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Ser Ciappelletto

GARBO CESARE

Created on March 17, 2025

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Transcript

Il Decameron

Ser Ciappelletto

Il decameron è una raccolta di 100 novelle racchiuse tra loro da una struttura detta cornice nel contesto di distruzione e morte causata dalla peste descritta da boccaccio, vengono presentati i protagonisti: sette ragazze e tre ragazzi che decidono di rifugiarsi in campagna per sfuggire dal contagio e dal degrado morale, nascondendosi in campagna passeranno le giornate a raccontarsi storie, la prima novella dopo l’introduzione è ser ciappelletto.

Panfilo

personaggi

Trama

Ipotesi

Analisi

interpretazione

Om Chand, Samuele Pallini, Francesco Pezzati, Adnan Kashem

PERSONAGGI Sistema dei personaggi: Protagonista: Ciappelletto, si dice che sia realmente esistito ma forse mon era il mascalzone che racconta Boccaccio, ma nella novella viene visto come un uomo spregevole, nel testo l'autore indugia sulla sua descrizione morale e sulle sue malefatte. Personaggi secondari: Ser Musciatto Franzesi è un personaggio storico, mercante fiorentino che riuscì ad accumulare grandi ricchezze in Francia, prete confessore, che rappresenta la chiesa nella sua ingenuità e innocenza, i due fratelli fiorentini, nella cui casa viene ospitato Ciappelletto moribondo, questi costituiscono, nel contesto della novella, gli aiutanti del protagonista. SPAZIO E TEMPO La novella si svolge in Borgogna, ma non si notano nella novella riferimenti ambientali fissi o descrizioni di luoghi. Anche per quanto riguarda il tempo la definizione è incerta, ma è possibile dedurre che la vicenda si svolge in un passato non molto lontano rispetto all'epoca della narrazione. Ciò grazie al riferimento a Papa Bonifacio VIII che è morto nel 1303. Il tempo della narrazione coincide con quello della storia nella scena in cui si narra la confessione di ser Ciappelletto.

Informazioni generali

Interpretazioni

Il conflitto delle interpretazioni della novella scaturisce da questa ambiguità. Infatti la vera domanda è: perché Ciappelletto sceglie di aiutare i due usurai? Un uomo così spregevole perché commette un’azione benefica nei loro confronti? Che cosa ci guadagna, visto che sta morendo? La domanda è facile da porre, ma la risposta è difficile e la critica ci ha ragionato a lungo: ci sono tre possibilità: Ciappelletto sceglie l’estrema beffa per sua propria soddisfazione, andandosene dalla vita come un giullare, ridendo, scherzando, dimostrando come sia tutto vano. Ciappelletto sceglie di essere solidale con i due usurai come una sorta di mutuo soccorso di categoria, una specie di “colleganza” . La terza ipotesi è una combinazione delle prime due. Essendoci un duplice guadagno con un fine concreto da perseguire in cui può esercitare il suo immorale ingegno e la soddisfazione personale della beffa perpetrata ai danni del frate. Una eventuale quarta ipotesi che possiamo dedurre dalle prime tre chiama in causa l’autore: davanti alle forzature narrative c’è l’autore con il suo teorema sul relativismo che viene dimostrato dalla novella stessa. Quindi Ciappelletto forse ubbidisce a una logica narrativa imposta dell’autore per dimostrare gli aspetti negativi e disumani dei mercanti capaci di tutto pur di guadagnare. quindi, se il comportamento di Ciappelletto risulta ambiguo e problematico; anzi risulta ambiguo proprio perché l’autore lo usa per un fine dimostrativo che in fondo prescinde dalla logica del personaggio.

Secondo il Branca, infatti, Ciappelletto è accostabile alla figura di Giuda, poiché è traditore delle leggi divine e umane, egli inoltre è il rappresentante di una borghesia priva di morale, ormai del tutto spregiudicata dalla cupidigia del guadagno.

Interpretazione della novella

La novella rappresenta il capovolgimento dei valori cristiani e morali attraverso la figura di Ciappelletto che non esita ad andare incontro alla perdizione eterna pur di salvare gli interessi economici dei suoi compagni e a rendere falsi i canoni spirituali cristiani. Questa è anche la novella della finzione, come se sia preferibile sembrare più che essere buoni religiosi, dove la menzogna svaluta ogni legge divina e umana. E’ evidente inoltre il passaggio da una realtà medievale dove la chiesa vige sull’individuo e lo indirizza verso una vita di stampo ecclesiastico, ad una situazione in cui il mercante, nuova figura del tempo, si prende gioco dei rappresentati del clero, che hanno perso nel tempo autorità e credibilità. Secondo il Branca, infatti, Ciappelletto è accostabile alla figura di Giuda, poiché è traditore delle leggi divine e umane, egli inoltre è il rappresentante di una borghesia priva di morale, ormai del tutto spregiudicata dalla cupidigia del guadagno.

Ser Ciappelletto: Trama

Ciappelletto, ritenuto dai suoi concittadini privo di moralità e carità cristiana, viene inviato in Borgogna per riscuotere i soldi dei debitori di messer Musciatto. Arrivato in città si ammala gravemente, e i due usurai fiorentini che lo ospitano temono che la sua morte, avvenendo senza conforti religiosi, possa scatenare l’ira dei Borgognoni contro gli italiani. Per evitare ciò chiamano dunque un frate per l’estrema unzione, agli occhi del quale Ciappelletto si mostra come un “timorato di Dio” ed assente da ogni peccato. Dopo una lunga confessione, che tocca ogni attimo della vita di Ciappelletto tanto che egli è costretto a volte ad improvvisare per non mostrare la sua vera indole, il prete grazia l’uomo dopo avergli fatto l’estrema unzione. Ciappelletto muore, subito la sua figura viene innalzata e santificata davanti ad un solenne funerale, come ultima beffa alla moralità cristiana.

Sembra essere il personaggio più semplice, più puro della brigata. Ma le novelle da lui raccontate ci mostrano un'altra sua faccia: la faccia di colui che enfatizza il bisogno di guardare oltre l'evidente, oltre il superficiale. Panfilo, il „tutto amore“, l'amico di tutti dal greco „pan“, tutto e „filos“, amico.

Panfilo

Analisi

la novella è racchiusa in due meditazioni sul tema della volontà di Dio e quella degli uomini, mentre il racconto vero e proprio si divide in tre sequenze: -ritratto di Ser Ciappelletto e descrizione della ragion di mercatura e della vita dei mercanti; -la malattia di Ciappelletto che dà il via all’azione articolata in due dialoghi: il primo tra gli usurai e poi tra gli usurai e Ciappelletto, il secondo tra Ciappelletto e il Frate confessore; -la conclusione della novella con la morte di Ciappelletto e la sua santificazione. L’avvenimento del contrario . Anche il frate confessore subisce un ironia molto pungente e una progressiva degradazione, inversa a quella di Ciappelletto. Se Ciappelletto, infatti, era stato presentato come mascalzone e diventa santo, così il frate confessore è presentato come sant’uomo e finisce con l’essere non solo un credulone, ma anche un peccatore nei confronti di Ciappelletto, come quando ammette ogni tanto di sputare in chiesa ed è rimproverato dal protagonista. Si tratta di una doppia climax: migliorativa, quella di Ciappelletto; peggiorativa quella del frate.