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Gli ultimi anni di clelia trotti

Martina Villa

Created on March 18, 2025

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Transcript

Cinque storie ferraresi

Gli ultimi anni di clelia trotti

Giorgio Bassani

chi era clelia trotti?

Il personaggio di Clelia Trotti è ispirato alla figura di Alda Costa, una vecchia maestra, di idee socialiste e di fede antifascista, conosciuta da Bassani, e al quale era legato d'amicizia

Siamo nel 1939, con l'Italia in procinto di entrare in guerra e le leggi razziali promulgate da un anno. Il giovane Bruno Lattes è spinto da un'intensa curiosità culturale a conoscere Clelia Trotti, vecchia maestra, rivoluzionaria socialista "che aveva visto con i suoi occhi Anna Kuliscioff e Andrea Costa". Dapprincipio, conoscerla non fu semplice: dopo aver ottenuto l'indirizzo - incompleto dall'onorevole Bottecchiari, poi completo da un ciabattino, Cesare Rovigatti, intimo amico della maestra - egli viene respinto dalla sorella, Giovanna Codecà, nel timore che la casa fosse sorvegliata dall'OVRA. I due iniziano però ad incontrarsi frequentemente, a casa dell'anziana e anche di lui. Per qualche tempo il giovane sembra condividere la fede di lei nella libertà e nella rinascita del socialismo. A far luce sul complicato e controverso rapporto instauratosi tra i due c'è l'epigrafe ad inizio del racconto, ripresa da Italo Svevo: "Le persone di cui si conquista l'affetto con l'imbroglio non si amano mai sinceramente...". Bruno non è la persona immaginata da Clelia. Egli, infatti, abbandona improvvisamente Ferrara nel 1943 e si trasferisce in America per insegnare letteratura italiana. I suggerimenti della donna di avviare contatti con i principali esponenti dell'antifascismo cittadino - i repubblicani storici, i liberali, i cattolici, i comunisti - cadono tutti nel vuoto. L'ultimo loro incontro avviene nei pressi del cimitero di Ferrara, sul prato di piazza Certosa. Clelia muore in carcere nel 1943 a poco più di sessant'anni, ma è solo nell'autunno del 1946 che si tiene il funerale civile a Ferrara, alla cui funzione parteciperà anche Bruno. Ormai avviato alla carriera universitaria e sul punto di diventare cittadino americano, torna nella sua città natale sentendosi un estraneo.

Le persone di cui si conquista l'affetto con l'imbroglio non sia amano mai sinceramente...

CINQUE STORIE FERRARESI

L'OVRA fu la polizia politica dell'Italia fascista dal 1927 al 1943 e nella Repubblica Sociale Italiana dal 1943 al 1945.[3] Costituita dopo l'emanazione delle leggi fascistissime nel 1926, e preceduta dalla cosiddetta "Ceka fascista", il suo compito era la vigilanza e la repressione di organizzazioni sovversive, che tramassero contro il fascismo e lo Stato. Fu ispirata a Mussolini dalla polizia politica sovietica

OVRA

Cinque storie ferraresi è una raccolta di racconti di Giorgio Bassani, ambientati a Ferrara durante il periodo fascista. Oltre al racconto che parla di Clelia Trotti sono contenuti: Lida Mantovani, La passeggiata prima di cena, Una lapide in via Mazzini, Una notte del '43

La figura del giovane Bruno Lattes è trasparentemente autobiografica, rappresentando una parte del Bassani stesso, coi suoi stessi ideali.