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La Tempesta: analisi iconografica formale

MINDRESCU ILARIA

Created on September 7, 2025

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Transcript

La Tempesta: analisi iconografica formale

Mindrescu Ilaria 2025/26

Lettura preiconografica

Il dipinto raffigura un giovane uomo, vestito in modo elegante e stravagante, che osserva una donna seminuda, seduta su un rialzo naturale e intenta ad allattare un bambino. Tra i due scorre un piccolo corso d’acqua, oltre il quale si distinguono due colonne cilindriche spezzate, poggiate su un muretto che prosegue verso sinistra fino a uscire dal dipinto. Sullo sfondo si apre un paesaggio urbano con edifici e ponti, mentre il cielo, solcato da nubi tempestose, è squarciato da fulmini che illuminano l’oscurità. Lo stato di conservazione complessivo è buono, sebbene alcune zone del dipinto risultino oscurate.

Lettura iconografica

L’opera mantiene un’aura di mistero ed è aperta a diverse interpretazioni. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che la figura femminile rappresenti un’allegoria della Carità e il giovane quella della Fortezza. Altri vi riconoscono Adamo ed Eva dopo la cacciata dal Paradiso, oppure una scena in cui il temporale diventa simbolo dell’unione cosmica tra cielo e terra. I resti di architetture classiche e la città sullo sfondo richiamano il dialogo tra natura e civiltà.

Analisi dei CODICI VISIVI

73cm
Campo

Il dipinto è un olio su tela di formato rettangolare verticale, di medie dimensioni.

82cm

Analisi dei CODICI VISIVI

Composizione

La scena è organizzata lungo diagonali che suddividono lo spazio: a sinistra si trova l’uomo in piedi, a destra la donna seduta, mentre al centro scorre il corso d’acqua che separa le due figure. Non è presente una simmetria rigida: i personaggi sono posti ai lati, creando un equilibrio dinamico. La composizione è aperta, poiché lascia spazio al paesaggio e suggerisce una continuità oltre i margini della tela. L’insieme risulta dinamico grazie al cielo in movimento e ai fulmini. L’equilibrio complessivo è ottenuto per contrappeso: la verticalità della figura maschile e delle colonne spezzate si bilancia con l’orizzontalità della donna e del ponte.

Analisi dei CODICI VISIVI

Linea

I contorni delle figure sono morbidi e sfumati, privi di linee di contorno nette. Giorgione predilige una linea sottile e continua, spesso assorbita dal colore e dalla luce, in linea con lo stile veneto dell’epoca.

Analisi dei CODICI VISIVI

Colore

La gamma cromatica è ampia e naturalistica, con verdi intensi, toni terrosi, blu e grigi del cielo, carnagioni rosate. Non prevalgono colori primari puri, ma sfumature armonizzate. Non c’è uso antinaturalistico, ma la resa atmosferica amplifica i contrasti (verde brillante vs. cielo plumbeo). Il colore ha anche funzione simbolica: il cielo scuro e i lampi suggeriscono dramma e tensione. Pesi cromatici: i toni caldi (carnagioni) emergono in primo piano, mentre i verdi e i grigi dominano lo sfondo.

Analisi dei CODICI VISIVI

Spazio

Lo spazio è reso tridimensionale grazie alla prospettiva aerea: le figure in primo piano hanno dettagli più nitidi, mentre la città sullo sfondo sfuma nella nebbia. Primo piano: uomo e donna. Secondo piano: ruderi e vegetazione. Sfondo: città e cielo tempestoso. L’artista applica una prospettiva empirica, non geometrica, che affida la profondità al colore e alla luce più che alla costruzione matematica.

Analisi dei CODICI VISIVI

Luce e ombra

La luce è diffusa e naturale, proviene da più fonti, non da un unico punto. Il chiaroscuro è delicato, con ombre sfumate, non nette. La luce riflette sulle superfici (carnagione, acqua, cielo) e contribuisce a dare vibrazione atmosferica.

Analisi dei CODICI VISIVI

Superficie

La superficie pittorica appare omogenea, con uso di velature trasparenti tipiche della scuola veneta. La pittura è morbida, con passaggi tonali graduali, senza spessori marcati. La qualità della stesura è raffinata, volta a rendere un’atmosfera poetica e vibrante.

Sitografia & Bibliografia