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Tommaso Buscetta
leo bernini
Created on March 21, 2025
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Presentazione
TELEVISIone
presentazione a televisione
Nella Sicilia dei primi anni '80 è in corso una guerra tra le cosche mafiose per il controllo sul traffico della droga. Il boss Tommaso Buscetta fugge in Brasile per nascondersi e, da lontano, assiste impotente all'omicidio dei suoi due figli e del fratello a Palermo.
Il traditore
Tommaso Buscetta 1928-2000 è stato uno dei più noti e importanti pentiti della mafia siciliana. Nato a Palermo, entrò a far parte di Cosa Nostra, dove ricoprì ruoli di rilievo in attività illegali come il traffico di droga e le estorsioni. Dopo anni di carriera criminale, fu arrestato e condannato, ma nel 1984 decise di collaborare con la giustizia, fornendo informazioni cruciali sulla struttura e le operazioni della mafia, inclusi i suoi legami internazionali. Le sue testimonianze furono determinanti per il Maxi Processo del 1986-1987, il più grande processo contro la mafia, che portò alla condanna di centinaia di mafiosi e al decimamento di parte di Cosa Nostra. Nonostante la sua collaborazione, Buscetta visse sotto minaccia costante e morì in Brasile nel 2000, lasciando un'eredità significativa nella lotta contro la criminalità organizzata in Italia.
Chi era Tommaso Buscetta?
Questa frase, pronunciata da Buscetta durante una delle sue dichiarazioni come collaboratore di giustizia, è diventata storica per il suo impatto. Rappresenta il disprezzo che Buscetta provava verso l'organizzazione mafiosa che aveva fatto parte per molti anni. Il suo linguaggio diretto e crudo rifletteva il suo distacco dalla criminalità e il suo desiderio di tagliare ogni legame con Cosa Nostra, pur riconoscendo l'enormità e la corruzione che essa aveva causato.