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Calogero Armami
Created on March 12, 2025
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Transcript
Illusione ottica e manipolazione dello spazio
Ornamento e ricchezza decorativa
Emotività ed espressione teatrale
Unit presentation
L'arte barocca si configura come l'espressione visiva di un'epoca di profondi mutamenti culturali, religiosi e politici. Caratterizzata da un dinamismo innovativo, un uso drammatico della luce, una carica emotiva intensa, un ornamento decorativo elaborato e una sofisticata manipolazione dello spazio, l'arte barocca si pone come un vero e proprio strumento di comunicazione e persuasione. Di seguito verranno esposti in dettaglio questi tratti fondamentali, ciascuno accompagnato da un'opera esemplare, per offrire una panoramica esaustiva e critica del movimento.
Dinamismo e movimento
Uso drammatico della luce
Il barocco: borromini e pietro da cortona
start
Il barocco: definizione e contesto
Il termine “Barocco” designa un periodo artistico e culturale che si sviluppò in Europa, in particolare in Italia, a partire dall'inizio del XVII secolo e si estese fino alla metà del XVIII secolo. Questa corrente si distingue per la sua capacità di fondere innovazione formale, esuberanza decorativa e intensità emotiva, rispondendo in maniera originale ai mutamenti socio-politici e religiosi dell'epoca. Il Barocco nasce in un contesto storico profondamente segnato dalle tensioni della Controriforma. Dopo il crollo dell’ordine rinascimentale, la Chiesa Cattolica si trovò a dover riaffermare la propria autorità spirituale e a contrastare l’espansione del protestantesimo. In questo scenario, l’arte divenne uno strumento essenziale di comunicazione e persuasione: opere caratterizzate da una carica drammatica e visiva erano concepite per coinvolgere emotivamente il fedele e per testimoniare la grandiosità del sacro. Parallelamente, l’Europa era attraversata da turbolenze politiche e conflitti che contribuirono a un clima di instabilità, elemento che trovò eco nell’estetica barocca, fatta di dinamismo, tensione e contrasti.
Learning sessions
francesco borromini
Conflitti, Sperimentazioni e Sfide Professionali (1650 – 1667)
Maturità Artistica e Opere Emblematiche (1630 – 1650)
Trasferimento a Roma e Confronto con il Contesto Barocco (circa 1618 – 1630)
Origini e Formazione (1599 – circa 1618)
Francesco Borromini
La vita
Espedienti
sensibilità
Lo stile
La concezione architettonica di Francesco Borromini si configura come una netta opposizione alla poetica universalistica di Gian Lorenzo Bernini. Mentre Bernini eccelleva in molteplici ambiti artistici – dalla scultura all'urbanistica – e mostrava una marcata sicurezza del proprio prestigio, Borromini si concentrava esclusivamente sulla tecnica architettonica, sviluppando disegni inquieti, febbrili e perennemente insoddisfatti. Già lo storico d'arte Giulio Carlo Argan osservava:
uso di materiali
Use images in your presentation
Sant'Ivo alla Sapienza
la storia
Nel 1632 Borromini fu nominato architetto della Sapienza e si dedicò alla progettazione della chiesa destinata a sorge all’interno del complesso universitario. All’epoca, l’impianto del cortile, comprensivo dell’esedra terminale, era già stato definito da Giacomo della Porta, e si era previsto una chiesa a pianta circolare con piccole cappelle. Contrariamente, Borromini ideò un edificio a pianta centrale caratterizzato da una geometria complessa e originale. I lavori di costruzione iniziarono nel 1643, sebbene la fase progettuale, che includeva la realizzazione di modelli lignei, fosse probabilmente cominciata in anticipo e attraversò diverse fasi evolutive. La prima fase costruttiva, dal 1643 al 1655, vide la chiesa in uno stato grezzo, con edifici adiacenti non appartenenti al progetto. Dopo una pausa, i lavori ripresero nel 1659, portando al completamento della chiesa, alla realizzazione della Biblioteca universitaria Alessandrina e alla definizione delle facciate su piazza Sant'Eustachio e via dei Canestrari. La chiesa fu consacrata nel 1660, sebbene alcune opere proseguirono per qualche anno, mentre la biblioteca fu ultimata dopo la morte di Borromini. Successivamente, dopo l’unità d’Italia, la chiesa fu chiusa al pubblico e adibita ad archivio universitario per decenni. Nel 1926, il sacerdote Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, riuscì a ottenere la riapertura al culto facendo pressione sul rettore universitario Giorgio Del Vecchio e sul ministro della pubblica istruzione Pietro Fedele. Tra il 1928 e il 1935, Montini, insieme ad Angelo Roncalli (futuro papa Giovanni XXIII), servì come parroco della chiesa. Durante la seconda guerra mondiale, il cortile della chiesa divenne un punto di incontro segreto per disertori e antifascisti.
DESCRIZIONE
La pianta e i simboli
La facciata
DESCRIZIONE
Il tiburio e la lanterna
L'interno: le pareti
Learning sessions
Pietro da cortona
L'Eredità e l'Influenza Postuma (1650 – 1669 e oltre)
L'Apice Creativo e le Grandi Realizzazioni (circa 1640 – 1650)
L'Ascesa a Roma e il Consolidamento Professionale (circa 1620 –1640)16 1640)
Formazione e Primi Anni (1596 – circa 1620)
Pietro da cortona
La vita
Prospettiva
teatralità
Lo stile
Pietro da Cortona, una delle figure più influenti del Barocco italiano, rivoluzionò la pittura monumentale con un linguaggio visivo dinamico, teatrale e illusionistico. Il suo stile si distingue per la straordinaria integrazione tra pittura, scultura e architettura, dando vita a composizioni che sembrano espandersi oltre i confini fisici della tela o della volta affrescata. Attraverso un sapiente uso della luce, del colore e della prospettiva, Cortona trasformò lo spazio pittorico in un palcoscenico vibrante, capace di coinvolgere emotivamente lo spettatore. Di seguito, si analizzeranno le caratteristiche fondamentali del suo stile, ciascuna esemplificata da un'opera emblematica.
dinamismo
DESCRIZIONE
La composizione generale
Un soggetto complesso
Le scene dei cinque settori