Want to create interactive content? It’s easy in Genially!
Get started free
odalisca
Sara Conedera
Created on March 20, 2025
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
View
Interactive Event Microsite
View
January School Calendar
View
Genial Calendar 2026
View
Annual calendar 2026
View
School Calendar 2026
View
2026 calendar
View
January Higher Education Academic Calendar
Transcript
Sara Conedera, 5A-SU
la grande
odalisca
Jean-Auguste-Dominique Ingres
Jean-dominique-august ingres
- Fu uno dei maggiori esponenti del Neoclassicismo
- Nasce a Montauban nel 1780, primo di sette fratelli
- Studia arte fin da piccolo guidato dal padre, mostrando un grande talento per il disegno
- Studia all’accademia di Tolosa e nel 1797 si trasferisce a Parigi per studiare con David
- Vince il Prix de Rome nel 1801 e solo nel 1806 si reca a Roma, dove studia l’arte italiana (Raffaello)
- Durante il soggiorno in Italia realizza i suoi dipinti più celebri (Giove e Teti, La grande odalisca)
- Rientra in Francia nel 1824 ma dal 1835 al 1841 diventa direttore dell’accademia di Francia a Roma
- Nel 1841 torna a Parigi
- Continua a dipingere fino a quando muore a Parigi nel 1867 a causa di una polmonite
Informazioni sull'opera
- È un olio su tela realizzato nel 1814.
- Dal 1899 è conservato al Louvre a Parigi ed è il primo esempio di pittura orientale raffigurante una donna.
- La figura dell’odalisca grazie a Ingres è diventata un tema ricorrente della pittura del XIX Secolo.
- Le opere del pittore sono state d’ispirazione per Man Ray nella realizzazione della sua opera Le violon d’Ingres.
Le violon d'Ingres, 1924
descrizione
- È il ritratto di una giovane odalisca sul suo letto, nell’harem dipinta nuda e di spalle, con il busto leggermente girato e lo sguardo rivolto verso lo spettatore.
- Ha in mano un ventaglio di piume di pavone e sul letto di stoffa azzurra si vedono un gioiello, una pelliccia, dei cuscini e una coperta gialla. Vicino ai piedi dell’odalisca ci sono anche una pipa e un brucia profumo.
- L’odalisca è completamente nuda, fatta eccezione per il turbante decorato da un gioiello e per il braccialetto d'oro sul polso. La sua è una nudità sensuale, ma allo stesso tempo pudica, in quanto del corpo nudo si intravede solo la parte inferiore del seno.
Il dipinto ha numerose imprecisioni stilistiche:
- Le proporzioni del corpo dell’odalisca risultano distorte, infatti il braccio destro è più lungo rispetto al normale e anche i fianchi sono sproporzionate rispetto al resto del corpo.
- L’odalisca non dovrebbe essere nuda perchè negli harem le giovani donne erano sempre vestite. Questo errore è probabilmente dovuto alla visione occidentale del mondo orientale e della cultura islamica.
Storia dell'opera
- Commissionato nel 1814 da Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone e moglie di Gioacchino Murat, re di Napoli dal 1808.
- L’opera nasce per fare coppia con un altro dipinto di Ingres: La dormiente di Napoli.
- Dopo la sua realizzazione La grande odalisca viene esposta al Salon del 1819 riceve numerose critiche soprattutto a causa delle proporzioni errate.
- Il dipinto torna ad ottenere un buon riscontro ed essere apprezzato circa dieci anni dopo.
La dormiente di Napoli
ANALIsi
- Rientra nel genere dell’orientalismo ed è il primo dipinto in assoluto che rappresenta una donna orientale (nel primo Ottocento ci si limitava a rappresentare guerrieri musulmani con l’esercito di Napoleone). Ingres dà inizio al genere della pittura orientale.
- L’opera è realizzata in stile neoclassico con ispirazione dall’arte rinascimentale.
- Si distacca dalle regole del neoclassicismo per le proporzioni del corpo dell’odalisca e ha uno stile lontano dalla tradizione: pone l’attenzione sulla donna e sulla sua sensualità e sicurezza di sé, secondo la rappresentazione ottocentesca della figura della donna.
- Sia le proporzioni che la scelta di rappresentare l’odalisca nuda non sono da considerare errori, ma sono un modo per il pittore di esaltare la bellezza e la sensualità della donna e di renderla reale nel mondo moderno.