FILOSOFIA

Età moderna

Presentato dalla classe 4º A LSA

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Da medioevo a età moderna

Copernico, Galileo Galilei, Giordano Brunorivoluzione scientifica e modello geocentrico

uomo al centro

Machiavelli: l'uomo crea il suo destinoKant: il pensiero umano crea la conoscienza ''Critica della ragion pura''

l'apice filosofico dell'età moderna è l'illuminismo

Kant

Niccolò Cusano: La vita e le opere

- Niccolò Cusano (1401-1464) è stato un filosofo, teologo, matematico e cardinale. • Il suo pensiero ha anticipato molte idee della filosofia moderna, unendo religione e scienza. - L'opera De Docta Ignorantia (1440) è il suo lavoro più celebre. • Sostiene che la vera conoscenza consiste nel riconoscere i limiti dell’intelletto umano. • Dio è infinito e incomprensibile, e l’uomo può solo avvicinarsi alla verità senza mai possederla. • Introduce il concetto di coincidentia oppositorum, secondo cui gli opposti si uniscono in Dio.

Teologia e Mistica

Niccolò cusano : filosofia e matematica

Utilizzò concetti matematici per descrivere Dio e il cosmo. • Propose che l’universo non è geocentrico, anticipando idee copernicane. • Sviluppò il concetto di infinito, influenzando la matematica e la filosofia successiva. • Introdusse l'idea che le verità religiose potessero essere comprese attraverso simboli matematici.

• Unì razionalità e fede, ritenendo che la conoscenza di Dio fosse sia intellettuale che mistica. • Superò il pensiero scolastico medievale, avvicinandosi alla filosofia rinascimentale. • Il suo pensiero influenzò la mistica cristiana e il neoplatonismo rinascimentale. • Enfatizzò il ruolo dell’intuizione spirituale nella comprensione di Dio.

pensiero moderno

• Anticipò l’idea che l’universo fosse infinito e senza un centro fisso. • Le sue idee influenzarono pensatori come Giordano Bruno e Leibniz. • Introdusse un metodo di conoscenza basato sull’approssimazione e sulla relatività. • Il suo approccio interdisciplinare tra teologia, filosofia e scienza è ancora studiato oggi.

Marsilio Ficino: la vita

Marsilio Ficino è stato uno dei più importanti filosofi del Rinascimento. Il suo pensiero ha influenzato profondamente la filosofia, la teologia e la cultura umanistica. Nato nel 1433 a Figline Valdarno, vicino Firenze. Studiò medicina, filosofia e teologia. Protetto da Cosimo de’ Medici, che lo sostenne nella traduzione di testi classici. Fu sacerdote e direttore dell'Accademia Platonica di Firenze. Morì nel 1499, lasciando un'importante eredità filosofica e spirituale.

• Tradusse in latino tutte le opere di Platone, rendendole accessibili all’Europa. • Tradusse le Enneadi di Plotino e testi di Proclo, Ermete Trismegisto e altri filosofi antichi. • La Theologia Platonica è la sua opera principale: un tentativo di dimostrare l’immortalità dell’anima. • Il De Vita è un trattato su medicina, astrologia e spiritualità, scritto per aiutare gli

MARSILIO FICINO: FILOSOFIA e OPERE

• Ficino fu il principale esponente del Neoplatonismo rinascimentale. • Credeva che l'anima fosse il punto di connessione tra il mondo materiale e quello divino. • Vedeva l’amore e la bellezza come strumenti di elevazione spirituale. • Sosteneva una sintesi tra la filosofia platonica e la religione cristiana.

RINASCIMENTO

• Il pensiero di Ficino fu essenziale per la diffusione del platonismo in Europa. • Influenze su filosofi come Pico della Mirandola e Giordano Bruno. • Il suo concetto di *Amor Platonico* ebbe grande impatto sulla letteratura e sull'arte. • Favorì un dialogo tra cultura classica e cristianesimo, ispirando molti umanisti.

Riforma e Pensiero

Lutero

• Riconobbe la validita solo a due sacramenti: Battesimo ed eucarestia;

• Ammise il matrimonio per i pastori;

• Nego l'infallibilita del papa (cioè il papà poteva commettere errori)

oltre a cio, Lutero:

Tra uomo e dio c'è contatto diretto, percio Lutero elimina la figura del sacerdote e la sostituisce con quella del pastore, che si limita ad essere colui che organizza i riti religiosi e la vita della comunita.

• Il Sacerdozio universale

La salvezza dell'anima non dipende sia dalla buone azioni che dalla fede ma solo unicamente dalla fede del cristiano.

• La salvezza dipende solo dalla fede

Tutti i feli devono poter da soli interpretare la bibbia, liberamente senza insegnamenti o indicazioni delle chiesa

La sua riforma si basava su 3 principi fondamentali

• Libero esame:

Inoltre per Lutero l'uomo non deve prendere nessuna iniziativa ed è per questo che lui vede nella ragione una grande nemica della sua riforma

Il primo enunciato della riforma sta nella frase "Giustificazione per mezzo della fede" che toglie ogni valore alle opere meritorie che non dovevano comunque essere eliminate dalla vita credente ma dovevano essere integrate con la fede.

Dalla Frase Paolina "Il giusto vivra per la fede", Lutero, capi che la fede coincideva con la giustizia di dio. Per questo il fedele deve affidarsi completamente alla divinita, dalla quale ha ricevuto tutto gratuitamente e alla quale, per questo, deve essere lodata e ringraziata attraverso la più completa donazione di se.

Lutero predica il ritorno della parola del vangelo, ripudiando tutto quello aggiunto in seguito alla parola divina.

Il Pensiero

Siamo in clima religioso corrotto, le diverse linee di pensiero cattolito sono in contrasto fra loro e tra i fedeli si teme la fine del mondo senza la salvezza divina.

La Riforma

In esse, lui denunciava la ricchezza della chiesa cattolica, la sua scarsa religiosità e la vendita delle indulgenze. Con le indulgenze il fedele, tramite un pagamento in denaro, aveva il condono dei peccati commessi e una riduzione delle pene da scontare in purgatorio.

Il 31 ottobre del 1517 Lutero affigge sulla cattedrale di wittenberg, sassonia, le sue 95 tesi: ha cosi inizio la riforma protestante

Da qui scaturisce la metafora dall'uomo come animale da soma.

Nel suo "De servo arbitrio" egli afferma la totale servitù dell'uomo rispetto alla divinità, che opera bene e male di ognuno di noi e a cui bisogna sottomettersi per abbandonarsi completamente a lui.

L'unica dimostrazione della fede interiore dell'uomo per Lutero è il servizio divino, quindi il rispetto del compito sociale ad ognuno assegnato

Asservimento dell'uomo alla divinita

I punti trattati in questo tema sono:

• Libertà di pensiero e opposizione alla chiesa;
• Razionalità e il rifiuto dell’ignoranza;
• Filosofia panteistica e la razionalità immanente;
• La razionalità a servizio della libertà;
• Il rifiuto della dogmaticità.

Ho scelto di approfondire il dialogo presente nell’opera Spaccio della Bestia Trionfante, in particolare il tema riguardante la filosofia della libertà e della razionalità. Si tratta di un’opera polemica, in cui Bruno attacca la chiesa e le sue istituzioni. La bestia, nel titolo, è un’allegoria, rappresenta la Chiesa cattolica che Bruno considerava come un potere che ha trionfato sulla verità e sulla libertà di pensiero. Il termine spaccio invece, significa “liberazione”, dunque di liberare la verità e il pensiero razionale dall’oppressione religiosa.

GIORDANO BRUNO

SPACCIO DELLA BESTIA TRIONFANTE

La filosofia della libertà

Secondo Bruno la libertà non è solo un concetto politico, ma è più una libertà interiore, che riguarda la capacità di pensare in modo indipendente e liberarsi dai condizionamenti imposti dalle autorità religiose e politiche. in questo contesto, la bestia trionfante è quella parte dell’uomo che è dominata dalla paura e dalla tradizione. Bruno esprime il suo ideale di libertà come un percorso che guida l’uomo a liberarsi dalla paura e dall’oppressione delle istituzioni che non permettono di pensare liberamente. La libertà intellettuale e spirituale ha la capacità di risvegliare la razionalità e portare l’individuo verso la verità.

la razionalità gioca un ruolo fondamentale nel pensiero di Bruno: essa non è una semplice capacità di ragionare, è quella virtù che consente all’uomo di comprendere l’ordine dell’universo e di cogliere la verità nascosta dietro le apparenze. La superstizione e il pensiero dogmatico vengono ampiamente criticati il quanto non si basano sulla razionalità, ma su cedenze tramandate da generazioni, irrazionali e sulla paura dell’ignoto. In tutta l’opera Bruno si fa paladino della lotta tra libertà e dogma. La chiesa con il dogmatismo religioso cerca di soffocare la libertà umana, specialmente quella intellettuale. Bruno diffonde l’idea che l’uomo deve essere libero di pensare, di esplorare il mondo e di arrivare a proprie conclusioni senza essere schiavo di credenze preconcette.

La filosofia della razionalità

Bruno è un riformatore del pensiero che sfida le convinzioni del suo tempo, proponendo una nuova via in cui la razionalità, la libertà di pensiero e la conoscenza sono gli strumenti fondamentali per il progresso umano e per la comprensione del divino e del mondo. In tutte queste opere Bruno anticipa molte delle idee che sarebbero diventate fondamentali nella scienza moderna. La critica alla chiesa e alla superstizione, insieme a una visione infinita e dinamica dell’universo lo rende uno dei pionieri del pensiero razionalista e della scienza moderna.

niccolò copernico (1473-1543)

Fu un astronomo e matematico polacco conosciuto per aver formulato la teoria eliocentrica, che sosteneva che tanto la terra come gli altri pianeti ruotano attorno al sole, contraria alla teoria geocentrica.La sua opera più famosa fu De revolutionibus orbium coelestium, rivoluzionò l'idea dell'universo.

Copernico prese l'idea derivante della filosofia de Platone, che le orbite dovessero essere perfette, infatti PLatone sosteneva che la perfezione e armonia dell'universo fossero legate alla geometria perfetta, cioè il cerchio.

• Le orbite fossero circolari
• Regolari, verso lo stesso verso.
• Uniformi, velocità costante e lineare.
• I pianetti hanno 3 tipi di moti.

• Universo ha forma sferica, finito ma immensamente grande.
• Il sole è il centro del universo, è immobile.
• Attorno al sole girano tutti i pianeti, inclusa la terra.
• La terra compie in moto diurno un'intera rotazione intorno ai suoi poli.
• Il moto annuo del sole è apparente, dovuyo al movimento rivoluzionario dlla terra.

MODELLO COPERNICANO

Giovanni keplero

Keplero basandosi sulle osservazioni di Copernico e Tycho Brahe, formulò le leggi che governanno i moto dei pianeti.

• I LEGGE: le orbite dei pieneti sono elittiche, con il sole in uno dei due fuochi dell'elisse.
• II LEGGE: durante il moto rivoluzionario, il raggio vettore che unisce il sole al pianeta descrivee aree uguagli in tempi uguagli.
• III LEGGE: il quadrato del periodo di rivoluzione di un pianeta intorno al sole è proporzionale al cubo della distanza media del pianeta.

il problema dell'infinito

Cos'è e come può essere definito?

LUCREZIO

"Se c’è un limite ultimo dell’universo, e qualcuno lancia un dardo oltre quel confine, o volerà via, o sarà fermato da qualcosa. In entrambi i casi, il mondo si estende ancora più in là."

è POSSIBILE DESCRIVERE UN CONCETTO ASTRATTO COME L'INFINITO TRAMITE LA MATEMATICA?

inFINITO MATEMATICO

E' stato un fisico, astronomo, filosofo, matematico e scrittore italiano, considerato il padre della scienza moderna. VITA Nasce a Pisa il 15 febbraio del 1564 e muore a Arcetri l'8 gennaio 1642. A Firenze compie iniziali studi di letteratura e di logica. Poi a Pisa si iscrive alla facoltà di medicina che però non termina per dedicarsi invece allo studio della matematica. Per diciotto anni insegna matematica all'Università di Padova. Dopo Padova, nel 1589, grazie alla protezione di Ferdinando De Medici, Galilei ottiene la cattedra per l'insegnamento di matematica all'Università di Pisa. Galileo Galilei si basaba principalmente su un metodo per insegnare: "tutto ciò che si dice deve essere dimostrato, nulla può essere assunto come punto di partenza dato per vero o corretto a prescindere."

Galileo GALILEI

Teoria della conoscenzaGalilei paragona la conoscenza umana a quella divina. Nonostante il modo di imparare di Dio sia intituitivo e quello umano sia graduale, il grado di certezza o l'intensità di conoscenze è simile a quella divina. 2+2=4 vero sia pero che per Dio

1.- La concezione della struttura matematica del cosmo 2.- L'idea della maggior importanza degli aspetti quantitativi della realtà 3.- L'idea che i fenomeni naturali accadono e si svolgono sempre in maniera uniforme, costante immuntabile e quindi necessaria come una vertià geometrica.

LE IDEE FILOSOFICHE CHE STANNO ALLA BASE DEL METODO SCIENTIFICO

• Primo cannocchiale puntato nel cielo nel 1609

• Le sue opere più celebri "Sidereus nuncius" e "Dialogo sopra i due massimi sistemi" pubblicata nel 1632 (la sua più nota opera relativa proprio alle due teorie, geocentrica ed eliocentrica)

• 1633 fu processato e condannato dal Santo Uffizio all'abiura, la solenne ritrattazione rispetto alle sue tesi interpretate come apertamente eliocentriche.

• Uno dei personaggi chiave della rivoluzione scientifica per aver esplicitamente introdotto il metodo scientifico

Galileo GALILEI

Michel de Montaigne

• Vita: 1533-1592;
• é uno dei filosofi più importanti del rinascimento francese;
• rivece un'educazione rigorosa;
• fu influenzato dalla cultura umanista e dalla filosofia greca.

• La sua opera principale è "l'Essais";
• Il suo lavoro si basa sulla natura umana, auto esplorazione e sulla soggettività;
• Non si limita a presentare teorie filosofiche astratte, ma si concentra sul " come".

• l'opera ebbe una grande influenza non solo nella filosofia, ma anche nella letteratura e nella psicologia;
• montaigne è considerato il precursore dell'auto narrazione e del saggio personale;
• è un autore che ci invita a riflettere sulla complessità dell'esistenza umana

Filosofia di montaigne

È considerato uno dei fondatori dell'Emperismo, perciò può essere considerato fondatore grazie all'uso dell'esperienza come fonte di conoscenza. Tra i principali argomenti trattati nei suoi saggi ci sono:

• La relatività delle opinioni;
• La natura umana;

• La tolleranza e il relativismo culturale;

• La morte e l'incertezza

• Vita: 1623 - 1662
• trattato sulle coniche, invenzione calcolatrice
• 1654 --> profonda conversione religiosa
• si avvicinò ai giansenisti
• lavorò a un'opera sulla religione, i Pensieri

blaise pascal

• Per Pascal la cosa più importante è capire il senso della vita: si sente piccolo e insignificante di fronte all'immensità dello spazio e tempo;
• le persone si distraggono con il DIVERTISSMENT;
• il continuo bisogno di distrarsi impedisce di divere davvero nel presente --> il divertissment è solo un'illusione

il problema del senso della vita

i limiti della scienza

i limiti della filosofia

la scienza non è in grado di rispondere ai grandi interrogativi dell'uomo. I limiti principali sono:- l'esperienza; - la scienza si basa su principi fondamentali

la scienza non può dare risposte, perciò bisogna ricorrere a un altro tipo di conoscenza: il cuore.Da qui si distinguono 2 modi di pensare: - l'esprit de finesse; - l'esprit de géométrie

la filosofia affronta le grandi domande sull'uomo, sulla vita e su Dio. Tuttavia non riesce a dare risposte definitive, perché limitata:

l'uomo in una posizione intermedia tra grandezza e miseria:

• tra conoscenza e ignoranza;
• tra felicità e sofferenza;
• la grandezza dell'uomo;
• un essere contradditorio --> solo il cristianesimo può spiegare questa dualità con la dottrina del peccato originale

La scomessa di Dio

la ragione non può dimostrare né l'esistenza né l'inesistenza di Dio, ognuno deve scegliere come vivere:

• come se Dio esistesse --> se Dio esiste, si ottiene la salvezza eterna (guadagno infinito); se non esiste non si perde nulla di importante
• come se Dio non esistesse --> se Dio esiste, si rischia la dannazione eterna (perdita infinita); se non esiste, non si guadagna nulla di significativo

-

Per sviluppare la fede, bisogna comportarsi come un credente:

• pregare;
• andare a messa;
• usare l'acqua benedetta
• inginocchiarsi

- Dio lascia libertà all'uomo- la fede dipende dalla disposizione del cuore

il Dio che si nasconde

contraddizione

Pascal sostiene che il cristianesimo è coerente con la ragione, ma non del tutto spiegabile con essa. Alcuni aspetti della fede vanno oltre la logica umana e possono essere accettati solo con la fede. Esempio --> il peccato originale-

il fideismo di pascal

il salto dalla ragione alla fede

- la fede può essere raggiunta solo con la logica- la fede è un dono di Dio

Pascal cerca di dimostrare che credere è ragionevole, ma allo stesso tempo diche che la fede dipende da Dio

Pascal: filosofo o teologo?

Proveniente da una famiglia della piccola borghesia fiorentina con una solida tradizione culturale che permise a Niccolò di accedere a importanti opere classiche e di formarsi attraverso lo studio dei grandi autori latini come Tito Livio, Cicerone e Seneca.

Chi era Niccolò Machiavelli e perché è importante?

Niccolò Machiavelli nacque il 3 maggio 1469 a Firenze, una delle città più influenti del Rinascimento italiano in un periodo di grande cambio culturale.

Machiavelli si distinse per le sue capacità amministrative e diplomatiche nel corso della sua carriera, lavorò come diplomatico, compiendo numerose missioni in Francia, Roma e presso il Sacro Romano Impero. Questi viaggi gli offrirono l'opportunità di osservare da vicino il funzionamento delle corti europee e le strategie politiche dei sovrani dell'epoca.

Carriera politica e diplomatica

Nel 1498 (a soli 29 anni) Niccolò Machiavelli fu nominato segretario della Seconda Cancelleria di Firenze questo ruolo gli permise di partecipare attivamente alla politica fiorentina, in un periodo caratterizzato da forti instabilità politiche.

Caduta e esilio

Nel 1512, il panorama politico di Firenze cambiò drasticamente. La famiglia Medici, con il sostegno delle truppe spagnole, riuscì a riconquistare il potere nella città. Questo segnò la fine della carriera politica di Niccolò Machiavelli.Essendo stato un funzionario di spicco della Repubblica Fiorentina e avendo lavorato per il governo anti-mediceo, fu immediatamente destituito dal suo incarico e considerato un nemico del nuovo regime.

Pensiero Filosofico

→Machiavelli aveva una concezione spregiudicata della politica del suo tempo, perciò crea un nuovo modo che servirà come guida ai governanti nella loro gestione. Evidenzia il nuovo concetto di politica nel suo capolavoro "Il Principe".​ →Principalmente ha l'intenzione di trasmettere il suo pensiero a chiunque possa riunificare l'Italia e farla ritornare alla grandezza e così poter competere per l'egemonia in Europa.

L'opera, dedicata a Lorenzo de Medici duca di Urbino, è diventata negli anni un vero e proprio classico senza tempo e per molti aspetti ancora molto attuale.

il Principe

Il Principe è l’opera più significativa di Niccolò Machiavelli, quella che più di tutte ha lasciato espressione del suo pensiero e che, ingiustamente, ha fatto apparire Machiavelli come un uomo furbo e calcolatore tanto che il termine “machiavellico” è un aggettivo che indica proprio qualcosa di subdolo e malizioso.

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