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Le cascate del Niagara

Serati Anita

Created on September 4, 2025

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Le cascate del Niagara

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Un'unica cascata o più?

Le cascate del Niagara sono tre diverse cascate, di cui due negli Stati Uniti e una in Canada. Quella canadese è forse la più famosa, la Horseshoe Falls, cioè a forma di ferro di cavallo, che è celebre proprio per la sua particolare forma. Questa misura 800 metri di larghezza e ha un'altezza massima di 57 metri. Le altre due si trovano sul lato statunitense, sono più piccole e si chiamano American Falls, che sono lunghe 320 metri, e Bridal Veil Falls, che misurano soltanto 17 metri. Pensate che complessivamente ogni secondo scorrono dalle cascate del Niagara più di 3100 tonnellate d'acqua.

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Ma come si sono formate?

Dobbiamo tornare all’ultima era glaciale, in quella zona che oggi si estende tra Canada e Stati Uniti. In quel periodo, tra 15.000 e 12.000 anni fa, iniziò a sciogliersi gran parte del ghiaccio presente nella regione, liberando enormi quantità d'acqua che andarono a riempire le grandi conche scavate proprio dai ghiacciai. Quelle conche esistono ancora oggi e corrispondono ai grandi laghi canadesi, come il Lago Erie e il Lago Ontario. Proprio tra questi due laghi iniziò a scorrere un fiume, il Niagara, che portava l'acqua da uno all'altro attraversando una serie di strati rocciosi.

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Ma come si sono formate?

Gli strati più superficiali sono formati da dolomia, una roccia molto resistente composta prevalentemente da dolomite, simile a quella che troviamo in Trentino-Alto Adige, mentre sotto si trovano rocce sedimentarie molto più friabili, originate dalla compattazione di argilla, fango e materia organica. Proprio perché più deboli, queste rocce tendono ad erodersi più facilmente, facendo crollare anche la dolomia che si trova sopra di esse. Questi continui crolli hanno portato alla formazione di un enorme gradino, chiamato Scarpata, che possiamo osservare ancora oggi e che ha anche un valore geologico molto importante. Infatti, se potessimo rimuovere tutta l’acqua e vedere la parete rocciosa nascosta dietro la cascata, potremmo osservare una successione di strati formatisi nel corso di oltre 400 milioni di anni.

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Come sono le cascate senza acqua?

Ebbene qualcuno le ha viste meno di 60 anni fa, nel lontano giugno del 1969, quando una commissione americano-canadese decise di prosciugare volontariamente le American Falls per poter togliere tutti i detriti che si erano accumulati alla base. Parliamo di grandi blocchi di roccia che ormai iniziavano ad avere un volume di oltre 100 mila metri cubi, andando a ridurre l’altezza complessiva della cascata, il che rappresentava un problema, soprattutto da un punto di vista turistico e paesaggistico. Così, quell’anno, dopo aver costruito una diga temporanea per deviare il flusso d’acqua verso la Horseshoe Falls, iniziarono i lavori per rimuovere quei massi e restituire nuova vita alla cascata.

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Cascate niagara

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Ma come è possibile?

Ma quello dell’erosione non è l’unico problema: forse non tutti sanno che le cascate del Niagara non sono sempre state dove si trovano oggi. In passato, infatti, si trovavano all’altezza di Lewiston, cioè ben 11 chilometri più a valle. Quello stesso meccanismo di erosione che abbiamo visto è continuo nel tempo e non fa altro che erodere progressivamente la roccia, facendo arretrare questo grande scalino sempre di più.In passato, infatti, era presente un'unica cascata, che si è poi separata in tre diversi flussi quando, arretrando, ha intercettato la Goat Island, cioè l'isola che c'è ancora oggi e che divide i flussi.

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Ma come è possibile?

Questo processo naturale di erosione riuscirebbe a far arretrare il fronte della cascata di circa 90 centimetri all'anno, il che è un valore importante, e proprio per questo negli anni sono state compiute numerose opere di ingegneria idraulicache hanno permesso di ridurre questo valore a soli 30 centimetri circa. Ciononostante, il destino delle cascate sembra segnato: a causa di questa continua erosione, sono destinate a scomparire, parliamo di qualcosa come 50 mila anni, ma prima o poi la continua regressione della cascata raggiungerà dei terreni facilmente erodibili, che verranno consumati in poco tempo, andando ad eliminare di fatto il salto che tutti conosciamo

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I primi che giunsero sul posto nel lontano 1678 furono gli esploratori francesi, e a questa data viene indicata spesso come scoperta delle cascate del Niagara, ma in realtà non è del tutto vero. Questo è l’anno della scoperta da parte degli europei, perché i nativi americani vivevano in quelle terre già da molto tempo, e infatti il nome stesso “Niagara” sembra derivare dalla parola nativa “Onguiara”, che significa “rumore tonante”, proprio per il suono fragoroso dell’acqua che precipita.

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Pensate che la fama di questo luogo arrivò addirittura in Croazia, dove si dice che una fotografia sbiadita delle cascate arrivò tra le mani di un giovane ragazzo ricco di ambizioni. Questo ragazzino era Nikola Tesla. Tesla, fin da piccolo, fu profondamente affascinato dalle cascate del Niagara, anche se mai avrebbe immaginato che un giorno ne sarebbe diventato protagonista. Alla fine dell’Ottocento, dopo essersi licenziato dall’azienda di Thomas Edison a seguito di un duro scontro (Tesla credeva nella corrente alternata come soluzione per trasportare energia elettrica su lunghe distanze, mentre Edison era fermamente convinto della superiorità della corrente continua), decise di collaborare con George Westinghouse, un altro grande nome dell’elettricità, che invece condivideva la visione di Tesla

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Conclusione

Grazie alla loro determinazione e alle loro idee innovative, riuscirono a portare a termine un progetto che fino a quel momento sembrava impossibile: sfruttare l’energia delle cascate del Niagara per produrre elettricità. E così, nel 1895, nacque una delle prime centrali idroelettriche della storia. Ad oggi, in realtà, questa centrale non è più attiva, anche se è visitabile dai turisti, e al suo posto sono stati realizzati altri due impianti: il Serra D'Ambec I e il Serra D'Ambec II.

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Approfondimento

La guerra delle correnti

La cosiddetta guerra delle correnti è stata una competizione commerciale del XIX secolo per il controllo dell’allora crescente mercato mondiale dell’energia elettrica; si svolse a cavallo delle due ultime decadi dell’Ottocento, quando la contrapposizione principale era fra il sistema di illuminazione pubblica con lampada ad arco, a corrente alternata e alto voltaggio (3000–6000 volt), e l’illuminazione domestica con lampada a incandescenza a basso voltaggio.

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La guerra delle correnti

Nato a Smiljan nel 1856, Nikola Tesla giunse negli Stati Uniti d’America nel 1884, approdando alla corte di Thomas Edison.Edison assunse Tesla e gli promise un premio di 50 mila dollari se egli fosse stato in grado di riprogettare il generatore di corrente continua. Tesla riuscì sorprendentemente nell’impresa, ma Edison non versò alcuna somma nelle tasche di Tesla. Allo scienziato venne invece proposto un aumento di stipendio, ma rifiutò e abbandonò l’azienda. Nel 1888 Tesla iniziò a lavorare come consulente presso la Westinghouse Electic and Manufacturing Company di George Westinghouse, interessato alle sue idee riguardo alle potenzialità della corrente alternata. Nel frattempo Edison continuò la propria programmazione imprenditoriale convinto che il futuro fosse la corrente continua.

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La guerra delle correnti

Da un lato Edison con la corrente continua, dall’altro Tesla con la corrente alternata. Il sistema di distribuzione dell’energia elettrica di Edison si basava sul mantenimento dello stesso potenziale lungo tutta la linea, dal generatore fino all’utilizzatore, ad esempio una lampadina. Tuttavia, lungo la linea, parte dell’energia veniva dissipata sotto forma di calore causando delle cadute di tensione, pertanto il potenziale erogato dal generatore doveva essere superiore al potenziale richiesto dall’utilizzatore. I limiti della corrente continua sono quindi da riferirsi alle importanti perdite lungo la linea e alle difficoltà nel coprire zone lontane dalla centrale.

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La guerra delle correnti

Tesla identificò nella corrente alternata un possibile rimedio, grazie ad un modello teorico basato sull’efficienza del trasporto a grandi distanze e sul trasformatore. Il trasformatore è in grado di aumentare o abbassare il livello della tensione a seconda delle esigenze. Inoltre, la dissipazione dell’energia dipende dall’intensità della corrente trasportata: una corrente più alta comporta maggiori perdite. Quindi, data la potenza come il prodotto tra potenziale ed intensità di corrente, aumentando il potenziale diminuisce la corrente, con conseguenti benefici dal punto di vista del trasporto.

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La guerra delle correnti

L'elefantessa topsy

Thomas Edison, durante la "guerra delle correnti", avviò una campagna diffamatoria contro la corrente alternata, definendola pericolosa e inadatta all’uso pubblico. Il caso più eclatante,e orribile, fu quello dell’elefantessa Topsy, impiegata al Luna Park di New York e nota per essersi ribellata ai maltrattamenti, arrivando a uccidere tre persone, tra cui un uomo che le aveva messo una sigaretta accesa in bocca. Poiché Topsy doveva essere soppressa, si colse l’occasione per usarla come "dimostrazione" della pericolosità della corrente alternata. Fu uccisa pubblicamente con l’elettrocuzione in circa 10 secondi. L’evento fu filmato e resta oggi una prova scioccante di come interessi economici e d’immagine possano portare a gravi atti contro la dignità degli esseri viventi.

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La guerra delle correnti

Il caso di william kemmler

Un'altro grande atto diffamatorio si ebbe successivamente quando lo stato di New York condannò sulla sedia elettrica William Kemmler per aver ucciso la sua amante con un’ascia. A causa di questo evento, Thomas Edison decise di realizzare, insieme al suo amico e produttore di sedie elettriche HP Brown, una sedia a corrente alternata da adoperare per giustiziare l’uomo. Edison continuò, quindi, nella campagna di diffamazione contro Tesla facendo costruire una sedia elettrica a corrente alternata per l’esecuzione di un prigioniero, alimentando la paura per la pericolosità dell’invenzione del rivale.

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La guerra delle correnti

La trasmissione di corrente elettrica in un impianto può avvenire sotto forma di corrente continua o corrente alternata. Le differenze tra i due tipi di energia sono molte: in primo luogo la corrente continua utilizza un flusso costante di cariche elettriche, che attraverso un conduttore, circolano sempre nella stessa direzione. La corrente alternata invece ha un andamento sinusoidale e il flusso delle sue cariche elettriche si inverte: l'intensità varia nel tempo con un andamento oscillatorio. Nei dispositivi la sigla per indicare la corrente continua è DC (Direct Current), oppure si utilizza il simbolo di una linea continua (—) con tre linee più corte (---) sotto; per la corrente alternata si utilizza invece la sigla AC (Alternating Current) o il simbolo (~).In sostanza la principale differenza tra corrente continua e alternata si trova nella modalità di funzionamento e di alimentazione degli apparecchi elettrici:

  • la corrente continua utilizza delle cariche elettriche che si muovono sempre nella stessa direzione con un ciclo continuo e costante, mentre la tensione rimane stabile nel tempo.
  • la corrente alternata utilizza un flusso di energia variabile e oscillatoria che passa da un massimo positivo a un massimo negativo. I due valori si alternano creando dei cicli che si ripetono all’infinito, in moto sinusoidale. In questo caso avremo una tensione alternata.

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La guerra delle correnti

Sebbene sia stato Tesla a ideare la corrente alternata, Edison è ricordato come il "dio dell’elettricità"perché seppe sfruttarne il potenziale economico, acquistando gran parte degli impianti elettrici del Nord America. La sua fama deriva quindi soprattutto dalla sua ricchezza, mentire il vero merito scientifico spetta a Tesla.

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