI DA 2 CASELLE
DOMANDE FACILI DA MEZZA CASELLA
1)Qual è una caratteristica tipica dell’architettura romanica? 2)In cosa si distingue l’arte bizantina rispetto all’arte occidentale del suo tempo? 3)Dove nasceva principalmente l’arte gotica in Europa? 4)Qual è una differenza tra le volte a botte romaniche e le volte a crociera gotiche? 5)Che cosa spesso rappresentano i mosaici delle basiliche bizantine? 6)Quale elemento architettonico è tipico delle basiliche romaniche? 7)Nella basilica gotica, quale funzione hanno archi rampanti e pareti sottili con vetrate colorate? 8)Nomina una basilica famosa associata all’arte bizantina o al gotico in Europa. 9)Quali sono due caratteristiche comuni delle finestre nelle chiese gotiche? 10)Qual è lo scopo principale delle absidi nelle chiese romaniche e bizantine?
LABIRINTO
SCELTA DOMANDE
DOMANDE NORMALI DA UNA CASELLA
1)In che modo l’uso delle vetrate in una basilica gotica influisce sull’esperienza dello spazio sacro? 2)Quali elementi strutturali hanno permesso al Gotico di creare facciate più alte e pareti meno massicce rispetto al Romanico? 3)Confronta la rappresentazione della figura di Cristo nell’arte bizantina rispetto a quella romanica. 4)Qual è la funzione delle absidi nelle basiliche romaniche e bizantine? 5)Che ruolo hanno i coitie o colonne sostenute dietro l’altare nella tipologia basilicale romanica rispetto a quelle gotiche? 6)Spiega la differenza tra la planimetria a croce latina tipica del Gotico europeo e quella romànica. 7)In che modo l’uso della decorazione scultorea differisce tra le facciate romaniche e gotiche delle basiliche? 8)Quali caratteristiche identificano l’arte bizantina nella decorazione musiva delle navate delle basiliche? 9)Nomina una basilica gotica famosa in Europa e descrivi una sua innovazione architettonica. 10)Come influisce l’illuminazione naturale sulla percezione dello spazio sacro nelle chiese gotiche rispetto a quelle romaniche?
SCELTA DOMANDE
LABIRINTO
DOMANDE DIFFICILI DA DUE CASELLE
LABIRINTO
SCELTA DOMANDE
1)Quali sono le differenze principali tra l’uso degli archi a tutto sesto romanici e gli archi a sesto acuto gotici, in relazione alla spinta e alla stabilità strutturale? 2)In che modo le basiliche bizantine con planimetria centrata e mosaici influenzano la percezione liturgica rispetto alle chiese romaniche con pianta longitudinali? 3)Come cambia l’iconografia di Cristo tra arte bizantina (Pantocrator) e l’iconografia romanica (Cristo in croce o risorto) in relazione al contesto teologico? 4)Qual è il ruolo delle vetrate nelle chiese gotiche e come influenzano la luce e l’atmosfera interna, rispetto alle soluzioni romaniche? 5)Quali innovazioni strutturali tipiche del gotico permettono navate più alte e finestre più ampie, e quali conseguenze hanno sulla logica costruttiva? 6)Descrivi una caratteristica tipica delle facciate romaniche (sculture, archivolti, lesene) e il loro possibile uso pedagogico. 7)In che modo la decorazione scultorea delle facciate romaniche e gotiche serve a raccontare storie sacre e istruzioni morali? 8)Come influisce la gestione della luce sulle piante longitudinali delle chiese romaniche e gotiche, e quali differenze si osservano nell’esperienza dello spazio sacro? 9)Nomina una basilica gotica famosa e indica una sua innovazione architettonica (es. nuove tipologie di archivolti, lucernai, contrafforti volanti) e l’impatto sull’architettura europea. 10)Spiega l’importanza della planimetria a croce latina nelle chiese gotiche e come questa forma influenzi processioni e liturgia.
SCELTA DOMANDE
LABIRINTO
FINE
30 M
PARTENZA
ARRIVO
30 M
OTTIMO LAVORO
ABSTRACT
ABSTRACT
PAGINA INIZIALE
IL MIO LABIRINTO DIGITALE Ho sempre avuto la passione per la logica, i percorsi mentali e tutto ciò che mette alla prova la mente. Così, quando ci è stato chiesto di presentare qualcosa alla classe, ho deciso di creare un progetto che unisse tutte queste cose: un labirinto digitale. Non volevo però un labirinto qualunque. Volevo costruire qualcosa che fosse diverso, stimolante, coinvolgente. Ho pensato a lungo alla struttura, al funzionamento, al modo in cui le persone potessero interagire con esso. Alla fine ho trovato la soluzione: un labirinto digitale di forma circolare. Quello che lo rende speciale non è solo la sua forma, ma il modo in cui si avanza al suo interno. Per procedere, non basta camminare o muovere un personaggio su uno schermo: bisogna rispondere a delle domande. In tutto, ne ho inserite 30, suddivise in tre livelli di difficoltà: facili, normali e difficili. Ogni risposta corretta permette di fare un passo avanti, ma la distanza percorsa dipende dal tipo di domanda scelta. Le facili ti fanno avanzare di mezza casella, le normali di una casella, e le difficili di due caselle. Ho voluto che fosse così per lasciare libertà di scelta: ogni giocatore può decidere se puntare sulla sicurezza o sul rischio. Per completare il labirinto e raggiungere il traguardo finale servono esattamente 35 movimenti. Questo significa che non basta rispondere a tutte le domande alla cieca: bisogna pensare con strategia, capire quali risposte valgano di più, bilanciare il livello di difficoltà e fare attenzione a non sprecare possibilità. Mentre costruivo il sistema, ho deciso che ogni domanda avrebbe avuto una sola possibilità di risposta. Nessun suggerimento, nessun aiuto. O si risponde bene, o si resta fermi. In questo modo, ogni scelta ha un peso reale, e ogni errore può rallentare notevolmente il percorso. Il labirinto non è pensato per essere lineare, ma per dare a ogni giocatore un’esperienza diversa. C’è chi sceglie di iniziare con le domande più semplici, per prendere confidenza, chi punta subito a quelle difficili per guadagnare terreno rapidamente, e chi alterna in base a come si sente. Ogni percorso è unico, ma il numero massimo di movimenti ottenibili è limitato, quindi bisogna ragionare. Mi ha colpito quanto fosse interessante osservare le scelte dei primi a provarlo. Alcuni procedevano lentamente ma con sicurezza, preferendo fare mezza casella per volta, mentre altri osavano con le difficili, accettando il rischio di rimanere fermi se avessero sbagliato. Questo è proprio ciò che volevo: non solo un gioco, ma un percorso ragionato, in cui si deve riflettere prima di agire. Durante la progettazione ho deciso di non inserire timer o limiti di tempo. Volevo che il labirinto fosse una sfida mentale, non una corsa. Nessuna pressione, nessun conto alla rovescia. Solo la concentrazione, la memoria, la capacità di valutare. Il giocatore si trova da solo davanti alla domanda, e deve decidere: provarci o cambiare strategia? Per arrivare alla fine, bisogna non solo rispondere, ma sapersi gestire. Con 30 domande a disposizione e 35 movimenti da compiere, non è possibile arrivare al traguardo scegliendo solo domande facili, perché si farebbero al massimo 15 caselle. Neanche rispondendo solo a domande normali si arriva alla fine. Bisogna quindi dosare le difficoltà, rischiare in certi momenti, andare sul sicuro in altri.
Per me, creare questo progetto ha significato mettere insieme creatività, logica, programmazione e capacità organizzativa. Ho imparato a gestire un sistema complesso, a trovare un equilibrio tra semplicità e sfida, e soprattutto a pensare non come giocatore, ma come creatore di un’esperienza. Il labirinto circolare non è solo un percorso da superare: è uno spazio mentale, una metafora del modo in cui affrontiamo le decisioni. Ogni domanda rappresenta una scelta, ogni risposta una direzione, ogni avanzamento una conseguenza.