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Rotta del mediterraneo orientale
Alice Benedetta Dini
Created on March 18, 2025
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Transcript
Rotta del mediterraneo orientale
Lavoro di: Rachele Del Carlo, Alice Dini, Francesca Logli, Lorenzo Paffile
I migranti che percorrono la rotta del mediterraneo orientale provengono principalmente dalla Siria
La situazione socio-politica della Siria è complessa e in continua evoluzione. Dopo oltre un decennio di conflitto civile, il paese rimane frammentato, con diverse fazioni che controllano varie aree. Il governo di Bashar al-Assad ha consolidato il controllo su gran parte del territorio, ma ci sono ancora zone di domino di gruppi ribelli e forze curde. La guerra ha avuto un impatto devastavate sulla popolazione, con milioni d sfollati e rifugiati. La povertà è estrema, e l'accesso agli aiuti umanitari è limitato, specialmente nelle regioni settentrionali.
Da dove partono i migranti e perchè se ne vanno da lì?
- Turchia : è un punto cruciale per i migranti che cercano di arrivare in Grecia o in altri paesi europei.
- Grecia: spesso è la destinazione iniziale per chi arriva nel Mediterraneo orientale, attraverso le isole come Lesbo, Chio e Samos.
- Balcani: molti migranti passano per paesi come la Serbia, la Macedonia del Nord, la Bosnia-Erzegovina, e Montenegro, per cercare di raggiungere l'Unione Europea via terra.
I paesi più comuni che i migranti attraversano includono:
Altri paesi di transito: a seconda delle rotte, alcuni migranti passano anche attraverso Bulgaria, Albania o Romania.
Il loro percorso migratorio verso il Mediterraneo orientale
- Tratta di esseri umani: in alcune situazioni, i migranti sono vittime di traffico di esseri umani, dove vengono costretti a lavori forzati, prostituzione o altre forme di sfruttamento.
- Pericoli derivanti dalla polizia e dai gruppi locali: I migranti che attraversano i Balcani, la Grecia o la Turchia possono essere vittime di violenze da parte di forze dell'ordine o gruppi locali che cercano di impedire loro di proseguire.
A quali rischi o pericoli sono esposti?
I migranti che percorrono queste rotte si espongono a numerosi pericoli, tra cui:
- Viaggi via mare: il tentativo di attraversare il Mar Egeo in imbarcazioni sovraffollate e non sicure è uno dei rischi più gravi .
- Condizioni climatiche difficili: durante il viaggio attraverso la Turchia e i Balcani, i migranti sono esposti a temperature estreme ( sia calde che fredde), che possono portare a malattie o morte.
- Arresti e detenzioni: in molti paesi di transito, le autorità arrestano e detengono i migranti in condizioni di sovraffollamento.
- Mancanza di cibo, acqua e assistenza medica: la carenza di queste risorse possono causare malnutrizione, disidratazione e malattie, che aggravano ulteriormente la situazione.
Dove desiderano arrivare ?
- La Turchia è di gran lunga il primo Paese ospitante ( con oltre 3 milioni di rifugiati siriani).
- Successivamente troviamo il Libano.
- Poi la Giordania.
- Infine Iraq ed Egitto.
Gli effetti prodotti del paese in cui si sono stabiliti
- Effetti demografici : La Turchia ospita circa 3.6 milioni di rifugiati siriani registrati. Questo ha portato a un aumento della popolazione in un alcune regioni, con conseguenze sulla distribuzione delle risorse e dei servizi pubblici.
- Effetti politici: L'accordo tra l'Unione Europea e la Turchia del 2016, noto come "EU-Turkey Deal", ha incentivato la Turchia a trattenere i rifugiati sul proprio territorio.
- Effetti sociali : Da un lato, ci sono stati sforzi per includere i rifugiati nel mercato del lavoro e nel sistema educativo. Dall'altro, la condivisione delle città e la crisi economica hanno alimentato tensioni sociali e pregiudizi.
In Grecia, l'UE ha fornito supporto finanziario e logistico per migliorare le strutture di accoglienza, ma le isole dell'Egeo continuano a essere sovraffollate. Cipro, pur essendo un piccolo stato membro dell'UE, ha visto un aumento degli arrivi e ha richiesto maggiore assistenza da parte dell'Unione. Le Nazioni Unite, attraverso l'Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR), lavorano per garantire i diritti dei migranti e migliorare le condizioni di vita nei centri di accoglienza.
Il comportamento dei paesi ospitanti
La Turchia, ad esempio, ospita oltre 3,5 milioni di rifugiati siriani, grazie anche al sostegno finanziario dell'UE attraverso l'accordo del 2016. Questo accordo prevede che la Turchia trattenga i migranti in cambio di aiuti economici e di un processo di reinsediamento per alcuni rifugiati in Europa. Il 29 novembre 2015 il Consiglio europeo si è impegnato a erogare una prima quota di 3 miliardi di EUR a favore dello strumento. Nel marzo 2018, essendo stato interamente utilizzato il bilancio iniziale, la Commissione ha proposto di incrementare i finanziamenti dello strumento di altri 3 miliardi di EUR. La prima quota ha finanziato progetti che si sono protratti fino alla metà del 2021. La seconda quota sta finanziando progetti che proseguiranno fino alla metà del 2025. L'accento è posto principalmente sull'assistenza umanitaria, l'istruzione, la sanità, lo sviluppo socioeconomico, le infrastrutture comunali, il sostegno socioeconomico e la gestione della migrazione.
Conclusione
L’Europa è ben consapevole che la guerra possa causare sfollati e rifugiati, migrazioni e crisi umanitarie. Negli ultimi decenni i confini europei hanno dovuto gestire flussi migratori di ogni dimensione e modalità, dall’area balcanica a quella nordafricana. Lo scenario di un effetto domino migratorio e di una nuova significativa ondata diretta in Europa rappresenta una concreta possibilità. Dalla Siria verso Libano e Turchia; poi, ancora, dal Libano verso Turchia e Cipro. L’instabilità regionale rischia oggi il sovraffollamento delle sue strutture ed il collasso dell’intero sistema di gestione e repressione dei fenomeni migratori irregolari e clandestini, provocando una crisi dell’accoglienza. Uno scenario che, se non gestito efficacemente e rapidamente, potrebbe dover mettere nuovamente alla prova le frontiere e le capacità europee di una coordinata e collettiva gestione degli arrivi.
Varie opere
- L'odissea
- Esodo. Storia del nuovo millennio
- Il confine mediterraneo
Tra le varie opere che possiamo trovare che parlano della rotta del Mediterrano orientale troviamo:
Grazie per l'attenzione!
Wikipedia; https://www.rsi.ch/info/mondo/Dove-vivono-i-rifugiati-siriani-nel-mondo--2421252.html#:~:text=La%20Turchia%20%C3%A8%20di%20gran,158'000%2C%20pari%20allo%200 https://www.geopolitica.info/guerra-e-migrazioni-medio-oriente/ https://www.consilium.europa.eu/it/policies/eastern-mediterranean-route/#:~:text=La%20rotta%20del%20Mediterraneo%20orientale%20si%20riferisce%20agli%20arrivi%20irregolari,dalla%20guerra%20civile%20in%20Siria.
Sitografia
Questo libro analizza il Mediteraneo come confine geopolitico e culturale, esplorando le dinamiche migratorie, le politiche europee e le sfide legate alla sicurezza e all'accoglienza. Temi principali: Immigrazione, politiche di confine, diritti umani e il ruolo dell'Europa nella gestione delle crisi migratorie.
- Il confine mediterraneo, di Valerio De Cesario ed Emilio Diodato:
Questo libro racconta le esperienze dei migranti attraverso i viaggi dell'autore nei luoghi chiave dell'immigrazione. È una cronaca diretta dell'esodo contemporaneo, che descrive le difficoltà, le speranze e le tragedie di chi lascia la propria terra in cerca di un futuro migliore in Europa.Temi principali: Migrazione, disuguaglianze globali, resilienza umana e il contrasto tra speranza e realtà.
- Esodo. Storia nel nuovo millennio, di Domenico Quirico :
Questo poema epico narra il lungo viaggio di ritorno di Ulisse a Itaca dopo la guerra di Troia. Durante il suo percorso, affronta numerose sfide, tra cui mostri mitologici, divinità e prove di astuzia. Temi principali: Viaggio e ritorno, astuzia e intelligenza, fedeltà, destino e intervento divino, ospitalità e identità.
- L'odissea, di Omero: