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CURARE FERITE PROFONDE DA 14 ANNI 
Quale futuro per la Siria? 
Nonostante in questi ultimi tre mesi vi siano stati rapidi cambiamenti politici, si può dire che il conflitto è davvero finito o è ancora in corso?

Ma soprattutto qual è il nostro ruolo ora? 

Vediamolo insieme attraverso una breve ricostruzione delle principali tappe del conflitto e dell'intervento di Pro Terra Sancta.
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CURARE FERITE PROFONDE DA 14 ANNI

Quale futuro per la Siria?

Nonostante in questi ultimi tre mesi vi siano stati rapidi cambiamenti politici, si può dire che il conflitto è davvero finito o è ancora in corso? Ma soprattutto qual è il nostro ruolo ora? Vediamolo insieme attraverso una breve ricostruzione delle principali tappe del conflitto e dell'intervento di Pro Terra Sancta.

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2012 - Inizia l'intervento di Pro Terra Sancta in Siria presso la parrocchia latina di Aleppo. I primi aiuti consistono nella fornitura di beni di prima necessità, kit igienici e per l'infanzia e distribuzione di acqua.

Assad

ESL

Da un gruppo di ufficiali disertori nasce l’Esercito Siriano Libero (ESL), la prima formazione militare antigovernativa

Nel 2012 all’ESL si unisce il Fronte al-Nusra, branca siriana di al-Qaida. È il primo gruppo siriano a compiere attentati suicidi

Nel 2011 scoppiano le Primavere arabe, proteste antigovernative inizialmente pacifiche, represse nel sangue

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Famiglie sostenute

200

distribuzionedi beni mensile

4.000

Sfollati accolti

1.000

Nel settembre 2014 una coalizione guidata dagli USA bombarda i territori della Siria in mano all'ISIS

Il 29 giugno 2014 Abu Bakr al-Baghdadi, leader dello Stato Islamico, proclama la nascita del Califfato islamico

Stato Islamico

Nel 2014 l’ELS si stacca definitivamente dal Fronte al-Nusra e dall’ISIS; quest'ultimo vede l'opposizione delle forze curde

Nel 2013 l'ELS e al-Nusra conquistano l’importante regione strategica di Raqqa. I gruppi ribelli si ramificano: vi si aggiunge anche Daesh, acronimo alternativo dell'ISIS

Nel 2013-14 Pro Terra Sancta struttura ulteriormente l'assistenza in emergenza attivando 4 centri di accoglienza presso i conventi della Custodia di Terra Santa a Damasco, Aleppo, Latakia e Knaye/Yacoubieh.

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LO SAPEVI? Il 2016 è anche l'anno della nostra prima missione in loco dall'Italia. Fino a quel momento i progetti sono gestiti dallo staff locale. In quel momento e negli anni a seguire, sono pochi gli stranieri a poter entrare in Siria.

2024

2021

A Latakia, incrementiamo le attività di assistenza agli sfollati in fuga dalla guerra (la popolazione della città raddoppia).

2017 2018

Ad Aleppo, inizia la distribuzione di carburante per la corrente elettrica, oltre alla fornitura di acqua e beni di prima necessità.

Assad

Nel 2016 gli scontri tra il regime e i ribelli si concentrano ad Aleppo: la città è divisa in due, a ovest sotto il regime e a est sotto il controllo delle forze ribelli. A metà dicembre, la zona est di Aleppo viene riconquistata dall’esercito di Assad

Nel 2015 la Russia entra nel conflitto, svoltandone le sorti a favore del regime siriano. Grazie al supporto russo, l’esercito governativo siriano riconquista in parte la città di Aleppo

Nonostante la guerra sempre più violenta, e alcuni rapimenti anche di religiosi, continua la presenza a fianco dei francescani e l'aiuto alla popolazione.

2018

Nasce il progetto Un Nome e Un Futuro per i bambini di Aleppo Est, figli della guerra, orfani, bisognosi di tutto.

2017

Inizia il progetto di ristrutturazione delle case, a partire dalle case di Aleppo, distrutte durante i bombardamenti.

Si susseguono una serie di operazioni israeliane contro le armate iraniane in Siria.

Nel giugno 2018, le forze governative siriane cominciano una campagna per riprendersi tutti i territori controllati dai ribelli. Ultimo baluardo dei ribelli rimane la provincia di Idlib

Forze armate iraniane in Siria

Le forze occidentali aumentano il loro intervento nella regione. Sale il numero delle vittime, che, dall'inizio della guerra civile, sono più di 300.000

Il 4 aprile 2017 un attacco chimico dell'esercito siriano ha provocato 72 morti nella provincia di Idlib

Oltre a continuare le attività di assistenza nell'emergenza, iniziano due importanti progetti:

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Bambini/ragazzi sostenuti tramite i centri

1.500

Persone aiutate tramite la distribuzione di medicinali

8.500

Famiglie aiutate in un anno con beni di prima necessità

9.200

Il 5 marzo il presidente turco, Erdoğan, e il presidente russo, Putin, firmano un cessate il fuoco a Idlib

Nel 2020 la pandemia da Covid-19 esaspera una situazione già tragica: migliaia di persone muoiono a causa dell'impossibilità di ricevere cure adeguate. Ci sono 6 milioni di sfollati interni, e sono 11 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria

Nel 2019 le violenze si intensificano; secondo le stime l’83% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. La disoccupazione dilaga in tutto il Paese

10 anni di guerra pesano sulle spalle dei siriani, e aumenta il numero di richieste di aiuto, che non si fermano nonostante l'emergenza COVID-19.

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"Aiutando un uomo con cibo, acqua e beni primari, lui potrà lavorare, i suoi figli potranno studiare, e così si potrà pensare a un futuro di crescita per tutta la sua famiglia; aiutando una mamma coi beni di prima necessità, lei potrà seguire meglio i suoi figli; aiutando un papà, facendo sì che lavori soltanto 8 ore, anziché 13 o 14, lui potrà occuparsi di più della famiglia".-Giacomo Gentile, responsabile progetti area San Paolo-

Il gruppo armato islamista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), in passato era affiliato ad al-Qaeda, si afferma sempre di più nella parte settentrionale del paese

L'inflazione aumenta: la lira siriana perde il 30% del suo valore rispetto all'anno precedente

Ad aprile, il presidente Bashar al-Assad si ricandida alla guida del Paese: le elezioni del 26 maggio lo confermano nuovamente

Il 2021 è un anno meno intenso nei combattimenti e nelle stragi; resta però gravissima la crisi economica e umanitaria

Nel 2021 gli effetti della guerra continuano a piegare le famiglie, questi i numeri dell'intervento nei centri di emergenza: 22.471 ALEPPO 8.535 DAMASCO 1.420 KNAYE E YACOUBIEH 2.593 LATAKIA

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Sostegno a attività socio imprenditoriali

Fornitura di pannelli solari alle famiglie

Nel febbraio 2022 la Russia invade l'Ucraina, e allenta il sostegno al regime di Assad.

L’intensità dei combattimenti è gradualmente diminuita nella provincia di Idlib, dove Hayat Tahrir al-Sham, che controlla più della metà della zona, ha stabilito un cessate il fuoco.

Fra le vittime del 2022 si contano 1.627 civili, di cui 321 bambini. Almeno 209 morti, la metà delle quali minori, sono legate a mine-antiuomo nel sottosuolo o residuati bellici inesplosi e abbandonati sul terreno.

Oltre al continuo sostegno con beni di prima necessità Pro Terra Sancta lavora per creare sempre più opportunità di sviluppo sostenibile, nascono 2 nuovi progetti:

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Case riparate o abitazioni alternative

+500

Persone accolte per 3 mesi

+6.000

Pasti distribuiti in 6 mesi

180.000

La tragedia ha causato oltre 56.000 morti, di cui almeno 7.200 in Siria; 3 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case; più di 210.000 edifici sono crollati e circa 890.000 sono stati gravemente danneggiati.

Il 6 febbraio 2023, alle 4 del mattino ora locale, un terremoto devastante di magnitudo 7.8 ha colpito la Turchia e la Siria settentrionale.

Nel corso del 2022 erano stati attivati vari servizi di mensa per la distribuzione di pasti caldi ad Aleppo e Damasco, perché molte famiglie non erano più in grado di cucinare i propri pasti a casa a causa della crisi energetica. Questo ed altre attività in corso hanno permesso di intervenire immediatamente nella crisi causata dal sisma:

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SOSTIENI IL FUTURO DELLA SIRIA

La maggior parte dei progetti attivi prima di dicembre 2024, continua. Purtroppo la situazione di instabilità perdura e questo rende ancora necessari molti servizi di assistenza nell'emergenza. In contemporanea però Pro Terra Sancta vuole incrementare le attività di sviluppo sostenibile focalizzandosi sulla ricostruzione di edifici e persone e la creazione di opportunità.

La leadership passa ad Ahmad al-Shara, noto come al-Jawlani. Il controllo del territorio è distribuito tra varie realtà locali, e il contesto rimane fortemente instabile.

La città di Aleppo resta assediata per giorni, le strade di accesso e di uscita bloccate. Le forze ribelli procedono poi verso Damasco

Il dicembre del 2024 è stato spettatore della caduta del regime di Bashar al-Assad: la capitale Damasco è passata sotto il controllo delle forze ribelli guidate dall'Esercito Siriano Libero

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