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Concerto di Carnevale
Margherita
Created on March 20, 2025
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Transcript
MARGHERITA BAUMGARTNER
dell'Orchestra della Rai a Torino
Concerto di Carnevale
Cassa di risonanza, la parte più larga che si appoggia sulla spalla.
Mensola, il lato superiore a forma di esse rovesciata
7 pedali, che cambiano la frequenza delle corde
47 corde, rosse quelle del Do e nere quelle del Fa
Auditorium di Torino
La parola “Auditorium” deriva dal latino audire (ascoltare) e indicava generalmente una sala d’udienza. A partire dall'Ottocento venne usata per indicare un luogo dedicato ad esecuzioni musicali.
L'arpa è uno strumento a corde pizzicate, di circa 170 centimentri d'altezza e di legno d'acero. Strumenti simili venivano suonati fin dall'antichità da sumeri, egizi e greci. Usata anche dai menestrelli nel Medioevo, quella moderna risale al 1810. Si suona da seduti, con la cassa di risonanza appoggiat sulla spalla destra ed entrambe le mani che pizzicano le corde.
In prigione, Ninetta riceve la visita di Giannetto, che non è convinto della sua colpevolezza. Poi arriva il podestà, le cui offerte amorose alla ragazza vengono rifiutate. L'ultima visita che riceve Ninetta è quella del servo Pippo, a cui chiede in prestito alcune monete per il padre.Lucia incontra Fernando, che chiede dove sia la figlia. Lei allora gli racconta dell' accusa di furto: lui decide di recarsi al tribunale. Ninetta viene condannata di morte. Irrompe Fernando, che proclama l'innocenza della figlia, ma viene arrestato e condannato a morte anche lui. Arriva Ernesto, amico di Fernando, con la notizia dell'amnistia concessa dal sovrano. Pippo gli racconta della condanna della ragazza, ma in quel momento la gazza gli ruba le monete e vola al suo nido. Quando Pippo arriva al nascondiglio, trova le monete e le posate rubate dall’uccello, e corre ad avvisare tutti quanti: c'è il lieto fine.
Gioacchino Rossini
Trama della gazza ladra
La famiglia Vingradito è in festa per il ritorno di Giannetto, parito per la guerra. Ninetta spera di sposarlo e quando lui torna, le dichiara il suo amore. Mentre la ragazza è sola, incontra un mendicante che si rivela essere suo padre Fernando, in fuga da una condanna a morte a causa un litigio con il suo generale e le chiede di vendere un cucchiaio. Il piano di Ninetta e del padre viene ostacolato dal podestà Gottardo. Dopo una discussione, il podestà si allontana, e Ninetta accompagna suo padre ad un nascondiglio, lasciando incustodite le posate. La gazza ladra della famiglia ruba un cucchiaio d'argento. Ninetta vende il cucchiaio, ma a casa manca una posata e il podestà insinua che ci sia un ladro. Quando il mercante viene interrogato, rivela che Ninetta gli ha venduto un cucchiaio. Il podestà la fa arrestare.
L'Ouverture (la cui traduzione sarebbe "apertura"), di un'opera è un brano introduttivo orchestrale eseguito a sipario chiuso prima di una composizione musicale o di un'opera lirica.Tra le più celebri ouverture c'è di sicuro quella dell'opera La gazza ladra di Rossini, usata come colonna sonora di molti film, tra cui Arancia meccanica di Stanley Kubrick, C'era una volta in America di Sergio Leone e L'onore dei prizzi di John Huston.
Gioacchino Rossini
La gazza ladra
Tra i composiori più famosi che dedicarono una loro opera a questo Carnevale, c'è sicuramente Niccolò Paganini. Il tema, di una canzonetta popolareggiante, è molto semplice, ma ci sono molte variazioni. Anche Errico Petrella, con il suo Carnevale di Venezia ossia Le precauzioni, scrisse un'opera dedicata a questa festa. È un'opera buffa in tre atti, eseguita per la prima volta nel 1851, ed ambientata negli ultimi giorni del Carnevale. Il celebre Gioacchino Rossini ci dedicò un'opera (Il Carnevale di Venzia), in particolare per quartetto vocale maschile e pianoforte. Scritta nel 1821, era una cnazone da cantare andando in giro per Venezia la sera di Carnevale. Un compositore meno conosciuto dei precedenti ma con lo stesso amore per questa festa fu Carlo Della Giacoma, clarinettista italiano, la cui opera è poco conosciuta, ma molto preziosa. Trasforma infatti, un tema tradizionale in un brano da concerto, con 10 variazioni.
Carnevale di Venezia
È un balletto-intermezzo dell'opera La Gioconda, in cui dodici ballerine si mettono in cerchio, mentre due ballerini stanno in mezzo: rappresentano le dodici ore e le due l'ancette dell'orologio.La musica rappresenta l'andare avanti della giornata. L'introduzione rappresenta l'alba, che pian piano diventa più vivida con l'arrivo delle ore del giorno, e con l'entrata di clarinetto, archi, triangolo e campanelli. C'è ora un crescendo che culmina con gli otoni, e che segna l'inizio di una ridiscesa verso le ore del crepuscolo, con violoncelli, arpa e violino. E così si passa alla notte, con gli ultimi squarci di luce. Dopo il rintocco della mezzanotte, le ore del giorno si metono a "gareggiare" contro quelle della notte, per poter tornare a brillare e il ballo si conclude con una nuova alba che riempe la scena di colori.
Danza delle ore
di Amilcare Ponchielli
La trama racconta la famosa storia di Orfeo ed Euridice in chiave comica. I due sono sposati, ma entrambi non sono contenti del matrimonio e quando lei segue Plutone negli Inferi, lui ne è comunqua contento. La Pubblica Opinione, lo costringe però ad andare a riprendersi la sposa. Giove s'innamora di Euridice vedendola negli Inferi, e sarà lui a far voltare Orfeo, facendo morire così definitivamente Euridice.
Jacques Offenbach
Can can
Il celebre can-can di Jacques Offenbach è un ballo che fa parte di un' Opera più ampia, intiolata Orfeo all'inferno. Datata al 1858, è un'operetta di due atti scritta in francese, nonostante l'autore fosse tedesco. Dal ritmo veloce ed incalzante, unisce canto, musica ed interpretazione teatrale. La sua prima rappresentazione risale al 21 ottobre 1858, ma scatenò molte controverie tra gli ascoltaori: c'era chi la reputava una satira contro il Secondo Impero di Napoleone III, chi sosteneva che Offenbach avesse infangato l'opera Orfeo di Monteverdi, chi reputava gli dèi semplicemente scandalosi e dissacranti.