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IL FIUME FANTASMA

Angela Frizzarin

Created on March 26, 2025

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IL FIUME FANTASMA

CONOSCIAMO IL FIUME FRIULANO PIÙ AFFASCINANTE E MISTERIOSO

docente: ANGELA FRIZZARIN

Nell'estremo nord est dell'Italia, dove le acque hanno scolpito il Carso, scorre un fiume misterioso e affascinante: il Timavo. Questo fiume nasce con il nome Reka, alle pendici del monte Snežnik (Nevoso). Scorre poi per circa 40 km su terreni impermeabili, in Slovenia, fino ad arrivare alle Škocjanske Jame (Grotte di San Canziano) dove, a contatto con i calcari, s’inabissa. A questo punto vi sono circa altri 40 km di percorso quasi sconosciuto, nelle profondità dell’altipiano carsico. L’acqua del Timavo riemerge, quindi, presso le risorgive di San Giovanni di Duino e riprende nuovamente il suo corso in superficie sfociando, dopo 2 km, nell’Adriatico.

A San Giovanni di Duino, il Timavo torna alla luce sotto forma di ricche sorgenti, le cui acque danno origine ad un unico corso d'acqua lungo appena 2 chilometri. Il fiume sbocca poi nel Golfo di Trieste. Il Timavo è il fiume più corto d'Europa , ma ha una notevole portata.

In questo spazio circondato da maestosi cipressi, pioppi e platani il fiume Timavo "risorge" dopo aver percorso 40 km sottoterra. L'area delle risorgive fin dall'antichità fu importante luogo di culto: la presenza di un fiume che sgorgava dalla terra aveva incuriosito e impaurito le popolazioni primitive.

I Romani chiamarono la zona Lacus Timavi, anche se la linea di costa era ben diversa da quella attuale. Le testimonianze attestano l'esistenza di numerose e ricche ville, in un territorio ricco di traffici commerciali e di bellezze naturali.Il Lacus Timavi era collegato alla rete stradale della via Gemina, che collegava Aquileia e Tergeste, e dalla via che portava a Emona (Lubiana) attraverso la valle del Vipacco.

Del Timavo parlarono storici e poeti, greci e latini
... eppure rimane il mistero delle "bocche" del Timavo, i punti da cui "risorge" il fiume. Alcuni nell'antichità parlavano di sette sorgenti, altri ancora di nove... Oggi ne risultano tre. La morfologia della zona è sicuramente mutata e la piena del fiume influisce sui punti in cui l'acqua affiora dal terreno.

Resti archeologici testimoniano l'esistenza di culti nella zona di questo fiume misterioso che risalgono addirittura al 129 a.C., quando Plinio racconta un'impresa di un console romano. Altre testimonianze fanno riferimento a una divinità chiamata Temavi o Timau probabilmente di origine veneta, ma anche a Saturno, il Dio delle semine e delle acque, e a quello di Ercole.

Accanto alle risorgive del Timavo vi è la chiesa di San Giovanni in Tuba, più volte distrutta e ricostruita, risalente al IV secolo.

approfondimenti

  • Lacus Timavi
  • L'abisso di Trebiciano
  • La voce dell'acqua