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Obiettivo 13

elisa

Created on March 12, 2025

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AGENDA 2030

Obiettivo 13

Obiettivo 13 - AGENDA 2030

Cos'è?

L’Obiettivo 13 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite mira a promuovere azioni urgenti per combattere il cambiamento climatico e i suoi impatti. Questo obiettivo riconosce che il cambiamento climatico rappresenta una sfida globale che non rispetta i confini nazionali e richiede soluzioni coordinate a livello internazionale.

Cosa sono i cambiamenti climatici?

Il cambiamento climatico è l'alterazione dei sistemi meteorologici globali. Si tratta di una condizione che porta alla modifica di una serie di fattori ambientali con mutamenti della temperatura, delle precipitazioni e dei livelli di mari e oceani.Il clima della terra cambia in continuazione, infatti sin dalla nascita del pianeta i modelli climatici sono andati incontro a modifiche anche sostanziali. Nell'era industriale le attività umane hanno provocato l'emissione nell'atmosfera di una quantità enorme di gas serra, sostanze che hanno un impatto diretto sul clima terrestre. In oltre un secolo e mezzo i livelli di questi gas hanno avviato importanti cambiamenti sui modelli meteorologici, mettendo a rischio il futuro dell'umanità.

13.b: Promuovere meccanismi per aumentare la capacità effettiva di pianificazione e gestione di interventi inerenti al cambiamento climatico nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari in via di sviluppo, con particolare attenzione a donne e giovani e alle comunità locali e marginali

Traguardi

13.1: Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali.

13.2: Integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali

13.3: Migliorare l’istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento, la riduzione dell’impatto e l’allerta tempestiva

13.a: Rendere effettivo l’impegno assunto dai partiti dei paesi sviluppati verso la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, che prevede la mobilizzazione – entro il 2020 – di 100 miliardi di dollari all’anno, provenienti da tutti i paesi aderenti all’impegno preso, da indirizzare ai bisogni dei paesi in via di sviluppo, in un contesto di azioni di mitigazione significative e di trasparenza nell’implementazione, e rendere pienamente operativo il prima possibile il Fondo Verde per il Clima attraverso la sua capitalizzazione

2015

Accordo di Parigi

2018

Iniziativa 30x30

2021

Patto per il clima di Glasgow

2023

Cop28

Accordi per promuovere l'obiettivo

Dati importanti

Grazie al Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change) sappiamo che:
  • Dal 1880 al 2012 la temperatura media globale è aumentata di circa 0,85°C. Per rendere l’idea, per ogni grado in aumento, il raccolto del grano cala del 5% circa. Tra il 1981 e il 200, a causa del clima più caldo, la produzione di mais, di grano e di altre coltivazioni principali è diminuita in maniera significativa a livello globale di 40 milioni di tonnellate all’anno
  • Gli oceani si sono riscaldati, la neve e il ghiaccio sono diminuiti e il livello del mare si è alzato. Dal 1901 al 2010, il livello globale medio dei mari si è alzato di 19 cm, dato che gli oceani si sono espansi a causa del riscaldamento globale e dello scioglimento dei ghiacci. L’estensione del ghiaccio dell’Artico si è ritirata in ogni decade a partire dal 1979, con una perdita di 1,07 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio in ogni decade
  • Entro la fine di questo secolo probabilmente l’aumento della temperatura globale supererà 1,5°C rispetto al periodo dal 1850 al 1990. Gli oceani si riscalderanno e i ghiacci continueranno a sciogliersi. Si prevede che l’aumento medio del livello del mare raggiunga i 24-30 cm entro il 2065 e i 40-63 cm entro il 2100. Molti aspetti del cambiamento climatico persisteranno per molti secoli anche se non vi saranno emissioni di CO2
  • Dal 1990 le emissioni globali di diossido di carbonio (CO2) sono aumentate del 50% circa
  • Le emissioni sono aumentate più velocemente dal 2000 al 2010 rispetto alle tre decadi precedenti
  • È ancora possibile limitare l’aumento della temperatura media a 2°C rispetto ai livelli pre-industriali utilizzando una vasta gamma di misure tecnologiche e modificando il nostro comportamento
  • Un cambiamento istituzionale e tecnologico considerevole offrirà una possibilità migliore che mai che il riscaldamento globale non superi questa soglia.

Dati importanti

Video-Obiettivo 13

IN ITALIA

Attualità

L’Italia sta sviluppando il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, e il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, strumenti fondamentali per delineare le strategie nazionali in materia di energia e clima. Tuttavia, É necessario rafforzare e approvare quanto prima questi piani, correggendo le debolezze esistenti e garantendo risorse finanziarie adeguate per la loro attuazione.
Discorso di Trump

Recentemente, l’amministrazione Trump ha intrapreso azioni che potrebbero compromettere gli sforzi per affrontare il cambiamento climatico. Il presidente Trump ha dichiarato “un’emergenza energetica”, ponendo fine agli sforzi per combattere il cambiamento climatico a favore di politiche volte a incrementare la produzione di combustibili fossili. Inoltre, l’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti ha annunciato l’intenzione di eliminare 31 regolamenti ambientali progettati per proteggere la qualità dell’aria e dell’acqua e affrontare il cambiamento climatico. Queste azioni sono presentate come misure per “liberare l’energia americana” e ridurre i costi per i consumatori, beneficiando principalmente le industrie del carbone, del petrolio e del gas naturale. Tuttavia, potrebbero compromettere significativamente la capacità degli Stati Uniti di raggiungere gli obiettivi climatici e influenzare negativamente gli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico.

NEL MONDO

Attualità

NEL MONDO

Attualità

Greta Thunberg è una giovane attivista ambientale svedese, nata il 3 gennaio 2003 a Stoccolma. È nota per il suo impegno nella lotta contro il cambiamento climatico e per aver ispirato il movimento globale “Fridays for Future”.Nel 2018, all’età di 15 anni, Greta iniziò a protestare davanti al Parlamento svedese ogni venerdì, chiedendo azioni più incisive per affrontare la crisi climatica. La sua protesta, chiamata “Skolstrejk för klimatet” (Sciopero scolastico per il clima), ha rapidamente attirato l’attenzione internazionale, portando milioni di studenti in tutto il mondo a unirsi alle manifestazioni per il clima. Greta ha parlato in importanti consessi internazionali, tra cui la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico nel 2018 e il Summit sul clima delle Nazioni Unite nel 2019, dove ha pronunciato il famoso discorso “How dare you” (“Come osate”), criticando i leader mondiali per la loro inazione riguardo alla crisi climatica. Il suo attivismo ha ricevuto riconoscimenti globali, tra cui la nomina a Persona dell’Anno da parte della rivista Time nel 2019, rendendola la persona più giovane a ricevere tale onore. È stata inoltre nominata per il Premio Nobel per la Pace.

FRIDAYS FOR FUTURE

Fridays for Future (FFF) è un movimento internazionale guidato da giovani che organizzano scioperi scolastici per il clima. Fondato nell’agosto 2018 dalla quindicenne svedese Greta Thunberg, il movimento ha rapidamente guadagnato rilevanza globale.Ha organizzato scioperi globali che hanno coinvolto milioni di persone in tutto il mondo, sottolineando l’urgenza di affrontare la crisi climatica. Fridays for Future è attivo anche sui social media, utilizzando piattaforme come Instagram, X (precedentemente Twitter) e YouTube per diffondere informazioni, organizzare eventi e mobilitare sostenitori a livello globale. Nel 2019 ha ricevuto riconoscimenti internazionali, tra cui il premio “Champions of the Earth” del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, per l’ispirazione e l’azione nella lotta contro il cambiamento climatico. Ancora oggi continua a essere una voce influente nel dibattito sul cambiamento climatico, promuovendo azioni concrete e immediate per affrontare la crisi ambientale globale..

Casoria giulia Costa Riccardo Riolo Giuseppe Elisa Sorbello

Grazie per l'attenzione!

Accordo di Parigi

Questo accordo internazionale ha stabilito l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2 °C rispetto ai livelli preindustriali, con l'impegno a limitare l'aumento a 1,5 °C. Le nazioni partecipanti hanno presentato i loro Contributi Determinati a Livello Nazionale (NDC), delineando piani per la riduzione delle emissioni di gas serra.

Combustili fossili

La combustione di carbone, petrolio e gas naturale rilascia CO₂, intensificando l’effetto serra e riscaldando il pianeta.

Deforestazione

L’abbattimento degli alberi riduce la capacità di assorbire CO₂ e rilascia carbonio, aumentando i gas serra nell’atmosfera

Emissione Gas serra

Attività come l’agricoltura e l’allevamento rilasciano gas come metano e protossido di azoto, che contribuiscono al riscaldamento globale.

L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 13 (Azione per il Clima) è stato adottato il 25 settembre 2015, insieme agli altri 16 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS), durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questi obiettivi fanno parte dell’Agenda 2030, un piano globale per promuovere la prosperità e proteggere il pianeta, riconoscendo lo stretto legame tra il benessere umano e la salute dei sistemi naturali.

Durante la COP28, tenutasi a Dubai nel 2023, sono stati raggiunti diversi accordi significativi, tra cui:

  • Dichiarazione sull'agricoltura sostenibile: 134 paesi hanno sottoscritto una dichiarazione per includere agricoltura e sistemi alimentari nei Piani di Adattamento Nazionale e nei NDC, riconoscendo la relazione tra alimentazione e cambiamento climatico.
  • Dichiarazione per triplicare l'energia nucleare: 22 paesi hanno riconosciuto il ruolo chiave dell'energia nucleare nel raggiungimento dell'azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro il 2050, collaborando per triplicare la capacità nucleare globale entro tale data.
  • Impegno globale per le energie rinnovabili e l'efficienza energetica: L'Unione Europea e la Presidenza della COP28 hanno presentato un impegno per triplicare la capacità di generazione di energia rinnovabile a livello mondiale entro il 2030 e raddoppiare il tasso di miglioramento dell'efficienza energetica.
  • Dichiarazione sul clima e sulla salute: 123 paesi hanno sottoscritto una dichiarazione che evidenzia l'interconnessione tra cambiamento climatico e salute pubblica, invitando a un'azione volontaria per affrontare queste sfide.
  • Africa Green Industrialisation Initiative: Lanciata dal presidente keniano William Ruto e dalla Presidenza della COP28, questa iniziativa mira a promuovere industrie e imprese verdi in Africa, sostenendo la mitigazione e l'adattamento climatico e catalizzando la crescita economica verde nel continente.

Patto di Glasgow

Patto di Glasgow

Durante la COP26, le parti hanno concordato di rivedere i piani di riduzione delle emissioni nel 2022 per mantenere raggiungibile l'obiettivo di 1,5 °C. Per la prima volta, l'accordo ha menzionato esplicitamente la necessità di ridurre l'uso del carbone e ha sottolineato l'importanza di aumentare il sostegno finanziario ai paesi in via di sviluppo.

Iniziativa 30x30

Questa iniziativa intergovernativa mira a designare il 30% delle terre emerse e delle aree marine mondiali come aree naturali protette entro il 2030. L'obiettivo è proteggere la biodiversità e contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico.

PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE?

L’Obiettivo 13 dell’Agenda 2030 affronta il cambiamento climatico, causato principalmente dalle emissioni di gas serra derivanti dalle attività umane, che sono ai livelli più alti della storia. Senza interventi urgenti, la temperatura globale continuerà ad aumentare con conseguenze gravi per l’ambiente e le società. L’obiettivo invita gli Stati a integrare misure ambientali nelle politiche nazionali e a collaborare a livello globale, riconoscendo la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici come forum principale per le negoziazioni. In Italia, la CO₂ ha raggiunto un record di 415,8 ppm nel 2022 e, dopo il calo del 2020 dovuto alla pandemia, le emissioni sono risalite del 4,8% nel 2021. Per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, governi, imprese e cittadini devono adottare azioni concrete per ridurre le emissioni e promuovere la sostenibilità.