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Frate cipolla
Michele Troisi
Created on March 11, 2025
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Transcript
Frate cipolla
Giovanni boccaccio, decameron (giornata VI, n° 10)
contesto storico
''Frate Cipolla'' è un personaggio della novella, scritta da Giovanni Boccaccio e inclusa del Decamerone, una raccolta di cento novelle pubblicata nel 1353.La novella si inserisce nel contesto storico e sociale dell' Italia medievale, precisamente nel XIV secolo, un periodo segnato da grandi trasformazioni politiche, sociali ed economiche.
Struttura dell'opera
La novella presenta una struttura narrativa tipica delle novelle boccaccesche, con elementi di comicità, inganno e critica sociale. La novella si sviluppa attraverso la combinazione di elementi comici e satirici, tipici del Decamerone, che racconta storie di vita quotidiana con uno stile realistico ma anche ironico.
svolgimento
La novella si conclude con una critica all'inganno religioso e alla credulità del popolo, ma anche con un tono comico e ironico, tipico delle opere di Boccaccio. Il frate, nonostante sia smascherato, riesce a rimanere impunito, dimostrando l'ipocrisia e la corruzione di alcuni membri del clero medievale. CONCLUSIONE In sintesi, la novella si conclude con una denuncia della falsità religiosa, ma anche con una riflessione sulla superficialità della fede popolare e sull'impossibilità di sradicare facilmente certi meccanismi di inganno. Boccaccio, con il suo stile ironico, lascia al lettore una morale amara e al contempo divertente.
Racconta di un frate mendicante, Cipolla, che arriva in un paese per predicare e vendere reliquie miracolose. Frate Cipolla è descritto come un uomo ingannevole e disonesto, che approfitta della fede dei contadini per trarre profitto personale.Cipolla porta con sé una reliquia che promette di essere straordinariamente miracolosa, ma in realtà è una falsificazione. I contadini, creduloni e facilmente ingannabili, sono entusiasti e si preparano a donargli dei soldi per ottenere la benedizione della reliquia. Cipolla si esibisce in un sermone pieno di parole altisonanti, cercando di convincere la gente della sua autorità religiosa. Il colpo di scena arriva quando un contadino, chiamato Giorgio, si traveste da monaco e, con astuzia, riesce a svelare il trucco di Cipolla. Alla fine, Cipolla è costretto a fuggire e il suo inganno viene smascherato, ma non senza che lui stesso cerchi di giustificarsi e dimantenere la sua facciata di religioso.
TE ma 1:
TE ma 2:
Corruzione religiosa e ipocrisia del clero
Inganno e astuzia
TE ma 3:
TE ma 4:
CredulitÁ popolare
Ironia e comicità
Infine Boccaccio utilizza ironia e la comicità, tipici del suo stile. La storia è raccontata in modo umoristico, con momenti di paradosso e situazioni grottesche. L’inganno di Frate Cipolla, pur essendo moralmente discutibile, è narrato con toni leggeri e ironici, che suscitano la risata del lettore.
Il tema dell'inganno è centrale nella novella. Frate Cipolla usa la sua astuzia e la sua eloquenza per ingannare i contadini, promettendo loro miracoli attraverso una reliquia falsa.
Un altro tema importante è la credulità del popolo. I contadini che ascoltano Frate Cipolla sono facilmente impressionabili e pronti a credere a qualsiasi miracolo pur di ottenere benedizioni o favori.