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Vittorio Alfieri

DIEGO MUGNAI

Created on March 20, 2025

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Transcript

Vittorio Alfieri

1749-1803

Masini Federico-Mugnai Diego4BIT

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Biografia

Dove e quando nasce?Dove viene educato e perchè? Cosa succede dopo la morte dello zio tutore? Cosa fa dopo i viaggi fatti/ che opere scrive? Quale era il tema più importante per lui da dare all'Italia? Come muore?

"VITA"

"LE TRAGEDIE"

"TRATTATO DELLA TIRANNIDE"

"IL MISOGALLO"

Le OPERE

"PARIGI SBASTIGLIATA"

Tragedia di Saul

Tragedia di Mirra

Quali sono le Tragedie principali?

Chi é il protagonista principale e quale è il suo compito?

Qual'è l'idea di Alfieri sugli oppressi e sulla liberazione della tirannide?

LE TRAGEDIE

parafrasi

Testo

"Sublime specchio di veraci detti"

parigi imbastigliata

misogallo

tragedia di mirra

tragedia di saul

Biografia

Le tragedie

Masini FedericoMugnai Diego

Sitografia

(Colui che odia i francesi)

Nato dalla delusione degli atteggiamenti radicali dei francesi rivoluzionari e dalla nascita del sentimento di avversione su di essi, è un libello scritto nle 1790, diventato una vera e propria forma d'odio e protesta.

"Misogallo"

Oltre alle diciassette satire e alle sei commedie le opere per il quale è più famoso solo le sue diciannove "Tragedie Alfierane" (1775-1787).Le opere esplicitano le sue idee politiche ed anche il principio secondo il quale la poesia è uno strumento per esortare la libertà.

"Le Tragedie"

Versi: La poesia è composta da settagli (ottave), che sono strofe di otto versi (di solito in endecasillabi, ma possono esserci variazioni). Rime: La rima segue uno schema ABABABAB, cioè alterna rime incrociate nei primi quattro versi e nei successivi. Questo schema conferisce alla poesia una certa musicalità, ma allo stesso tempo mantiene un ritmo severo e solenne, in linea con il tono riflessivo della composizione. Figure retoriche: La poesia ne ricca, comprende fiure retoriche di tutti i tipi come: Metafore, antitesi, anacoluti, chiasmi, ellissi, Iperboli, allitterazioni, paradossi, domande retoriche.

Struttura

Testo

Sublime specchio di veraci detti,mostrami in corpo e in anima qual sono: capelli, or radi in fronte, e rossi pretti; lunga statura, e capo a terra prono; sottil persona in su due stinchi schietti; bianca pelle, occhi azzurri, aspetto buono; giusto naso, bel labro, e denti eletti; pallido in volto, più che un re sul trono: or duro, acerbo, ora pieghevol, mite; irato sempre, e non maligno mai; la mente e il cor meco in perpetua lite: per lo più mesto, e talor lieto assai, or stimandomi Achille, ed or Tersite: uom, se' tu grande, o vil? Muori, e il saprai. — Vittorio Alfieri

Composta a Parigi nel 1790 viene scritta in pochi mesi, con l'intento di tornarci dopo circa sessanta anni, tornato da Firenze, ormai in fin di vita nel 1798, torna a lavorarci fino al Maggio del 1803. Essa, come fa intendere il titolo, va a rappresentare la vita dello scrittore in quattro epoche diverse: Puerizia, Adolescenza, Giovinezza e Virilità, grazie alle quali il poeta non solo fa conoscere quella che è la sua storia, ma anche il perchè di come scrive.

"Vita"

Il "Trattato della tirannide" è un saggio scritto in 2 due libri, pubblicati nel 1791, in cui l'autore esplora il concetto di tirannia e la condizione degli individui sotto tale regime.Tra le idee principali di Alfieri del saggio: "la tirannia non può mai essere legittima, perché è contraria alla natura dell'uomo e alla sua aspirazione alla libertà".

"Della tirannide"

Dopo essersi immerso nel latino e nel greco, a quarantasei anni iniziò a scrivere le "Tragedie", rime, opere e lodi. Una di queste è proprio la lode "Parigi Sbastigliata" (1789), nata dopo l'avvenirsi delle prime fasi della Rivoluzione francese, assistite da Alfieri stesso.

"Parigi Sbastigliata"

(1784-1786)

Nell'opera, Mirra, una principessa, si innamora perdutamente del proprio padre, Cinira, re di Cipri. La passione di Mirra per suo padre è descritta come una passione che la consuma e la tormenta. Essa, cerca di allontanarsi dal padre, tuttavia, il suo sentimento è così potente che non riesce a liberarsene, e alla fine, dopo vari tentativi di fuga e rifiuti, la verità emerge, ed il padre scopre la sua follia, portandola alla tragedia.

"La tragedia di Mirra"

(1782)

L'opera è scritta in endecasillabi sciolti e strutturata in cinque atti. La vicenda è tratta dalla Bibbia, ha come "eroe" proprio Saul trovatosi nell'accampamento militare di Gelboè durante la guerra contro i Filistei. Il suo compito è quello di mantenere il potere, ma la sua lotta interiore e la sua ossessione per il figlio Jonathan e per Davide lo conducono alla rovina.

"La tragedia di Saul"

In questa poesia, Alfieri si rivolge a sé stesso come se fosse uno specchio che riflette la sua immagine e la sua essenza. Descrive il suo aspetto fisico: capelli diradati e rossicci sulla fronte, statura alta, postura curva. La sua figura è esile, con gambe snelle, pelle chiara, occhi azzurri e un'espressione gentile. Ha un naso ben proporzionato, labbra attraenti e denti bianchi. Il viso è pallido, più di un re seduto sul trono. Il poeta riconosce in sé una natura complessa: a volte rigido e severo, altre volte flessibile e gentile; sempre pronto all'ira, ma mai malvagio. La sua mente e il suo cuore sono in costante conflitto. Si sente spesso triste, ma talvolta anche molto felice. A volte si considera un eroe come Achille, altre volte un personaggio come Tersite, noto per la sua bruttezza e stupidità. Alla fine, Alfieri si interroga sulla propria grandezza o bassezza, suggerendo che solo con la morte potrà scoprirlo.

Parafrasi