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Gli arabi e l'ascesa dell'islam

I MARRA

Created on July 5, 2025

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Gli arabi e l'ascesa dell'islam

marra isabella

Chi erano gli arabi?

Gli Arabi erano le popolazioni che vivevano nella penisola arabica, un’area desertica situata tra l’Africa e l’Asia. Non esisteva un vero e proprio Stato arabo: ogni gruppo viveva in tribù, spesso guidate da un capo detto "sceicco". Molti Arabi erano beduini, cioè nomadi: si spostavano nel deserto con cammelli e tende, alla ricerca di acqua e pascoli. Altri vivevano in città come La Mecca o Yathrib (poi chiamata Medina). La religione principale era politeista: credevano in molti dèi legati alla natura o agli antenati. Nella penisola però vivevano anche piccoli gruppi di ebrei e cristiani.

L'arabia preislamica

Da tempi remoti gli Arabi abitavano questa terra arida e immensa. Terra grande come un terzo dell'Europa, ma poco popolata e in parte desertica a causa della scarsità delle piogge. Gli Arabi impararono a cercare l'acqua in profondità scavando pozzi, ma quando questa talvolta sgorgava da una sorgente, allora appariva l'oasi, stupenda di verde. Il nomadismo pastorale era il genere di vita che tali condizioni ambientali imponevano. Già da duemila anni prima di Cristo era stato addomesticato il cammello, la cui adattabilità al deserto è ben nota. Alcune popolazioni semi-nomadi coltivavano cereali, legumi e frutta, ma solo se le condizioni climatiche lo permettevano. Queste popolazioni vivevano in stretto rapporto e avevano bisogno le une delle altre. Le relazioni tra di loro erano generalmente pacifiche e di natura economica.

L'arabia preislamica

Già da duemila anni prima di Cristo era stato addomesticato il cammello, la cui adattabilità al deserto è ben nota. Alcune popolazioni semi-nomadi coltivavano cereali, legumi e frutta, ma solo se le condizioni climatiche lo permettevano. Queste popolazioni vivevano in stretto rapporto e avevano bisogno le une delle altre. Le relazioni tra di loro erano generalmente pacifiche e di natura economica.

La Mecca e la Kaʿba

La Mecca era una delle città più importanti della penisola arabica. Ospitava la Kaʿba, un santuario a forma di cubo che conteneva statue di molte divinità. Ogni anno, tribù da tutta l’Arabia andavano in pellegrinaggio alla Kaʿba, portando offerte e facendo affari. Questo rendeva La Mecca non solo un centro religioso, ma anche un centro commerciale ricco.Racchiude, fissata nel muro esterno orientale, la pietra nera (al-ḥagiar al-aswad), veneratissima nel rituale del pellegrinaggio islamico. La pietra nera era oggetto di adorazione quale idolo o piuttosto feticcio.

Chi era Maometto?

Fondatore della religione islamica. È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo.Maometto era un mercante della mecca, appartenente agli Hashimiti, un clan che faceva parte della tribù degli Quraysh. I quali ritenevano una minaccia l'Islam che, secondo loro avrebbe avuto ripercussioni negative sui profitti ricavati dai pellegrinaggi alla Ka'Ba. Nel 622 Maometto fù costretto ad allontanarsi dalla Mecca assieme ai suoi seguaci, a causa dell'stilità dei Quraysh.

il corano tra innovazioni e continuità

Il Corano è il libro sacro dell'IslamIl Corano trasmette di alcuni elementi fondamentali dell'Islam: rigoroso monoteismo senza termini mediani fra Dio creatore e l'universo creato; una provvidenza divina che si estende ai singoli individui; un'immortalità personale con un'eternità di felicità o di dolore a seconda della condotta tenuta nella vita terrena. I cristiani riconoscono che la Bibbia è opera di uomini ispirati da Dio, i musulmani ritengono che il Corano sia stato letteralmente dettato da Dio a Maometto.

la condizione femminile del Corano

Uguaglianza spirituale: Il Corano afferma che uomini e donne sono uguali di fronte a Dio e hanno la stessa importanza nella fede. Differenze di ruolo: Il Corano riconosce che uomini e donne hanno ruoli diversi nella società e nella famiglia, con responsabilità specifiche per ciascuno. Interpretazioni diverse: Le interpretazioni della condizione femminile nel Corano variano, con alcune correnti che sottolineano l'uguaglianza e altre che enfatizzano le differenze di ruolo e responsabilità. Diritti e doveri: Il Corano garantisce alle donne diritti, come il diritto all'educazione, alla proprietà e al riscatto, ma anche doveri, come la cura della casa e della famiglia. La questione del velo: Il Corano non impone l'obbligo del velo, ma alcune tradizioni islamiche lo hanno interpretato come un modo per preservare il pudore e la modestia della donna.

I 5 pilastri dell'islam

1. Shahada: È la testimonianza di fede, che recita "Non c'è divinità all'infuori di Dio (Allah), e Muhammad è il suo profeta". 2. Salat: È la preghiera rituale che viene eseguita cinque volte al giorno, rivolti verso la Mecca, e segna un momento di connessione diretta con Dio. 3. Zakat: È un'elemosina legale che i musulmani ricchi danno ai bisognosi. Questo pilastro enfatizza la responsabilità sociale e la solidarietà all'interno della comunità musulmana. 4. Sawm: È il digiuno che si osserva durante il mese di Ramadan, il nono mese del calendario islamico. I musulmani si astengono dal cibo, dalle bevande e da altre attività durante le ore diurne per purificare la propria anima e riflettere sul rapporto con Dio. 5. Hajj: È il pellegrinaggio alla Mecca, che i musulmani che ne hanno la possibilità devono compiere almeno una volta nella vita. Questo pellegrinaggio è un viaggio spirituale che unisce musulmani di tutto il mondo.

Dopo la morte di Muhammad

Dopo la morte di Maometto nel 632, la guida della comunità musulmana fu affidata ad Abu Bakr, il primo califfo, dando inizio all'era del Califfato. Questo periodo vide una rapida espansione territoriale degli Arabi, che sottrassero terre all'Impero Bizantino e fondarono importanti città, gettando le basi per l'Impero arabo-islamico. Maometto non aveva nominato un successore, e la scelta cadde su Abu Bakr, uno dei primi seguaci dell'Islam. Abu Bakr fu il primo califfo, un termine che significa "successore". Il Califfato iniziò con i quattro califfi successivi: Abu Bakr (632-634), 'Umar (634-644), 'Uthman (644-656) e 'Ali (656-660).

Gli arabi e i rapporti commerciali nel Medeiterraneo

Gli Arabi furono fondamentali per il commercio nel Mediterraneo, esercitando un controllo esteso sulle rotte marittime e agendo da intermediari tra Europa, Asia e Sud-est asiaticoPromossero lo sviluppo di rotte commerciali, scambiando beni di lusso come spezie e perle, e introducendo innovazioni come la bussola. La loro influenza si estese anche all'agricoltura e all'artigianato, portando nuove colture e tecniche in Europa, in particolare in Sicilia.

La frammentazione del califfato

Sotto la dinastia omayyade (661-750) l’Impero islamico si estende dalla Spagna al fiume Indo: un territorio immenso, che è difficile gestire anche a causa degli scontri interni tra la maggioranza sunnita e la minoranza degli sciiti legati ai discendenti di Maometto. Intorno alla metà dell’VIII secolo l’insoddisfazione nei confronti degli Omayyadi, a causa della pressione fiscale imposta per finanziare le guerre di conquista, delle discriminazioni subite dai non arabi e delle rivendicazioni sciite, sfocia in una rivolta nella regione della Persia nord-orientale (l’attuale Iran), che porta alla sostituzione della dinastia al potere con la famiglia degli Abbasidi. Nel periodo abbaside il califfato mette da parte il predominio arabo per diventare un grande stato cosmopolita e la civiltà islamica conosce un’epoca di grande splendore, ma allo stesso tempo inizia la frammentazione dell’impero, con la creazione di vari califfati indipendenti.

La frammentazione del califfato

Sotto la dinastia degli Abbasidi, al potere dal 750 fino alla metà del XIII secolo, l’impero si fonda più sull’identità religiosa che su quella territoriale. Viene fondata una nuova capitale, Baghdad, sulle rive del fiume Tigri, che diventa un grande centro religioso e culturale, ma tra VIII e IX secolo alcune famiglie prendono il potere in singole regioni, disgregando di fatto l’unità dell’impero. Subito dopo la rivolta che porta gli Abbasidi al potere, per esempio, un gruppo appartenente alla dinastia omayyade rimpiazzata fugge in Spagna e vi crea un califfato indipendente con capitale Cordova, protagonista di una grande stagione di prosperità economica e culturale. Nell’VIII secolo si rendono indipendenti anche il Marocco, la Tunisia, l’Egitto e numerose province asiatiche: la carta indica le dinastie che le governano.

La frammentazione del califfato

Nell'epoca abbaside sorse la prima autentica arte islamica, profondamente diversa da quella omayyade, che si era limitata a riciclare forme dell'ellenismo orientale. Nell'architettura vennero introdotti l'iwān, una enorme sala mancante di un lato e l'arco spezzato, che verrà poi definito persiano; i monumenti abbasidi più caratteristici furono le moschee e i palazzi di Samarra, innalzati grazie alla tecnica costruttiva del mattone crudo o cotto, e abbondanti di stucco modellato che rivestiva intere pareti. Fra le arti decorative spiccano la ceramica e i tessuti oltre agli oggetti in vetro e in cristallo di rocca intagliato. Fra i tessuti si distinsero i famosi abiti dei califfi, i ṭīrāz, le tappezzerie in lana, cotone e seta con motivi astratti o animali stilizzati.

Grazie della visione