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INFERNO, Canto I
ex. john doe
Created on July 19, 2025
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Transcript
INFERNO, Canto I
INFO
INFORMAZIONI sulla presentazione
I seguenti tasti, trovati nella presentazione, sono da cliccarsi per ottenere maggiori informazioni su immagini ed altri elementi inseriti:
Buona visione!
INDICE
INDICE
Introduzione
Schermata iniziale
II
Immagini
Informazioni
III
Musica
Scheda finale
Introduzione
Il primo canto dell'Inferno di Dante Alighieri vede come protagonista Dante. Questo personaggio è da differenziarsi dall'Alighieri autore dell'opera; i due non coincidono, e l'autore utilizza l'omonimo personaggio come mezzo di rappresentazione per tutti gli uomini nella situazione da lui descritta.
« Nel mezzo del cammin di nostra vitami ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita. »
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Dante si trova inizialmente in una fitta selva, che rappresenta peccato e perdizione. Con l'intenzione di salvarsi e redimersi dalle male azioni compiute, intraprende il viaggio che avrebbe dovuto permettergli di portare a termine tali propositi. Tuttavia, incontra presto insidie che non aveva previsto. Durante la scalata del colle -che si tratta probabilmente del colle Calvario- verso la salvezza, è ostacolato da tre fiere, che lo terrorizzano. Dante è così intimorito che perde la speranza di arrivare in cima al colle, e decide di tornare indietro. Mentre lui precipita verso la selva, tornando al peccato, compare la figura di Virgilio, enormemente stimato da Dante, sia autore che personaggio. Egli è stato mandato da Beatrice, che guarda Dante dall'alto del Paradiso, per aiutarlo a salvarsi. Dopo una lunga conversazione con il suo "maestro", Dante lo implora di dargli aiuto per sfuggire alle fiere. Quindi, il canto si chiude con Virgilio che intraprende un nuovo cammino, seguito da Dante.
INDICE
ASSOCIAZIONI VISIVE I
La selva oscura
Sebbene non destinate direttamente all'opera di Alighieri, questi tre dipinti offrono un'immagine della foresta -la selva- che può essere considerata analoga a quella descritta nella Divina Commedia.
PROSSIMO
ASSOCIAZIONI VISIVE II
L'incontro con le fiere e Virgilio
Queste opere, a differenza delle precedenti, hanno effettivamente il diretto fine di rappresentare e illustrare l'opera.
INDICE
ASSOCIAZIONI MUSICALI I
L'angoscia del peccato
Entrambe queste composizioni hanno un generale andamento malinconico e triste anche nei punti di massima energia. Questo permette di renderle entrambe molto adatte per essere accostate a ciò che Alighieri descrive nei primi versi del canto: Dante è demoralizzato, deluso con sé stesso, angosciato.
Sergej Vasil'evič Rachmaninov, Morceaux de fantaisie (Élégie)
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Sergej Vasil'evič Rachmaninov, Concerto per piano ed orchestra n. 2
PROSSIMO
ASSOCIAZIONI MUSICALI II
La paura delle fiere
Il momento dove la paura di Dante sovrasta ogni altra emozione, l'incontro con le belve che lo ostacolano, è perfettamente rappresentabile da queste due opere, entrambe colme di energia e tensione. I momenti di vivacità si alternano a brevi sequenze più tranquille, che tengono l'ascoltatore come sul filo del rasoio, generando grande suspense.
Johann Sebastian Bach Toccata e fuga in Re minore
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Camille Saint-Saëns, Danse Macabre
PROSSIMO
ASSOCIAZIONI MUSICALI III
L'incontro con Virgilio, la fine
Infine, l'incontro con Virgilio e la ripresa della retta via portano immensa speranza a Dante. Queste due ultime composizioni affiancano gli ultimi versi con melodie sia delicate che potenti, che sembrano quasi scivolare al fianco dei due uomini.
Ludwig van Beethoven, Sonata al chiaro di luna
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Pëtr Il'ič Čajkovskij, Il lago dei cigni
«Ed ecco, quasi al cominciar de l’erta,una lonza leggera e presta molto, che di pel macolato era coverta; e non mi si partia dinanzi al volto, anzi ’mpediva tanto il mio cammino, ch’i’ fui per ritornar più volte vòlto.»
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Dante nella selva
AUTORE: Jan Van der Straet (1523-1605)DATA: 1587 TECNICA: ?
Più conosciuto come Giovanni Stradano o Stradanus, fu un pittore fiammingo molto attivo a Firenze, nonostante avesse viaggiato in numerose città per lavorare, come ad esempio Lione, Venezia, poi Firenze, ma anche Roma e Napoli. Famose le sue illustrazioni ai canti danteschi dell'Inferno. Quest'opera raffigura Dante circondato dalle tre fiere. Tuttava, in basso a sinistra, troviamo già la figura di Virgilio, che sta aspettando che Dante lo raggiunga. Infatti, il protagonista è raffigurato sul punto di camminare verso il "maestro".
Waterfall in a Hilly Wooded Landscape
Cascata in un paesaggio boscoso collinare
AUTORE: Jacob Izaaksoon van Ruisdael (1628\29 - 1682)DATA: 1655 circa TECNICA: olio su tela
Il pittore, di origini olandesi, fu uno dei principali esponenti del secolo d'oro, epoca nella storia dei Paesi Bassi che vide discipline come l'arte e le scienze olandesi divenire tra le più importanti ed apprezzate in Europa e nel mondo Occidentale. Questo dipinto rappresenta un bosco con una cascata. Sebbene sia apparentemente tranquillo, si possono notare diversi elementi che forniscono una visione più macabra del luogo. L'assoluta assenza di figure umane contribuisce a dare al quadro una sensazione di desolatezza; il tronco spezzato a destra e i rami secchi a sinistra possono essere visti come simbolici per le insidie e la rovina a cui la selva porta; persino la frenesia dell'acqua che scroscia dalle pietre può aiutare a vedere il luogo come qualcosa che ti trascina in fondo, senza la possibilità di tornare indietro, esattamente come il peccato.
Wooded Landscape with a Man Crossing a Bridge
Paesaggio boschivo con un uomo anziano sul ponte
AUTORE: Thomas Gainsborough (1727-1788)DATA: anni '80 del 1700 TECNICA: gessetto bianco e nero, pennello e inchiostro grigio, acquarello grigio su carta
Il pittore, nato e vissuto in Inghilterra, fu un importante ritrattista e paesaggista. Le sue opere variano da dipinti ad olio fino ad arrivare a veloci schizzi a gessetto e china, come quello di cui si sta parlando ora. Il quadro raffigura un bosco fitto di alberi, tratteggiati con movimenti veloci ma molto precisi e descrittivi. Al centro si può notare la figura di un uomo, un vecchio signore che attraversa un ponte. La somiglianza ai primi passi del viaggio di Dante è evidente, nonostante non intenzionale: l'uomo arranca tra alberi ed arbusti forse in cerca di un'uscita. Il tratto rapido del gesso e dell'inchiostro conferiscono un'atmosfera confusa in modo preciso, paradossalmente; le foglie e i rami costruiscono una sorta di tela di ragno dalla quale è difficile uscire.
«Allor si mosse, e io li tenni dietro.»
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Il grande bosco
AUTORE: Antonio Francesco Peruzzini (1643\46 - 1724)DATA: 1705\06 TECNICA: olio su tela
Antonio Francesco Peruzzini fu un pittore italiano. Oltre a dipinti destinati a Re e musicisti, realizzò opere commissionate da Federico de' Medici e da altre famiglie di quasi pari importanza. Il dipinto raffigura un gruppo di monaci eremiti nell'atto della preghiera: l'analogia con l'opera di Alighieri si trova, ancora una volta, nella rappresentazione del bosco come luogo cupo e insidioso. L'albero sulla sinistra ha i rami spezzati, e la scelta di colori scuri enfatizza l'impressione negativa che il luogo fornisce all'osservatore. Alcuni raggi di sole penetrano tra le frasche, ma senza riuscire ad illuminare tutto. I monaci sembrano essere affranti, come suggerisce il loro linguaggio corporeo: non sono prostrati solamente in segno di rispetto per Dio, ma anche in richiesta di salvezza.
Entering the Dark Wood
L'incontro con le fiere
AUTORE: John Flaxman (1755-1826)DATA: 1807 TECNICA: acquaforte
Il pittore e scultore britannico fu importante per il ruolo attivo nella diffusione del gusto neoclassico in Gran Bretagna, e noto anche per i monumenti sepolcrali. Ma la fama derviò anche dalle illustrazioni che realizzò sulle opere di Omero, Eschilo, Esiodo, e Dante, che ebbero l'ammirazione di importanti figure come Ingres in Francia e Bartolini in Italia. Quest'opera è particolare sia per la semplicità del tratto sia per la tecnica utilizzata. Le figure di Virgilio, Dante, e le fiere, oltre a qualche albero abbozzato, sono portate in vita con pressoché un tratto per ognuna. Tale linearità del tratto è caratteristica dell'autore, così come la tecnica dell'acquaforte: essa consiste nel corrodere ed intagliare una lastra di metallo -solitamente zinco o rame- con una sostanza acida, lasciando il segno desiderato. Inoltre, nella zona inferiore di questa illustrazione, si trova l'ultimo verso del primo canto, sia in lingua originale che nella traduzione inglese.
Dante e la lonza
AUTORE: Paul Gustave Louis Christophe Doré (1832-1883)DATA: ? TECNICA: litografia \ incisione
Conosciuto in breve come Gustave Doré, fu un importante pittore e litografo francese. La sua fama deriva principalmente proprio dalle sue raffigurazioni di episodi dei canti della Divina Commedia. In questa incisione è raffigurato Dante, il quale, dopo esere uscito dalla famigerata selva, si imbatte nella lonza. È un animale probabilmente simile ad una iena, che rappresenta uno dei tanti vizi che Dante riconosceva negli uomini: la lussuria.