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Nel mondo dei sogni danteschi

Viola Sommaruga

Created on March 21, 2025

Dantedì

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Transcript

Alessia t. e viola s.3BC

Nel mondo dei sogni danteschi

Finale
Sitografia
Paragone con Freud
L'interpretazione
Purgatorio
Vita Nova
L'Inferno
Altri riferimenti
Il sogno della madre
Le modalità
Il sonno

INDice

Dante narcolettico
Introduzione

Introduzione

Nelle sue opere Dante descrive :

  • I suoi sogni;
  • Quegli altrui;
  • Il suo viaggio usando il sogno come espediente letterario;
  • I sonnellini;
  • La stanchezza fisica e mentale;
  • Gli svenimenti.

Dante soffriva forse di narcolessia?

La tesi di Giuseppe Piazzi.

Lo svenimento
Il risveglio
Il terremoto
Lo smarrimento

If I

If III

If IV

Il sonno

If V

Vita Nova III

L'assopimento e il risveglio

Inferno X

"Quando s'accorse d'alcuna dimora ch'io facëa dinanzi a la risposta, supin ricadde e più non parve fora."

“onde io sostenea sì grande angoscia, che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere, anzi si ruppe e fui disvegliato."

Il sogno della madre di Dante

Vita di Dante

Degli Abati

"Pareva alla gentil donna nel suo sonno essere sotto uno altissimo alloro, sopra uno verde prato, allato ad una chiarissima fonte, e quivi si sentia partorire uno figliuolo, il quale in brevissimo tempo, nutricandosi solo delle orbache, le quali dello alloro cadevano, e delle onde della chiara fonte, le parea che divenisse un pastore, e s’ingegnasse a suo potere d’avere delle fronde dell’albero, il cui frutto l’avea nudrito; e, a ciò sforzandosi, le parea vederlo cadere, e nel rilevarsi non uomo più, ma uno paone il vedea divenuto. Della qual cosa tanta ammirazione le giunse, che ruppe il sonno; né guari di tempo passò che il termine debito al suo parto venne, e partorì uno figliuolo, il quale di comune consentimento col padre di lui per nome chiamaron Dante."

Bella
Atossa
Confessioni
Le Persiame
Santa Monica

Altri riferimenti

Inferno canto XXVI

"Ma se presso al mattin del ver si sogna, tu sentirai di qua da picciol tempo di quel che Prato, non ch’altri, t’agogna. "

Capitolo III

“A ciascun’alma presa e gentil core”.

Vita Nova

donna pietosa e di novella etate

Capitolo XXII

  • Canto IX
  • Canto XVIII (descritto nel XIX)
  • Canto XXVII

Tre sogni profetici:

Purgatorio

Santa Lucia
Ganimede
Aquila
Monte Ida

"in sogno mi parea veder sospesa un’aguglia nel ciel con penne d’oro, con l’ali aperte e a calare intesa; ed esser mi parea là dove fuoro abbandonati i suoi da Ganimede, quando fu ratto al sommo consistoro. Fra me pensava: ‘Forse questa fiede pur qui per uso, e forse d’altro loco disdegna di portarne suso in piede’. Poi mi parea che, poi rotata un poco, terribil come folgor discendesse, e me rapisse suso infino al foco. Ivi parea che ella e io ardesse; e sì lo ‘ncendio imaginato cosse, che convenne che ‘l sonno si rompesse."

Primo sogno

SECONDO sOGNO

Femina balba

"Io la mirava; e come ‘l sol conforta le fredde membra che la notte aggrava, così lo sguardo mio le facea scorta la lingua, e poscia tutta la drizzava in poco d’ora, e lo smarrito volto, com’ amor vuol, così le colorava. Poi ch’ell’avea ‘l parlar così disciolto, cominciava a cantar sì, che con pena da lei avrei mio intento rivolto. «Io son», cantava, «io son dolce serena, che’ marinari in mezzo mar dismago; tanto son di piacere a sentir piena! Io volsi Ulisse del suo cammin vago al canto mio; e qual meco s’ausa, rado sen parte; sì tutto l’appago!». "

Donna santa e presta

Terzo sogno

"Ne l’ora, credo, che de l’oriente, prima raggiò nel monte Citerea, che di foco d’amor par sempre ardente, giovane e bella in sogno mi parea donna vedere andar per una l,anda cogliendo fiori; e cantando dicea: «Sappia qualunque il mio nome dimanda ch’i’ mi son Lia, e vo movendo intorno le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi a lo specchio, qui m’addorno; ma mia suora Rachel mai non si smaga dal suo miraglio, e siede tutto giorno. Ell’è d’i suoi belli occhi veder vaga com’io de l’addornarmi con le mani; lei lo vedere, e me l’ovrare appaga»."

L'interpretazione

01

Bibbia

Genesi 37-50

02

Macrobio

Commentario al Somnium Scipionis

03

Sant'Agostino

le Confessioni e De Genesi Ad Litteram

04

Freud

Freud

Nella Divima Commedia , descrive i propri sogni e utilizza spesso le metafore del sogno. Da quello che dice, comprendiamo come egli, molti secoli prima di Freud, fosse già un profondo conoscitore dei sogni e delle loro misteriose caratteristiche.

Sitografia

  • https://www.dire.it/25-03-2021/615289-dante-alighieri-era-narcolettico/
  • https://offtopicmagazine.net/2018/09/01/dante-lalto-sonno-e-la-maravigliosa-visione-prima-parte/
  • http://www.cassiciaco.it/navigazione/iconografia/tematiche/monica/06_sogno.html
  • https://prezi.com/p/3cf8bwgf_gwb/il-sogno-di-atossa/
  • https://quadernidelascaletta.it/rubriche/dante-e-il-sogno-poesia-in-forma-di-visione/
  • https://www.foliamagazine.it/il-sogno-di-dante/
  • https://www.dantetemplare.com/2019/03/28/dante-precursore-di-freud/
  • https://divinacommedia.weebly.com/purgatorio-canto-iii.html

Grazie per l'attenzione

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Inferno V

"Mentre che l'uno spirto questo disse, l'altro piangea; sì che di pietade io venni men così com'io morisse. E caddi come corpo morto cade."

Inferno IV

"Ruppemi l'alto sonno ne la testa un greve truono, sì ch'io mi riscossi come persona ch'è per forza desta; "

Donna santa e presta

"Ancor non era sua bocca richiusa, quand’ una donna apparve santa e presta lunghesso me per far colei confusa. "

Femina balba

"mi venne in sogno una femmina balba, ne li occhi guercia, e sovra i piè distorta, con le man monche, e di colore scialba."

"La terra lagrimosa diede vento, che balenò una luce vermiglia la qual mi vinse ciascun sentimento; e caddi come l’uom cui sonno piglia."

Inferno III

Inferno I

"Io non so ben ridir com'i' v'intrai, tant'era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai. "