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LA SHOAH
maria cristina di palma
Created on March 12, 2025
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LA SHOAH
da maria cristina di palma
CHE COS'É LA SHOAH?
La Shoah, nota anche come Olocausto, si riferisce al genocidio sistematico e industrializzato perpetrato dalla Germania nazista tra il 1941 e il 1945. L’obiettivo principale dei nazisti era quello di annientare la popolazione ebraica europea, considerata "inferiore" secondo la loro ideologia razzista. La Shoah non si limitò solo agli ebrei, ma colpì anche altri gruppi, come i Rom, i disabili, gli omosessuali, i prigionieri di guerra sovietici e gli oppositori politici, inclusi comunisti e socialisti. L'ideologia nazista, radicata nell'antisemitismo, promuoveva l'idea di una "purezza razziale" e considerava gli ebrei una minaccia alla razza ariana. Adolf Hitler, insieme al suo regime, elaborò e mise in atto un piano di sterminio che sarebbe diventato una delle peggiori tragedie della storia moderna.
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PUNTI CHIAVE
- Vittime: Oltre sei milioni di ebrei furono uccisi in campi di concentramento, ghetti e fucilazioni di massa.
- Campi di concentramento e di sterminio: Luoghi come Auschwitz, Treblinka e Sobibor sono tristemente noti per l'efficienza con cui vennero organizzati gli omicidi di massa. Milioni di persone vennero deportate in queste strutture, dove furono sottoposte a lavori forzati, torture e uccisioni sistematiche.
- Responsabilità e negazionismo: Il negazionismo dell'Olocausto è un fenomeno pericoloso che cerca di minimizzare o negare le atrocità commesse, una distorsione storica che cerca di cancellare la memoria di un crimine contro l'umanità.
- Memoria e insegnamento: È fondamentale mantenere viva la memoria della Shoah per evitare che simili atrocità si ripetano. Musei, memoriali e programmi educativi sono cruciali per sensibilizzare le nuove generazioni
Lui e la sua famiglia furono trasferiti in treno verso Auschwitz. Le condizioni del viaggio erano disumane: migliaia di persone stipate in carri merci, senza cibo né acqua, e con un trattamento brutalmente violento da parte delle SS. La madre e la sorella di Elie vennero separate da lui subito dopo l'arrivo ad Auschwitz, e non sopravvissero all'Olocausto. . Arrivato ad Auschwitz, Elie fu immediatamente sottoposto alle selezioni naziste, ma grazie alla sua forza di volontà e alla sua prontezza nel seguire le istruzioni degli ufficiali, fu risparmiato dalla morte immediata.
Elie Wiesel nacque il 30 settembre 1928 a Sighet, una piccola cittadina situata nella Transilvania, che all'epoca faceva parte della Romania (oggi in Ucraina). Cresciuto in una famiglia ebrea religiosa, Elie Wiesel era un giovane studioso della Torah, molto attaccato alla sua fede. Aveva una grande passione per la religione e per la cultura ebraica
ELLIE WIESEL
Nel gennaio del 1945, quando le forze sovietiche cominciarono ad avvicinarsi, i nazisti evacuarono i prigionieri di Auschwitz e li trasferirono a piedi verso altri campi, un viaggio che sarebbe diventato noto come la "marcia della morte". Quando fu finalmente liberato dall'Armata Rossa a Buchenwald, nel mese di aprile del 1945, Elie pesava solo 32 chili e il suo corpo era devastato dalla fame, dalle malattie e dallo stress tuttavia, la sua mente e il suo spirito erano ancora vivi.
Un aspetto centrale nella testimonianza di Elie Wiesel riguarda la sua lotta con la sua fede. All'inizio del suo internamento, Elie era ancora un ragazzo profondamente religioso, ma con il tempo, e di fronte alla brutalità e alla morte che lo circondavano, cominciò a dubitare della sua fede. Nel suo libro "La notte", racconta di come uno degli eventi più devastanti fu assistere all'impiccagione di un ragazzo che, secondo lui, rappresentava l'innocenza. Questo episodio scosse profondamente la sua fede in Dio e lo portò a chiedersi come fosse possibile che un Dio permettesse tali atrocità.