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Sofia Petitti Di Roreto

Created on March 12, 2025

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Transcript

MONUMENTI DI

RAVENNA

a cura di Sofia Petitti di Roreto

INDICE

1. Basilica di San Vitale
2. Mausoleo di Galla Placidia
3. Battistero Neoniano
4. Basilica di Sant'Apollinare nuovo
5. Mausoleo di Teodorico

decorazioni

architettura

Contesto storico

decorazione musiva dell'abside

san vitale

Basilica di

Testimone della grandezza dell’impero bizantino, l’edificio spicca per la raffinatezza e la preziosità delle sue decorazioni e dei materiali impiegati, ma anche per l’originalità delle soluzioni spaziali adottate

decorazioni

architettura

Contesto storico

galla placida

mausoleo di

Semplice e modesto nelle forme, colpisce subito la vista per via della sua particolare struttura in mattoni posta immediatamente alle spalle della Basilica di San Vitale. Una volta al suo interno si apre un meraviglioso mondo di mosaici.

decorazioni

architettura

Contesto storico

neoniano

Battistero

decorazioni

architettura

Contesto storico

sant'apollinare nuovo

Basilica di

decorazioni

architettura

Contesto storico

Testimone della grandezza dell’impero bizantino, l’edificio spicca per la raffinatezza e la preziosità delle sue decorazioni e dei materiali impiegati, ma anche per l’originalità delle soluzioni spaziali adottate

teodorico

mausoleo di

fine

a cura di Sofia Petitti di Roreto

Entrando nel mausoleo si ha una sensazione particolare: è uno spazio strano, magico, irreale, come di sospensione. Si ha l'impressione di un'atmosfera notturna, per via della gamma cromatica in cui prevale il blu, che è di una tonalità profonda, intensa e con una sua particolare luminosità. Il luccichìo è prodotto dagli innumerevoli riflessi delle tessere del mosaico, disposte con inclinazioni diverse apposta per creare questo effetto così suggestivo. Gli artisti che hanno realizzato questi mosaici volevano suggerire l'idea dell'al di là come un mondo assolutamente diverso, altro rispetto a quello reale, dove vive solo lo spirito.

decorazioni

L'esterno è molto semplice: la chiesa presenta una tipologia basilicale a tre navate e tre absidi (semicircolari all'interno e poligonali all'esterno) e un atrio porticato che a Ravenna è detto àrdica. E' stata modificata in epoche successive, vediamo per esempio il portico davanti che è del XV sec, la facciata che presenta una bifora rinascimentale e il campanile che è del X sec., di stile romanico e forma cilindrica. All'interno vediamo tre navate, con archi a tutto sesto e 2 file di 12 colonne di marmo greco. Le colonne presentano capitelli corinzi, sono dotate di pulvino e sono di provenienza orientale.La chiesa all'interno si presenta ampia e molto luminosa, per via delle grandi finestre ad arco e ospita alcuni dei più importanti cicli musivi di Ravenna, realizzati nel V e nel VI secolo.

architettura

Ai due lati dell’abside si possono ammirare i due cortei imperiali, quello di Giustiniano e quello di Teodora. Il primo presenta un gruppo di figure maschili, al cui centro spicca l’Imperatore che reca in mano una patera d’oro (grande coppa rituale) da portare in dono durante le funzioni religiose. Alla destra del visitatore, troviamo il Vescovo Massimiano, mentre, sulla sinistra del visitatore, troviamo il generale Belisario. Ai loro lati si possono notare altri funzionari e una rappresentanza dell’esercito imperiale. Nella parte opposta si può ammirare l’Imperatrice Teodora al centro del corteo, con una preziosa coppa tra le mani. Alla destra del visitatore sono poste Antonina e Giovannina, rispettivamente la moglie e la figlia di Belisario. Proseguendo sulla destra, continua il corteo imperiale con le ancelle di Teodora, mentre, sul lato sinistro, un giovane della corte è intento a scostare una tenda per permettere alla dame di passare.

La decorazione musiva più antica si trova nel catino absidale dove si vede un giovane Cristo senza barba, seduto sul globo terracqueo, affiancato da due Angeli. Ai lati di questi vi sono: San Vitale, vestito con una tunica bianca e dettagli in oro, mentre riceve la corona del martirio con mani velate; e il Vescovo Ecclesio intento a consegnare il modellino della sua Chiesa. Tutt’attorno è rappresentato un paesaggio stilizzato, con simboli riconducibili a Cristo, come la rosa selvatica (ricollega al sangue versato per l’umanità) ed il giglio (sinonimo di purezza e verità).

Dopo aver superato il grande arco con intradosso decorato da 15 medaglioni raffiguranti Cristo, i 12 Apostoli ed i figli di San Vitale, Gervasio e Protasio, prima dell’abside, si possono ammirare alcuni episodi della vita di Abramo, del profeta Geremia e di Mosè.

DECORAZIONI

Originariamente, l'intera basilica era ricoperta di mosaici, anche le pareti ora spoglie e l'abside, adesso barocca, poiché i mosaici precedenti andarono persi a causa di un terremoto. La decorazione prende ispirazione dalla decorazione originaria di San Pietro a Roma ai tempi di Costantino e si sviluppa su tre livelli:

  • le due fasce in alto sono le più antiche, sono divise in riquadri: la fascia in alto presenta le Storie di Cristo, disposte in una sequenza di riquadri rettangolari; La seconda fascia figura i Santi e Profeti affiancati alle grandi finestre ad arco.
  • La fascia inferiore è più recente in quanto risale al tempo di Giustiniano e forma una decorazione continua senza interruzioni. Mostra: a sinistra la Città di Classe con il porto e il corteo delle Sante che vanno verso la madonna in trono precedute dai Re Magi; a destra il Palazzo di Teodorico, il Corteo dei Martiri, Cristo in trono.

DECORAZIONI

Il battistero, di forma ottagonale e in muratura, presenta lati alternativamente rettilinei e absidati, traforati in alto da una finestra con arco a tutto sesto e porte interrate. L’interno, articolato in due ordini di arcate sovrapposte, mostra una ricca decorazione tripartita: marmi nella parte inferiore, stucchi nell’area mediana e mosaici in quella superiore di evidente influenza ellenistico-romana. Così come in quella del Mausoleo di Galla Placidia, anche qui la decorazione appare straordinariamente ricca e luminosa, quasi a richiamare il passaggio dall’ombra alla luce, grazie al rito del battesimo.

architettura

STORIA Teodorico, re degli Ostrogoti, crebbe a Costantinopoli come ostaggio dell'Impero Romano d'Oriente, acquisendo cultura e tecniche romane. Nonostante fosse un vandalo, mantenne la fedeltà ai Bizantini, che poi gli chiesero di deporre Odoacre a Ravenna e di istaurare un proprio regno. Teodorico era ariano, mentre la popolazione di Ravenna era cristiano ortodossa. Quindi, per evitare conflitti, divise Ravenna in due quartieri: uno cristiano ortodosso e uno ariano, dove fece costruire i propri monumenti tra cui Sant'Apollinare Nuovo e il suo Mausoleo. COSTRUZIONE Sant'Apollinare Nuovo fu costruita sotto Teodorico. Nel 1916, la basilica fu bombardata dagli austriaci durante la Prima Guerra Mondiale, danneggiando la facciata e alcune parti interne. Il campanile è successivo, di epoca incerta tra il X e XI secolo, ma fortunatamente non fu colpito. La sua struttura presenta finestre singole, bifore e trifore, tipiche dei campanili di Ravenna.

contesto storico

Alzando lo sguardo si può ammirare la cupola emisferica affrescata in stile barocco , sorretta dalle otto grandi arcate del deambulatorio, che nell’insieme formano le otto esedre della navata centrale, dando un’impressione di leggerezza alla struttura, ma allo stesso tempo di stabilità e senso estetico all’ambiente.

La decorazione è composta soprattutto dalle raffinate modanature architettoniche e dai preziosi capitelli a pulvino, ma ne danno parte anche alcuni pregevoli mosaici realizzati secondo un articolato programma iconografico.

DECORAZIONI

Galla Placidia era sorellastra di Onorio e Arcadio due imperatori romani. Durantye la sua vita un evento drammatico segnò la sua esistenza: nel 410 d.C., Roma fu saccheggiata dai Visigoti e Galla Placidia venne rapita e portata come ostaggio in Spagna. Lì, si innamorò e sposò Ataulfo, il re dei Visigoti con il quale poi ebbe un figlio che chiamarono Teodio . Purtroppo, questa unione e la nascita di un erede "visigoto" non furono ben viste, tanto che sia il piccolo Teodio che Ataulfo vennero uccisi . Anche Galla Placidia doveva essere uccisa ma fu riscattata dal fratello Onorio grazie all'intervento del suo generale, Costanzo. Il destino la portò a sposare lo stesso Costanzo con cui ebbe due figli: Valentiniano e Giusta Grata Onoria . Nel 423 Onorio morì, Galla Placidia quindi tornò a Ravenna e divenne Augusta dell'Impero Romano in attesa che suo figlio diventasse maggiorenne. La sua vita si concluse a Roma nel 450 d.C. e qui fu sepolta. Il nome del “mausoleo di galla placidia” a Ravenna è semplicemente dovuto al fatto che era stata l’imperatrice a commissionarlo per se stessa e la sua famiglia, anche se alla fine non vi fu mai sepolta.

contesto storico

Le decorazioni sulle pareti con incassature rettangolari, portano fregi con motivo "a tenaglia". Si tratta di un ornamento appartenente al gusto cosiddetto "barbarico", utilizzato soprattutto nell'oreficeria gotica. Nel piano inferiore, la porta conduce in un vano a croce, la cui funzione è incerta. In genere viene considerato la camera sepolcrale e probabilmente doveva custodire i sarcofagi di Teodorico e della sua famiglia. Mediante una scala di età moderna, si giunge al piano superiore, si entra in un vano circolare, con una sola nicchia ad arco, provvista di croce. Qui è collocata la vasca di porfido che doveva contenere il corpo di Teodorico. E' decorata con due finti anelli sul fianco e una protome leonina in basso.

DECORAZIONI

Fu probabilmente edificato attorno agli inizi del V secolo, dietro iniziativa del vescovo Orso, in concomitanza con l’elevazione di Ravenna a capitale dell’Impero romano d’Occidente. Pochi decenni dopo la sua costruzione, al tempo del vescovo Neone fu oggetto di importanti lavori di restauro che contribuirono al rifacimento della cupola ma soprattutto alla realizzazione della decorazione interna che oggi possiamo ammirare. Tra tutti i battisteri realizzati tra il IV e V secolo nel Mondo antico Occidentale ed Orientale, questo edificio si caratterizza per essere il meglio conservato dal punto di vista architettonico e decorativo.

contesto storico

La pianta della costruzione può sembrare a croce greca ma è a croce latina con una differenza di lunghezza tra i due bracci di circa due metri. L'esterno è molto semplice, tutto costruito con mattoni in cotto a vista, nasconde attraverso la muratura e il tiburio le forme curvilinee interne create dalle volte a botte e dalla cupola. Le finestre a feritoia, strette e lunghe hanno una forma già tipicamente medievale in quanto saranno molto frequenti nei castelli ma anche nelle chiese romaniche. Nell'insieme: è una struttura essenziale, fatta di volumi geometrici semplici: cubi, parallelepipedi, prismi. Ha un aspetto sobrio, molto solido e severo. L'interno invece il mausoleo è interamente decorato. Nella parte bassa tutte le pareti sono rivestite con uno zoccolo di marmo giallo. Il resto delle pareti è coperto da mosaici con scene religiose e motivi astratti e simbolici. Vi sono conservati tre sarcofagi e un altare in pietra. Il netto contrasto tra l'esterno spoglio e il ricchissimo interno del monumento rinvia alla simbologia cristiana del dualismo tra il corpo, entità materiale e semplice involucro e l'anima, entità spirituale e divina.

architettura

L'edificio è a pianta ottagonale e presenta una complessa articolazione di curve e rettilinee che creano una sorta di dilatazione e proliferazione degli spazi. Esternamente san vitale si presenta come un ampio volume costruito con semplici mattoni; internamente, invece, il disallineamento del nartece rispetto ai lati dell'ottagono conferisce all'edificio tre spazialità diverse:

  • Entrando dall'ingresso sinistro del nartece ci si pone sulla direttrice che porta direttamente al presbiterio. Si ha quindi una spazialità longitudinale
  • Entrando dall'ingresso destro ci si inserisce direttamente nell'andamento circolare del deambulatorio. Si ha quindi una spazialità circolare
A questi andamenti si aggiungono quello radiale, dato dalle colonne poste tra il deambulatorio e il centro della basilica e quello ascensionale dato dalla grande cupola intradossata.

architettura

Il programma iconografico della cupola è da leggersi in direzione ascensionale. La fascia più esterna è scandita in otto parti, in cui si alternano motivi naturali, troni vuoti che rimandano all’attesa del giorno del Giudizio Universale e altari sui quali è deposto un Vangelo. Nella fascia mediana, su fondo blu, emergono le figure dei 12 apostoli, suddivisi in due schieramenti e capeggiati da San Pietro e San Paolo. Nelle mani velate in segno recano le corone di alloro. Al centro della cupola un grande medaglione racchiude la scena del Cristo, raffigurato immerso sino alla vita nelle acque trasparenti del fiume Giordano in compagnia di San Giovanni Battista. Al centro dell’edificio, una vasca ottagonale di marmo greco e porfido, rifatta nel 1500, conserva ancora qualche frammento originale del V secolo.

DECORAZIONI

Il monumento fu fatto costruire per volontà di Teodorico come propria sepoltura intorno al 520 d.C. Questo mirabile edificio testimonia l’impegno profuso dal re goto nel mantenimento di un equilibrio, sia politico che religioso, tra l’antico popolo romano e quello dei goti “invasori”. Ciò è reso visibile dalla superba e peculiare composizione architettonica in cui la tradizione romana e le nuove influenze orientali si combinano rendendo unico questo imponente monumento.

contesto storico

STORIA Teodorico, re degli Ostrogoti, crebbe a Costantinopoli come ostaggio dell'Impero Romano d'Oriente, acquisendo cultura e tecniche romane. Nonostante fosse un vandalo, mantenne la fedeltà ai Bizantini, che poi gli chiesero di deporre Odoacre a Ravenna e di istaurare un proprio regno. Teodorico era ariano, mentre la popolazione di Ravenna era cristiano ortodossa. Quindi, per evitare conflitti, divise Ravenna in due quartieri: uno cristiano ortodosso e uno ariano, dove fece costruire i propri monumenti tra cui Sant'Apollinare Nuovo e il suo Mausoleo. COSTRUZIONE Sant'Apollinare Nuovo fu costruita sotto Teodorico. Nel 1916, la basilica fu bombardata dagli austriaci durante la Prima Guerra Mondiale, danneggiando la facciata e alcune parti interne. Il campanile è successivo, di epoca incerta tra il X e XI secolo, ma fortunatamente non fu colpito. La sua struttura presenta finestre singole, bifore e trifore, tipiche dei campanili di Ravenna.

contesto storico

In blu vediamo la pianta del piano inferiore e in rosso quella del piano superiore

E' costruito con grandi blocchi di pietra d'Aurisina. Ha una pianta centrale ed è coronato da una cupola monolitica dello stesso tipo di pietra di 10,76 m. di diametro, scolpita con 12 modiglioni su cui si trovano i nomi degli apostoli. Il suo sollevamento ha comportato parecchi problemi tecnici, risolti con un ingegnoso sistema di piani inclinati e corpi ruotanti. Si sviluppa su due ordini: quello inferiore è decagonale e impostato su 10 archi a tutto sesto e nicchie. L'ordine superiore è cilindrico, più stretto e dotato di terrazza perimetrale, o deambulatorio esterno.

architettura