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Torino rinascimentale

Edoardo MAZZA

Created on September 9, 2025

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Torino rinascimentale

La modernizzazione

La modernizzazione risorgimentale fu il complesso processo politico, sociale, economico e culturale che portò all'unificazione italiana e alla formazione di uno Stato moderno, basato sulla creazione di infrastrutture, sulla libera circolazione delle merci e sull'adozione di riforme liberali, in un periodo che va dalla fine del Settecento al 1861. Figure chiave come Cavour, con il suo programma di riforme e alleanze internazionali, e Garibaldi, con le sue azioni militari, furono determinanti nel guidare questo processo verso l'unità.

Edizione Straordinaria – Il Giornale della Nuova Italia

Torino, Anno 1861 – La Patria si desta Il Giornalista e la Missione più importante d'Italia Nel cuore della nuova capitale, mentre l’Italia appena nata cerca il suo posto tra le nazioni d’Europa, un uomo della stampa, Edoardo Mazza, ha assunto un compito speciale: convincere un ricco diplomatico straniero ad appoggiare la causa italiana. Mazza, ha ideato per il suo ospite un itinerario tra i monumenti di Torino, così che la città stessa parli di storia, sacrifici e speranze. Prima Tappa – L’Obelisco alla Spedizione di Crimea Iniziando dal monumento eretto da Luigi Belli, Edoardo Mazza si rivolge con un tono da re al diplomatico: “L’obelisco di Luigi Belli, eretto nel 1892. E' sotto il comando del generale Alfonso Lamarmora, che prese parte alla guerra di Crimea contro l’impero russo a fianco di Francia, Inghilterra e Turchi.Voi, vedete che l'italia può combattere anche con le potenze più grandi d'Europa. Seconda Tappa – Il Monumento a Giuseppe Garibaldi Arrivati su corso Cairoli, Mazza indica l’opera di Odoardo Tabacchi, inaugurata nel 1887: “Il monumento a Giuseppe Garibaldi (1807-1882), eseguito da Odoardo Tabacchi (1831-1905) fù posto proprio su corso cairoli nel 1887. Sulla base si puo' vedere un leone, simbolo della forza e una figura femminile, allegoria dell’Italia. Terza Tappa – La Statua di Massimo d’Azeglio Proseguendo, Edoardo accompagna l’ospite al monumento dedicato al grande statista:“La statua di Massimo d’Azeglio (1798-1866), eseguita da Alfonso Balzico (1825-1901) tra il 1867 e il 1873, presenta sulla base una tavolozza, un libro e una spada militare, simboli del suo grande eclettismo.Inizialmente posta nel 1873 in piazza Carlo Felice, l’opera fu poi trasferita nel 1936 sul corso che ne porta il nome.Uomo di lettere e d’armi, egli rappresenta l’armonia tra cultura e coraggio.” Quarta Tappa – Torino Porta Nuova Arrivati alla stazione, Edoardo prosegue il racconto:Torino Porta Nuova risale al 1861, anno in cui iniziarono i lavori ad opera dell’ingegnere Alessandro Mazzucchetti. Durante il Risorgimento, Porta Nuova era usata come linea da Torino a Genova.Ancora adesso essa è il cuore delle vie di trasporto del nostro Regno, simbolo di progresso e unione tra le regioni.” Quinta Tappa – Il Parco del Valentino e la Regia Scuola di Applicazione Camminando tra i viali alberati del Valentino, Mazza mostra al diplomatico il Castello: “La Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri fu la prima istituzione universitaria italiana per la formazione degli ingegneri, istituita a Torino nel 1859 e divenuta poi il Politecnico di Torino nel 1906.Essa fu fondamentale per la formazione dei tecnici del Regno di Sardegna e, poi, dell’Italia intera.Qui si studiavano l’idraulica, le scienze e le arti. Sesta Tappa – Monumento ad Amedeo di Savoia Duca d’Aosta Infine, lungo il Po, Edoardo conclude il percorso davanti al monumento equestre di Davide Calandra: “Questo è il monumento equestre ad Amedeo di Savoia duca d’Aosta (1845-1890), ritratto in divisa sul cavallo impennato, realizzato da Davide Calandra (1856-1915) e posto nel 1902 al Parco del Valentino. Sull’alto basamento sono raffigurati, in una composizione dinamica, tutti i principali rappresentanti della stirpe Sabauda.Qui si celebra la dinastia che ha guidato l’Italia verso l’Unità, e che continua a sostenerla nel suo cammino.”

Monumento ad Amadeo di Savoia duca d'Aosta

l monumento equestre ad Amedeo di Savoia duca d’Aosta (1845-1890), ritratto in divisa sul cavallo impennato, fu realizzato da Davide Calandra (1856-1915) e posto nel 1902 al parco del Valentino. Sull’alto basamento sono raffigurati, in una composizione dinamica, tutti i principali rappresentanti della stirpe Sabauda.

La scuola di applicazione per gli ingegneri di Torino

La Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri fu la prima istituzione universitaria italiana per la formazione degli ingegneri, istituita a Torino nel 1859 e divenuta poi il Politecnico di Torino nel 1906. Questa scuola, che aveva sede nel Castello del Valentino, fu un'istituzione fondamentale per la formazione degli ingegneri nel Regno di Sardegna e successivamente in Italia. Aveva anche una sede spaziosa con a disposizione grosse portate d’acqua per i corsi di idraulica

Monumento alla spedizione Crimea

L’obelisco di Luigi Belli, eretto nel 1892, celebra la spedizione del corpo militare che tra il 1855 e il 1856, sotto il comando del generale Alfonso Lamarmora, prese parte alla guerra di Crimea contro l’impero russo a fianco di Francia, Inghilterra e Turchi

Monumento a Giuseppe Garibaldi

Il monumento a Giuseppe Garibaldi (1807-1882), eseguito da Odoardo Tabacchi (1831-1905), fu posto nel 1887 su corso Cairoli, in asse a via dei Mille. Sul basamento si possono vedere un leone, simbolo della forza del popolo, e una figura femminile, allegoria dell’Italia.

Porta Nuova

Torino porta nuova risale al 1861, anno in cui iniziarono i lavori ad opera dell’ingegnere Alessandro Mazzucchetti.Durante il risorgimento, Porta Nuova era il usata come linea da Torino a Genova. Ancora adesso viene usata da noi italiani come centro delle vie di trasporto.

Monumento a Massimo D'Azeglio

La statua di Massimo d’Azeglio (1798-1866), eseguita da Alfonso Balzico (1825-1901) tra il 1867 e il 1873, presenta sul basamento una tavolozza, un libro e una spada militare, simboli del suo grande eclettismo. Inizialmente posta nel 1873 in piazza Carlo Felice, l'opera fu poi trasferita nel 1936 sul corso che ne porta il nome.