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L'odissea

FM C

Created on March 17, 2025

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Transcript

inizio

L'odissea

2. Mappa dei luoghi

10. I luoghi

9. Gli dei

8. I personaggi

7. Il ritorno in patria e la vendetta

6. I viaggi di Odisseo

5. Il racconto di Telemaco

4. I racconti del ritorno in patria

3. Perché leggiamo l'Odissea?

1. L'antefatto: l'inganno del cavallo

Indice

L'antefatto

Ulisse, il re di Itaca, era un uomo saggio e molto furbo. Tra le tante trovate che ebbe la più brillante fu quella del Cavallo di Troia. Da troppo tempo ormai Ulisse e i suoi compagni achei combattevano contro la città di Troia senza riuscire ad espugnarla. Al decimo anno di guerra Ulisse ebbe la trovata: fingere di arrendersi, costruire un enorme cavallo di legno in dono ai troinai, dentro cui nascondere i guerrieri più forti.

L'inganno del cavallo

Nonostante la giovane Cassandra, un'indovina troiana, avesse messo in guardia i troiani dall'accettare il cavallo dentro le mura, i troiani credettero a ciò che raccontava Sinone, un acheo affermava di essere scappato dal suo esercito perché stufo dei loro sopprusi. I troiani accolsero il cavallo dentro le mura e trascorsero la notte in sfrenati festeggiamenti.

L'ultima notte di Troia

Nonostante la giovane Cassandra, un'indovina troiana, avesse messo in guardia i troiani dall'accettare il cavallo dentro le mura Era, Afrodite e Atena trovano la mela mentre camminano nel giardino, litigano per chi sia la più bella tra loro e debba meritarla. non riuscendo a trovare un accordo, scelgono come giudice un mortale, il giovane troiano Paride.

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Durata del viaggio: 10 anni

Mappa dei luoghi

il racconto di telemaco

L'inizio dell'Odissea si apre con la storia dal punto di vista di Telemaco, figlio di Ulisse, che ha ventanni. Non vede il padre dalla nascita, infatti sono trascorsi dieci anni di guerra e altri dieci anni dalla fine della guerra, ma ancora il padre non ha fatto ritorno. Telemaco allora decide di indagare sulla sorte del padre, andato presso le corti degli altri eroi che combatterono a Troia e che in alcuni casi sono già tornati presso le loro case

La dea Atena assiste il giovane Telemaco

Telemaco si reca prima da Nestore a Pilo, poi da Menelao ed Elena a Sparta, ma non riesce ad ottenere informazioni dai due. In compenso Menelao racconta del suo ritorno in patria e di quello di suo fratello Agamennone, assassinato dalla moglie Clitemnestra. Invece Telemaco confessa all'uomo la disperata situazione in cui si trova sua madre: la sua città. l'isola di Itaca, è presa sai pretendenti di Penelope, moglie di Ulisse, che dando quest'ultimo per morto vorrebbero che si risposasse scegliendo uno di loro. I Proci (così si chiamano i pretendenti) intanto vivono nel loro palazzo, mangiano il loro cibo, consumano le loro ricchezze e approfittano delle loro schiave.

I viaggi di odisseo, L'isola di Ogigia

Intanto Ulisse si trova presso la ninfa Calipso, sull'isola di Ogigia, che ha trattenuto l'eroe per 8 anni presso di sé. Per ordine di Zeus giunge sull'isola Ermes, che chiede alla ninfa di liberare Odisseo. La ninfa non vorrebbe lasciarlo andare, si è infatti innamorata perdutamente dell'eroe e o circonda di ogni ricchezza e comodità.

Odisseo però le risponde che il suo unico desiderio è tornare da Penelope, benché sappia che non è al pari di una dea.

Si reca da Ulisse, che intanto sta guardando verso il mare sconsolato e piangente, prova a convicerlo a restare, del resto la moglie non è bella e immortale quanto lei. Addirittura arriva a promettere all'eroe l'immortalità, ma questi rifiuta.

Tuttavia poseidone, adirato con l'eroe lo fa naufragare sull'isola di Scheria, abitata dai Feaci

Alla fine Calipso acconsente e fabbrica una zattera per far sì che odisseo torni a itaca

Odisseo si risveglia dal naufragio e si ritrova su una spiaggia dove la principessa Nausicaa insieme alle ancelle sta lavando il suo abito da sposa e giocando a palla. Atena infatti, per aiutare l'ingresso di Odisseo alla corte dei Feaci e era apparsa alla giovane in sogno e le aveva detto di andare l'indomani a lavare il suo abito nuziale perché presto si sarebbe sposata. Quando appare Odisseo viene reso più bello dalla dea Atena, inoltre l'eroe tesse le lodi della fanciulla, chiedendole se si trattasse di una dea o di una mortale. Nausicaa rimane abbagliato da Ulisse e acconsente alla sua richiesta di essere ricevuto a corte dai genitori.

ulisse viene accolto dal re dei feaci, Alcinoo, che lo ospita assieme alla moglie ad un sontuoso banchetto dopo avergli fornito degli abiti. l'identità di ulisse è tenuta nascosta dall'eroe, fino a quando un cantore inizia a recitare la storia della caduta di troia. Quel racconto colpisce a tal punto ulisse che l'eroe inizia a piangere a dirotto, stimolando nei presenti domande e curiosità. Ulisse allora si arrende a rivelare la propria identità ed inizia qui un lungo flash back dove ripercorre tutte le sue avventure per mare.

Una volta terminata la guerra di Troia, egli salpò con le sue navi per tornare in patria; si diresse anzitutto verso Ismara, capitale del regno dei Ciconi, per cercare le provviste necessarie per il viaggio. Il re e i suoi uomini saccheggiarono e distrussero la città uccidendo molti guerrieri Ciconi e facendo prigioniere le loro donne. Ulisse fece irruzione anche nella casa di un vecchio sacerdote, ma in virtù del suo ruolo si astenne dal fargli del male. Il sacerdote per sdebitarsi regalò a Ulisse oggetti preziosi e dodici anfore di vino, con il quale Ulisse avrebbe in seguito ubriacato il ciclope Polifemo. Ulisse disse ai suoi uomini di affrettarsi, ma invece essi si fermarono a consumare le carni e il vino di cui avevano fatto bottino. Furono sorpresi da un esercito cicone, radunatosi per contrattaccare. Le donne dei Ciconi poterono così mettersi in salvo mentre Odisseo fu costretto a salpare dopo aver perso sei uomini per ognuna delle sue dodici navi.

Il viaggio ha inizio a Troia, dalla quale Ulisse parte con 12 navi e 500 uomini

La terra dei Ciconi

Il racconto di Ulisse

Un'improvvisa tempesta costringe Ulisse ad approdate nella terra dei Lotofagi, i "mangiatori di Loto"

I compagni di Ulisse se ne nutrono e non vorrebbero tornare in patria

Ulisse riesce a costringerli a partire

La terra dei Lotofagi

Il Loto era un frutto che faceva perdere la memoria a chi se ne cibava

Odisseo è curioso di visitare l'isola dei Ciclopi, esseri mostruosi con un occhio solo

Ulisse sbarca con 12 uomini per cercare di conoscere questo strano popolo

Ulisse entra nella grotta del Ciclope Polifemo, mentre stanno esplorando ecco che il gigante ritorna

L'isola dei Ciclopi

I ciclopi sono filgi di Poseidone, re del mare, e non conoscono leggi umane o divine

I Ciclopi sull'isola si dedicavano all'allevamento di pecore

Divora alcuni compagni di Ulisse e li chiude dentro la grotta con una pesante pietra

A questo punto Ulisse ha un piano...

L'isola dei ciclopi

Quando Polifemo scpre Ulisse e i suoi compagni dentro la grotta si infuria

Ulisse e i suoi compagni nascosti

Polifemo chiude la grotta

Ulisse ha un piano: infatti dice al gigante di chiamarsi "oUDEIS" CHE IN GRECO VUOL DIRE "NESSUNO"

Ulisse offre il vino a Polifemo. Il ciclope lo beve e gli promette che lo mangerà per ultimo

Mentre il gigante cade in sonno profondo Ulisse e i suoi compagni CON UN PALO INCANDESCENTE ACCECANO IL CICLOPE

i COMPAGNI ALLORA NON SI ALLARMANO E NON CORRONO IN SUO SOCCORSO VISTO CHE NESSUNO GLI AVEVA FATTO DEL MALE!

POLIFEMO GRIDA DI DOLORE E RICHIAMA L'ATTENZIONE DEGLI ALTRI CICLOPI, CHE GLI CHIEDONO CHI SIA STATO LA CAUSA DEL SUO MALE. "oUDEIS!" OVVERO "nESSUNO" gRIDA LO SCIOCCO pOLIFEMO!

Ulisse disse ai compagni di nascondersi sotto la pancia delle pecore di polifemo, così che quando avrebbero portato fuori il gregge loro sarebbero potuti fuggire senza che il ciclope s ene accorgesse

Adesso restava solo scappare! Il ciclope era cieco, ma poteva a tentoni trovare Ulisse e i suoi compagni, inoltre solo lui con la sua forza di gigante avrebbe potuto aprire la porta della caverna!

uLISSE EBBE L'IMPRUDENZA DI RIVELARE LA PROPRIA IDENTITà, SCATENANDO L'IRA DI pOSEIDONE, PADRE DI pOLIFEMO E DIO DEL MARE, CHE DA QUEL MOMENTO OSTACOLò IN TUTTI I MODI uLISSE NEL SUO VIAGGIO

qUANDO pOLIFEMO SE NE ACCORSE ANDò SU TUTTE LE FURIE E INIZIò A IMPRECARE NELLA DIREZIONE DELLA NAVE DI uLISSE.

Sull'isola di Eolo

Il dio Eolo ospita sulla sua isola Ulisse e i suoi compagni e fa all'eroe un dono prezioso: un otre contenente tutti i venti contrari, così che Ulisse possa tornare alla sua patria senza intoppi, Purtoppo i suoi compagni però, curiosi e diffidenti nei confronti di Ulisse, aprono l'otre convinti di trovarvi qualcosa di prezioso: ciò libera tuttui venti contrari, vanificando il favore del dio Eolo.

L'isola di Eolo, il dio dei Venti

proprio mentre ormai Itaca era ormai in vista, i venti, liberati, portarono le navi degli eroi lontano in mezzo al mare.

ulisse guidò la nave per nove giorni, infine cadde addormentato. I suoi uomini pensando che l'astuto eroe tenesse loro nascoste delle ricchezze aprirono le otri dei venti.

I Lestrigoni, un popolo cannibale

La nave di Ulisse tornò al punto di partenza, ovvero all'isola di Eolo. Nel frattempo però il dio dei venti aveva appreso dell'ira di Poseidone contro Ulisse, e si rifiutò di aiutarlo nuovamente. Ulisse e i compagni allora capitarono sull'Isola dei Lestrigoni, un popolo antropofago, ovvero che si cibava di carni umane. Di tutte le navi di Ulisse se ne salvò soltanto una, che per precauzione non era entrata del porto.

I Lestrigoni, un popolo cannibale

La maga Circe

Ulisse e i pochi compagni rimasti approdarono presso l'isola di Eea. Qui viveva Circe, una maga e divinitò minore, figlia del dio Sole e di una ninfa. Questa maga trasfomava tutti gli ospiti della sua isola in animali, trasformò anche i compagni di Ulisse in maiali.

La maga Circe

Ulisse allora, dopo aver ingerito l'antidoto, si reca dalla ninfa, che lo accoglie offrendogli un banchetto intriso dei suoi veleni. Con sommo stupore di Circe tuttavia Ulisse non si trasforma.

Venuto a sapere che i suoi compagni erano stati trasformati in porci, ulisse elabora un piano: Ermes lo aiuta, indicandogli un'erba magica in grado di contrastare l'effetto delle pozioni di Circe.

Circe non solo acconsente, ma finisce per innamorarsi di Ulisse, con cui ha una relazione. Dopo aver trascorso l'inverno con la dea, ulisse e i suoi compagni ripartiranno per il loro pericoloso viaggio

Circe è messa alle strette da Ulisse: dovrà liberare i suoi compagni e trasformarli di nuovo in esseri umani.

l'averno, le porte del regno dei morti

Ulisse si reca alle porte dell'Averno, ovvero il regno dei morti. Rievoca le anime dei defunti attraverso un sacrificio. l'indovino tiresia avverte Ulisse sui futuri pericoli del viaggio e lo informa che intanto la sua patria è occupata da giovani prepotenti e arroganti, i proci, che vorrebbero costringere penelope a risposarsi.

Prima di partire la ninfa Circe consiglia ad Ulisse di andare all'ingresso dell'ade, fare un rito di rievocazione dei morti per farsi dare indicazioni dall'indovino tiresia

Ulisse vede achille ed agamennone e tra gli eroi nota anche il compagno aiace, che si era suicidato a causa di un tranello di Ulisse, che aveva fatto in modo di non fargli avere in trofeo le armi di achille. Ulisse prova a chiedere scusa all'amico, ma questi lo ignora.

Tra i fantasmi ulisse incontra sua mamma, che ha lasciato ancora viva ad itaca e che mentre era in guerra era morta. prova ad abbracciarla, ma gli sfugge dalle mani

GLi scogli delLe Sirene

Ulisse usa i consigli che gli ha dato l'indovino Tiresia e in prossimità degli scogli delle Sirene fa mettere ai suoi compagni dei tappi di cera: infatti il canto di questi mostri marini portava i naviganti a schiantarsi contro gli scogli! Ulisse però è troppo curioso di provare a sentire quel canto magico, allora si fa legare all'albero maestro della nave e ordina ai usoi compagni di non liberarlo per nessuna ragione.

Le Sirene non sono come le immaginiamo noi! Erano mostri orribili ma dalle incantevoli voci di donna

Scilla e cariddi

Proprio come lo aveva avvertito Circe da una parte dello Stretto di Messina c'era Scilla, una creatura spaventosa a sei teste che inghiottiva chiunque passasse da lì. Dall'altro lato c'era Cariddi, un altro essere mostruoso che per tre volte al giorno inghiottiva le acque del mare per poi sputarle con violenza.

Circe aveva trasformato una sua rivale in amore, la ninfa Scilla in un mostro tremendo che viveva sui fondali marini

Scilla, il mostro a sei teste. Il racconto di Ulisse si conclude così, in questo ultimo scontro tutti gli uomini perdono la vita, l'unico a sopravvivere è Ulisse, che naufraga ad Ogigia. Ulisse parte dall'isola dei Feaci per andare, finalmente, ad Itaca.

Cariddi, il gorgo mortale

Il ritorno in patria e la vendetta

Penelope intanto sono vent'anni che aspetta il marito. Il suo palazzo è invaso dai Proci, pretendenti che attendono che la donna si risposi, così che vi sia un nuovo re di Itaca. Penelope però si rifiuta di credere che il marito sia morto.

Grazie ai Feaci, Ulisse arriva as Itaca, travestito da mendicante su consiglio di Atena

penelope, che in quanto ad astuzia reggeva bene il confronto con il marito, trovò uno stratagemma per ritardare all'infinito le nozze: ogni notte disfacevala tela che aveva tessuto durante il giorno, così che il suo lavoro non si potesse dire mai terminato.

Infine i Proci avevano strappato a penelope una promessa: avrebbe accettato di sposarsi quando avesse finito di tessere la tela su cui stava lavorando

Intanto Atena si recò da Telemaco e gli ordinò di tornare ad itaca, poichè suo padre era finalmente tornato!Una volta tornato ad itaca, telemaco abbraccia di nuovo il padre, dopo 20 lunghi anni! Ora però è giunto di elaborare un piano di vendetta.

Una volta arrivato sulla spiaggia di Itaca, Ulisse incontra Atena, che conferma quanto Ulisse ha appreso da tiresia nell'ade. Ulisse medita un piano di vendetta assieme ad atena contro i proci, la dea lo trasforma in un mercante per far sì che nessuno lo riconosca

I proci vedendo Ulisse e scambiandolo per un mendicante si presero gioco di lui e lo sbeffeggiarono. per fortuna intervenne Penelope, giunta in soccorso del forestiero, lo ricevette nelle sue stanze. Quel mendicante infatti rivela di aver ospitato il marito, dunque penelope è lieta di ricambiare.

Ulisse travestito da mendicante si reca presso il palazzo di itaca. L'unico a riconoscerlo è il fedele cane argo, che gli corre incontro scodinzolando. Subito dopo, l'anziano cane muore, felice di aver rivisto infine il suo padrone.

Grata per quei pochi racconti su suo marito, penelope ordinò ad Euriclea, che era stata la nutrice di Ulisse di lavare i piedi al mendicante.

Penelope rivela al mendicante che l'inganno della tela è stato scoperto da una schiava traditrice e che presto sarà costretto a sposare uno dei pretendenti.

Euriclea fu sul punto di chiamare penelope per rivelarle l'identità dello straniero, ma ulisse le ordinò di tacere, a suo tempo avrebbe rivelato alla moglie chi fosse!

Ma ecco che mentre la vecchia euriclea lava i piedi del mendicante vede sulla sua gamba una cicatrice inconfondibile e non ha dubbi:+ quella cicatrice appartiene ad Ulisse, il suo re!

Il giorno dopo penelope durante un banchetto lanciò ai proci la sfida. Tutti i pretendenti provarono a tendere l'arco ma nessuno vi riuscì! a quel punto il mendicante chiese ai proci "Lasciate provare a me", Tutti scoppiarono a ridere ma lo lasciarono fare per poi deriderlo

Il giorno seguente Penelope riferì al mendicante un piano: proporre ai proci la sfida di tendere l'arco si ulisse, un arco durissimo, che solo il marito sarebbe riuscito ad adoperare, con l'aiuto di atena. Dopodichè il suo futuro sposo avrebbe dovuto far passare nei cerchi di dodici scuri una freccia.

"Esseri spregevoli, avete in mia assenza per tutto questo tempo occupato la mia casa, dilapidato i miei beni, mangiato il mio cibo, ma quel che è peggio avete oltraggiato mia moglie, per questi motivi la pagherete cara!". Con l'aiuto di Telemaco Ulisse uccise uno ad uno tutti i proci, a comincaire da antinoo, il loro capo.

Ulisse senza fatica riuscì a tendere l'arco e uno ad uno infilò la sua freccia dentro ciascuno degli anelli delle scuri. Tutti rimasero attoniti, ulisse si tolse il suo travestimento e disse "E ora state a vedere quale altro bersaglio centrerò" A quelle parole i proci terrorizzati tentarono di fuggire, ma nel frattempo telemaco aveva sbarrato tutte le possibili vie di fuga su ordine del padre.

Penelope intanto stava dormendo, atena infatti le aveva mandato un sonno profondo perchè le urla dei proci non la spaventassero. Euriclea pulì la stanza dove si era compiuta la strage e annunciò a penelope "è qui, tuo marito è tornato!"

PNon solo sterminò i pretendenti, ma uccise anche le ancelle infedeli che lo avevano tradito .

A quelle parole Penelope gli corse incontro abbracciandolo e piangendo: solo suo marito infatti avrebbe potuto sapere quel particolare segreto! Atena fece durare quella notte ancora di più rallendando il corso del sole, così che i due sposi potessero stre soli e recuperare il tempo perduto. Il poema si conclude con la pace tra le famiglie dei proci ed ulisse.

Penelope non poteva credere che fosse vero, ed essendo astuta quanto il marito gli lanciò un tranello. Disse infatti ad euriclea di portare lì il loro letto nuziale. Ulisse la guardò allibito e le rispose "impossibile! il nostro letto è costruito sulle solide radici di un albero, come hai fatto a sradicarlo!"

infine Ulisse incontra di nuovo il suo anziano padre.

  1. Andromaca - moglie di Ettore
  2. Astianatte - fi glio di Ettore e Andromaca
  3. Briseide - prigioniera dei Greci, protetta da Achille
  4. Crise e Criseide - sacerdote del dio Apollo e sua fi glia
  5. Ecuba - regina, moglie del re di Troia Priamo
  6. Enea - capo dei Dardani, alleati dei Troiani
  7. Ettore - fi glio maggiore di Priamo
  8. Paride - fratello di Ettore, si innamora di Elena
  9. Priamo - re di Troia, ha più di cinquanta fi gli
  1. Achille - semidio, fi glio di Peleo, re di Ftia, e della ninfa Teti
  2. Agamennone - re di Micene, capo della spedizione
  3. Aiace Telamonio - guerriero di statura gigantesca
  4. Diomede - re di Argo
  5. Elena - originaria di Sparta, moglie di Menelao e poi di Paride
  6. Menelao - re di Sparta e fratello di Agamennone
  7. Nestore - sovrano di Pilo, noto per la sua saggezza
  8. Patroclo - miglior amico di Achille
  9. Ulisse (Odisseo) - re di Itaca

VS

TROIANI

GRECI (o Achei)

l'epilogo

Ma cosa accadde in seguito? Secondo alcune versioni del mito Ulisse si sarebbe ben presto stancato di stare ad Itaca e si sarebbe rimesso in mare per un ultimo viaggio pericolosissimo: l'obiettivo era oltrepassare le colonne d'Ercole, ovvero i confini del mondo. Secondo Dante Ulisse sarebbe riuscito nell'impresa ma avrebbe raggiunto direttamente l'inferno. Ma questa è un'altra storia!

Calipso

Bellissima ninfa che vorrebbe sposare Ulisse

Telemaco

Figlio di Ulisse, non vede suo padre da quando era in fasce

I personaggi

Odisseo (Ulisse)

Re di Itaca, isola greca del mar Ionio. Il più astuto degli eroi greci,

Atena

Dea dell'intelligenza, protettrice di Ulisse

I personaggi

Poseidone

Re dei Feaci , accoglie Ulisse presso il suo pacifico popolo

Nausicaa

Principessa dei Feaci , spera di poter sposare Nausicaa

I personaggi

Eolo

Dio dei venti, cerca di aiutare Odissea, ma quando scopre il suo crimine contro Poseidone, rifiuta di aiutarlo.

Circe

Maga pericolosa e affascinante che trasforma gli umini in porci.

I personaggi

Penelope

Astuta moglie di Ulisse, per evitare di sposarsi con i Proci inventa l'inganno della tela.

I proci

Pretendenti alla mano di Penelope, occupano il palazzo di Ulisse e dissipano le sue ricchezze

I personaggi

Antinoo

Capo dei Proci, verrà ucciso per primo da Ulisse.

Ermes

Messaggero degli dei, aiuta Ulisse in più occasioni

I personaggi

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