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Da dove arrivano gli ingredienti della nutella?

Stefania Fiamingo

Created on March 20, 2025

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Da dove arrivano gli ingredienti della nutella?

"In questa mappa interattiva, scoprirete informazioni sugli ingredienti principali della nostra amata Nutella e sulle loro origini. Un viaggio alla scoperta delle materie prime che rendono unica questa delizia!"

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Zucchero: Brasile

La canna da zucchero e il suo impatto nella coltivazione

La canna da zucchero è spesso coltivata in aree dove un tempo sorgeva una lussureggiante foresta tropicale. Mentre per il cacao sono principalmente i paesi dell’Africa occidentale a subire le conseguenze di una produzione insostenibile, che in questi anni ha visto triplicare i suoi numeri, per lo zucchero è il Brasile il primo paese produttore al mondo. La sua coltivazione ha contribuito considerevolmente alla deforestazione soprattutto nel periodo dal 2002 al 2012

La canna da zucchero è di origine asiatica ed è coltivata nelle zone climatiche equatoriali, tropicali. Il Brasile è il primo Paese produttore. La superficie di terre coltivate a canna da zucchero nel mondo è di 31 milioni di ettari, praticamente l’estensione dell’Italia: i più grandi produttori sono Brasile, India e Cina.

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Cacao: Costa d'Avorio

Costa d’Avorio e Ghana rappresentano da soli quasi due terzi della produzione mondiale e hanno costruito parti importanti delle loro economie sul cacao. Tuttavia, nonostante questi Paesi rappresentino una parte essenziale in un mercato da quasi 50 miliardi di dollari all’anno, le loro economie sono in cattive acque. Non solo: anche se questi stati coltivano percentuali enormi di cacao, le loro fabbriche e le loro imprese non figurano tra i maggiori produttori mondiali di cioccolato.Anche il cioccolato, come altri beni, è oggetto di scontro nei rapporti tra nord e sud del mondo con i paesi di quest’ultimo che chiedono un sistema di produzione più equo.

30%
Della produzione a livello mondiale

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Turchia e Italia: nocciole

Turchia: È il primo produttore mondiale di nocciole, con circa 700.000-800.000 tonnellate annue (60-70% del totale mondiale). Le coltivazioni sono concentrate lungo la costa del Mar Nero (Ordu, Giresun, Trabzon). La maggior parte delle nocciole viene esportata, soprattutto in Europa. Italia: È il secondo produttore mondiale, con circa 100.000-130.000 tonnellate annue. Le principali regioni produttrici sono Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia. L'Italia si distingue per la qualità delle nocciole, molto richieste dall’industria dolciaria (es. Ferrero).

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Indonesia: olio di palma

L'Indonesia è il principale produttore mondiale di olio di palma, con piantagioni concentrate a Sumatra e Borneo. La produzione, pur essendo efficiente, ha impatti ambientali negativi, tra cui la deforestazione, la perdita di biodiversità e l'aumento delle emissioni di gas serra. Socialmente, solleva preoccupazioni legate ai diritti dei lavoratori e alle condizioni di vita delle comunità locali. Per migliorare la sostenibilità, sono nate iniziative come la Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO), che promuove pratiche più responsabili, ma la crescente domanda globale rende difficile bilanciare crescita economica, protezione ambientale e diritti umani.

85%

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Nocciole in Italia

L'Italia è un importante produttore di nocciole, con regioni come il Piemonte, la Campania, la Sicilia e il Lazio al centro della produzione. La varietà più pregiata è la Tonda Gentile Trilobata del Piemonte. Le nocciole italiane sono coltivate in terreni collinari e raccolte manualmente tra agosto e ottobre. Dopo la raccolta, vengono essiccate, sgusciate e trasformate in prodotti come pasta di nocciole e olio. Le nocciole italiane sono molto richieste a livello internazionale, soprattutto per il cioccolato e la Nutella. Il settore offre opportunità di lavoro, ma affronta sfide come la concorrenza estera e i cambiamenti climatici.

UL’ampliarsi delle terre destinate a questa coltivazione è proporzionale all’aumento di livelli di malnutrizione, con l’agricoltura famigliare e quella destinata al consumo locale fortemente penalizzate, e con la diffusione di fenomeni come il land grabbing che accentrano ulteriormente la proprietà della terra. Inoltre risultano notevoli danni all’ambiente dovuti sia all’impoverimento progressivo del suolo e alla perdita di biodiversità, sia alla contaminazione del terreno e delle risorse idriche a causa dell’uso massiccio di fertilizzanti e diserbanti chimici.

  • L'eccessivo consumo di zucchero è unfattore di rischio per le malattie metaboliche
  • 50% è il limite massimo raccomandato dall'OMS
  • un Italiano medio ne consuma 27kg all'anno

La produzione dell'olio di palma

L'Indonesia è uno dei principali produttori mondiali di olio di palma, ma la sua produzione ha impatti ambientali e sociali significativi. La deforestazione per fare spazio alle piantagioni di palma da olio causa la perdita di biodiversità e contribuisce alle emissioni di gas serra. Sebbene crei posti di lavoro, le condizioni nelle piantagioni sono spesso difficili e le comunità locali possono perdere l'accesso alle risorse naturali. Sono stati introdotti sforzi per una produzione più sostenibile, come la Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO), ma la crescente domanda globale continua a rappresentare una sfida.

Le nocciole in Turchia

La Turchia è il principale produttore mondiale di nocciole, con la maggior parte della produzione nelle regioni del Mar Nero. La coltivazione avviene su terreni collinari, con un clima ideale per la crescita. La raccolta è manuale, seguita da essiccazione, sgusciatura e selezione delle nocciole. Dopo, vengono trasformate in prodotti come pasta e olio di nocciole, utilizzati principalmente nell'industria alimentare, come nella produzione di Nutella. Questo settore fornisce occupazione a milioni di persone e ha un impatto economico significativo, ma solleva anche preoccupazioni per la sostenibilità e l'uso di pesticidi.

Turchia o Italia?

Le nocciole del Piemonte si caratterizzano per la loro consistenza, per il dolce, l’intensità olfattiva e per la percezione della frutta a nocciolo più intense rispetto agli altri campioni.Nelle nocciole del Lazio sono percepiti odori gradevoli di frutta, ma il profilo denota percezioni elevate di vegetale secco e lesso oltre un lieve sentore di rancido.Le nocciole della Turchia si caratterizzano per una maggiore regolarità della forma ma con percezioni di frutta essiccata, tostato e caseoso.

Il cacao

Il cacao, fulcro dell’Africa Occidentale Francofona (AOF), rende la Costa d’Avorio il principale produttore mondiale di fave di cacao, fondamentali per la produzione del cioccolato. Nonostante costituisca la risorsa economica principale del paese, contribuendo dal 10% al 15% del PIL ivoriano, il cacao continua a beneficiare esclusivamente le multinazionali occidentali che lo lavorano e lo commercializzano. La deforestazione, la povertà dei produttori, le piantagioni clandestine, lo sfruttamento minorile, le disparità di genere, la corruzione, la scomparsa della biodiversità e il degrado ambientale rappresentano le principali distorsioni legate alle piantagioni di cacao dell’Africa occidentale.

Nonostante queste problematiche siano note da decenni, i successi ottenuti finora dal governo ivoriano, dal terzo settore e dalla comunità internazionale sono stati pochi, sia in termini di protezione ambientale che di tutela dei produttori locali. A rischio è il futuro di una filiera fragile come quella del cacao, materia prima sempre più richiesta a livello mondiale, ma ancora lontana dalle buone pratiche agricole necessarie per la sua sopravvivenza.