INASC LTATE

Federica Segreto VR519753

La violenza di genere orecchiabile

INASC LTATE

I ragazzi hanno affisso sui muri della scuola i loro poster ispirati:

• alla campagna della Regione Emilia-Romagna (2024) per il contrasto alla violenza di genere («Puttana, se lo dici è violenza»),

• e ai principali slogan diffusisi dopo gli ultimi femminicidi, come «Me Too» e «Non una di meno».

I POSTER DEL CONVITTO!

Attraverso un’escape room interattiva, i ragazzi hanno aiutato una donna prigioniera in casa di un uomo che dice di amarla superando le sfide delle tre fasi del ciclo della violenza: tensione, aggressione e luna di miele. Gli studenti hanno compreso quanto sia difficile per una vittima uscire da un meccanismo di dipendenza, osservando come la violenza prima di manifestarsi con le percosse, nasca dalle parole.

Gli studenti hanno analizzato quattro brani trap caratterizzati da un linguaggio violento nei confronti delle donne e hanno creato una bacheca con Padlet, evidenziando campi semantici, linguaggio disumanizzante, figure retoriche ed emozioni suscitate dal testo.

Per fornire un feedback metacognitivo sugli apprendimenti, è stato realizzato un gioco a squadre con Kahoot, che ha reso il ripasso del percorso più coinvolgente e dinamico grazie a sfide strutturate sotto forma di quiz.

BRAIN STORMING

Abbiamo utilizzato WordArt per creare un grafico a forma di scarpa con tacco, composto dalle parole disumanizzanti più comuni nelle canzoni per descrivere le donne, per riflettere sull'impatto emotivo e sulla forza del linguaggio.

DEBATE

Gli studenti, divisi in gruppi, si sono sfidati in un «debate» per convincere una giuria di docenti e compagni, sostenendo due posizioni opposte: da un lato la libertà di espressione artistica, dall'altro la condanna del linguaggio sessista nelle canzoni. Il Google Site è servito da contenitore per raccogliere i materiali di supporto per le loro tesi.