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ALLA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI CARNEVALESCHE VALENZANESI
Gina Palumbo
Created on April 17, 2025
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Transcript
ALLA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI CARNEVALESCHE VALENZANESI
I.C. "Papa Giovanni XXIII-Capozzi-Galilei"Classi 2B, 2E, 1B, 3B Valenzano (Bari)
IL PROGETTO
Il progetto, incentrato sulla magia del Carnevale valenzanese, rappresenta un ponte culturale tra il passato e il presente. L’opportunità formativa ha coinvolto le classi 2B, 2E, 1B, 3B della scuola secondaria di primo grado, per un totale di 75 alunni. La stretta collaborazione tra i docenti di Lettere, Musica, Arte, Sostegno, Matematica e Scienze ha favorito un approccio olistico alla tematica, superando così le logiche disciplinari. La finalità è stata quella di far scoprire e far rivivere le tradizioni del passato, attraverso attività diversificate e creative, che valorizzassero il protagonismo dei singoli alunni e che culminassero in una manifestazione finale. Il progetto fortemente inclusivo ha permesso a molti alunni di estrinsecare qualità che erano nascoste.
FASI DEL PROGETTO
Evento finale Danzatori, musicisti e attori hanno indossato maschere e costumi carnevaleschi, dando vita a storie e leggende di Valenzano attraverso le loro performance. Gli addobbi e il cibo tipico non sono mancati, ricreando così un’atmosfera di tempi ormai passati. Ogni alunno ha partecipato attivamente collaborando e cooperando con docenti e compagni, per la realizzazione della manifestazione finale.
Il carnevale nella storia di Valenzano L'essenza del Carnevale a partire dagli anni ’60 ci è stata resa nota da due esperti della cultura valenzanese, il Prof. Luigi Lampignano e il musicologo Antonio Di Benedetto. I racconti, le immagini e i video che ci hanno condiviso sulle sfilate, scherzi, serenate, feste, canzoni, balli e cibi, sono stati un prezioso materiale di partenza che ha ispirato le attività successive.
Attività didattiche Gli insegnanti hanno voluto dare agli alunni l’opportunità di rivivere le vecchie tradizioni valenzanesi in allegria. Il contributo e l’interpretazione dei singoli alunni hanno rispecchiato la diversità e la ricchezza del Carnevale. L’integrazione delle attività e dei prodotti finali sono stati tasselli che si sono perfettamente incastrati per la realizzazione dell’evento finale.
STUDIO E INTERPRETAZIONE DELLA MUSICA E DEI CANTI TRADIZIONALI
Le classi 2B e 2E hanno scoperto che negli anni ‘70, la «banda dei chiacun» , il cui termine si riferisce a persone poco astute e sveglie, era costituita non da musicisti, ma da gente comune che con strumenti costruiti da sé, girava per le vie di Valenzano diffondendo melodie ritmiche. Gli alunni hanno costruito dei tamburi con materiali di recupero, realizzando con essi una sequenza ritmica popolare.
Banda dei chiacun
LA SERENATA
La «serenata» tipica del Carnevale tradizionale è stata cantata partendo dal materiale e dai suggerimenti del musicista Antonio Di Benedetto, esperto in musiche tradizionali. Si tratta della versione valenzanese di «Abbasc a la marine» . La parte cantata è stata supportata dal ritmo del tamburo e dalla chitarra, anche per facilitare l’intonazione.
La canzone
Testo in vernacolo e in italiano
USO E TRADIZIONI CARNEVALESCHI IN VERSI
La classe 2^E ha partecipato al progetto approfondendo la conoscenza degli usi e tradizioni del Carnevale valenzanese. A tal fine ci si è avvalsi di diverse metodologie di lavoro (induttivo, deduttivo, esperenziale, problem solving, ricerca individuale, lavoro a coppie e/o in piccolo gruppo, tutoring) tese a perseguire lo sviluppo delle capacità di comprensione, di rielaborazione e di comunicazione, l’acquisizione di un metodo operativo efficace e di senso di responsabilità nell’impegno e nella partecipazione all’attività didattico-educativa. Gli alunni e le alunne, attraverso lo strumento dell’intervista ai propri nonni/e, hanno svolto un’attività di ricerca per raccogliere informazioni sulle maschere tipiche del territorio, sugli usi e costumi e sulle tradizioni culinarie della festività del Carnevale.
In classe gli alunni hanno letto e analizzato filastrocche sul Carnevale composte da autori famosi come Gabriele D’Annunzio, Gianni Rodari e Mario Lodi dopodichè, lavorando a coppie e/o in piccoli gruppi, hanno composto tre filastrocche a ricalco inserendovi elementi e tradizioni carnevalesche tipiche di Valenzano e desunti dall’intervista. Inoltre, hanno composto il testo della serenata, una composizione recitata e cantata, in uso nel passato come dichiarazione d’amore dell’innamorato alla sua ragazza.
Carnevale vecchio e pazzo
Gli strumenti di carnevale
Le maschere di Carnevale
La serenata
Testo della serenata
IL CARNEVALE VALENZANESE: TRA BALLO E FOLKLORE
Le tradizioni carnevalesche, parte integrante del patrimonio culturale valenzanese, sono state studiate dalla classe 2B, da varie angolature (dal punto di vista storico e linguistico) affinché gli alunni avessero una visione completa dell’argomento. Gli studenti hanno ricostruito la storia delle tradizioni valenzanesi attraverso: - l’uso di fonti dirette ovvero mediante l’intervista ai nonni, che ha messo in luce usi, costumi, proverbi, soprannomi, specialità culinarie ed espressioni in vernacolo; - la condivisione delle informazioni per avviare discussioni collettive finalizzate allo scambio di idee e quindi all’apprendimento di conoscenze diverse; - ricerche multimediali sulle varie maschere tradizionali; - la realizzazione di una recita di gruppo sul ballo di carnevale valenzanese.
Ciascun alunno ha svolto un ruolo attivo, dando il proprio contributo nella scrittura dei testi per rendere la recita un lavoro di gruppo quanto più possibile significativo, originale e rappresentativo della cittadina valenzanese. La rappresentazione teatrale è stata realizzata in modo inclusivo, coinvolgendo tutti i componenti della classe, anche gli alunni con bisogni educativi speciali, e mettendo in atto la strategia del tutoring.
Il ballo di Carnevale
Testo in vernacolo e in italiano
MASCHERE E MASCHERINE
Gli alunni delle classi 2B e 2E hanno realizzato individualmente delle mascherine che successivamente sono state indossate per ruoli specifici nell’evento finale. E’ stata un’occasione per far sviluppare la loro creatività, per un obiettivo specifico. I materiali usati sono stati diversi, in quanto si è passati dal cartoncino alla gomma EVA, che si presta bene ad essere tagliata e incollata. Materiali di recupero trovati nelle proprie case, come piume, nastrini, bottoni, porporina, sono stati applicati alle mascherine in maniera personalizzata . La classe 3 B ha realizzato maschere in cartapesta, e una di queste, ispirata a «Medusa», realizzata integrando le scienze, mediante la rappresentazione della struttura tridimensionale della cheratina e l’arte, è risultata vincitrice del concorso internazionale «Unfold your world».
FESTONI CARNEVALESCHI E CIBO TIPICO
La classe 2B ha applicato concetti geometrici, quali il parallelismo, la perpendicolarità, la misura, il punto medio, la circonferenza, l’equidistanza per realizzare festoni colorati di carnevale, in carta, usati per abbellire l’aula magna in cui è stata svolta la manifestazione finale. Il calzone di sponsali è la tipica pietanza carnevalesca valenzanese, pertanto gli studenti hanno studiato le origini del termine e le caratteristiche botaniche, che sono state sintetizzate in un poster digitale. Gli alunni hanno ricercato immagini sugli sponsali, soprattutto su Europeana, usati per la realizzazione di focacce da offrire durante le promesse di matrimonio, e a partire da questo hanno realizzato Gif sugli sponsali che avevano per tema il carnevale o la sua funzione storica.
Matrimonio
SPONSALI E CALZONE
La classe 1B, ha svolto un percorso sull’agrobiodiversità, pertanto si è inserita nel progetto, avendo studiato i prodotti tradizionali agroalimentari pugliesi e tra questi gli sponsali. Il lavoro è stato incentrato sull’osservazione degli sponsali dal vivo e sulla loro riproduzione artistica personalizzata. Successivamente, con l’aiuto dei genitori, e dei nonni, hanno realizzato a casa il calzone di sponsali, secondo la ricetta tipica della propria famiglia, fotografando tutte le fasi e in classe hanno portato una fetta come merenda.
LA QUADRIGLIA
Particolarmente coinvolgente è stata la quadriglia, il ballo tipico delle feste che si svolgevano in casa, nei garage o nelle cantine di Valenzano. L'attività ha visto la partecipazione di tutti gli alunni delle classi seconde, che con pazienza, hanno pian piano memorizzato i diversi passi.
Quadriglia
COMPETENZE
GALLERIA FOTOGRAFICA
Abbiamo raccolto i momenti più significativi e alcuni dei lavori prodotti dagli alunni in una galleria virtuale a forma di mascherina. Buona visione!
Galleria fotografica
FEEDBACK
Al termine del progetto, abbiamo ricevuto un feedback dagli alunni delle classi seconde, che in misura maggiore avevano partecipato alle attività, usando come strumento metodologico il «traffic light». Abbiamo distribuito a ciascun alunno tre foglietti e cartoncini colorati e proposto le seguenti domande a cui rispondere: 🔴 Rosso – Cosa non ha funzionato o che difficoltà hai incontrato? Cosa è stato più difficile da realizzare nel progetto sul Carnevale di Valenzano e perché? 🟡 Giallo – Cosa si potrebbe migliorare? Cosa miglioreresti del progetto sul patrimonio culturale relativo al Carnevale di Valenzano? 🟢 Verde – Cosa ha funzionato bene? Quale attività o iniziativa ha avuto maggiore successo nel trasmettere il valore culturale del Carnevale di Valenzano? Le risposte sono state discusse in classe e rielaborate statisticamente.
Un ringraziamento particolare va al fotografo Michele Capriati, che ha curato le riprese foto e video. Gli alunni delle classi 2B, 2E, 1B, 3B insieme ai docenti Bellino, Canniello, Cofano, Colaianni, Labellarte, Giordano, Palumbo e Petrelli ringraziano per l’attenzione.