ADELCHI

ADELCHI

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Dopo vari scontri, tradimenti e lotte, i Longobardi vengono sconfitti e Desiderio catturato. Svarto, un traditore, contribuisce alla sua cattura, mentre il diacono Martino aiuta Carlo a trovare un passaggio segreto per attaccare i Longobardi. Alla fine, Adelchi preferisce morire piuttosto che arrendersi, e la tragedia si conclude con un messaggio di pace cristiana.

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Sparse le trecce morbide

IV CANTO

Nel monastero di San Salvatore a Brescia dove si era rifugiata dopo l'abbandono da parte del marito, Ermengarda apprende che Carlo si è sposato nuovamente, e non regge al dolore. Vv. 1-12(24) Il coro descrive l'infelice sorella di Adelchi nei momenti che precedono la sua fine – le morbide trecce sparse sul petto affannoso, le mani abbandonate, il volto pallido imperlato dal sudore per la morte ormai vicina. Vv. 25-60 Il coro rievoca il tempo passato, le immagini dei giorni felici che di notte tornano alla mente di Ermengarda anche senza che lei lo voglia (irrevocati dì), impedendole di dormire e di trovare pace: il suo arrivo in Francia (Franco lido) piena di gioia (ebra) per le future nozze e inconsapevole del destino che l'attende;

Vv. 61-84Ermengarda è combattuta fra il desiderio di dimenticare il passato e l'amore che la spinge a ricordare i momenti di felicità ormai perduti. Le parole caritatevoli delle suore, scendono benefiche su Ermengarda, indirizzando il suo cuore verso l'amore per Dio. Ma, dopo un attimo di dimenticanza, l'amore per Carlo torna ad assalire Ermengarda e riporta nel suo animo il dolore di sempre Vv. 85-120Il coro invita Ermengarda a staccarsi delle passioni terrene e ad accettare serenamente il suo destino di vittima innocente, inviata dalla provvidenza a riscattare il dolore che la malvagia stirpe dei Longobardi ha causato ad altre donne innocenti come lei. La sventura di Ermengarda, quindi, non è priva di senso e di significato, ma è frutto di un disegno divino, provvidenziale. In questa accettazione sostenuta dalla fede, Ermengarda trova finalmente pace e la serenità compare di nuovo sul suo viso.

Sitografia

• Treccani - Alessandro Manzoni
• Treccani - Adelchi
• Enciclopedia Italiana
• Longobardiinitalia.it
• Zanichelli

Bibliografia

• Libro di testo "Giuseppe Petronio
• Libro di testo "Tempo di letteratura"

Lavoro di:

Flavia Stifanelli Ginevra De Masi Sara Bajelan Soraya Serratí Andrea Gaia Vadacca

DESTINO E SOFFERENZA UMANA:perché i personaggi come Adelchi si trovano spesso a fronteggiare situazioni di grande sofferenza CONFLITTO TRA BENE E MALE:le lotte tra la forza della giustizia e I oppressione sono sempre in conflitto CADUTA DEI GRANDI:è uno dei temi fondamentali perché parla della disgregazione dell'impero longobardo ONORE E FEDELTÀ:perché deve affrontare delle scelte difficili legate alla fedeltà verso il padre e il suo popolo AMORE E SACRIFICIO:un altro tema importante è questo, perché l'amore spesso non è ricambiato. Il sentimento di Adelchi per la principessa Ermengarda, a sua morte tragica e la rinuncia al potere evidenziano l'idea di sacrificio per un bene superiore

L’ Adelchi risente della delusione dei moti del 1821, ha stile pessimistico perché invita ancora una volta il popolo Lombardo, a combattere solo, senza aiuto. La tragedia Adelchi è l'opera in cui meglio si esprime il pessimismo e la sfiducia di Manzoni nei riguardi del destino terreno dell'umanità. l’opera pur trattando di eventi e personaggi storici, mostra la lotta interiore dell'uomo di fronte a un destino che non può controllare.

Manzoni

Alessandro Manzoni (1785-1873) è uno dei più importanti scrittori e poeti italiani, noto per il suo contributo al Romanticismo e per aver dato una forte impronta storica e morale alla letteratura italiana. La sua opera più celebre, I Promessi Sposi, è un romanzo storico che rappresenta un punto di riferimento nella narrativa italiana, non solo per la sua qualità letteraria ma anche per il contributo alla formazione della lingua italiana moderna. Oltre al romanzo, Manzoni ha scritto tragedie, tra cui Adelchi (1822), e opere di carattere storico e linguistico..

"Adelchi" è una tragedia storica scritta tra il 1820 e il 1822, dedicata alla moglie Enrichetta. Manzoni lavorò all'opera in diverse fasi, ma non fu mai completamente soddisfatto del risultato. Il testo definitivo venne pubblicato il 3 novembre 1822 a Firenze. L'opera si basa su studi storici approfonditi ed è ambientata nel periodo della dominazione longobarda in Italia. Il contesto storico e le riflessioni sull'oppressione politica emergono chiaramente, soprattutto grazie al Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia, pubblicato insieme alla tragedia. Questa tragedia si inserisce nel percorso manzoniano di riscrittura della storia italiana con una nuova chiave di lettura, in cui i popoli italici oppressi sono protagonisti della narrazione. Manzoni, influenzato dallo storico francese Augustin Thierry, interpreta la storia medievale come uno scontro tra popolazioni oppresse e dominatori stranieri, riflettendo sulle ingiustizie del passato per trarne insegnamenti morali e politici. La tragedia, dunque, non è solo un'opera letteraria, ma anche un manifesto delle sue idee politiche e storiche.

L'intero testo è costellato da enjambement, che sottolineano una sfasatura fra livello metrico-ritmico e livello sintattico. Nella parte finale gli enjambements si trovano anche al confine fra una strofa e l'altra: la loro presenza smentisce l'autonomia di ciascuna strofa e accelera il ritmo verso l'immagine finale, sono presenti anche metonimie. Tutte queste figure retoriche servono per dare un tono epico al componimento.

La tragedia Adelchi racconta le lotte tra i Franchi e i Longobardi, che si contendono il dominio sull'Italia. I personaggi principali sono Adelchi, figlio del re longobardo Desiderio, un eroe nobile che, costretto dalle circostanze politiche, assume un ruolo che non condivide pienamente, e sua sorella Ermengarda, moglie di Carlo Magno, re dei Franchi, che la ripudia quando i Franchi e i Longobardi entrano in guerra . Entrambi i protagonisti saranno uniti dalla sconfitta e dalla morte. Sullo sfondo, il popolo italiano rappresentato come vittima delle violenze perpetrate dai potenti.