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ELLENISMO

Chiara Scirè

Created on March 19, 2025

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Transcript

Chiara Scirè e Camilla Romeo

ARCHITETTURA

Periodo: ellenismo

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Pag 1.1 · Ellenismo

L'ellenismo è un periodo storico e culturale che va dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C) alla sconfitta di Cleopatra ad Azio (31 a.C). Durante questo tempo, la cultura si diffuse verso l'oriente grazie alla conquiste di Alessandro, creando una fusione tra elementi greci e orientali.

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Pag 1.2 · Ellenismo

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Dopo la morte di Alessandro, l'impero si frammentò in regni governati dai diadochi, con nuovi centri culturali come Alessandria, Pergamo e Antiochia che divennero importanti centri artistici e intellettuali.

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Pag 2.1 · Struttura città ellenistica

Il potere monarchico trasfonrmò l'assetto urbano, rendendo la città non solo centri amministrativi e commerciali, ma anche luoghi di celebrazione del prestigio reale e della cultura ellenistica. - Pianificazione urbana: shema di ippodiameo, introdotto da Ippodeameo di Mileto nel V sec. a.C, ma perfezionato e reso più potente in epoca ellenistica.

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Pag 2.2 · Struttura città ellenistica

Caratteristiche principali: 1. Schema a griglia regolare, strade rettilinee che si oncrociavano ad angolo retto formando isolati quadrangolari. 2. Quartieri differenziati, suddivisione degli spazi urbani in base al censo, alla funzione o all'etnia 3. Estetica: le strade principali offrivano vedute spettacolare su templi o edifici monumentali

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Pag 2.3 · Struttura città ellenistica

4. Fortificazioni e porte urbane:Le città ellenistiche furono cinte da mura imponenti, costruite per difendersi non solo daglia attacchi militari ma anche per dare una percezione visiva di solidità e potenza. Erano costituite da: - Alte mura in pietra: con torri di guardia; - Poropilei (porte monumentali): punti di accesso, simbolo di potere e orgoglio civico.

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Pag 2.4 · Struttura città ellenistica

5. Abitazioni nobiliari: La crescente ricchezza da parte dei nobili si rifletteva anche nelle loro abitazioni private, caratterizzate da: - Case con cortili interni circondati da colonne -Decorazioni come pavimenti a mosaico e affreschi con scene mitologiche e di natura -Bagni -Sale di rappresentanza, per accogliere ospoti illustri

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Pag 3 · Pergamo

La città di Pergamo in età ellenistica rappresentava uno dei centri culturali, religiosi e politici più importanti dell'Asia Minore. Sorgeva su una collina scoscesa e la sua struttura era suddivisa in vari livelli terrazzati, che rispecchiavano sia la topografia naturale sia una precisa organizzazione spaziale dettata dalle esigenze politiche, religiose e militari.

Pergamo

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Pag 4.1 · Il linguaggio dell'architettura ellenistica

L'architettura ellenistica reinterpretò con libertà gli ordini classici (dorico e ionico), adattandoli a nuove esigenze estetiche e funzionali. Un esempio significativo è l'architetto Ermogene di Priene, che introdusse soluzioni innovative come il tempio aptero e il psudodiptero. Tra le sue opere più celebri troviamo il tempio di Artemide Leucofriene, che combina proporzioni classiche con sperimentazioni spaziali.

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Pag 4.2 · Tempio di Artemide Leucofriene

  • Luogo: Magnesia al Meandro, in Turchia
  • Costruinto: nel II a.C
  • Stile: ionico
  • Architetto: Ermogene di Priene
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Pag 4.3 · Tempio di Artemide Leucofriene

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Pag 5 · Tempi ionici dell'Asia Minore

I templi ionici dell'Asia Minore, come l'Artemision di Efeso e i tempio di Apollo di Didyma, si disringuono per la monumentalità e l'effetto teatrale, con colonnati imponenti e decorazioni elaborate.

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PAG 6 · Architettura funeraria

Anche l'architettura funeraria riflette questa grandiosità, come dimostrano le tombe rupestri di Petra Giordania, caratterizzata da facciate monumentali e ricche decorazioni, tra il celebre mausoleo El-Khazneh Firaun, alto 40 mentri, noto per l'eleganza e la complessità della sua struttura.

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PAG 7 · Il monastero a Petra

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INTRODUZIONE

In età ellenistica, la scultura si trasformò profondamente, svincolandosi dalle commitenze pubbliche per diventare espressione delle corti orientali. L'arte greca si contaminò con influenze dei territori conquistati da Alessandro Magno, dando vita a opere caratterizzate da un raffinato virtuosismo tecnico e una forte espressività.

La produzione scultorea

Gli scultori ellenistici si mossero in due direzioni opposte. Da un lato, realizzarono opere monumentali, caratterizzate da una grande teatralità e complessita compositiva, come il gruppo ddel Laocoonte, che rappresenta il dolore con un'intensità drammatica, Dal altro, si dedicarono alla creazione di sculture piccole e reslistiche, raffigurando scene quotidiane e personaggi comuni. Un esempio è la "vecchia ubriaca".

I temi della scultura ellenistica

A partire dalla metà del IV secolo a.C, divenne sempre più comune la rappresentazione di figure di uomini illustri, come filosofi, poeti e politici. Questa novità segnò una rottura con il passato, quando i ritratti privati non potevano essere esposti negli edifici pubblici. Il busto e la figura intera divennero le principali forme di ritrattistica, influenzando profondamente l'arte romana.

I temi della scultura ellenistica

Anche la natura assunse un ruolo importante: paesaggi idilliaci e scene campestri iniziarono a comparire nei bassorilievi e nella pittura, specialmente nella scuola di Alessandria d'Egitto. La natura era rappresentata come un luogo di pace e rifugio, in contrasto con la vita frenetica delle città.

I temi della scultura ellenistica

L'arte ellenistica si arricchì inoltre di soggetti simbolici, spesso ispirati alla cultura orientale. Tra questi, le personificazioni delle forze naturali, come fiumi o venti, divennero temi frequenti nella scultura, contribuendo a una narrazione artistica più ricca e moderna.

La scultura

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Benvenuti al Museo Praytaneion

STANZA 1

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VENERE CAPITOLINA

STANZA 1

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Venere Capitolina La Venere Capitolina è una statua marmarea di epoca romana, conservata ai Musei Capitolini di Roma. Si tratta di una capia di un originale greco del III-II secolo a.C., raffigurante la dea Afrodite o Venere. La dea è rappresentata nuda, mentre si copre con le mani il seno e il pube in una posa detta "pudica", che unisce modestia ed eleganza, risaltando la sensualità

Caratteristiche: - Materiale: marmo bianco; - Dimensioni: 193 cm di altezza; . Stile: Ellenistico-classico, con forme morbide; - Modello di riferimento: ispirata all'Afrodite Cnidia di Prassitele, che equilibria nudità e pudore; Trattamento delle superfici: levigatura, per valorizzare la morbidezza della pelle e le forme femminili

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STANZA 1

VENERE DI MILO

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Caratteristiche - Materiale: marmo pario; - Dimensioni: 204 cm di altezza; - Stile: ellenistico; Postura: leggera rotazione del busto, che crea armonia e movimento: - Drappeggio: il velo, avvolto sui fianchi, che sembra sul punto di cadere, enfatizza le curve e la sensualità; - Trattamento delle superfici: grande attenzioni ai dettagli anatomici, con levigatura che dona naturalezza alla pelle

Venere di Milo La venere di Milo è una scultura greca originale del II secolo a.C, scoperta nel 1820 sull'isola di Milo e oggi è conservata al Museo del Louvre a Parigi, E' celebre per la mancanza delle braccia, che non sono mai state ritrovate, e per la sua straordinaria espressività. L'opera incarna l'ideale di bellezza e armonia tipico dell'arte ellenistica, unendo eleganza, dinamismo e sensualità.

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STANZA 1

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NIKE DI SAMOTRACIA

STANZA 1

Nike di Smotracia La Nike di Samotracia è una scultura greca originale del II secolo a.C, scoperta nel 1863 sull'isola di Samotracia e oggi conservata al Museo del Louvre a Parigi. Rappresenta la dea Nike, personificazione della vittoria, mentre sembra cerchi di spiccare il volo, con le vesti mosse dal vento. E' celebre per il suo dinamismo straordinario, che trasmette un senso di movimento e potenza.

Caratteristiche - Materiale: marmo prio; - Dimensioni: 245 cm di altezza; - Stile: ellenistico, con grande attnzione alla teatralità e all'espressività; - Postura: in volo, con il corpo protreso in avanti e le ali spiegate; - Dreappeggio: le vesti leggere, mosse dal vento, aderiscono al corpo creando un effetto di panneggio bagnato; Lavorazione delle superfici: estrema cura nei dettagli per enfatizzare il movimento.

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Stana 1

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STANZA 2

COLOSSO DI RODI

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Colosso di Rodi Il Colosso di Rodi era una gigantesca statua bronzea della divinità greca Helios, eretta nel porto di Rodi intorno al 305 a.C per celebrare la vittoria conrro Cipro. Era una delle sette meraviglie del modno antico. Il colosso rappresentava la potenza e la ricchezza della città, ma purtroppo fu disrtutto da un terremoto nel 226 a.C, lasciando solo i resti della base.

Nike di Smotracia - Materiale: bronzo e ferro; - Dimensioni: 33 metri di altezza; - Stile: ellenistico, maestoso; - Postura: Helios in piedi, probabilmente con gambe divaricate, un piede posato su ciascun lato del porto; - Tecniche costruttive: la statua era supportata da un'armatura di ferro, mentre il rivestimento era in bronzo.

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STANZA 2

TORO FARNESE

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Toro Farnese Il Toro Farnese è una scultura monumentale in marmo di epoca ellenistica, realizzata probabilmente tra il III e il II secolo a.C. Originalmente una copia di un'opera graca, è oggi conservata al Museo Nazionale di Napoli. Raffigura una scena mitologica in cui Dirce viene legata al toro, una figura che somboleggia la crudeltà. La scultura è famosa per la sua grandezza e la sua maestria nei dettagli anatomici.

Caratteristiche - Materiale: marmo; - Dimensioni: 3,2 metri di altezza; - Stile: ellenistico con ralismo drammatico; Postura: il toro è raffigurato in movimento, mentre Dirce, legata sui corni è mostrata in uno stato di angoscia e sofferenza, creando così una scena molto drammatica.

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STANZA 2

GRUPPO DI LAOCOONTE

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Gruppo di Laocoonte Il gruppo di Laocoonte è una scultura realizzata da Agesandros. Athenadoros e Polydoros. La scultura raffigura il momento in cui Laocoonte, un sacerdote di Apollo, e i suoi due figli vengono attaccati da serpenti inviati da Poseidone, come punizione per aver cercato di avvertire i Troiani del cavallo di legno. Questa scultura è rinomata per la sua intensa drammaticità e lìabilità tecnica nel rappresentare i movimenti dell'azione e la tensione dei corpi.

Caratteristiche - Materiale: marmo; - Dimensioni: 2,42 metri di altezza; - Stile: ellenistico, con forte componente emotiva e realista; - Postura: Laoconte e i suoi figli sono rappresentati in pose storte e in preda ad un'atroce sofferenza, mentre lottano contro i serpenti;

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MAIN HALL
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GALATA MORENTE

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Galata Morente La Galata Morerente è una scultura ellenistica che rappresenta un guerriero galata che, ferito, sta morendo. La scultura fu realizzata probabilmente trail III e il II secolo a.C ed è una copia romana di un originale greco, Oggi è conservata al Museo Capitolino di Roma. L'opera è sinonimo del dramma umano in um momento morente, tema tipico della scultura ellenistica.

Caratteristiche - Materiale: marmo; - Dimensioni: 1,65 metri di altezza; - Stile: ellenistico, con forte enfasi sulla drammaticità e il realismo fisico ed emotivo; - Postura: il guerriero è raffigurato steso a terra, con un'espressione di sofferenza e fatica.

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STANZA 3

GALATA CHE UCCIDE SE STESSO E LA MOGLIE

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Galata che uccide se stesso e la moglie La scultura del Galata che uccide se stesso e la moglie rappresenta un episodio drammatico della vita di un guerriero galata. Questa scultura, che probabilmente risale al III secolo a.C, raffigura un guerriero galata mentre si suicida, uccidendo anche la propria moglie per evitare la cattura da parte dei nemici. La scena esprime drammaticità, eroismo tragico e fatlismo, temi cimuni nell'arte ellenistica.

Caratteristiche - Materiale: marmo; - Dimensioni: 211 cm di altezza; - Stile: ellenistico, con forte enfasi sulla drammaticità; - Postura: il guerriero è rappresentato nell'atto di colpire se stesso, mentre la moglie è raffigurata con un'espressione di disperazione.

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STANZA 3

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MAIN HALL
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ROOM 1

STANZA PRINCIPALE

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SALA PRINCIPALE

L'altare di Zeus era originariamente situato a Pergamo, nell'attuale Turchia, e risale al II secolo a.C ed è una delle testimonianze più significative del periodo ellenistico per la sua maestosità e ricchezza decorativa

L'altare fu costruito durante il regno di Eumene II, re d Pergamo ellenistica, per celebrare la vittoriadelle città contro il celti. Il nome "soter", che significa "salvatore" fa riferimento a Zeus in quanto protettore e difensore della città. L'altare, infatti, simboleggiava anche la potenza e la protezione divina.

ALTARE DI ZEUS SOTER

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SALA PRINCIPALE

Struttura altare: - Forma: la pianta è quadrangolare, con una scalinata centrale larga quasi 20 metri e due avancorpi che conferiscono alla struttura una forma a "U". Elementi architettonici: - Basamento: alto circa 4 metri, dove si trova il grande fregio della Gigantomachia. - Colonne ioniche: circonda il vano superiore, altro 6 metri. - Altare centrale: posizionato al centro e decorato con il piccolo fregio, dove vengono raffigurate le storie di Telefo

ALTARE DI ZEUS SOTER

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SALA PRINCIPALE

Struttura altare: - Forma: la pianta è quadrangolare, con una scalinata centrale larga quasi 20 metri e due avancorpi che conferiscono alla struttura una forma a "U". Elementi architettonici: - Basamento: alto circa 4 metri, dove si trova il grande fregio della Gigantomachia. - Colonne ioniche: circonda il vano superiore, altro 6 metri. - Altare centrale: posizionato al centro e decorato con il piccolo fregio, dove vengono raffigurate le storie di Telefo

ALTARE DI ZEUS SOTER

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Restart

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Artemide a Efeso

Stile architettonico: ionico, caratterizzato da colonne slanciate con capitelli decorati.

Caratteristiche principali:

  • Colonne: alte e senlle, con scanalature verticali e capitelli ionici arricchiti da decorazioni;
  • Pianta: a diptero, cioè due file di colonne su tutti i lati;
  • Materiali: marmo bianco, con dettagli scoliti e molto elaborati
  • Decorazioni: ricchi rilievi e molte scene mitologiche
Tempio di Dioniso

Questo tempio è costruito in stile ionico ed era situato presso il teatro, accentuando il legame tra le divinità e le rappresentazioni teatrali.

  • Pianta rettangolare sopraelevata su un podio raggiungibile tramite una scalinata
  • Colonne in stile corinzio
  • Quattro colonne anteriori che formano un piccolo portico
  • Materiale marmo

Tempio di Atena

Il tempio di Atena era uno dei santuari principali.il tempio simboleggiava la protezione divina sulla città e ospitava una grande statua della dea, raffigurata con un elmo e lo scudo.

  • Pianta rettangolare, con colonne su tutti i lati e 6 colonne sulla facciata anteriore;
  • Colonne in stile dorico;
  • Al centro si trovava la cella;
  • I materiali utilizzati sono pietra locale con qualche decorazione in marmo.
El-Khazneh a Petra

Atile architettonico: fusione tra lo stile ellenistico e nabateo.

Caratteristiche generali:

  • Facciata monumentale: larga 20m e alta 40m, scavata direttamente nella roccia arenaria rosa;
  • Colonne corinzie con capitelli decorati con foglie d'acanto, tipici dello stile corinzio greco;
  • Frontoni tirnagolari e una tholos centrale conferisce una forte influenza ellenistica;
  • Decorazioni scultoree: figure mitologiche e ornamentazioni floreali
Tempio di Apollo a Didyma

Stile arhitettonico: ionico, ma con proporzioni monumentali

Caratteristiche principali

  • Colonne imponenti (20 m) con capitelli ionici decorati;
  • Adyton: cortile interno aperto, accessibile tramite una scalinata
  • Ornamenti scolpiti con motivi floreali e altri dettagli ricercati

Tempio di Traiano

Costruito in epoca romana ma su una preesistente are sacra ellenistica, traianeum era un maestoso tempio dedicato all'imperatore Traiano e a Zeus. Sorgeva su una piattaforma monumentale, con colonne corinze.

  • Pianta rettangolare, sopraelevata su una terrazza;
  • Il tempio era circondatoda colonne, formando un peristillo che racchiudeva la cella (ambiente sacro);
  • Costruito in marmo bianco.
Agorà

L'agorà è situata nel livello intermedio, era un'ampia piazza circondata da portici.Qui si svolgevano attività commerciali e politiche

  • Mercati, botteghe e bancarelle
  • Strutture amministrative, uffici e archivi
  • Altare civico, per sacrifici e celebrazioni

Arsenale

Situati nella parte bassa e potetti da mura difensive, contenevano armi e armature. La posizione permetteva un rapido accesso in caso di attacco, garantendo una difesa efficace. Gli arsenali erano strutturati in ampi magazzini.

Teatro

Uno dei teatri più ripidi dell'antichità, poteva ospitare circa 10.000 ospiti e dera composto da:

Il monastero a Petra

Stile architettonico: simile a El-khazneh, ma con dimensioni più grandi e linee meno ornamentate

Caratteristiche principeli:

  • Grandi colonne corinzie e un frontone triangolare, ma meno decorato rispetto al El-khazneh;
  • Grande scala d'accesso con 800 gradini scolpiti nella roccia;
  • Tholos centrale: elemento decorativo tipico del periodo ellenistico