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Il don giovanni

Evelin Boccone

Created on March 14, 2025

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Transcript

DONNA ELVIRA

DON GIOVANNI

LEPORELLO

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Il don giovanni

MASETTO

di MOZARTI personaggi principali

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DONNA ANNA

ZERLINA

COMMENDATORE

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Immagini dei personaggi dalla San Francisco Opera (https://www.sfopera.com/)

DON GIOVANNI

Descrizione del personaggio

DONNA ELVIRA

Descrizione del personaggio

MADAMINA IL CATALOGO E' QUESTO

Madamina, il catalogo è questo delle belle che amò il padron mio;un catalogo egli è che ho fatt’io. Osservate, leggete con me. In Italia seicento e quaranta, in Almagna duecento e trentuna, cento in Francia, in Turchia novantuna, ma in Ispagna son già mille e tre! V’han fra queste contadine, cameriere e cittadine, v’han contesse, baronesse, marchesane, principesse, e v’han donne d’ogni grado, d’ogni forma, d’ogni età. In Italia, seicento e quaranta... Nella bionda egli ha l’usanza di lodar la gentilezza, nella bruna la costanza, nella bianca la dolcezza. Vuol d’inverno la grassotta, vuol d’estate la magrotta; è la grande maestosa, la piccina è ognor vezzosa… Delle vecchie fa conquista pel piacer di porle in lista: sua passion predominante è la giovin principiante. Non si picca se sia ricca, se sia brutta, se sia bella; purché porti la gonnella, voi sapete quel che fa!

Mi TRADì QUELL'ALMA INGRATA

Mi tradì quell’alma ingrata: infelice, oh Dio! mi fa. Ma tradita e abbandonata provo ancor per lui pietà. Mi tradì quell’alma ingrata: infelice, oh Dio! mi fa. Quando sento il mio tormento, di vendetta il cor favella; ma se guardo il suo cimento palpitando il cor mi va. Mi tradì quell’alma ingrata: infelice, oh Dio! mi fa. Ma tradita e abbandonata provo ancor per lui pietà.

LEPORELLO

Descrizione del personaggio

FIN C'HAN dal VINO

Fin ch’han dal vino calda la testa, una gran festa fa preparar!Se trovi in piazza qualche ragazza, teco ancor quella cerca menar. Senza alcun ordine la danza sia, ch’il minuetto, chi la follia, chi l’alemanna farai ballar. Ed io frattanto dall’altro canto, con questa e quella vo’ amoreggiar! Ah, la mia lista doman mattina d’una decina devi aumentar! Se trovi in piazza qualche ragazza, teco ancor quella cerca menar. Ah, la mia lista doman mattina d’una decina devi aumentar! Senza alcun ordine la danza sia, ch’il minuetto, chi la follia, chi l’alemanna farai ballar. Ah, la mia lista doman mattina d’una decina devi aumentar!

OR SAI CHI L'ONORE

Or sai chi l'onore rapire a me volse, Chi fu il traditore che il padre mi tolse. Vendetta ti chiedo, la chiede il tuo cor. Rammenta la piaga del misero seno, Rimira di sangue coperto il terreno. Se l'ira in te langue d'un giusto furor.

DONNA ANNA

Descrizione del personaggio

IL COMMENDATORE

Descrizione del personaggio

DON GIOVANNI, A CENAR TECO

LA STATUA: Dammi la mano in pegno! DON GIOVANNI: Eccola! ohimè! LA STATUA: Cos’hai? DON GIOVANNI: Che gelo è questo mai! LA STATUA: Pentiti, cangia vita! È l’ultimo momento! DON GIOVANNI: No, no, ch’io non mi pento! Vanne lontan da me! LA STATUA: Pentiti, scellerato! DON GIOVANNI: No, vecchio infatuato! LA STATUA: Pentiti… Pentiti! DON GIOVANNI: No!… No!… LA STATUA: Sì! DON GIOVANNI: No! LEPORELLO: Sì, sì! DON GIOVANNI: No, no! LA STATUA: Ah, tempo più non v’è! DON GIOVANNI: Da qual tremore insolito sento assalir gli spiriti! Donde escono quei vortici di fuoco pien d’orror? DEMONI: Tutto a tue colpe è poco! Vieni! c’è un mal peggior! DON GIOVANNI: Chi l’anima mi lacera! Chi m’agita le viscere! Che strazio, ohimè! che smania! che inferno! che terror! LEPORELLO: Che ceffo disperato! Che gesti da dannato! Che gridi! che lamenti! Come mi fa terror!

LA STATUA: Don Giovanni, a cenar teco m’invitasti, e son venuto. DON GIOVANNI: Non l’avrei giammai creduto. Ma farò quel che potrò! Leporello, un’altra cena fa’ che subito si porti! LEPORELLO: Ah, padron, siam tutti morti! DON GIOVANNI: Vanne, dico… LA STATUA: Ferma un po’. Non si pasce di cibo mortale chi si pasce di cibo celeste. Altre cure più gravi di queste, altra brama quaggiù mi guidò! LEPORELLO: La terzana d’avere mi sembra, e le membra fermar più non so. DON GIOVANNI: Parla dunque: che chiedi, che vuoi? LA STATUA: Parlo, ascolta, più tempo non ho. DON GIOVANNI: Parla, parla, ascoltando ti sto. LA STATUA: Tu m’invitasti a cena, il tuo dover or sai. Rispondimi: verrai tu a cenar meco? LEPORELLO: Oibò, oibò, tempo non ha, scusate. DON GIOVANNI: A torto di viltade tacciato mai sarò! LA STATUA: Risolvi! DON GIOVANNI: Ho già risolto. LA STATUA: Verrai? LEPORELLO: Dite di no, dite di no! DON GIOVANNI: Ho fermo il core in petto: non ho timor, verrò!

MASETTO

Descrizione del personaggio

HO CAPITO SIGNOR Sì!

Ho capito, signor sì! Chino il capo e me ne vo Giacché piace a voi così Altre repliche non fo Cavalier voi siete già dubitar non posso affé Me lo dice la bontà Che volete aver per me [a Zerlina] Bricconaccia, malandrina! Fosti ognor la mia ruina! (Vengo, vengo!) Resta, resta. È una cosa molto onesta! Faccia il nostro cavaliere Cavaliera ancora te.

BATTI, BATTI, O BEL MASETTO

Batti, batti, o bel Masetto, la tua povera Zerlina! Starò qui come agnellina le tue botte ad aspettar! Batti, batti la tua Zerlina! Starò qui, starò qui le tue botte ad aspettar! Lascerò straziarmi il crine, lascerò cavarmi gli occhi, e le care tue manine lieta poi saprò baciar! Batti, batti, o bel Masetto, la tua povera Zerlina! Starò qui come agnellina le tue botte ad aspettar! O bel Masetto batti, batti, Starò qui, starò qui le tue botte ad aspettar! Ah, lo vedo, non hai core! Pace, pace, o vita mia! In contenti ed allegria notte e dì vogliam passar! Pace, pace, o vita mia! In contenti ed allegria notte e dì vogliam passar! Sì, sì, sì, sì, sì, sì, notte e dì vogliam passar! Sì, sì, sì, sì, sì, sì, notte e dì vogliam passar!

ZERLINA

Descrizione del personaggio