Want to create interactive content? It’s easy in Genially!
Il regime fascista in Italia
Giorgie Creations
Created on March 13, 2025
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
Transcript
Il regime fascista in Italia
International Women's Day
Virginia Woolf
Virgina Woolf (1882-1941) was an English writer, considered one of the most important modernist 20th-century authors and a pioneer in the use of stream of consciousness as a narrative device. She wrote extensively on wide-ranging historical, political, feminist, and artistic issues.
Works
Biography
Context
Documentary
Il consolidamento della dittatura fascista
L'economia di regime
L'opposizione al regime
La società fascista e la cultura di massa
La politica estera
Bibliografia
Brancaccio Roberta Giugliano Giada Langella Giorgia Mosca Nunzio
Grazie per la visione
il ruolo delle donne
Il fascismo cercò di trasformare il ruolo delle donne, spingendole oltre i tradizionali ruoli di madre, sposa e sorella, e presentandole come cittadine, lavoratrici e consumatrici. Tuttavia, non si realizzò mai una sintesi completa di questo modello. Le organizzazioni femminili di massa, come le "Figlie della Lupa" e le "Giovani italiane", riprendevano la struttura burocratica del PNF. Negli anni Trenta, i Fasci femminili si svilupparono grazie alla campagna demografica per aumentare la natalità, vedendo le donne come il pilastro di questo progetto. Fu introdotto un incentivo economico per ogni figlio e creata l'Opera nazionale maternità e infanzia per supportare madri e bambini. Tuttavia, l'influenza della Chiesa, della famiglia e dei cambiamenti sociali (come quelli indotti dal cinema, dallo sport e dal lavoro domestico razionalizzato) influenzarono anche il contesto in cui le donne italiane vivevano.
Some books by Virginia Woolf
- Mrs. Dalloway (1925)
- To the Lighthouse (1927)
- A room of One's Own (1929)
- Between the Acts (1939)
Virginia Woolf is now accepted as an extremely important literary figure and an early feminist.
However, her work wasn't embraced or widely anthologized until nearly 50 years after her novels were published. Here are 5 reasons why Woolf should be one of your feminist icons:
- She was chiefly interested in and wrote about the inner lives of women.
- She lived in a time when she was granted few rights, but turned the setback into a strength.
- She was progressive in her feminism, and even made the connection between a patriarchal society and militarism.
- She believed deeply in the power of the individual.
- She saw sexuality and gender as fluid.
Source: Huffpost.com
La crisi del 1929 colpì anche l'Italia fascista, ma con minori conseguenze rispetto ad altri paesi, grazie a due fattori: l'integrazione internazionale limitata e un'economia ancora prevalentemente agricola, con una forte economia di autoconsumo. Nonostante ciò, i redditi più bassi ne risentirono maggiormente. Nel 1930 la produzione industriale diminuì del 23%, quella agricola ancora di più, e la disoccupazione salì del 60%. Molti piccoli proprietari terrieri dovettero abbandonare le terre acquistate, incapaci di pagare i debiti. I titoli industriali in Borsa persero il 40%, i prezzi crollarono, e i salari diminuirono del 15-20%. Inoltre, il commercio estero subì una drastica riduzione e la chiusura delle frontiere fermò anche i flussi migratori.
il cinema e la radio
la società civile
Il regime fascista creò una rete capillare di enti e associazioni per organizzare e controllare la società, come i Fasci femminili, l'Opera nazionale per la maternità e l'infanzia (ONMI) e i Gruppi universitari fascisti (GUF). Queste organizzazioni separavano i vari gruppi sociali (operai, studenti, donne, ecc.) impedendo l'interazione tra di loro. Il regime esercitava anche un forte controllo sulla cultura, creando istituzioni come l'Istituto fascista di cultura, l'Accademia d'Italia e il ministero per la Stampa e Propaganda (poi MinCulPop), per evitare dissensi e manipolare l'informazione.
Italo Balbo
Benedetto croce
Giovanni Gentile
In her personal life, she suffered bouts of deep depression. She took her own life in 1941, at the age of 59, after her house was destroyed in The Blitz (WW2 bombing of London).
Virginia Woolf (1882–1941) is recognized as one of the most innovative writers of the 20th century.
Born into a wealthy English household in 1882, author Virginia Woolf was raised by free-thinking parents. She began writing as a young girl and, encouraged by her father, began writing professionally in 1900. Perhaps best known as the author of Mrs. Dalloway (1925) and To the Lighthouse (1927), she was also a prolific writer of essays, diaries, letters, and biographies. She and her husband, Leonard Woolf, bought a used printing press and established their own publishing house, Hogarth Press, going on to publish some of their own work as well as that of Sigmund Freud, Katharine Mansfield, and T.S. Eliot. Throughout her career, Woolf spoke regularly at colleges and universities and by her mid-forties, she had established herself as an intellectual, an innovative and influential writer, and a pioneering feminist.
l'organizzazione del tempo libero
Durante il fascismo in Italia, la radio e il cinema divennero strumenti chiave per la propaganda del regime, sfruttati per promuovere la cultura di massa e la modernizzazione. Dal 1925, la radio trasmetteva i discorsi di Mussolini, e nel 1928 fu centralizzata sotto l'EIAR, ente controllato dallo Stato. Lo stesso anno fu fondato l'Istituto LUCE, che produceva filmati e documentari celebrativi del fascismo, trasmessi obbligatoriamente nei cinema prima delle pellicole. L'Istituto LUCE realizzò anche cinegiornali, che trattavano principalmente eventi italiani, ma includevano anche notizie internazionali. Nel 1929, esistevano 3180 sale cinematografiche in Italia, concentrate soprattutto al Nord, e il numero di biglietti venduti aumentò notevolmente, raggiungendo oltre 400 milioni all'anno entro il 1940. La radio, inizialmente un lusso, divenne un'importante fonte di intrattenimento popolare, con gli abbonati che passarono da 27.000 nel 1926 a oltre un milione nel 1939, nonostante il costo elevato degli apparecchi.
la scuola facista
La fascistizzazione della scuola italiana fu un obiettivo centrale del regime, con una riforma avviata da Giovanni Gentile tra il 1922 e il 1924. Questa riforma mirava a rendere la scuola più selettiva, riducendo gli istituti tecnici e favorendo l'educazione umanistica. Nel 1935-1936, sotto la guida di Cesare Maria De Vecchi, la scuola divenne uno strumento per celebrare il regime, con l'introduzione di materie come cultura militare, ginnastica e sport, e l'obbligo per docenti e presidi di indossare la divisa. La riforma culminò nel 1939 con la Carta della scuola di Giuseppe Bottai, che mirava a integrare completamente il sistema scolastico con l'ideologia fascista, enfatizzando discipline come cultura militare, educazione fisica e lavoro manuale, e creando convitti nazionali gratuiti per selezionare i giovani più promettenti delle classi povere per inserirli nei ranghi del regime.