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Analisi del contesto Scuola dell'infanzia equiparata di Cristo Re (FPSM)

francescochner

Created on September 4, 2025

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Analisi del contesto Scuola dell'infanzia equiparata di Cristo Re (FPSM)

Indice
  1. L’istituzione in cui hai svolto il tirocinio (sitografia, POF, progetto educativo) SLIDE 2-4
  2. Il contesto socioeconomico e le caratteristiche dell'utenza SLIDE 5-6
  3. Gli spazi fisici indoor e outdoor della scuola SLIDE 7-10
  4. Gli spazi temporali (la giornata educativa e le sue routine) SLIDE 11-13
  5. Gli spazi culturali di riferimento SLIDE 14
  6. Gli approcci e i modelli pedagogico-didattici di riferimento (relazione educativa, idea di apprendimento - progettualità - etc.) SLIDE 15-18
  7. Le modalità di condivisione (collegialità con i diversi referenti, relazioni scuola-famiglia) SLIDE 19
  8. Lo spazio sezione, collegando il setting al progetto educativo/didattico SLIDE 20-26
Bibliografia e sitografia SLIDE 27

Francesco Ochner (16784)

L’istituzione in cui hai svolto il tirocinio Ente gestore
La Federazione

"La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un' associazione di scuole dell'infanzia autonome. Costituita nel 1950, conta attualmente 130 scuole associate, suddivise in 20 circoli di coordinamento. A favore delle scuole la Federazione svolge molteplici servizi di natura istituzionale, gestionale, organizzativa, legale, sindacale e quelli più specificamente educativi, pedagogico-didattici, scientifici, culturali e sociali" (pagina web FPSM).

Sito web FPSM: https://www.fpsm.tn.it/fpsm/la-federazione/

L’istituzione in cui hai svolto il tirocinio: La La scuola

"SCUOLA MATERNA CRISTO RE ODV"

VIA BRESADOLA 6, 38121 TRENTO (TN)

CIRCOLO DI TRENTO 1 (FPSM)

Sito web: https://www.fpsm.tn.it/scuola-di-trento-cristo-re/

"La scuola equiparata dell’infanzia “Cristo Re” di Trento è attiva dall’ottobre 1961. La prima struttura è stata costruita grazie all’iniziativa di don Guido Avi (“don Torta”) con il coinvolgimento e la generosità dell’omonimo quartiere “Cristo Re” di Trento. La scuola materna è di proprietà della parrocchia di Cristo Re e data in comodato gratuito all’Associazione di volontariato “Scuola materna Cristo re – Onlus” che la gestisce con il supporto giuridico, amministrativo e pedagogico della Federazione Provinciale delle Scuole materne di Trento" (Diocesi di Trento, 2021).

Diocesi di Trento, Parrocchie di Trento Nord. (2021). 60 anni di Scuola Materna di Cristo Re. Reperibile al link: https://parrocchietrentonord.diocesitn.it/2021/12/31/60-materna-cristo-re/ Data di ultima consultazione: 05/09/2025

L’istituzione in cui hai svolto il tirocinio La scuola

5 sezioni (n. bambini/e)

Girasoli gialli (25) Tulipani (16) Gerbere (16) Violette viola (16) Papaveri (25)

Del gruppo docenti fanno parte 12 insegnanti. Nella scuola collaborano 6 persone che fanno parte del personale ausiliario.

Il contesto socioeconomico: circoscrizione e quartiere di riferimento

La scuola fa parte del quartiere di Cristo Re (Circoscrizione 12: Centro Storico-Piedicastello). La circoscrizione conta circa 21000 abitanti, risultando la più abitata tra le 12 circoscrizioni del comune di Trento (Wikipedia). Altro dato da considerare è la sua superficie: 860 ettari; la circoscrizione è la nona per estensione. Ciò significa che la densità abitativa è superiore alla media rispetto a quella del comune di Trento.

Il contesto socioeconomico: le caratteristiche dell'utenza

Non essendo reperibile sui siti riportati nella slide precedente, ho cercato alcune informazioni sulla pagina web dell'Istituto Comprensivo Trento 6, di cui fa parte la scuola primaria di riferimento del quartiere. Relativamente alle 3 scuole primarie della città dell' I. C. Trento 6, si può leggere che esse "accolgono il 77.5% di tutti gli alunni dell’Istituto con una percentuale di alunni stranieri significativamente al di sopra della media provinciale (40,20%), così anche gli alunni con disagio socio-ambientale supportati dai servizi sociali sono presenti in numero importante rispetto ad altre realtà scolastiche. [...] Ad accomunare tutte le scuole dell’istituto è la crescente complessità dell’utenza, dovuta alle recenti trasformazioni del tessuto sociale, per cui si rilevano situazioni di fragilità (separazioni conflittuali, problemi economici conseguenti alla perdita del lavoro, disagio socio-ambientale, difficoltà ad esercitare il ruolo genitoriale con autorevolezza, delega totale alle istituzioni, complessità dell’attuale società e crisi valoriale) che, inevitabilmente, si ripercuotono sugli alunni e sul loro percorso scolastico" (I. C. Trento 6, n.d., pag. 2). Questi fattori riflettono un tessuto socioculturale eterogeneo e complesso, con molti bisogni che la scuola ha il compito di riconoscere e soddisfare, con l'obiettivo di creare contesti di benessere e collaborazione con famiglie ed enti del territorio. Istituto Comprensivo Trento 6. (n.d.). Piano d'Istituto Triennale. Reperibile al sito: https://www.ictrento6.it/wp-content/uploads/2023/01/PIT-2023_26-_-Finale.pdf. Data di ultima consultazione: 20/08/2025.

Gli spazi fisici indoor della scuola
  • ingresso principale;
  • aula insegnanti con postazione pc e stampante;
  • cucina;
  • 5 sezioni con 3 bagni:
    • 2 bagni sono in condivisione tra le sezioni. Per evitare contatti ne viene stabilito l'orario di utilizzo. Inoltre, sulle singole cabine sono poste delle etichette che segnano la sezione che ne può usufruire;
  • atrio;
  • spazio accessibile solamente al team insegnanti con materiali e giochi;
  • spazio nanna, adiacente alla sezione papaveri;
  • soffitta al piano rialzato.
Gli spazi fisici outdoor della scuola: il cortile

Il cortile si affaccia direttamente a diverse sezioni della scuola, favorendo un rapido accesso allo spazio outdoor. È costituito prevalentemente da una pavimentazione in tartan; essa è scivolosa in caso di pioggia, mentre nelle giornate calde e soleggiate assorbe calore che rilascia nell'ambiente, aumentandone l'intensità percepita. Nel cortile ci sono alcuni spazi peculiari, che favoriscono molteplici esperienze motorio-sensoriali:

  • la sabbiera:
    • costituita da un apposita struttura in legno richiudibile riempita con della sabbia e posta sotto un telo che ripara dai raggi solari. Vicino ad essa sono presenti materiali a disposizione dei bambini e delle bambine con cui sperimentare travasi, costruzioni ed esplorazioni della sabbia;
  • la casetta per il gioco simbolico:
    • realizzata con la collaborazione di genitori e insegnanti. Il punto di forza di questo spazio risiede nella presenza di oggetti reali come pentole, padelle e mestoli, che consentono a bambini e bambine di simulare diversi copioni con oggetti di materiali diversi;

continua...

Gli spazi fisici outdoor della scuola: il cortile
  • gli spazi di manipolazione:
    • bobine in legno costituiscono i tavoli da lavoro su cui vengono posizionati materiali di riciclo ed elementi naturali raccolti dai/dalle discenti. Qui si possono creare artefatti con materiali diversi, offrendo spazi per lo sviluppo della creatività;
  • ciocchi di legno per esperienze motorie:
    • ognuno/a può sperimentare l'equilibrio e schemi motori come quelli del salto e della camminata su superfici diverse;
  • spazio tricicli:
    • permettono a bambini e bambine di sperimentare un ulteriore schema motorio, oltre all'orientamento e alla gestione dello spazio.
Nonostante i limiti relativi alla possibilità di utilizzo di questi spazi (approfonditi anche nella relativa sezione), lo spazio outdoor della scuola favorisce esperienze cinestetiche di qualità e significative per bambine e bambini.
Gli spazi outdoor della scuola Il giardino Massimiliano I d'Asburgo

Altro spazio outdoor a cui la scuola fa riferimento è il Giardino Massimiliano I d'Asburgo (a 400m di distanza). Esso presenta ampi spazi con numerosi alberi e superfici verdi. Il parco è facilmente e velocemente raggiungibile, e costituisce uno spazio privilegiato di esperienza ed esplorazione. Durante le visite a questo luogo, infatti, i/le discenti hanno l'opportunità sia di giocare nello spazio, che di raccogliere e osservare elementi naturali come pigne, cortecce, foglie, oltre che a insetti (nel rispetto dell'ambiente e delle creature viventi). In questo modo si favorisce lo sviluppo del pensiero scientifico e la competenza di osservare "i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti" (MIUR, 2012, pag. 29). Il giardino viene visitato circa due volte al mese da ogni sezione. MIUR. (2012). Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. MIUR.

Immagine reperibile al sito: https://trentogiovani.it/Attivita/Iniziative/Spazi-utilizzabili-per-eventi-all-aperto/Giardino-Massimiliano-I-D-Asburgo

Gli spazi temporali: l'orario delle sezioni

5 sezioni (n. bambini/e)

Girasoli gialli (25) Papaveri (25) Tulipani (16) Gerbere (16) Violette viola (16)

A causa del Covid-19, le sezioni sono state formate in base alle esigenze orarie delle famiglie. L'orario scolastico è compreso tra le 8:00 e le 15:00. Le uniche sezioni che offrono il servizio di anticipo e posticipo nell'anno scolastico 2020-2021 sono quelle dei papaveri e dei tulipani. L'unica sezione di cui i bambini e le bambine possono usufruire della possibilità di fare il riposo pomeridiano è quella dei papaveri.

*Anticipo: 7:30-8:00 Posticipo: 15:00-17:30

Gli spazi temporali: la giornata educativa e le sue routine
Gli spazi temporali: l'utilizzo dello spazio-cortile

L'utilizzo dell'unico cortile della scuola, data la situazione d'emergenza Covid-19, è definito in modo tale che più sezioni non condividano lo stesso spazio contemporaneamente. Per questo, è stato diviso - con l'ausilio di fioriere, panchine e nastro biancorosso - in due aree (A: cortile con sabbiera e casetta; B: spazio con tricicli e materiali per il gioco), in due fasce orarie per la mattina (1 -> 10:05-10:50; 2 -> 10:50-11:35) e due per il pomeriggio (1 -> 13:05-13:50; 2 -> 13:50-14:35). Questa suddivisione oraria con 4 slot per la mattina (2 spazi per 2 fasce orarie) e 4 per il pomeriggio, prevede che a turno le sezioni non vadano in cortile. Per permettere a tutti i gruppi sezione di poter utilizzare la casetta per il gioco simbolico e la sabbiera, si è deciso che ogni sezione ha due turni settimanali per il loro utilizzo. Questa organizzazione limita significativamente la possibilità di giocare all'aperto e di soddisfare i bisogni relazionali di bambini e bambine, che possono utilizzare gli spazi in determinate fasce orarie, condividendoli unicamente con i propri compagni e compagne di sezione. Inoltre, limitando il tempo e lo spazio in cortile, si diminuiscono le esperienze possibili, fondamentali per lo sviluppo e il benessere.

Gli spazi culturali di riferimento

Vicino all'istituzione sono presenti diversi enti e associazioni con cui la scuola ha l'opportunità di creare alleanze educative, anche se durante il tirocinio non ho avuto occasione di osservarne l'interazione direttamente. L'interazione con questi enti, comunque, testimonia il valore della collaborazione per realizzare un sistema formativo integrato dove le diverse agenzie che operano nel territorio creano offerte educativo-formative di qualità. Di seguito elenco i principali spazi culturali di riferimento; tra parentesi è inserita la distanza dalla scuola:

  • Biblioteca dei Ragazzi Palazzina Liberty (1 km):
    • offre letture, oltre che la possibilità di prendere in prestito libri e albi illustrati (attività sospesa durante il Covid-19)
  • Cinema Astra (500m, chiuso il 31 dicembre 2021):
    • costituiva un luogo importante per la comunità, in particolare per quella del quartiere di Cristo Re
  • Castello del Buonconsiglio (1,5km):
    • offre la possibilità di visite ed esperienze di cittadinanza attiva perseguendo gli obiettivi delle normative di riferimento e dell'Agenda 2030 (sito Castello del Buonconsiglio)
  • Muse (2 km):
    • con la sua offerta didattica annuale costituisce un'opportunità significativa di esperienza sul mondo naturale per la costruzione di significati e competenze.

Castello del Buonconsiglio (n.d.). Reperibile al sito: https://www.buonconsiglio.it/scuole/ Data di ultima consultazione 18/08/2025.

Gli approcci e i modelli pedagogico-didattici di riferimento La metodologia del piccolo gruppo nella scuola dell'infanzia

Tra i progetti promossi dalla scuola dell'infanzia e dall'ente gestore è da citare la metodologia del piccolo gruppo. Questa sottende un'idea di bambino/a competente, che sa fare ed essere e che può sviluppare le competenze in interazione con gli altri. La teoria di riferimento è quella sociocostruttivista, che valorizza la relazione e la co-costruzione di significati nei processi di apprendimento. Inoltre, anche il ruolo dell'adulto acquisice valore per quanto riguarda la progettazione di ambienti di apprendimento significativi e una relazione che consenta ognuno/a di raggiungere la propria zona di sviluppo prossimale, tramite un'azione di scaffolding. Il piccolo gruppo richiede spazi e tempi adeguati, una progettazione definita e un numero di bambini/e limitato, per promuovere l'interazione sociale e i processi di apprendimento. A scuola ho potuto osservare l'utilizzo di questa metodologia, che fa parte dell'agire didattico promosso dal team insegnanti.

FPSM. (n.d.). Sito web Progetti FPSM: https://www.fpsm.tn.it/progetti/ Data di ultima consultazione: 08/09/2025.

Gli approcci e i modelli pedagogico-didattici di riferimento Scuola dell'infanzia, intercultura e comunità

Le istituzioni scolastiche giocano un ruolo fondamentale per il raggiungimento di un'integrazione sociale e lavorativa (Granata, 2011). Specialmente in un contesto eterogeneo come quello delineato, creare occasioni di confronto che promuove l'inclusione e la valorizzazione delle differenze, il progetto offre opportunità educative rilevanti. Ciò può essere raggiunto quando l'inclusione e la differenziazione didattica vengono implementate nella quotidianità. Nell'ambiente di apprendimento osservato, la molteplicità degli stimoli e dei materiali offerti interagisce positivamente con questi obiettivi. Anche negli orientamenti provinciali è possibile leggere che, la scuola dell'infanzia "riconferma la propria rilevanza e specificità istituzionale all’interno della stessa comunità, entro la quale intesse una complessa e variata rete di relazioni, che appaiono vitali al fine del più completo sviluppo personale del soggetto" (P.A.T., 1995, pag. 3).

  • FPSM. (n.d.). Sito web Progetti FPSM: https://www.fpsm.tn.it/progetti/ Data di ultima consultazione: 08/09/2025.
  • Giunta Provinciale di Trento. (1995). Approvazione degli orientamenti dell'attività educativa della scuola dell'infanzia.
  • Granata, S. (2011). Sport e multiculturalismo: quali prospettive per l'integrazione sociale?. Bonanno.
Gli approcci e i modelli pedagogico-didattici di riferimento Centralità del gioco, del corpo e dell'esperienza

"Il gioco è una tappa evolutiva necessaria, orientata ad esplorare l'ambiente, a cimentarsi con la novità e la complessità [...], a mettere alla prova emozioni e sentimenti [...], ad anticipare l'impegno futuro di affrontare la realtà con sicurezza e padronanza, ad adempiere a compiti ben definiti, finalizzati e socialmente condivisi" (P.A.T., 1995, pag. 16). Giocare significa sperimentare, scoprire, imparare. Significa utilizzare il proprio corpo per manipolare, fare esperienza, esplorare. Significa costruire la propria identità in relazione a quella degli altri. Significa ampliare lo spazio di libero movimento. Significa sviluppare competenze e schemi motori. È dunque necessario progettare, secondo i principi della didattica indiretta, spazi, tempi e materiali che favoriscano esperienze di gioco spontanee fondamentali per lo sviluppo olistico del bambino e della bambina. L'idea di bambino e bambina che imparano giocando, dunque, si articola nella definizione del setting spaziale e temporale adeguati ai bisogni e alle necessità del bambino di giocare e fare esperienza attraverso il proprio corpo.

Gli approcci e i modelli pedagogico-didattici di riferimento Autonomia, sviluppo linguistico e continuità

Continuità con la scuola primariaIl percorso si articola in 4 incontri che si svolgono tra il 19/04 e metà giugno con il gruppo dei bambini e delle bambine di 5-6 anni ed è realizzato in collaborazione con la scuola primaria Schmid. Si lavora sull'importanza di contestualizzare l'esperienza e sul bisogno di bambine e bambini di sentirsi parte di un gruppo. Altro obiettivo di questo progetto è quello di rassicurare i/le discenti nel cambiamento di contesto, lavorando sulle alleanze educative e facendo emergere aspettative, desideri e paure. Questo è necessario per assicurare continuità e benessere nel percorso di sviluppo di ognuno/a.Negli incontri sono previsti momenti di condivisione e dialogo, di realizzazione di artefatti manuali e di lettura di lettere inviate dai gruppi classe della scuola primaria di riferimento.

Accostamento linguistico (inglese)Relativamente l'importanza di proporre un input linguistico per favorire l'acquisizione di una seconda lingua (Andorno et al., 2017), nella sezione è presente un'insegnante con il ruolo di affiancamento. Sono previste attività musico-corporeo in cui il gruppo dei/delle discenti è coinvolto attivamente tramite l'utilizzo di diversi canali, tra cui quello cinestetico e musicale. Ciò favorisce la motivazione e il coinvolgimento nelle attività proposte, valorizzando il ruolo delle emozioni nell'apprendimento.

Autonomia Gli spazi a misura di bambino/a, con i materiali direttamente accessibili, oltre che i momenti per il gioco e l'attività spontanea, costituiscono spazi di libero movimento in cui i/le discenti sperimentano l'agire attraverso l'utilizzo di mediatori, con cui costruiscono competenze e conoscenze. Queste opportunità devono partire dall'osservazione delle capacità di ognuno/a, che vengono considerate per l'organizzazione degli ambienti di apprendimento (P.A.T., 1995).

Andorno, C., Valentini, A., Grassi, R. (2017). Verso una nuova lingua. Capire l'acquisizione di L2. UTET Università.

Le modalità di condivisione (collegialità con i diversi referenti, relazioni scuola-famiglia)

Le modalità di condivisione previste sono diverse, tra cui:

  • programmazione collegiale:
    • programmazione nel il gruppo insegnanti di scuola);
  • collegio del personale (2-3 volte all'anno):
    • incontro con coordinatore pedagogico e personale insegnante;
  • incontri scuola-famiglia:
    • consistente in incontri di presentazione del progetto educativo-didattico e in incontri individuali. Data la situazione Covid-19, questi sono stati tenuti online.
    • altra modalità di relazione tra scuola e famiglia, iniziata durante i primi mesi di emergenza sanitaria, è quella di una sezione condivisa nel Drive di scuola, in cui vengono caricate le documentazioni del percorso didattico-educativo.

Lo spazio sezione, collegando il setting al progetto educativo/didattico

Una rappresentazione schematica in cui si può osservare l'organizzazione degli spazi all'interno della sezione. Digitalmente aggiungo le aree in base alla loro funzione, a partire dall'osservazione di bambini e bambine e dalla progettazione didattica

LEGENDA:

  • Giochi da tavolo e rappresentazione grafico-pittorica
  • Spazio di condivisione e delle costruzioni
  • Spazio per esperienze sensoriali
  • Spazio per il gioco simbolico: l'ufficio

Lo spazio sezione: giochi da tavolo e rappresentazione grafico-pittorica
  • giochi ad altezza di bambino/a, per favorire l'autonomia nella scelta e nel riordino dei materiali
  • molteplicità di elementi con cui realizzare artefatti: fogli di carta, cartoncini, matite colorate, pennarelli, colori ad acqua, tempere...
Lo spazio sezione: spazio di condivisione e delle costruzioni
  • spazi di relazione e interazione promozionale faccia a faccia
  • gioco individuale e condiviso con materiali diversi
Lo spazio sezione: spazio per esperienze sensoriali
  • spazi per il fare, per sentire e scoprire
Lo spazio sezione: spazio per il gioco simbolico -> l'ufficio
  • giochi per mettere in scena copioni, ed elaborare vissuti ed emozioni
Lo spazio per il piccolo gruppo

Questo è lo spazio in cui vengono proposte le attività in piccolo gruppo. Esso è ampio, con la possibilità di utilizzare anche quello destinato all'accoglienza. Inoltre, la possibilità di avere uno spazio isolato (accessibile attraverso l'apertura della porta), favorisce la concentrazione sulle attività proposte.

  • concentrazione
  • relazioni interpersonali
Lo spazio di accoglienza

Quello dell'accoglienza è un rituale che segna la connessione tra scuola e famiglia ed è caratterizzato dai momenti di distacco e ricongiungimento con i caregiver dei bambini e delle bambine. Progettare uno spazio accogliente è necessario per accogliere il bisogno di assicurazione prima di entrare nella sezione. Lo spazio dedicato per i girasoli gialli è adiacente a quello del piccolo gruppo ed è posizionato in una stanza che dà diretto accesso sia al cortile esterno che alla sezione. La sua collocazione, dunque, è ideale perché permette di accedere rapidamente a diversi spazi della scuola. Inoltre esso è ampio e dotato di un armadietto personale dove porre i cambi. La costituzione di questa sala agevola il distacco, dato che favorisce l'ingresso tra bambino/a e caregiver entrando in un contesto maggiormente riservato, prima di entrare e condividere lo spazio sezione, creando momenti di cura, chiave per il benessere emotivo.

Bibliografia e Sitografia
  • Andorno, C., Valentini, A., Grassi, R. (2017). Verso una nuova lingua. Capire l'acquisizione di L2. UTET Università.
  • Castello del Buonconsiglio (n.d.). Reperibile al sito: https://www.buonconsiglio.it/scuole/ Data di ultima consultazione 18/08/2025.
  • Diocesi di Trento, Parrocchie di Trento Nord. (2021). 60 anni di Scuola Materna di Cristo Re. Reperibile al link: https://parrocchietrentonord.diocesitn.it/2021/12/31/60-materna-cristo-re/ Data di ultima consultazione: 05/09/2025.
  • FPSM. (n.d.). Sito web FPSM: https://www.fpsm.tn.it/fpsm/la-federazione/ Data di ultima consultazione: 01/09/2025.
  • FPSM. (n.d.). Sito web Progetti FPSM: https://www.fpsm.tn.it/progetti/ Data di ultima consultazione: 08/09/2025.
  • FPSM. (n.d.). Sito web Scuola dell'infanzia di Cristo Re: https://www.fpsm.tn.it/scuola-di-trento-cristo-re/. Data di ultima consultazione: 01/09/2025.
  • Granata, S. (2011). Sport e multiculturalismo: quali prospettive per l'integrazione sociale?. Bonanno.
  • Immagine Giardino Massimiliano d'Asburgo. Reperibile al sito: https://trentogiovani.it/Attivita/Iniziative/Spazi-utilizzabili-per-eventi-all-aperto/Giardino-Massimiliano-I-D-Asburgo Data di ultima consultazione: 02/09/2025.
  • Istituto Comprensivo Trento 6. (n.d.). Piano d'Istituto Triennale. Reperibile al sito: https://www.ictrento6.it/wp-content/uploads/2023/01/PIT-2023_26-_-Finale.pdf. Data di ultima consultazione: 20/08/2025.
  • MIUR. (2012). Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. MIUR.
  • Provincia Autonoma di Trento. (1995). Approvazione degli orientamenti dell'attività educativa della scuola dell'infanzia. P.A.T.