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PRESENTAZIONE GOTICO

arte

Created on March 22, 2025

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PRESENTAZIONE GOTICO

a opera di balsamo leonardo, DE ROSA LORENZO E ROATI DANIELE

start

Giotto

Scuola romana

Cimabue

Pittura

Scultura in Italia

Gotico in Italia

Gotico in Francia
introduzione

Introduzione al gotico

Il Gotico è un movimento artistico nato nel XII secolo in Europa, caratterizzato da cattedrali slanciate, archi ogivali e decorazioni elaborate. Si diffuse anche nella pittura e nella scultura, portando maggiore espressività. In seguito, il termine influenzò la letteratura e la cultura moderna, dando vita al romanzo gotico e a movimenti artistici ispirati al mistero e all’oscuro.

Introduzione gotico

Il Gotico francese nacque nel XII secolo con l'abbazia di Saint-Denis e si diffuse con cattedrali imponenti come Notre-Dame de Paris e Chartres. Caratterizzato da archi ogivali, volte a crociera, grandi vetrate e archi rampanti, si sviluppò in quattro fasi: primitivo, classico, radiante e fiammeggiante. Influenzò l’architettura in tutta Europa e ancora oggi le sue cattedrali sono capolavori artistici.

Gotico in Francia

La Cattedrale di Notre-Dame de Paris, costruita tra il 1163 e il 1345, è un capolavoro dell'architettura gotica, famosa per la sua facciata, i rosoni e le gargolle. Ha ospitato eventi storici, come l’incoronazione di Napoleone, ed è stata fonte di ispirazione per il romanzo di Victor Hugo. Dopo l'incendio del 2019, che ha danneggiato la guglia e il tetto, sono iniziati lavori di restauro per riportarla al suo splendore. Notre-Dame resta un simbolo culturale e spirituale della Francia.

Notre-Dame

La Sainte-Chapelle, costruita tra il 1238 e il 1248 dal re Luigi IX, è una cappella gotica situata sull'Île de la Cité a Parigi. Famosa per le sue vetrate colorate che raccontano storie bibliche, è un capolavoro dell'architettura gotica, con una struttura leggera e slanciata. Originariamente destinata a ospitare le reliquie sacre, la cappella è un simbolo della potenza e devozione del re. Oggi, è una delle principali attrazioni turistiche di Parigi.

Sainte-Chapelle

Il gotico in Italia (XIII-XV secolo) si distingue dal gotico francese per un’architettura più orizzontale, l’uso di marmi policromi e una forte influenza classica. Le cattedrali italiane preferiscono la decorazione ad affresco rispetto alle vetrate colorate. Tra gli esempi più celebri ci sono il Duomo di Milano, il Duomo di Siena, il Duomo di Orvieto e la Basilica di Santa Croce a Firenze.

Gotico in Italia

La Basilica di San Francesco ad Assisi è composta da due chiese sovrapposte: la Chiesa Inferiore, più semplice e sobria, dove sono custodite le spoglie di San Francesco, e la Chiesa Superiore, più grandiosa, con affreschi di artisti come Giotto che raccontano la vita di San Francesco e di Cristo. Gli affreschi della basilica sono tra i capolavori dell’arte medievale, segnando il passaggio dal Medioevo al Rinascimento.

Basilica San Franceco ad Assisi

La Chiesa di San Lorenzo Maggiore a Napoli, fondata nel XIII secolo da Carlo I d’Angiò, mescola stile gotico e romanico. Ha una pianta a croce latina, una navata unica e un transetto gotico. L’interno, arricchito da decorazioni barocche, ospita importanti sepolcri e opere d’arte. Sotto la chiesa si trovano resti di un mercato romano, rendendola un importante sito storico e archeologico.

San Lorenzo Maggiore

La scultura gotica in Italia (XIII-XV secolo) si distingue per una maggiore dinamicità e realismo, con una rappresentazione più naturale dei soggetti sacri e umani. Sebbene influenzata dal gotico francese, si adatta alle tradizioni italiane, con sculture in legno e marmo presenti in chiese e cattedrali, su portali, altari e pulpiti. Artisti come Niccolò e Giovanni Pisano furono tra i protagonisti di questo stile, che segna il passaggio dall’arte medievale al Rinascimento.

Scultura in Italia

Giovanni Pisano (1250-1315) è stato un scultore italiano noto per il suo realismo emotivo e la dinamicità delle sue opere. Figlio di Nicola Pisano, il suo stile è più drammatico e vivace, con figure in movimento. Le sue opere principali includono il pulpito di Siena e il pulpito di Pistoia, che mostrano una maggiore intensità emotiva rispetto a quelle del padre. Giovanni ha influenzato la transizione dal gotico al Rinascimento, introducendo un nuovo livello di espressività e psicologia nelle sue sculture.

Nicola Pisano (1220-1284) è stato un importante scultore medievale, noto per il suo ruolo nell’evoluzione della scultura gotica in Italia. Il suo capolavoro più celebre è il pulpito del Battistero di Pisa, che combina influenze classiche e un maggiore realismo, segnando un punto di svolta nell’arte medievale. Pisano ha influenzato la scultura rinascimentale, con il suo stile che univa la tradizione medievale con la resa naturale della figura umana. Ha lavorato anche a Siena e Foggia, lasciando un’impronta duratura nell’arte italiana.

Giovanni Pisano

Nicola Pisano

La Madonna con il Bambino è un tema centrale nell’arte cristiana, simboleggiando la maternità divina e la protezione della Vergine Maria verso Gesù. Rappresentata in vari stili, la figura è inizialmente più ieratica nell’arte bizantina, mentre nel gotico e nel Rinascimento assume tratti più umanizzati e realistici, esprimendo emozioni delicate e intimità. Artisti come Giotto e Michelangelo hanno reso questo soggetto un’icona di grande bellezza e spiritualità.

La Madonna con il Bambino

La pittura gotica si sviluppò in Europa tra il XIII e il XV secolo, evolvendosi dal romanico e influenzata dall’architettura gotica. Questo stile pittorico si caratterizza per l’uso di affreschi, pale d’altare, decorazioni di manoscritti e vetrate colorate. I temi principali erano religiosi, con rappresentazioni della Madonna con il Bambino, scene della vita di Cristo e dei santi. Artisti come Giotto, Simone Martini, Duccio di Buoninsegna, Pietro Cavallini e i fratelli Ambrogio e Pietro Lorenzetti sono tra i principali esponenti di questo periodo.

La pittura

Giunta Pisano è stato un pittore del XIII secolo, esponente della scuola pisana. Il suo stile univa influenze bizantine a primi tentativi di realismo, anticipando alcune caratteristiche del gotico. Sebbene legato alla tradizione bizantina, Giunta cercò di inserire nella sua arte un maggiore naturalismo, specialmente nelle figure sacre.

Giunta Pisano

Cimabue (circa 1240-1302) è stato un pittore italiano che ha segnato la transizione dalla pittura bizantina al Rinascimento. Sebbene mantenesse elementi stilizzati, introdusse innovazioni come una maggiore attenzione alla tridimensionalità e alla rappresentazione realistica delle figure. Le sue opere principali includono la Madonna di Santa Trinita e il Crocifisso di Santa Croce. Maestro di Giotto, Cimabue ha influenzato profondamente lo sviluppo dell’arte rinascimentale, preparando il terreno per il naturalismo di Giotto e degli artisti successivi.

Opere principali

Cimabue

La Scuola Romana nel Medioevo (XII-XIV secolo) fu un centro artistico influenzato dall’arte bizantina, ma con un progressivo sviluppo del naturalismo. Specializzata in mosaici e affreschi, operava nelle basiliche romane sotto la committenza papale. Caratteristiche principali • Uso di ori e colori brillanti con figure ieratiche. • Maggiore attenzione alle espressioni e alla narrazione. • Tecniche di mosaico e affresco per la decorazione monumentale. Principali esponenti • Pietro Cavallini: mosaici di Santa Maria in Trastevere, affresco del Giudizio Universale in Santa Cecilia. • Jacopo Torriti: mosaico absidale di Santa Maria Maggiore. • Filippo Rusuti: mosaico della facciata di Santa Maria Maggiore. La Scuola Romana anticipò l’arte di Giotto, segnando la transizione dal bizantinismo al Gotico italiano.

La Scuola Romana

Il mosaico absidale di Santa Maria Maggiore, realizzato da Jacopo Torriti nel 1295, raffigura l’Incoronazione della Vergine da parte di Cristo, circondati da angeli, santi e apostoli. L’opera combina l’influenza bizantina, con l’uso dell’oro e la simmetria, con elementi più gotici, come l’espressività delle figure e il senso di movimento. Commissionato da Papa Niccolò IV, rappresenta uno dei massimi esempi della Scuola Romana medievale

Mosaico absidale di Santa Maria Maggiore

Le Storie di San Francesco sono una serie di rappresentazioni artistiche che raccontano episodi significativi della vita di San Francesco d’Assisi, tra cui la sua conversione, la predica agli uccelli, i miracoli e la sua morte. Queste storie sono state rappresentate in numerosi cicli pittorici, affreschi e vetrate, specialmente tra il XIII e il XIV secolo. Tra le opere più celebri ci sono gli affreschi di Giotto nella Basilica di San Francesco ad Assisi (28 scene della sua vita), gli affreschi di Simone Martini e le vetrate della stessa basilica. Le storie riflettono la spiritualità medievale e hanno segnato una rivoluzione nell’arte, introducendo rappresentazioni più realistiche e narrative, vicine alla quotidianità e alla spiritualità di San Francesco.

Le Storie di San Francesco

Giotto di Bondone (1267-1337) fu un pittore e architetto rivoluzionario del Trecento, noto per aver introdotto il realismo nella pittura, superando lo stile bizantino. Innovò con l’uso della prospettiva, del chiaroscuro e dell’espressione emotiva nelle figure. Le sue opere più celebri includono gli affreschi della Cappella degli Scrovegni a Padova e quelli della Basilica di San Francesco ad Assisi. Progettò anche il Campanile di Santa Maria del Fiore a Firenze. Giotto segnò il passaggio al Rinascimento, influenzando artisti come Masaccio e Michelangelo.

Giotto

Il Crocifisso di Giotto, realizzato tra il 1290 e il 1300, si trova nella Chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. Quest’opera segna una svolta nell’arte sacra, allontanandosi dallo stile bizantino per un realismo maggiore. Giotto rappresenta Cristo sulla croce con un’espressione di sofferenza fisica, conferendo alla figura un aspetto più umano e naturale, pur mantenendo la sua dignità divina. Questo crocifisso è un esempio chiave del passaggio al naturalismo nel medioevo.

Crocifisso

La Cappella degli Scrovegni di Padova, affrescata da Giotto tra il 1303 e il 1305, è un capolavoro della pittura medievale. Commissionata dal banchiere Enrico Scrovegni, presenta un ciclo di affreschi con le Storie della Vergine e di Cristo, il Giudizio Universale e le Allegorie dei Vizi e delle Virtù. Giotto innovò con l’uso della prospettiva, del chiaroscuro e dell’espressione emotiva, rendendo le scene più realistiche. Tra le opere più celebri c’è il “Bacio di Giuda”, carico di drammaticità. La Cappella è un’opera fondamentale nella transizione verso il Rinascimento.

Cappella degli Scrovegni

Il Giudizio Universale di Giotto, situato nella Basilica di San Francesco ad Assisi, rappresenta la seconda venuta di Cristo e il giudizio finale delle anime. Cristo, al centro, giudica le anime, separando i beati dai dannati. Le anime dei beati sono condotte al Paradiso, mentre quelle dei dannati sono trascinate all’Inferno. Giotto introduce un realismo emotivo e una narrazione chiara, con espressioni naturali e drammatiche che enfatizzano la sofferenza e la beatitudine. L’opera segna una svolta verso il naturalismo nell’arte medievale, allontanandosi dallo stile bizantino.

Il Giudizio Universale

Il Dono del Mantello è un episodio simbolico della vita di San Francesco d’Assisi, in cui, dopo la sua conversione, offre il suo mantello a un povero, rinunciando ai beni materiali. Questo gesto rappresenta il suo ideale di povertà, umiltà e dedicazione agli altri. Nelle Storie di San Francesco, il Dono del Mantello simboleggia la sua missione di vivere secondo gli insegnamenti di Cristo, abbandonando il mondo e i beni terreni.

DONO DEL MANTELLO

Il Crocifisso di San Domenico di Cimabue (1270-1275) è un’opera fondamentale della pittura medievale, conservata nella Chiesa di San Domenico ad Arezzo. Segna il passaggio dallo stile bizantino a uno più naturalistico, anticipando Giotto. Cristo è raffigurato con un corpo arcuato e un volto sofferente, con un uso innovativo del chiaroscuro e un drappeggio più realistico. Quest’opera introduce un forte senso di umanità e pathos, influenzando profondamente l’arte occidentale successiva.

CROCIFISSO 1

Il pulpito del Battistero di Pisa, realizzato da Nicola Pisano tra il 1259 e il 1260, è un capolavoro che segna la transizione dal romanico al gotico. Realizzato in marmo, presenta scenari biblici come il Battesimo di Cristo e la Natività, caratterizzati da un realismo innovativo e un’attenzione ai dettagli anatomici, influenzata dall’arte romana antica. Le figure sono più plastiche e dinamiche, introducendo un nuovo linguaggio scultoreo che anticipa il Rinascimento. L’opera ha avuto una grande influenza sulla scultura italiana, segnando un punto di svolta nell’arte medievale.

PULPITO DEL BATTISTERO DI PISA

Il Crocifisso di Cimabue al Museo dell’Opera di Santa Croce a Firenze, realizzato tra il 1270 e il 1280 e lungo circa 4,5 metri, è un capolavoro della pittura medievale. Originariamente destinato alla chiesa di Santa Croce, raffigura un Cristo crocifisso con un’espressione intensa di sofferenza, grazie all’uso innovativo del chiaroscuro e a una resa più realistica, che rompeva con la rigidità bizantina. L’opera ha subito gravi danni durante l’alluvione del 1966, subendo il distacco di gran parte della pittura, ma dopo il restauro rappresenta un simbolo fondamentale dell’evoluzione verso l’arte gotica e rinascimentale.

CROCIFISSO 2

ESTERNO

L’esterno di San Lorenzo Maggiore a Napoli unisce elementi gotici e barocchi. La facciata, modificata nel XVIII secolo da Ferdinando Sanfelice, ha un aspetto sobrio con un grande finestrone. Il campanile medievale, in piperno scuro, risale al XIV secolo. Il complesso comprende anche un chiostro e un’area archeologica con resti di un mercato romano.

La Maestà di Cimabue esposta al Louvre è un dipinto della fine del XIII secolo che raffigura la Vergine regnante con il Bambino. L’opera unisce elementi della tradizione bizantina – come lo sfondo dorato e le figure solenne – a una nuova sensibilità che anticipa un approccio più naturalistico e umano. Le espressioni dei volti, più drammatiche e cariche di pathos rispetto ai modelli precedenti, evidenziano l’innovazione stilistica di Cimabue, ponendo le basi per il successivo sviluppo dell’arte italiana nel Trecento.

MAESTA' NEL LOUVRE

L'esterno delle cattedrali gotiche Osservando la chiesa dall'eternhi, sul mir aprevaenza di sint. ture verticali, come pilastri e archi, sul muro continuo, che tende a scomparire. Si parla, per questo, di struttura "a scheletro" * La chiesa si caratterizza per l'altezza della navata centrale, che spicca su quelle laterali, molto più basse. * La marcata differenza di altezza trale navate porta all'esigenza di creare dei supporti che, dall'esterno, superino il tetto delle navate laterali per collegarsi al culmine di quella centrale. In tal modo, lungo i fianchi e nel coro, sopra le navate laterali, si innalzano gli archi rampanti (1). Essi assorbono la spinta laterale della copenura, scaricando il peso sur contraltori (2), posti lungo il perimetro esterno. * La presenze quasi esclusiva di elementi portanti lineari (piastri, archi rampanti) determina l'apertura di ampi finestroni, per lo piùa bifora. Il coronamento di queste aperture annuncia lutilizzo quasi esclusivo di un nuovo tipo di arco, l'arco a sesto acuto, composto da due sezioni di arco unite in alto da un vertice appuntito. i finestroni della navata centrale, che si aprono sopra il tetto delle navate laterali, corrispondono al claristorio (o cleristorio, 3), che giunge fino alla copertura. * Molteplici torri e torrette accentuano il verticalismo della chiesa. Sono le guglie (4) e i più piccoli pinnacoli (5), posti alla sommità di pilastri. In genere, un'alta guglia si innalza all'incrocio del transetto con la navata centrale e, vista la prevalenza dell'architettura francese per questo tipo di costruzioni, è detta flèche. * A partire dal Nord Europa, si diffonde il modello di chiese con due alte torri (6) che inquadrano la facciata. * Pilastri e nicchie sono ornati da numerose sculture ad altorilievo o a tuttotondo. * I portali presentano una strombatura (cioè un graduale restringimento verso l'interno, 7). Essa ha lo scopo di rendere più monumentale la facciata e consente di ospitare un più alto numero di figure scolpite. * Ampi rosoni (finestroni circolari, 8) sono posti sulla facciata principale o sui transetti e presentano motivi scolpiti, radiali e concentrici, che fungono da cornice ai vetri policromi.

* Le campate sono coperte da volte a crociera (11), che scaricano il peso sui pilastri mediante i costoloni. * Gli archi e le volte sono a sesto acuto. * Attorno al coro o nella zona absidale corre un deambulatorio (12), con cappelle radiali (13). * Le campate sono in genere rettangolari. * Il transetto (14) è posto a circa metà della chiesa e sporge di poco dal suo perimetro. * Per l'avanzamento del transetto verso il centro della chiesa, il coro (15) assume grande estensione. * Sopra le arcate della navata centrale si apre il triforio (16).

L'interno delle cattedrali gotiche * Verticalismo ateentuato dello spazio: la navata centrale e molto più Lstorfura ne acetate dele sparo.& narala cencane * Nele aret si apone sosienualinana dapialcia lace (8) alta di quelle laterali. : Ingenete ta cheooloanacun-plastropordapiaskia lascio (3), compasti da una colonna o un pilastro poligonale a cui sono addos- Sale colonnine (pilastro incantonato), Queste proseguono negli archi e nelle volte, diventando costoloni (10)

Il pulpito del Battistero di Pistoia (1301-1303) di Giovanni Pisano è un capolavoro della scultura gotica, caratterizzato da un forte realismo emotivo. Rispetto al padre Nicola, Giovanni introduce un maggiore dinamismo nelle scene, come la Natività e la Strage degli Innocenti, con figure più espressive e movimentate. Le scene bibliche sono caratterizzate da un’intensa drammaticità e una cura per la psicologia dei personaggi, segnando un passo verso l’arte rinascimentale. Questo pulpito ha influenzato profondamente la scultura successiva, anticipando elementi del Rinascimento.

PULPITO DEL BATTISTERO DI PISTOIA

La rinuncia agli averi di San Francesco d’Assisi avvenne nel 1206, quando, dopo un incontro con suo padre, Francesco si spogliò dei suoi vestiti e rinunciò ufficialmente a tutte le sue ricchezze. Questo gesto simbolizzava il suo distacco dai beni materiali e la sua totale dedizione a Dio, adottando una vita di povertà. L’episodio è un momento cruciale della sua conversione e viene rappresentato in molte opere artistiche come simbolo di umiltà e adesione al messaggio cristiano.

RINUNCIA AGLI AVERI

La pianta della Sainte-Chapelle è semplice ma funzionale, con due livelli sovrapposti: • Cappella inferiore: a navata unica, con colonne sottili e soffitto basso, destinata alla servitù. • Cappella superiore: a navata unica senza transetto, con pareti quasi interamente in vetrate istoriate, riservata al re e alla corte. L’architettura esalta la verticalità e la luce, senza deambulatorio né cappelle laterali.

PIANTA

INTERNO

L’interno di Notre-Dame ha una navata centrale alta 33 metri, con colonne slanciate e volte a crociera. Il coro è circondato da un deambulatorio con cappelle radiali. Le vetrate istoriate e i tre rosoni creano un’atmosfera mistica. L’interno è decorato con statue, affreschi e un grande organo da oltre 8.000 canne, esaltando la spiritualità e la grandiosità gotica.

L’esterno di Notre-Dame è caratterizzato dalla facciata occidentale con tre portali scolpiti, la Galleria dei Re, un grande rosone e le due torri campanarie. Gli archi rampanti sostengono la struttura e permettono grandi vetrate. Il transetto ha due rosoni monumentali, mentre la cattedrale è decorata con gargoyle, pinnacoli e guglie, esaltando lo stile gotico.

ESTERNO

PIANTA

La pianta di Notre-Dame di Parigi è a croce latina, con tre navate principali, un transetto poco sporgente e un coro semicircolare con deambulatorio e cappelle radiali. La facciata occidentale ha tre portali e due torri campanarie. Gli archi rampanti sostengono le alte volte gotiche, permettendo grandi vetrate istoriate. La struttura segna il passaggio dal gotico primitivo al gotico maturo.

PIANTA

La pianta della Basilica di San Francesco ad Assisi è composta da due chiese sovrapposte: • Chiesa Inferiore: Ha una pianta a croce latina, con una navata centrale e due laterali, semplice e sobria, che riflette lo spirito di umiltà di San Francesco. Include una cripta con la tomba del santo. • Chiesa Superiore: Ha una pianta più grande e imponente, con una navata centrale e decorazioni più ricche, ma sempre mantenendo un senso di equilibrio e sobrietà.

L’interno di San Lorenzo Maggiore a Napoli presenta una navata centrale unica con colonne corinzie e un transetto che crea una zona centrale ampia. L’abside è semicircolare con l’altare maggiore, e l’interno è ricco di cappelle laterali decorate in stile barocco. Vi si trovano affreschi e sculture di grande valore. Sotto la chiesa, sono visibili i resti di un mercato romano.

INTERNO

La Maestà di Cimabue a Firenze raffigura la Vergine regnante con il Bambino ed è realizzata alla fine del XIII secolo. L’opera segna la transizione dallo stile bizantino a una rappresentazione più umana e naturalistica, anticipando le innovazioni di Giotto. La Madonna appare imponente e serena, con l’uso del dorato che accentua la sua autorità spirituale e la raffinatezza dei dettagli artistici.

MAESTA' A FIRENZE

PIANTA

La pianta della Chiesa di San Lorenzo Maggiore a Napoli è a croce latina, con una navata unica e cappelle laterali. Il transetto è poco sporgente e l’abside è semicircolare. L’interno è arricchito da affreschi e stucchi barocchi, mentre sotto la chiesa si trova un sotterraneo archeologico con resti di un mercato romano.

INTERNO

L’interno della Basilica di San Francesco è suddiviso in due sezioni: • Chiesa Inferiore: Caratterizzata da un’atmosfera sobria e umile, con affreschi di Giotto che raccontano la vita di San Francesco. • Chiesa Superiore: Più grandiosa, con affreschi che rappresentano la vita di Cristo e di San Francesco, opera di artisti come Giotto e Cimabue.

ESTERNO

L’esterno della Basilica di San Francesco ad Assisi combina elementi romanici e gotici, riflettendo la fusione di tradizioni architettoniche. La facciata, in pietra del Subasio che assume tonalità rosa durante il giorno, presenta un portale bipartito e un rosone, tipici del gotico francese, ma con dettagli che richiamano l’arte umbra. Il campanile, massiccio e senza aperture, aggiunge robustezza alla struttura.

Il Crocifisso di Giunta Pisano (XIII secolo) è un’opera che fonde la tradizione bizantina con primi accenni di naturalismo. Cristo è rappresentato in una posizione rigida e frontale, tipica dell’arte bizantina, ma con dettagli che iniziano a suggerire una maggiore attenzione alla figura umana e alla sua espressione. L’opera si trova al Museo Nazionale di San Matteo a Pisa.

CROCIFISSO

ESTERNO

L’esterno della Sainte-Chapelle di Parigi è un esempio perfetto di gotico rayonnant, caratterizzato da verticalità slanciata, grandi vetrate e una struttura leggera con archi rampanti minimi. La facciata occidentale presenta un grande rosone aggiunto nel XV secolo, mentre la cappella è sormontata da una guglia di 75 metri (ricostruita nel XIX secolo). Essendo parte dell’antico Palazzo della Cité, l’esterno è più compatto rispetto alle cattedrali gotiche, ma mantiene un’eleganza raffinata.

L’interno della Sainte-Chapelle è un capolavoro del gotico rayonnant, dominato dalla luce delle vetrate istoriate che coprono quasi interamente le pareti. • Cappella inferiore: più bassa, con colonne sottili, volte stellate e decorazioni con il fleur-de-lis, destinata alla servitù. •Cappella superiore: ampia e luminosa, con 15 immense vetrate, un rosone gotico, colonne dorate e un tempo sede delle reliquie della Passione. L’effetto visivo è di leggerezza e spiritualità, con un’architettura che sembra dissolversi nella luce colorata.

INTERNO