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Diritti Umani

Giuly Petricciuolo

Created on March 26, 2025

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GIULIA LUCREZIA PETRICCIUOLOGIULIA SATURNO 4^C

Diritti Umani: fondamento di libertà e dignità.

Ogni Stato deve rispettare, tutelare e applicare i diritti dell’uomo. Si distinguono tre categorie di diritti umani:

  • i diritti civili e politici;
  • i diritti economici, sociali e culturali;
  • diritti della «terza generazione», per esempio il diritto allo sviluppo e a un ambiente sano e pulito.

I Diritti Umani sono i diritti inalienabili dell’uomo, ossia i diritti che devono essere riconosciuti ad ogni persona per il solo fatto di appartenere al genere umano, indipendentemente dalle origini, appartenenze o luoghi ove la persona stessa si trova. I Diritti Umani, difatti, altro non sono che l’insieme dei diritti fondamentali dell’essere umano.

01

Cosa sono i diritti umani?

Eleanor Roosevelt, attivista e sostenitrice dei diritti delle donne, dei lavoratori, dei rifugiati e delle minoranze. che contribuì in modo decisivo alla sua stesura, la definì "la Magna Carta dell'umanità".

02

La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dall’ONU, Organizzazione Nazioni Unite, perché avesse applicazione in tutti gli stati membri. Memori degli orrori della seconda guerra mondiale, gli stati membri delle neonate Nazioni Unite mostrarono grande visione e coraggio, riponendo la loro fede in valori universali che tutelavano la libertà e la dignità di tutti gli esseri umani.

Dichiarazione universale dei diritti umani

03

Nadia Murad

È soprannominata la “Fenice guerriera” perché è riuscita a rinascere dal trauma distruttivo della violenza subita dai terroristi dell’Isis. Nadia Murad, premio Nobel per la Pace 2018, ha raccontato tutto in un libro “L’ultima ragazza. Storia della mia prigionia e della mia battaglia contro l’Isis”

Nel novembre dello stesso anno riuscì a fuggire quando un soldato dell'ISIS si scordò di chiudere a chiave la porta dell'abitazione in cui era tenuta prigioniera. Nadia trovò rifugio presso una famiglia della zona che l'aiutò a raggiungere il campo profughi di Dihok, nel nord dell'Iraq, e da lì Stoccarda, in Germania. Prima di lasciare il campo profughi, nel febbraio 2015 aveva per la prima volta testimoniato, sotto lo pseudonimo di Basima, ciò che le era accaduto al giornale La Libre Belgique.

Nell'agosto del 2014, quando era una studentessa di 21 anni, degli uomini dell'Isis giunsero nel villaggio di Kocho, radunarono la comunità yazida e uccisero 600 persone, tra cui 6 fratelli di Nadia, e la resero schiava, diventando così una delle 6,700 e più donne yazide fatte prigioniere dall'Isis in Iraq. Venne portata come schiava nella città di Mosul dove fu picchiata, ustionata con mozziconi di sigarette e stuprata dagli uomini dell'ISIS.

04

Nadia Murad

Il 16 settembre 2018, in occasione della Giornata Internazionale della Pace, Nadia Murad Basee Taha – vittima sopravvissuta alla tratta di esseri umani da parte del così detto Stato Islamico – è stata nominata “Ambasciatrice di Buona Volontà delle Nazioni Unite per la dignità dei sopravvissuti alla tratta” dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC). È la prima volta nella storia che questa onorificenza viene conferita a una vittima della tratta.

05

Premio Nobel

Il Direttore Esecutivo dell'UNODC, Yury Fedotov, ha sottolineato che "La nomina di Nadia come Ambasciatrice di Buona Volontà dell'UNODC, rappresenta un'opportunità unica per altri di unirsi a noi nella lotta alla tratta di Persone. Crediamo che lo straordinario impegno di Nadia a favore delle vittime di tali barbarie, possa spingere la gente a coalizzarsi contro questo orrore".

06

Premio Nobel

Durante la cerimonia di investitura, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha riconosciuto la risolutezza di Nadia nel dar voce a chi non ha la possibilità di farlo: "Nadia è sopravvissuta a crimini atroci. Ho pianto quando ho ascoltato la sua storia; tuttavia non ho pianto solo di tristezza. Ho pianto anche perché Nadia ha tanta forza, coraggio e dignità. Lei lotta per un mondo in cui tutti i possono vivere bambini circondati dalla pace."

07

"Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni crudeli, inumane o degradanti"

Nessuna tortura

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”

LIBERTA' DI PENSIERO

"Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere"

LIBERTA' DI ESPRESSIONE

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DIRITTI VIOLATI

Tuttavia, il diritto alla libertà di espressione non è assoluto, il che significa che può essere soggetto a restrizioni. Quest'ultime, devono essere stabilite dalla legge ed essere necessarie per proteggere altri diritti o interessi leggittimi.

Nel 2000 è stata sancita come diritto fondamentale anche dall'articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

La libertà di espressione è uno dei pilastri fondamentali che sostengono il processo democratico e la sua tutela è essenziale per vivere in una società giusta. E' un diritto umano, sancito all'articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo del 1948. Si tratta, dunque, di un diritto fondamentale. L'importanza primordiale della libertà d'espressione è riconducibile all'insieme dei rapporti di interdipendenza esistenti tra questo e tutti gli altri diritti, in quanto ne consolida l'esercizio.

Libertà di espressione

Tuttavia, l’art. 21 Cost. stabilisce il diritto del soggetto a manifestare il proprio pensiero e non l’obbligo. Pertanto, così come le altre libertà garantite costituzionalmente, anche questa è garantita non solo in positivo (ossia si può liberamente manifestare il proprio pensiero), ma anche in negativo, cioè si può anche non esprimere il proprio pensiero, le proprie idee e mantenerle segrete, e non si può essere obbligati a dichiararle, salvo si tratti di testimoniare in un processo.

La libertà di manifestazione del pensiero è un principio fondamentale della Costituzione italiana, sancito dall'articolo 21. Questo diritto prevede che ciascun soggetto possa creare liberamente un proprio pensiero e manifestarlo in qualunque luogo e con qualunque mezzo.

LIBERTA' DI PENSIERO

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Nessuna tortura

La pratica della tortura si prefigge lo scopo di annientare la personalità della vittima e negare la dignità della persona: costituisce, per questo, un crimine secondo il diritto internazionale. Il divieto assoluto della tortura o qualsiasi altro trattamento inumano o degradante è dunque un divieto che non tollera nessuna eccezione: si sostiene, infatti, che appartenga alla categoria delle norme di jus cogens, ossia una regola suprema di diritto internazionale, che non può essere ignorata da nessun Paese al mondo, indipendentemente dal fatto che esso sia parte o meno di trattati che ne sanciscono il divieto.

SITOGRAFIA

Sin dalle sue prime dichiarazioni al Consiglio di Sicurezza, Nadia ha ottenuto il consenso di numerosi Capi di Stato e leader, sensibilizzando la comunità internazionale sull'emergenza della popolazione yazida, vittima della tratta e di altri crimini commessi dallo Stato Islamico. Lo scorso maggio, la giovane yazida è intervenuta all'evento speciale dell'UNODC-US al Summit Umanitario Mondiale di Istanbul, dove la trattazione di esseri umani è stata discussa nel contesto delle emergenze umanitarie. In qualità di Ambasciatrice di Buona Volontà delle Nazioni Unite per la dignità dei sopravvissuti alla tratta, l'obiettivo prioritario di Nadia sarà quello di promuovere iniziative di sensibilizzazione per accrescere la consapevolezza a livello internazionale su questo flagello che colpisce milioni di vittime, in particolare modo i rifugiati, le donne e le ragazze.