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CONQUISTE

Cosimo Rossetti

Created on March 15, 2025

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SPAGNOLE E PORTOGHESI

CONQUISTE

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UN CAMBIAMENTO EPOCALE: NEL XV SECOLO, L’EUROPA CHIEDEVA MERCI, SPEZIE E METALLI PREZIOSI, MA IL MONOPOLIO VENEZIANO AVEVANO AUMENTATO ECCESIVAMENTE I COSTI DEI COLLEGAMENTI COMMERCIALI CON L’INDIA E LA CINA.PER AGGIRARLI, MOLTI NAVIGATORI SI LANCIARONO NEGLI OCEANI, IL MONDO CAMBIO’, AMPIANDOSI A DISMISURA. QUESTO ACCADE PER LE SCOPERTE GEOGRAFICE E DELLE SUCCESSIVE CONQUISTE TERRITORIALI. CI FURONO NUOVE ARMI AVANZATE E I GERMI DI MALATTIE, MORTALI TUTTO QUESTO DIEDE UN ENORME VANTAGGIO ALL’OCCIDENTE CHE DIVENTO’ UN PRIMARIO MILITARE.

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IL PORTOGALLO E LA ROTTA ORIENTALE PER LE INDIE: IL PORTOGALLO, UN PAESE PERIFERICO, DIVENNE IL MOTORE DELLE SCOPERTE GEOGRAFICHE GRAZIE ALLA SUA VOCAZIONE MARITTIMA, DOVUTA A UN TERRITORIO POCO FERTILE E ALLA POSIZIONE AI MARGINI OCCIDENTALI DELLA PENISOLA IBERICA.I MARINARI PORTOGHESI AVEVANO IMPARATO A NAVIGARE NELL’OCEANO ATLANTICO. LA LUNGA CONVIVENZA CON GLI ARABI E CON GLI EBREI AVEVA PRODOTTO UNA SCHIERA DI DOTTI CHE SAPEVANO DI ASTRONOMIA E ANCHE GEOGRAFIA IL PRINCIPE PORTOGHESE ENRICO IL NAVIGATORE PENSO’ DI CIRCUMNAVIGARE L’AFRICA, IN MODO DA ARRIVARE ALLE INDIE (INDIA,CINA,GIAPPONE). A GERUSALEMME, ENRICO DECISE DI TRASFORMARE IL PALAZZO DI CAPO DI SAGRES IN UNA SCUOLA NAUTICA.

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UN GRANDE LABORATORIO NAUTICO: CAPO DI SAGRES DIVENNE DA QUEL MOMENTO UN GRANDE LABORATORIO NAUTICO IN CUI SI ELABORAVANO CARTE GEOGRAFICHE, STRUMENTI PER STUDIARE LA ROTTA IN ALTO MARE E PORTOLANI.A SAGRES VENIVANO CONVOCATI TUTTI COLORO CHE SI ERANO AVVENTURATI OLTRE LO STRETTO DI GIBILTERRA, ERANO PORTOGHESI, SPAGNOLI E GENOVESI. QUESTE PERSONE DESCRIVEVANO LE ISOLE, I VENTI E LE CORRENTI, OGNI RESOCONTO VENIVA TRASCRITTO. I MARINARI POTEVANO CONTARE SU UN NUOVO TIPO DI NAVE, LA CARAVELLA, PICCOLA E VELOCE, IN GRADO DI SFRUTTARE I VENTI SENZA DIPENDERE DALLA FATICA DEI REMATORI.

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Grazie alle nuove tecnologie navali come la caravella e alla maggiore conoscenza della navigazione, i Portoghesi iniziarono a esplorare le coste dell'Africa nel XV secolo. Nel 1427, conquistarono le isole di Canarie e Azzorre, dove iniziarono a coltivare la redditizia canna da zucchero. La navigazione verso sud era però ostacolata da Capo Bojador, considerato un punto di non ritorno a causa di leggende su mostri marini e pericoli. Nel 1434, Gil Eanes scoprì che i "mostri" erano in realtà i venti alisei e inventò la tecnica di navigazione "volta" per superarli. Nel 1487, Bartolomeo Diaz raggiunse il Capo di Buona Speranza, la punta meridionale dell'Africa, dimostrando che la costa africana era molto più lunga di quanto si pensasse. Non riuscì a doppiare il Capo a causa dell'ammutinamento del suo equipaggio stanco.

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Cristoforo Colombo, navigatore genovese, propose una nuova via per raggiungere le Indie: la rotta occidentale, cioè attraversare l'Oceano Atlantico verso ovest. Scrisse al re del Portogallo nel 1485 chiedendo navi per realizzare il suo progetto, basato sull'idea (errata) che la Terra fosse più piccola e che l’Asia fosse più vicina. Aveva viaggiato molto e si ispirava ai racconti di Marco Polo e alle mappe di Paolo Toscanelli. Tuttavia, i suoi calcoli erano sbagliati: stimava solo 4.400 km tra le Canarie e l’Asia, mentre la distanza reale era cinque volte maggiore. Per questo motivo, il re del Portogallo rifiutò il progetto dopo averlo fatto esaminare da esperti. Dopo nove anni di rifiuti, nel 1492, Colombo ottenne finalmente il supporto dei re di Spagna, Ferdinando e Isabella, che gli affidarono tre navi per la spedizione. Dopo aver ottenuto l’appoggio dei re di Spagna nel 1492, Cristoforo Colombo partì con tre navi: la Nina, la Pinta e la Santa Maria. Salpò dal porto di Palos il 3 agosto 1492. Dopo un viaggio lungo e difficile attraverso l’Oceano Atlantico, il 12 ottobre 1492 l’equipaggio avvistò terra: era un’isola delle Bahamas, in America, anche se Colombo pensava di essere arrivato nelle Indie (Asia). Per questo motivo chiamò gli abitanti “indiani”. Colombo esplorò anche altre isole dei Caraibi (come Cuba e Hispaniola), convinto sempre di trovarsi vicino alla Cina o al Giappone. In realtà, aveva scoperto un nuovo continente: l’America, anche se non ne era consapevole. Al ritorno in Spagna fu accolto come un eroe, e negli anni successivi compì altri tre viaggi nelle Americhe, ma non trovò le ricchezze asiatiche che sperava. Alla fine, perse parte del prestigio ottenuto e morì nel 1506, senza sapere di aver scoperto un nuovo mondo.

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- Nonostante i dubbi dei dotti spagnoli sulle misurazioni di Colombo, i sovrani spagnoli decisero di finanziare la sua spedizione. La motivazione principale non era solo la ricerca di oro e ricchezze, ma anche un forte impulso religioso. - Il 1492 fu un anno cruciale per la Spagna: Caduta dell'Emirato di Granada: Il 2 gennaio, con la conquista di Granada, si concluse la Reconquista, la secolare lotta contro i musulmani nella penisola iberica. Fine della Reconquista: Questo evento segnò la fine di un lungo periodo di guerra e l'unificazione della Spagna sotto un regno cristiano. La vittoria fu celebrata con grande fervore religioso in tutto il paese, il papa onorò Ferdinando con il titolo di "Re cattolico" e la figura di San Giacomo di Compostela, simbolo della Reconquista, fu celebrata come protettore della nazione.

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L'entusiasmo della Reconquista si trasformò in fanatismo e intolleranza. Nel 1492, il Decreto dell'Alhambra espulse gli ebrei dalla Spagna, seguito poi dall'espulsione degli arabi. L'Inquisizione spagnola, guidata da Torquemada, perseguitò gli ebrei, accusandoli di miscredenza. Migliaia furono mandati al rogo. L'espulsione colpì circa 300.000 ebrei, che rappresentavano una parte importante della borghesia, del commercio, delle banche e dell'intellettualità spagnola. L'espulsione fu una tragedia per gli ebrei e un danno per la Spagna, che perse un motore importante della sua economia e del suo progresso. La società spagnola tornò a essere dominata da classi tradizionali come l'aristocrazia e il clero, chiudendosi alla modernità. Il concetto di "limpieza de sangre" (purezza di sangue), basato su un calcolo politico, divenne fondamentale. Il "merito" delle classi dominanti consisteva nel vantare un'origine "pura", escludendo chiunque avesse antenati ebrei o musulmani.

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Durante l’attraversata dell’Atlantico, che durò più di un mese, l’equipaggio iniziò a perdere fiducia. I marinai erano spaventati, temevano di perdersi per sempre, e ci furono momenti di tensione. Colombo, però, riuscì a mantenere il controllo, incoraggiando l’equipaggio e nascondendo le reali distanze percorse per non spaventarli ulteriormente. Finalmente, nella notte tra l’11 e il 12 ottobre 1492, un marinaio della Pinta avvistò terra. Era un’isola dell’arcipelago delle Bahamas, che Colombo chiamò San Salvador. Sbarcò con l’equipaggio e prese possesso dell’isola in nome dei sovrani di Spagna. Era convinto di aver raggiunto le Indie, e chiamò gli abitanti del posto “indiani”.

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Nei giorni seguenti, Colombo esplorò altre isole: arrivò a Cuba, pensando che fosse il Giappone o la Cina, e poi a Hispaniola, dove i rapporti con gli indigeni furono inizialmente amichevoli. La Santa Maria, però, naufragò su una barriera corallina la notte di Natale del 1492. Con il legno della nave, costruirono un piccolo fortino chiamato La Navidad, dove lasciò una parte dell’equipaggio. Colombo, con le due navi rimaste, la Niña e la Pinta, ripartì verso la Spagna nel gennaio del 1493. Il viaggio di ritorno fu difficile: una tempesta li colpì e Colombo fu costretto a fermarsi per un po’ in Portogallo, prima di raggiungere finalmente la Spagna nel marzo 1493. Al suo ritorno, fu accolto come un eroe. Portava con sé alcuni indigeni, oggetti esotici, piante, pappagalli e un po’ d’oro, come prova della sua scoperta. Anche se Colombo era convinto di aver trovato una nuova via per l’Asia, in realtà aveva raggiunto un nuovo continente: l’America — ma lui non lo avrebbe mai saputo.

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Tornato dal suo viaggio Colombo venne accolto con grande fervore, portò doni alle figure di grande importanza della religione cattolica. Poco tempo dopo Colombo riparti per altri 3 vaiggi in cerca del tanto desiderato oro che non trovò mai. Mori dimenticato pensado che stesse ancora esplorando le indie.

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Quando Colombo tornò dalle sue esplorazioni, la Spagna volle rivendicare le scoperte dell'esploratore sue terre, il portogallo però non era molto d'accordo a riguardo che contava di arrivare alle "indie" passando per la via opposta, fu così che intervenne papa Alessandro Ⅵ Borgia che convinse il portogallo a firmare il Trattato di Tordesillas che tracciava un linea immaginaria (raya) che divideva l'attuale centro-sud America in due dove la parte ovest spettava alla Spagna e la parte est al Portgallo

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Nel mentre che si tarcciava la raya i portoghesi accelleravano il processo di conquista delle indie, Vasco da Gama circumnavigò l'africa, approdò in India e conquistò tutto l'Oceano Indiano instaurando basi sulle coste indiane, da li tutte le spezie e prodotti locali non passarono più da Costantinopoli o Venezia, ma da Lisbona, rendendo più convenienti i prezzi, instauro maggiori contatti con Cina e Giappone e incominciò il commercio di schiavi.

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Nel XVI secolo, le potenze atlantiche erano spinte da un forte desiderio di esplorazione e conquista. Nel 1500, il portoghese Pedro Álvares Cabral raggiunse accidentalmente il Brasile, chiamandolo così per via di un suo albero caratteristico, il "brazil". Successivamente, nel 1502, il fiorentino Amerigo Vespucci, esplorando le coste meridionali dell’Asia, capì di trovarsi di fronte a un continente sconosciuto, che chiamò "Nuovo Mondo". In seguito, il continente fu battezzato "America" in suo onore, sostituendo così il nome di Colombo.

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Vent’anni dopo le scoperte di Vespucci, Ferdinando Magellano ricevette l’incarico dalla Spagna di trovare un passaggio tra l’Atlantico e il Pacifico per raggiungere l’Indonesia navigando verso ovest. La spedizione partì nel 1519 e, dopo aver esplorato le coste del Sud America, scoprì lo stretto che oggi porta il suo nome. Il viaggio dimostrò concretamente che la Terra è sferica. Antonio Pigafetta, ufficiale della spedizione, documentò l’impresa in un diario dettagliato