Chimica 5.0
Di Guido Saracco
I principi fondamentali
Saracco riprende i 12 principi della green chemistry di Anastas e
Warner, aggiornandoli all’era 5.0:
-Prevenzione (meglio evitare rifiuti che trattarli).
-Energie rinnovabili (idrogeno verde, solare, eolico).
-Economia circolare (riutilizzo di scarti, come CO₂ e biomasse).
-Processi “on-demand” grazie a intelligenza artificiale e stampa 3D.
Index
1. Di che cosa parliamo
2. Principi fondamentali
3. Che cos'è la chimica verde ?
4. Cosa mi ha colpito
Di che cosa parliamo?
Chimica Verde 5.0 è il manifesto di un futuro in cui la chimica smette di essere il cattivo
dell’ambiente e diventa l’arma segreta per salvarlo. Guido Saracco ci spiega come:
-L’industria può funzionare senza petrolio, usando CO₂, alghe e batteri come nuovi
"ingredienti".
-L’intelligenza artificiale e i robot possono progettare molecole pulite in tempo zero
-L’economia circolare è la vera magia: immagina un mondo dove gli scarti delle tue chips
diventano carburante per un motore.
Che cos' è la chimica verde ?
La chimica verde tradizionale (o green chemistry) si evolve con l’avvento della Quinta
Rivoluzione Industriale (Industria 5.0), che integra:
-Intelligenza Artificiale e robotica avanzata
-Internet of Things (IoT) e digitalizzazione
-Sostenibilità radicale e personalizzazione
-L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale dei processi chimici, eliminando sprechi e
tossicità, grazie a tecnologie smart e approcci sistemici.
Che cosa mi ha colpito
E infine...
Ho adorato l'idea delle "fabbriche intelligenti" che usano l'AI per ridurre sprechi e inquinamento, perché mi affascina pensare che la tecnologia non sia solo distopia, ma possa trasformarsi nell'alleata segreta dell'ambiente.
Ho trovato molto pertinente la connessione con l'attualità, infatti ho mentalmente sottolineato i passaggi sull'idrogeno verde e la carbon capture perché so che sono temi caldi. Li avevo già intravisti in articoli o post virali, e finalmente ho capito appieno la loro importanza. Infine, ho apprezzato la critica nascosta dell'autore, che ammette come non basti la tecnologia, ma serva un cambio di sistema. È una verità scomoda da libro distopico che mi ha fatto pensare: "ok, forse siamo del tutto spacciati".
Il lato "biohacker", poi, è incredibile: quando Saracco parla di batteri che mangiano la plastica o di foglie artificiali che producono energia, è pura magia.
Grazie mille per la vostra attenzione!!!
Chimica 5.0
Meriem Ismail
Created on August 29, 2025
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Transcript
Chimica 5.0
Di Guido Saracco
I principi fondamentali
Saracco riprende i 12 principi della green chemistry di Anastas e Warner, aggiornandoli all’era 5.0: -Prevenzione (meglio evitare rifiuti che trattarli). -Energie rinnovabili (idrogeno verde, solare, eolico). -Economia circolare (riutilizzo di scarti, come CO₂ e biomasse). -Processi “on-demand” grazie a intelligenza artificiale e stampa 3D.
Index
1. Di che cosa parliamo
2. Principi fondamentali
3. Che cos'è la chimica verde ?
4. Cosa mi ha colpito
Di che cosa parliamo?
Chimica Verde 5.0 è il manifesto di un futuro in cui la chimica smette di essere il cattivo dell’ambiente e diventa l’arma segreta per salvarlo. Guido Saracco ci spiega come: -L’industria può funzionare senza petrolio, usando CO₂, alghe e batteri come nuovi "ingredienti". -L’intelligenza artificiale e i robot possono progettare molecole pulite in tempo zero -L’economia circolare è la vera magia: immagina un mondo dove gli scarti delle tue chips diventano carburante per un motore.
Che cos' è la chimica verde ?
La chimica verde tradizionale (o green chemistry) si evolve con l’avvento della Quinta Rivoluzione Industriale (Industria 5.0), che integra: -Intelligenza Artificiale e robotica avanzata -Internet of Things (IoT) e digitalizzazione -Sostenibilità radicale e personalizzazione -L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale dei processi chimici, eliminando sprechi e tossicità, grazie a tecnologie smart e approcci sistemici.
Che cosa mi ha colpito
E infine...
Ho adorato l'idea delle "fabbriche intelligenti" che usano l'AI per ridurre sprechi e inquinamento, perché mi affascina pensare che la tecnologia non sia solo distopia, ma possa trasformarsi nell'alleata segreta dell'ambiente.
Ho trovato molto pertinente la connessione con l'attualità, infatti ho mentalmente sottolineato i passaggi sull'idrogeno verde e la carbon capture perché so che sono temi caldi. Li avevo già intravisti in articoli o post virali, e finalmente ho capito appieno la loro importanza. Infine, ho apprezzato la critica nascosta dell'autore, che ammette come non basti la tecnologia, ma serva un cambio di sistema. È una verità scomoda da libro distopico che mi ha fatto pensare: "ok, forse siamo del tutto spacciati".
Il lato "biohacker", poi, è incredibile: quando Saracco parla di batteri che mangiano la plastica o di foglie artificiali che producono energia, è pura magia.
Grazie mille per la vostra attenzione!!!