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saper accettare un no
Lorenzo Amaro
Created on March 12, 2025
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saper accettare un no
ANNIA REGILLA
Annia Regilla, nata intorno al 125 d.C., fu vittima di violenza dopo il suo matrimonio con Erode Attico. Nonostante lei fosse in una posizione privilegiata, soffrì a causa dei tradimenti e della violenza da parte di suo marito. Nel 160 d.C. era incinta, fu picchiata dal liberto di Erode, provocando un aborto e muori all' eta di 35 anni. Nonostante le accuse, Erode fu assolto grazie all'intervento dell'imperatore Marco Aurelio. La sua morte evidenziò la vulnerabilità delle donne alla violenza e all'impunità.
ARTEMISIA GENTILESCHI
Artemisia Gentileschi nasce nel 1593 ed è stata una pittrice barocca italiana. Era figlia di Orazio Gentileschi anche egli un pittore. All'età di 17 anni subì una violenza da Agostino Tassi suo maestro, che le promise il matrimonio per riparare al disonore. Ma non mantenne la promessa. Il processo contro Agostino durò sette mesi e Artemisia fu sottoposta a torture allucinanti, ma mantenne la sua testimonianza. Nonostante la condanna di Tassi all'esilio, la pena non fu mai eseguita. Questo trauma influenzò profondamente lei e la sua arte.
GIULIA TRAMONTANO
Il 28 maggio 2023, Alessandro Impagnatiello denunciò la scomparsa della sua fidanzata, Giulia Tramontano, incinta di sette mesi. Le indagini rivelarono che lei aveva scoperto che lui aveva una relazione segreta con una collega. Impagnatiello confessò di aver ucciso Giulia con diverse coltellate e di aver tentato di bruciare il suo corpo due volte. L'autopsia rivelò che sia Giulia che il bambino erano stati avvelenati con veleno per topi. Impagnatiello aveva cercato online informazioni sul veleno prima del delitto. Giulia si era lamentata di dolori allo stomaco, senza sospettare del fidanzato. Impagnatiello fu accusato di omicidio aggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.
"La vittima è sempre la stessa:la donna. Cambiano nomi e volti, non la preda, non il movente. E' un'ininterrotta linea sacrificale in cui il maschio, aggressivo e insicuro di se', timoroso di perdere il suo potere, macchia di sangue l'orizzonte" ( Fabrizio Caramagna)