Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

sfruttamento minorile

sofia lucrezia Diogu

Created on March 20, 2025

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Higher Education Presentation

Psychedelic Presentation

Vaporwave presentation

Geniaflix Presentation

Vintage Mosaic Presentation

Modern Zen Presentation

Newspaper Presentation

Transcript

Cirino Giovanni, Dioguardi Sofia Lucrezia, Giuliano Fabrizio, Romagnuolo Alessia, Toscano Aurora

sfruttamento minorile

Index

02

lavoro forzato

03

sfruttamento sessuale

01

traffico dei minorenni

05

bambini nel traffico di droghe

06

adozioni

04

bambini soldato

07

traffico di organi e ricerca medica

09

spose bambine

08

accattonaggio

10

bambini in condizioni difficili

11

conclusione

TRAFFICO DEI MINORI

Per traffico di minorenni si intende il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l'alloggio o l'accoglienza di un bambino o di una bambina ai fini di sfruttamento. Si tratta di un caso particolare di traffico di esseri umani regolato da uno dei protocolli di Palermo.

Tipi di tratta

-lavoro forzato -sfruttamento sessuale -bambini nelle forze armate -bambini nel traffico di droga -adozioni -ricerca medica e estrazione di organi -accattonaggio

La tratta a scopo del lavoro forzato

Rappresenta una delle peggiori forme di sfruttamento minorile che coinvolge milioni di minori in tutto il mondo. Si tratta di un fenomeno complesso, alimentato dalla povertà, dalle disuguaglianze socioeconomiche, dai conflitti armati e dalla mancanza di istruzione.

I bambini vengono spesso reclutati con l'inganno o costretti con la forza a lavorare in condizioni disumane, privati della libertà e dei diritti fondamentali. Il traffico di bambini per lavoro forzato è una violazione grave dei diritti umani e contravviene a leggi internazionali come la Convenzione sui diritti del bambino delle Nazioni Unite, la Convenzione contro la criminalità transnazionale organizzata e le leggi sui diritti umani generali.

CAUSE DEL TRAFFICO DI BAMBINI PER LAVORO FORZATO:

•⁠ ⁠Povertà:. Le famiglie, vivendo in condizioni di estrema difficoltà, spesso accettano di mandare i loro figli in cerca di un'opportunità che si rivela, purtroppo, un inganno. •⁠ ⁠Mancanza di educazione: L'ignoranza e la mancanza di opportunità educative li rendono vulnerabili ad essere ingannati o sfruttati da trafficanti. •⁠ ⁠Conflitti e disastri naturali: In situazioni di guerra, crisi umanitaria o disastri naturali le famiglie si separano, i bambini vengono lasciati soli o vengono separati dai genitori e sfruttati dai criminali. •⁠ ⁠Domanda di manodopera a basso costo: Settori come l'agricoltura, l'industria mineraria, la produzione tessile e il lavoro domestico hanno una domanda continua di manodopera a basso costo, alimentando il traffico di bambini per soddisfare tali esigenze.

I lavori forzati possono essere impiegati in agricoltura, miniere, lavori domestici e manifattura, subendo sfruttamento fisico e psicologico senza alcuna tutela legale.

IMPATTI DEL TRAFFICO DI BAMBINI PER LAVORO FORZATO:

•⁠ ⁠Salute fisica e mentale: I bambini che vengono trafficati per il lavoro forzato soffrono enormemente, sia fisicamente che psicologicamente. Le condizioni di lavoro estreme e l'esposizione a rischi per la salute, la violenza e gli abusi fisici e sessuali hanno gravi conseguenze sul loro benessere. •⁠ ⁠Mancanza di educazione: I bambini costretti a lavorare non hanno la possibilità di frequentare la scuola, privandoli della possibilità di un futuro migliore e di un'educazione che potrebbe aiutarli a uscire dalla povertà. •⁠ ⁠Sfruttamento e violazione dei diritti umani: Il traffico di bambini per lavoro forzato è una grave violazione dei diritti umani e dei diritti dei bambini, che sono protetti dalle leggi internazionali e dalle convenzioni globali.

La tratta a scopo di sfruttamento sessuale

Lo sfruttamento sessuale minorile è una delle più gravi violazioni dei diritti umani e colpisce milioni di bambini in tutto il mondo, sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli avanzati. Le cause principali di questo fenomeno includono la povertà, l’instabilità familiare, la mancanza di istruzione e l’uso improprio della tecnologia. Le modalità di sfruttamento variano a seconda del contesto socioeconomico, ma in ogni caso le vittime subiscono conseguenze devastanti sul piano fisico e psicologico.

Thailandia

Thailandia, il turismo sessuale è una delle principali cause dello sfruttamento minorile. Città come Bangkok, Pattaya e Phuket sono mete frequentate da turisti stranieri in cerca di sesso a pagamento, e spesso tra le vittime si trovano anche bambini. La povertà e la scarsa istruzione rendono molti minori vulnerabili: alcuni vengono venduti dalle loro famiglie per disperazione, mentre altri sono reclutati con l’inganno da reti criminali. Nonostante gli sforzi del governo thailandese e di organizzazioni internazionali per combattere il fenomeno, la domanda elevata e la corruzione ostacolano l’eliminazione di questa piaga.

Stati Uniti

Stati Uniti, lo sfruttamento sessuale minorile è un problema serio, sebbene si manifesti in forme diverse. Qui, la tratta di esseri umani, la diffusione di pornografia infantile online e lo sfruttamento nei circuiti di prostituzione forzata sono le principali minacce per i minori. Grandi città come Los Angeles, New York e Atlanta sono epicentri di questa rete criminale, con vittime spesso adescate tramite social media o persino rapite. L’uso della tecnologia ha aggravato il problema, facilitando la diffusione di materiale pedopornografico sul dark web e rendendo più difficile individuare e fermare i responsabili. Le autorità federali, come l’FBI, lavorano per smantellare queste reti, ma il fenomeno è complesso e difficile da eradicare.

La tratta a scopo di sfruttamento in attività illegali

E’ poco conosciuta e coinvolge bambini e adolescenti di ambo i sessi per lo più rumeni ma anche di origine nord-africana, molti dei quali di non più di 14 anni e quindi non perseguibili penalmente. Reclutati nei paesi di origine, vengono condotti in Italia per compiere furti e scippi. I minori provenienti da Senegal e Gabon sono invece impiegati nel trasporto e spaccio di droga - cocaina, eroina, crack - e tenuti sotto ferreo controllo al punto che a molti di essi vengono abrasi i polpastrelli affinché non siano identificabili dalle forze dell’ordine: un numero sempre più rilevante di questi minori diventa a sua volta consumatore e dipendente dalla droga.

La tratta a scopo di adozione

La tratta di bambini per adozioni illegali è una pratica complessa e criminale che sfrutta la vulnerabilità dei minori e delle loro famiglie, trasformando il diritto all'adozione in un mercato clandestino. Questo fenomeno coinvolge reti criminali ben organizzate, intermediari corrotti e, talvolta, istituzioni compiacenti o poco vigilanti. I meccanismi alla base della tratta di bambini per adozioni illegali variano a seconda del contesto socio-economico e della legislazione dei Paesi coinvolti. In molti casi, i genitori biologici vengono ingannati con false promesse, credendo che i loro figli avranno accesso a migliori opportunità educative o a una vita più sicura all'estero. Talvolta, i genitori sono spinti dalla disperazione economica a vendere i propri figli, mentre in altri contesti i bambini vengono direttamente rapiti dagli istituti di accoglienza o dagli ospedali subito dopo la nascita. La falsificazione dei documenti è una parte centrale del traffico per adozioni illegali. Certificati di nascita, identità e documenti di adozione vengono alterati per mascherare la reale origine del bambino. I trafficanti spesso collaborano con funzionari corrotti negli uffici anagrafici, negli ospedali e nei tribunali per rendere legittime le procedure di adozione illegale. I bambini diventano così “orfani legali” anche quando hanno ancora genitori viventi.

Tratta a scopo di traffico d'organi

Attivo è anche il bacino del Mediterraneo, in particolare l’Egitto e la Libia, denominata “buco nero”, perché ogni anno spariscono centinaia di migranti, in cerca di una vita migliore, che decidono di compiere il cosiddetto “viaggio della speranza”, che si trasforma però, in un incubo. Molti hanno la sfortuna di imbattersi nel grande ostacolo dei trafficanti di organi, che rapiscono i migranti, spesso quelli con parenti in Europa o negli Stati Uniti, e richiedono il pagamento di alti riscatti ( si arriva anche a 30, 60 mila euro), in cambio dell’incolumità dei propri cari

Per il trapianto violento contro volontà l’Asia resta il mercato più attivo, ma ci sono bande di trafficanti di organi, specializzate, anche in Europa dell’Est.

Tratta a scopo di accattonaggio

L'accattonaggio forzato dei bambini è un tipo di accattonaggio in cui ragazzi e ragazze di età inferiore ai diciotto anni sono costretti a mendicare attraverso la coercizione psicologica e fisica.

I bambini coinvolti nell'accattonaggio forzato provengono spesso da contesti di estrema povertà, famiglie fragili o situazioni di conflitto e migrazione forzata. In alcuni casi, sono stati rapiti o venduti dai genitori stessi, mentre in altri sono stati affidati a persone che promettevano di prendersi cura di loro, solo per poi sfruttarli. Alcune reti criminali utilizzano la violenza fisica, le minacce o la manipolazione psicologica per controllare i bambini, costringendoli a lavorare per molte ore al giorno e a consegnare tutti i guadagni. Le condizioni di vita dei bambini costretti all'accattonaggio sono spesso disumane: vivono in strada, senza accesso all'istruzione, assistenza sanitaria o protezione sociale. Alcuni vengono deliberatamente mutilati o resi disabili per suscitare maggiore compassione nei passanti e aumentare i guadagni. In questi contesti, i bambini non solo subiscono privazioni materiali, ma anche traumi psicologici profondi, con conseguenze che possono protrarsi per tutta la vita.

LE SPOSE BAMBINE

La costrizione al matrimonio precoce è una violazione dei diritti umani. Le bambine, la maggior parte delle volte minori di 15 anni, sono costrette a sposare uomini adulti molto più grandi. I matrimoni precoci rappresentano un problema gravissimo che affonda le sue radici nella povertà e in antichi retaggi culturali ancora accettati. Si tratta di una tradizione che si tramanda da secoli e che, pur essendo illegale nella quasi totalità degli Stati, è ancora praticata abitualmente. Questo terribile fenomeno ha infatti origini antichissime che risalgono agli antichi Egizi; durante il Medioevo inoltre, ciò rientrava nella quotidianità, ma anche fra Settecento e Ottocento l'età nuziale poteva partire per le donne dai 12 anni. Non scordiamo comunque che fino agli anni Ottanta in tutto il sud Italia, in Sicilia in particolare, la pratica dei matrimoni precoci era ancora diffusa anche se oggi ci appare distante .

Le cause dei matrimoni precoci

I fattori alla base del matrimonio infantile sono complessi ed i motivi variano da paese a paese a seconda delle circostanze e dei contesti sociali. Il matrimonio infantile, in generale, è il risultato di una combinazione di povertà, disuguaglianza di genere e mancanza di protezione dei diritti dei minori. Questi fattori sono spesso aggravati da un basso livello di istruzione e da forti norme sociali e culturali. In particolare, i matrimoni precoci hanno origine da società fortemente patriarcali. Gli uomini si aspettano che le donne diventino soltanto mogli e madri, e per tale motivo alle ragazze viene spesso negata l’opportunità di studiare e/o di lavorare. Si pensa inoltre che le giovani spose siano molto più “disposte” all’obbedienza. La mutilazione dei genitali femminili è anche legata a questo fenomeno in quanto costituisce un requisito fondamentale per le ragazze. La causa principale di questi matrimoni rimane tuttavia la povertà, combinando un matrimonio infatti c’è una persona in meno da sfamare nelle famiglie più povere.

Le conseguenze dei matrimoni precoci

Le gravidanze adolescenziali sono una delle conseguenze più pericolose di questa pratica. Le gravidanze di ragazze minori di 18 anni comportano un rischio maggiore per la salute della madre e del bambino. Nelle gravidanze precoci infatti il rischio che il bambino muoia nel suo primo anno di vita è del 60% più alto rispetto a quello di un bambino nato da una madre maggiorenne. Nel caso in cui il bambino sopravviva è molto più probabile che soffra di malnutrizione, basso peso alla nascita o che vada incontro a problemi di sviluppo cognitivo e fisico. Inoltre, le minorenni che contraggono matrimonio hanno più probabilità di essere vittime di violenza domestica, maltrattamenti e abusi e sessuali da parte del partner. E, come se non bastasse, aumenta esponenzialmente il rischio di contrarre malattie e infezioni trasmesse sessualmente. Infine le ragazze sono costrette ad abbandonare la scuola per dedicarsi unicamente al marito, alla casa e ai bambini e, in questo modo, non hanno la possibilità di crescere come persone o di trovare un lavoro con il quale aiutare le loro famiglie. Quindi, queste ragazze trascorreranno tutta la vita in condizione di povertà.

Le spose bambine nel mondo

Nel mondo oltre 250 milioni di donne, tutt’oggi in vita, si sono sposate prima di aver compiuto il quindicesimo anno di età, spesso contro la loro volontà. Ogni anno 15 milioni di giovani donne e ragazze sono costrette a sposarsi. Questo significa 28 ragazze al minuto. La maggior parte delle spose bambine si trovano nell’Africa subsahariana (specialmente in paesi come il Niger e la Repubblica Centrafricana, dove il 76% e il 68% delle donne si sono sposate prima dei 15 anni di età) e in Asia meridionale ( in paesi come il Bangladesh e l’India, dove, rispettivamente, il 52% e il 47% delle donne si sono sposate prima dei 15 anni di età).

Baby pusher: chi sono?

Con il termine “baby pusher” si intendono i minorenni che entrano, poco più che bambini, a far parte di giri di droga, nei quali hanno un ruolo fondamentale in quanto spacciatori o sentinelle e dai quali, spesso, non escono più. Chiaramente, questi bambini non vengono messi in strada per volontà loro, in quanto alla loro età non sono ancora consapevoli delle dinamiche che li circondano, ma le cause sono tante: spesso i giovani spacciatori vengono da famiglie molto disagiate, con genitori pregiudicati e con problemi di alcool e droga che vivono in quartieri altrettanto disagiati, dove i soldi mancano e le famiglie usano come unica fonte di reddito lo spaccio (infatti i bambini, prima ancora di lavorare in strada, lavorano a casa, aiutando a tagliare delle panette, confezionare i sacchettini con la droga all’interno e contare i soldi). Questo costituisce un grave degrado sociale, economico e culturale. Inoltre, nel caso della Sicilia, spesso la mafia ha un ruolo in queste vicende, con guadagni milionari ottenuti dal giro di droga che coinvolge anche i bambini. I motivi principali per il quale proprio questi ultimi sono grandi vittime di questi sistemi è l’utilità che hanno per i loro “boss”: secondo l’ordinamento, per i minori la carcerazione è l’ultima misura da adottare e inoltre il loro muoversi e “lavorare” con mezzi come le bici elettriche li rende molto meno soggetti a controlli da parte delle forze dell’ordine.

Baby pusher: dove?

Il fenomeno dello sfruttamento dei minori per il traffico di droga avviene in tutto il mondo, anche vicinissimo a noi. A Palermo, quartieri come lo Sperone, Borgo Vecchio, Borgo Nuovo e lo ZEN costituiscono le piazze di spaccio più importanti di tutta la Sicilia, assieme a quartieri come Librino, a Catania. Più in generale, in Italia il fenomeno è diffuso un po’ ovunque, in particolare nelle periferie delle grandi città come Roma e Napoli. Tuttavia, i “baby pusher” non si limitano all’italia: in Africa, milioni di bambini sono impiegati in lavori pericolosi, tra cui il traffico di droga; in Afghanistan e nelle regioni limitrofe, dove viene coltivato il papavero da oppio (dal quale vengono creati gli oppiacei e, soprattutto, l’eroina), i bambini sono molto coinvolti nelle attività di spaccio; in Brasile, nelle Favelas, bambini, spesso membri di baby gang sin da piccoli, con il loro lavoro sono spesso coinvolti anche in conflitti violenti, nei quali a volte si perde anche la vita.

Il pensiero di Papa Francesco

Le povertà diffuse, la carenza di strumenti sociali di supporto alle famiglie, la marginalità aumentata negli ultimi anni insieme con la disoccupazione e la precarietà del lavoro sono fattori che scaricano sui più piccoli il prezzo maggiore da pagare. Nelle metropoli, dove “mordono” il divario sociale e il degrado morale, ci sono ragazzini impiegati nello spaccio di droga e nelle più disparate attività illecite. Quanti di questi ragazzini abbiamo visto cadere come vittime sacrificali! A volte tragicamente essi sono indotti a farsi “carnefici” di altri coetanei, oltre che a danneggiare sé stessi, la propria dignità e umanità. E tuttavia, quando in strada, nel quartiere della parrocchia, queste vite smarrite si offrono al nostro sguardo, spesso guardiamo dall’altra parte.

Estratto dalla udienza generale di Papa Francesco del 15 gennaio 2025

FINE!