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REPUBBLICA di venezia

RITA FRASCARO

Created on March 25, 2025

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Transcript

REPUBBLICA di venezia

REDAZIONE DEL MEMORANDUM

Salve, sono il consigliere del Doge, colui che è a capo della Repubblica di Venezia. Oggi presenterò il mio memorandum, un progetto per consolidare il nostro Stato Regionale.

PRESENTAZIONE ••

CONTESTO

Ci troviamo in un periodo in cui la penisola è divisa in numerosi Stati regionali indipendenti che spesso sono in competizione tra loro, dando vita a un sistema di alleanze e conflitti che noi definiamo come "equilibrio”

CONTESTO STORICO

Partiamo con l'analizzare il contesto in cui ciò troviamo, in modo da poter motivare le mie scelte:

Avere una buona gestione economica, ottenendo il supporto delle varie classi sociali

OBIETTIVI ••

Nel rispetto della grandezza e della prosperità della Serenissima, ritengo che gli scopi di questo memorandum siano i seguenti:

Esaltare la maestà e la potenza di Venezia

Istruire, consigliare e guidare con criterio e raziocinio

Assicurare la continuità del buon governo, tramandando la sapienza dell’amministrazione

Riconoscere il valore delle arti e della conoscenza

Avere un piano di difesa dalle potenze europee, mostrando la nostra grandezza

SOLUZIONI

Potremmo attuare diverse strategie per consolidare il potere, sia attraverso riforme interne che mediante espansione territoriale. Di seguito, alcune possibili soluzioni:

CONSOLIDAMENTO DEL POTERE ••

Possediamo un sistema politico altamente strutturato, che garantisce stabilità. Il governo è basato su un equilibrio tra le principali famiglie aristocratiche su un complesso sistema di magistrature, evitando il rischio di tirannia. Il Doge è la figura più rappresentativa, eletto a vita dal Maggior Consiglio. Tuttavia, i suoi poteri sono limitati e controllati.

Il Doge è la massima autorità, ma ha poteri limitati da varie assemblee. Egli deve mantenere l’armonia tra le classi sociali per garantire la stabilità della Repubblica. Definisco di seguito delle proposte per rafforzare le relazioni con le classi sociali:

  • Inclusione del popolo: Ampliare la partecipazione del popolo potrebbe favorire un maggior benessere all’interno della società, implementando politiche di supporto per le classi lavoratrici.
  • Limitazione del lusso aristocratico promuovendo leggi per evitare eccessi tra i nobili per una maggiore equità.

Ci distinguiamo per una struttura sociale e politica in equilibrio tra le diverse classi e un sistema di governo complesso, divisa principalmente in tre classi:

  • Aristocrazia: famiglie nobili che hanno il potere politico, economico, e l’accesso alle cariche pubbliche e al Maggior Consiglio
  • Borghesia: professionisti, mercanti e artigiani benestanti. Non hanno accesso alle cariche più elevate, ma possono ricoprire posizioni di rilievo.
  • Popolani: più numerosi, composta da lavoratori e artigiani, con limitati ruoli politici

RAPPORTO CON LE CLASSI SOCIALI ••

Questa cartina ci può essere di aiuto ad evidenziare i rapporti fra noi e i diversi Stati della penisola.

CARTINA ESPLICATIVA

PROPOSTE

POLITICA ESTERA: RAPPORTI CON GLI STATI DELLA PENISOLA

DUCATO DI MILANO

Abbiamo avuto degli screzi con Milano, che sfociarono in conflitti per il controllo di territori come Brescia e Bergamo che erano strategici. La rivalità si calmò con la Pace di Lodi nel 1454, stabilendo un equilibrio di potere.

REPUBBLICA DI FIRENZE

Ci siamo alleati con Firenze per contrastare l’espansionismo milanese, avendo comune interesse nel mantenere l’equilibrio.

DUCATO DI FERRARA

Tra il 1482 e il 1484 abbiamo vissuto la Guerra del Sale, al termine della quale abbiamo annesso il Polesine di Rovigo.

PROPOSTE

POLITICA ESTERA: RAPPORTI CON GLI STATI EUROPEI

IMPERO OTTOMANO

la minaccia ottomana mette a rischio i nostri possedimenti nel Mediterraneo orientale.

REGNO DI FRANCIA E MONARCHIA ASBURGICA

cerchiamo di mantenere una posizione neutrale, evitando di essere coinvolti nelle lotte fra queste potenze, pur firmando accordi commerciali vantaggiosi.

SPAGNA

dobbiamo confrontarci con una crescente competizione nel controllo delle rotte commerciali mediterranee.

SOLUZIONI

PENISOLA ITALICA

  • Forma di governo: noi siamo una Repubblica oligarchica, governata dal Doge e dal Maggior Consiglio, a differenza degli degli altri stati italiani (come il Ducato di Milano o il Regno di Napoli), che sono monarchie o signorie con un potere più accentrato nelle mani di un sovrano.
  • Espansione territoriale: Mentre Firenze e Milano puntano sul dominio sulla terraferma italiana, noi perpetriamo una dominazione marittima con lo Stato da Mar (possedimenti marittimi) e conquista di aree sulla Terraferma.
  • Economia e commercio: A differenza di altre città come Firenze, la cui economia è dominata dal settore bancario, noi fondiamo la ricchezza sul commercio marittimo, e l’artigianato di lusso (vetro, seta, spezie).
  • Militare: Non disponiamo di un esercito permanente, ma facciamo uso di mercenari, a differenza di stati come Milano, che sviluppano proprie forze armate stabili

DIFFERENZE••

Ci distinguiamo dagli altri stati europei e italiani per il modello politico, economico e sociale. Tuttavia, presentiamo anche delle differenze che, se non gestite, potrebbero diventare punti di debolezza.

SOLUZIONI

STATI EUROPEI

  • Centralizzazione del potere: noi siamo una repubblica oligarchica, mentre stati come Francia e Inghilterra stanno sviluppando monarchie centralizzate con un potente potere regio.
  • Espansione territoriale: La Spagna e il Portogallo iniziano le loro esplorazioni atlantiche, mentre noi siamo focalizzati sul Mediterraneo orientale, potendo perdere opportunità commerciali.
  • Forza militare: Regni come Francia e Inghilterra investono in eserciti permanenti e artiglieria moderna, mentre la Serenissima si affida ancora a mercenari e alla sua flotta.

  • Nuove rotte commerciali: ricercare nuove vie commerciali verso l'Europa settentrionale e occidentale per ridurre la dipendenza dalle rotte tradizionali ed evitare i rischi legati a conflitti.
  • Innovazione manifatturiera: L'adozione di nuove invenzioni per aumentare la competitività e la qualità dei prodotti sul mercato internazionale.
  • Riforma del Sistema Fiscale: Introdurre un sistema più efficiente, riducendo l'onere fiscale sui ceti produttivi, per aumentare l'attività economica e le entrate statali.
  • Potenziamenti portuali: Modernizzare e ampliare i porti per facilitare il commercio, ridurre i tempi di carico e scarico delle merci, intrigando un maggior numero di commercianti.
  • Sviluppo finanziario: Creare istituzioni finanziarie solide (banche) per consolidare il ruolo di Venezia come centro finanziario europeo.

Per rafforzare ulteriormente la nostra prosperità economica, si potrebbero considerare le seguenti strategie:.

Gestione economica

  • Introdurre agevolazioni fiscali per coloro che investono in opere d'arte e progetti culturali, avendo una maggiore partecipazione privata nel mecenatismo.
  • Istituire accademie dedicate allo studio e alla pratica delle arti, per formare nuovi talenti e favorire la scena artistica locale.
  • Organizzare eventi culturali per aumentare la produzione artistica e attrarre artisti e appassionati da altre regioni.
  • Valorizzare e promuovere le eccellenze artigianali veneziane, come la lavorazione del vetro di Murano, aumentandone il prestigio.
Così facendo, si potrebbe rafforzare il ruolo culturale, affiancando la potenza economica a quella culturale.
CONTESTO

ARTI E CULTURA: MECENATISMO ••

Di seguito propongo delle possibili proposte per incrementare il Mecenatismo e la Cultura a Venezia:

Conclusioni

Per concludere, l’approccio che suggerisco è quello di un potere accentrato ma flessibile, che garantisca stabilità interna senza compromettere la prosperità economica. Venezia si distingue come potenza mercantile e culturale, con una diplomazia raffinata e una gestione oculata delle proprie risorse. L’obiettivo principale è bilanciare il potere con le esigenze economiche e sociali, assicurando il predominio della Repubblica senza scatenare tensioni interne. In politica estera, ci serve un atteggiamento cauto, per mantenere l’equilibrio tra le potenze italiane ed europee, consolidando al tempo stesso le posizioni strategiche. Il nostro modello si basa su stabilità, ricchezza e buon controllo delle istituzioni, elementi che ne garantiscono la longevità e il prestigio.

BIBLIOGRAFIA

Venezia, 27 marzo 1489

Rafforzare il Controllo del Doge e del Maggior Consiglio

  • Consiglio Ristretto del Doge: Ridurre l’influenza delle famiglie più potenti creando un piccolo gruppo di consiglieri scelti direttamente dal Doge per gestire gli affari urgenti.
  • Elezione del Doge: Rendere il processo di elezione più esclusivo, aumentando il numero di persone che possano eleggerlo
  • Evitare che alcune famiglie diventino troppo potenti, impedendo accumuli di ricchezze
Centralizzazione Amministrativa e Controllo Territoriale
  • Corpo di amministratori: Creare una rete di governatori veneziani nelle province della Terraferma per rafforzare il controllo diretto, riducendo l’autonomia delle città conquistate.
  • Gestione economica diretta delle città: Evitare che le città di Terraferma sviluppino economie indipendenti da Venezia.
Rafforzamento del Potere Militare e Difensivo
  • Creazione di una milizia aristocratica: Formare un corpo militare d’élite composto solo da aristocratici per garantire fedeltà assoluta allo Stato.
  • Potenziamento delle fortezze strategiche: Più fortificazioni nei punti chiave della Terraferma e dello Stato da Mar per difendere i territori da attacchi esterni.
  • Espansione della flotta da guerra: Creare una flotta più numerosa per proteggere le rotte commerciali e impedire incursioni.