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Le donne del bauhaus

Carola Carazzato

Created on March 22, 2025

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Transcript

Le donne del bauhaus

Carola Carazzato, Elisa Bordonaro e Linda Castelli
COME ERANO TRATTATE LE DONNE?

LA SCUOLA DEL BAUHAUS

Nonostante Walter affermasse di essere un innovatore per le sue idee sulla parità, egli non rispettava completamente la sua parola. Gropius infatti pensava che le donne non fossero, né fisicamente né geneticamente preparate per studiare determinate materie, in quanto secondo lui, esse pensassero in due dimensioni piuttosto che in tre come gli uomini. Questo pensiero portò, nonostante le iscrizioni alla scuola fossero per la maggior parte femminili, ad avere materie,come l'architettura riservate esclusivamente agli uomini.

Walter Gropius è stato un designer,, architetto e urbanista tedesco, nato a Berlino nel 1883. Ma sopratutto è ricordato per essere stato il fondatore della scuola del Bauhaus, che ha rivoluzionato il design che conosciamo noi oggi.

LA SCUOLA DEL BAUHAUS

Le donne del Bauhaus si chiamano così perché esse hanno studiato nella scuola di Bauhaus , in Germania, che fu fatta chiudere dai nazisti per le sue idee rivoluzionarie

La scuola del Bauhaus è stata fondata nel 1919. La sua fondazione è stata mossa dal desiderio di costruire una società nuova basata sulla parità di genere ed essa ha annunciato una nuova era del design innovativo e dell'architettura. Infatti, il suo fondatore, Walter Gropius compose "il manifesto del Bauhaus", ovvero un documento ricco di regole con l'obiettivo di riportare l'architettura, la scultura e la pittura all'artigianato. In più, il manifesto, prometteva che la nuova scuola sarebbe stata un luogo aperto a "qualsiasi persona di buona reputazione, indipendentemente dall'età o dal sesso".

La paritÀ di genERE

Come veniva applicato nella scuola?

Lobbiettivo n.5 dell'agenda 2030 consiste nel raggiungere la completa parità di genere tra uomini e donne, in ambiti come il lavoro, la politica, l'istruzione e in generale nella società. Questo obbiettivo é necessario per garantire un mondo in pace, ma sfortunatamente, esso deve ancora essere pienamente raggiunto. In alcuni paesi del mondo, infatti, si é estremamente lontani dal raggiungerlo , nonostante negli anni ci siano stati, lo stesso, dei miglioramenti.

Come abbiamo già accennato prima, alle donne che si iscrivevano alla scuola del Bauhaus, veniva promesso il rispetto di questo diritto. Ma in realtà, alle donne era proibito partecipare ad alcune classi riservate solo al genere maschile. Erano presenti laboratori separati, tra uomini e donne, per esempio il laboratorio tessile era riservato esclusivamente alle donne. Ma nonostante i pregiudizi e gli ostacoli, anche dopo la chiusura della scuola, molte donne riuscirono ad intraprendere una carriera nei diversi ambiti artistici insegnati nella scuola come la tessitura, la pittura, la ceramica, la fotografia e molte altre, fino ad arrivare all'architettura. Le donne del Bauhaus hanno sempre lottato, facendo sentire la propria voce, per non essere sottomesse dagli uomini, e molte di loro ce l'hanno fatta.

il nome Bauhaus è infatti formato dalle parole tedesche Bau (costruzione) e Haus (casa). In questa concezione, costruire la casa vuol dire anche realizzare un’idea nuova di società, in cui i cittadini vivono civilmente

bauahus "una scuola democratica"

ill nazismo contro Bauhaus

Il Bauhaus, scuola fondata da Gropius dopo la prima guerra mondiale con lo scopo di dare ai suoi studenti i mezzi per creare una società evoluta, fu la prima scuola a potere essere definita democratica e con il suo operato riuscì a condizionare l’estetica fino ai giorni nostri. La scuola essendo appunto costruita dopo la prima guerra mondiale infatti viene considerata come un movimento sociale di difesa verso la catastrofe storica appena accaduta. Gropius infatti decise di prendere parte alle ricostruzione del paese costruendo un’istituzione da cui, secondo lei avrebbe potuto prendere spunto non soltanto la germania ma il mondo intero. Nonostante i suoi pochi anni di attività infatti la scuola riuscì a creare un cambiamento autentico che durò a lungo nel tempo, grazie anche alle altre tre sedi sparse nella la Germania.

il nazismo contro bauahus

il Bauhaus "una scuola democratica"

La scuola del Bauhaus è sempre stata considerata non solo democratica ma anche agli antipodi del regime e per questo quando il nazismo prese il potere in Germania la fece chiudere per paura che diffondesse i suoi messaggi rivoluzionari alla gente. essa infatti era fondata sul principio della collaborazione, della ricerca comune tra maestri e allievi, parecchi dei quali sono ben presto diventati docenti. inoltre la scuola aveva gli stessi principi di una società democratica, cioè funzionale e non gerarchica e si autocomandava, cioè si forma e sviluppa da sé, organizza ed orienta il proprio progresso. Le idee di progettazione del Bauhaus, fortunatamente, sono sopravvissute al nazismo, e sono state alla base della nascita del design industriale e grafico, andando ad influire sull’estetica di quasi tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. Le opere del Bauhaus sono così importanti da essere state dichiarate, nel, patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Questa è la cosiddetta african Chair, ideata da Marcel Breuer, uno degli insegnanti della prestigiosa scuola. L’opera è una seduta in legno modellato a mano rivestita con i tessuti disegnati dalla tessitrice Gunta Stölz, progettata nel 1921. La struttura a cinque zampe simile a un trono" di legno di quercia ci suggerisce il grande lavoro a mano. I montanti dello schienale sono punteggiati da fori e fanno da struttura per la tessitura di Gunta Stölz. Tra i montanti lei estende fili di curvatura, attorno ai quali, possiamo notare un motivo astratto colorato. La grande quantità e varietà di colore dello schienale e del cuscino del sedile le possiamo ritrovare sul telaio in legno. Questo lavoro è conservato e fa oggi parte dell’archivio della scuola del Bauhaus.

Arrivò a Weimar nel 1919, dopo aver studiato a Monaco e avere trascorso due anni al fronte come crocerossina, ma purtroppo scoprì subito che, al rivoluzionario Bauhaus, le donne eramo ancora relegate al telaio. In sette anni riuscì a organizzare e dirigere il laboratorio di tessitura, che diventerà poi, ben presto, il laboratorio di maggior successo della scuola, grazie proprio alle sue stoffe. Gunta poi, si sposterà alla ricerca di colleghi e colleghe da cui imparare tecniche di lavorazione e tintura innovative, sperimenterà con le proprietà dei nuovi materiali, collaborerà alla ideazione di mobili e infine, trasferirà nel design dei suoi arazzi e tappeti l’arte contemporanea, con opere di Paul Klee e Kandinsky, che come lei, furono insegnanti della scuola.

GUNTA STÖLZ

Gunta Stölz è stata una famosa e rivoluzionaria designer tedesca, nata a Monaco di Baviera nel 1897. Ha iniziato la sua formazione artistica alla Scuola di arti applicate di Monaco, focalizzandosi sullo studio della pittura e della ceramica tra il ‘14 e il ‘16 e poi, a seguito della prima guerra mondiale, ha studiato al Bauhaus, seguendo il laboratorio di tessitura. Gunta Stölz è stata l'unica donna capace di conquistare la direzione di un laboratorio della scuola di arte del Bauhaus.

Le Gunta Stölz ha voluto imparare tecniche di lavorazione e tintura tradizionali senza smettere di sperimentare con vecchi e nuovi materiali.
Le stoffe Bauhaus firmate dal laboratorio di Gunta Stölzl erano sinonimo di qualità, innovazione e modernità

GUNTA STÖLZ

Successivamente poi, la designer, verrà costretta a dimettersi nel 1931 e si trasferirà in Svizzera. Qui inizierà una nuova vita e una nuova carriera di imprenditrice. Infatti, aprirà lo stabilimento tessile “Flora”, che verrà chiuso poi nel 1967. Gunta Stölz muore nel 1983 in Svizzera. Le sue opere si possono ancora ammirare nei più grandi musei del mondo.

Lucia Moholy

la fotografa del Bauhaus

Nella fotografia, come in tanti altri settori, essere “la moglie di” qualcuno può essere uno svantaggio. Questo è il caso di Lucia Moholy, conusciuta principalmente per i suoi scatti della scuola di Bauahus e per suo marito diventato famoso grazie a lei e ai suoi lavori di cui egli prese il merito. Molti dei suoi lavori infatti, erano spesso attribuiti a suo marito, oppure a Gropius. Lucia è nata a Praga dove studiò filosofia e storia dell'arte, prima di trasferirsi in germania dove lavorò nel mondo dell'editoria. nello stesso periodo pubblicò diversi scritti sotto uno pseudonimo maschile. Quando incontrò il suo futuro marito essa era già una famosa scrittrice che si stava avvicinando alla fortografia e suo marito non era nessuno. ma questo non cambiò il fatto che quando i due si trasferirono al Bauhaus dove vivetttero per 5 anni, il marito di lucia prese il merito di molti degli scatti fatti da Lucia che lo resero pian piano più famoso si lei. Lucia, infatti in questi anni, fotografò le opere e documentò i momenti più importanti del Bauhaus cme le lezioni, gli allievi, la vita all’interno della scuola. Furono anni importanti per la fotografa, che non solo acquisì dimestichezza con il mezzo fotografico, ma con i suoi scatti aiutò la scuola ad acquisire la sua identità e a costruire la sua immagine.

Lucia Moholy è riuscita, a fatica, a ritagliarsi uno spazio nel mondo della fotografia, lottando per vedersi riconosciute le foto che realizzava e che costituiscono una delle più importanti testimonianze della scuola di arte e disegno che si affermò in Germania negli anni che precedettero l’avvento del Nazismo.

Lucia Moholy

la fotografa del Bauhaus

Tuttavia, nonostante gli anni trascorsi a documentare nellombra uno dei movimenti più importanti del secolo, la fotografa non ottenne mai il giusto riconoscimento. Le fotografie che scattò non sono infatti mai accreditate come sue. La firma è sempre del marito, che nel frattempo era diventato famoso, e per questo i due si lasciarono. Negli anni successivi si allontanò sempre più dalla fotografia per dedicarsi all’insegnamento. Era una donna colta, molto preparata e dalle mille risorse. La sua vita in Germania era però minacciata dal Nazismo: fu costretta a scappare a Londra, dove riprese a occuparsi di fotografia e a scrivere.uando il suo ex maritoa strasferirsi con lui, offrendole una cattedra all’università, Lucia rifiutò perchè non aveva intenzione di dover dipendere ancora da un uomo non aveva più voglia di dover dipendere da un uomo, sepcialmente non da quello che laveva sempre tenuta nell’ombra. Lucia Moholy voleva fare da sola, e così fece.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale fu anche invitata dall’UNESCO a realizzare diversi progetti sul Medio Oriente nei quali viaggiò, realizzò documentari, fotografò moltissimo. Per molti anni, prima di morire in svizzera, Lucia combatté una lunga battaglia, anche legale, per far sì che il suo lavoro fotografico venisse riconosciuto. Quando fu costretta a lasciare Berlino per paura del fascismo, infatti, lasciò tutti i suoi negativi, che finirono nelle mani di Walter G. che utilizzò moltissime delle sue foto per illustrare cataloghi e libri sul movimento. Lucia rimase inpotente per molti anni finchè decise di rivolgersi ad una avvocato dopodiché iniziò una lunga battaglia legale; Lucia scriveva lunghe lettere a Gropius implorandolo di restituirle le sue foto ma solo alla fine degli anni Sessanta, Lucia Moholy si vide restituire una parte delle fotografie che aveva scattato in quegli anni. E fu anche grazie ai suoi straordinari scatti che il Bauhaus era diventato un movimento osannato e conosciuto in tutto il mondo.

Nel 1938 apre nel suo appartamento un piccolo centro di accoglienza per i figli degli emigrati politici tedeschi e austriaci che però chiuse dopo poco tempo a causa delle frequenti incursioni e dei più persistenti controlli da parte delle truppe nazziste. Nel settembre del 1944 Pavel, il marito di friedl, viene deportato ad Auschwitz. Il mese seguente, Friedl sceglie volontariamente di essere trasferita nel campo di sterminio dove il marito era stato rinchiuso, ma mentre Pavel riesce a sopravvivere, Friedl muore insieme a molti suoi alunni il 9 ottobre del 1944 a Birkenau.

FRIEDL DICKER-BRANDEIS

Friedl dicker Brandeis é stata una docente della scuola del Bauhaus e una delle pioniere dell'arte terapia nata a Vienna nel 1898.All'età di 17 anni si specializza nel design tessile, successivamente, dopo diversi incarichi, le viene assegnata una cattedra nella scuola del Bauhaus.Nel corso della sua vita si appassionò anche alla musica partecipando ai corsi di Arnold Schönberg.All'età di 28 anni si trasferisce a Vienna e apre un atelier dove si dedica alla progettazione di edifici, appartamenti, rilegature e tessuti ma dopo 8 anni l'atelier viene chiuso, perciò Friedl si unisce a un gruppo politico comunista ma dopo una manifestazione antifascista viene arrestata. Dopo la reclusione decise di emigrare a Praga dove aderisce a movimenti comunisti e partecipa sommosse antifasciste continuando a dedicarsi al design e l'arte.

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Grazie per l'attenzione